MSI GL63 8SE: il notebook gaming con GeForce RTX 2060

Debuttano in commercio i primi notebook dotati di schede video NVIDIA GeForce RTX, la nuova generazione con architettura Turing che promette un netto balzo in avanti delle prestazioni. Mettiamo alla prova la versione GeForce RTX 2060, cuore del notebook gaming MSI GL63 8SE: schermo da 15,6 pollici Full HD e processore Intel Core i7 con architettura a 6 core ne fanno una soluzione molto potente
di Paolo Corsini pubblicato il 29 Gennaio 2019 nel canale PortatiliNVIDIAGeForceRTXTuringIntelCoreMSI
Le nuove GPU NVIDIA GeForce RTX per i notebook
Una delle novità presentate da NVIDIA al CES 2019 di Las Vegas, all'inizio del mese di gennaio, è stata il debutto delle GPU GeForce RTX destinate ai notebook. Al pari di quanto visto con la famiglia GeForce GTX 1000, anche per le soluzioni della famiglia Turing NVIDIA ha scelto di mantenere invariati i nomi dei modelli tra desktop e notebook: troviamo quindi GeForce RTX 2060, GeForce RTX 2070 e GeForce RTX 2080 con l'abbinamento della tecnologia Max-Q per contenere i consumi e riuscire a utilizzare queste GPU anche in notebook compatti.
Le GPU GeForce RTX 2080 e RTX 2070 per sistemi notebook sono offerte in versione standard e Max-Q: le specifiche rimangono identiche fatta eccezione per la frequenza di clock che è ovviamente più contenuta così da assicurare un consumo inferiore. La scheda GeForce RTX 2060 è invece proposta solo in declinazione standard, in quanto il suo TDP è entro 90 Watt come massimo e quindi compatibile con i sistemi di raffreddamento integrati nei notebook di spessore standard. Nella tabella seguente abbiamo messo a confronto le specifiche delle GPU NVIDIA GeForce RTX distinguendo tra desktop e mobile; per i due modelli RTX 2080 e RTX 2070 sono indicate le frequenze di clock per le versioni Max-Q e per quelle standard.
Modello |
GeForce RTX 2080 desktop |
GeForce RTX 2080 Mobile |
GeForce RTX 2070 desktop |
GeForce RTX 2070 Mobile |
GeForce RTX 2060 desktop |
GeForce RTX 2060 Mobile |
CUDA cores | 2.944 | 2.944 | 2.304 | 2.304 | 1.920 | 1.920 |
clock GPU | 1.515 MHz | 735-1.380 MHz | 1.410 MHz | 885-1.215 MHz | 1.365 MHz | 960 MHz |
boost clock GPU | 1.710 MHz 1.800 MHz (OC) |
1.095-1.590 MHz | 1.620 MHz 1.710 MHZ (OC) |
1.185-1.440 MHz | 1.680 MHz | 1.200 MHz |
clock memoria | 14 Gbps | 14 Gbps | 14 Gbps | 14 Gbps | 14 Gbps | 14 Gbps |
dotazione memoria | 8 Gbytes | 8 Gbytes | 8 Gbytes | 8 Gbytes | 6 Gbytes | 6 Gbytes |
bandwidth memoria | 448 GB/s | 448 GB/s | 448 GB/s | 448 GB/s | 336 GB/s | 336 GB/s |
architettura memoria | GDDR6 | GDDR6 | GDDR6 | GDDR6 | GDDR6 | GDDR6 |
bus memoria | 256bit | 256bit | 256bit | 256bit | 192bit | 192bit |
TDP | 215W 225W - FE |
80-150+W | 175W 185W - FE |
80-115W | 160W | 80-90W |
E' evidente come le versioni desktop e notebook differiscano unicamente per la frequenza di clock della componente GPU, tanto come valore di base clock come di boost clock, e non per l'interfaccia della memoria video. Analizzando in dettaglio le specifiche possiamo calcolare quale sia in termini percentuali il calo della frequenza di clock delle versioni mobile rispetto a quelle desktop
variazione % |
GeForce RTX 2080 |
GeForce RTX 2070 |
GeForce RTX 2060 |
base clock mobile | -8,9% -51,5% Max-Q |
-13,8% 37,2% Max-Q |
-29,7% |
boost clock mobile | -7% -36% Max-Q |
-11,1% -26,9% Max-Q |
-28,6% |
Nelle versioni standard l'impatto in termini di frequenza di clock è relativamente contenuto per le versioni GeForce RTX 2080 e RTX 2070, mentre siamo a circa il 30% in meno per la scheda GeForce RTX 2060 rispetto alla controparte desktop. Passando alle specifiche delle versioni Max-Q l'impatto è ben più consistente: superiamo anche il 50% per la frequenza di base clock della scheda GeForce RTX 2080, ma in generale siamo quasi sempre oltre il 30% di contrazione della frequenza per poter assicurare un funzionamento con TDP più contenuti di quelli delle declinazioni standard.
MSI GL63: una struttura plastica solida e funzionale
GL63 8SE è il nome del notebook MSI con GPU GeForce RTX 2060 che abbiamo avuto a disposizione in redazione per questa analisi. Si tratta di un prodotto basato su schermo Full HD (1.920x1.080 pixel) da 15,6 pollici di diagonale, che abbina un processore Intel Core i7-8750H con architettura a 6 core alla nuova scheda video NVIDIA della famiglia Turing.
La struttura esterna è quella classica dei notebook MSI della famiglia GL: finitura nera opaca, con ampio uso di materiali plastici e alcuni elementi di design in colore rosso così da meglio evidenziare la natura di macchina da gioco di questo sistema. Ritroviamo il colore rosso anche nella tastiera, un modello SteelSeries con retroilluminazione LED del tipo a isola con tastierino numerico separato. Nella parte superiore trovano posto, accanto al pulsante d'accensione, altri due tasti funzione uno dei quali gestisce il livello di intervento delle ventole di raffreddamento. Il touchpad è spostato sulla sinistra, così da essere meglio in asse con i tasti maggiormente utilizzati durante le azioni di gioco: ha dimensioni leggermente superiori a quanto abbiamo storicamente trovati nei notebook gaming di MSI e vanta una risposta al puntamento e al multigesture complessivamente discreto.
Lo spessore di 29,5 millimetri offre spazio laterale ad un gran numero di porte di connessione e accessori. Troviamo due porte USB 3.1 Gen 1Type-A sulla destra, assieme ad un lettore di schede memoria di tipo SD, mentre sulla sinistra sono posizionati una porta USB 3.1 Gen 2 Type-A e una Type-C, i jack per le cuffie, la presa per la connessione di rete cablata e i connettori HDMI e Display Port per schermi esterni.
La qualità costruttiva è nel complesso buona: si tratta di un notebook che non si posiziona nel segmento di prezzo più alto tra le proposte MSI per i videogiocatori ma che utilizza plastiche robuste e di buona qualità complessiva per lo chassis. Le due cerniere che ancorano lo schermo alla base sono altrettanto solide: offrono una certa resistenza all'apertura, così da fissare lo schermo esattamente all'angolo desiderato senza tentennamenti. Quest'ultimo ha una cornice un po' toppo pronunciata: avremmo preferito un design più sottile, che avrebbe permesso di ottenere maggiore pulizia complessiva ma che avrebbe anche implicato meno superficie, e quindi meno area interna, per i componenti integrati nello chassis.
Il guscio che avvolge lo schermo vede il logo MSI con il ben noto dragone incastonato al centro, caratterizzato da due profili verticali colorati di rosso. Dalla parte posteriore si scorge parte del sistema di raffreddamento, che prevede due aperture anche sui lati: l'aria è aspirata dalla parte inferiore e soffiata all'esterno dalle quattro aperture, con una struttura che abbina heatpipes a contatto con GPU e CPU e radiatori in rame, posizionati accanto alle due ventole. La parte inferiore della scocca presenta numerose aperture per l'areazione: può essere facilmente rimossa intervenendo sulle viti presenti così da accedere alla memoria e al sistema di raffreddamento.
Completano la dotazione il sottosistema di rete con chip Killer Gigabit E2400 e WiFi 802.11ac, webcam frontale con risoluzione di 720p, alimentatore esterno da 180 Watt di potenza piuttosto voluminoso. Il peso è pari a 2,3 Kg, un valore nel complesso contenuto tenendo conto delle caratteristiche tecniche e dell'hardware in dotazione oltre che delle dimensioni complessive (383x260x29,5mm). E' questo un notebook dalla dotazione accessoria completa, montato in uno chassis in materiale plastico che si è rivelato essere solido e che offre opzioni di collegamento con periferiche esterne decisamente complete.
Processore a 6 core e componenti veloci
Sotto la scocca del notebook MSI troviamo una conoscenza familiare: si tratta del processore Intel Core i7-8750H, una scelta che abbiamo ritrovato in pressoché tutti i notebook destinati ai videogiocatori che abbiamo analizzato negli ultimi mesi. La cosa non sorprende, in quanto si tratta di una CPU che riesce ad abbinare prestazioni elevate ad un listino non troppo alto.
Questo processore ha architettura a 6 core, con la possibilità di gestire sino a 12 threads in parallelo grazie alla tecnologia HyperThreading; la frequenza di base clock è di 2,2 GHz, potendosi però spingere sino a 4,1 GHz quale massimo via Turbo Boost. Tali caratteristiche tecniche ne fanno un processore molto prestante in ambito mobile, capace di assicurare una risposta sempre pronta e un livello prestazionale elevato sia con i giochi sia con le applicazioni di produttività personale.
I test confermano come il notebook MSI sia uno dei più veloci provati sino ad oggi, per quanto riguarda il comparto CPU; c'è da segnalare anche la scelta dell'azienda taiwanese di utilizzare memorie DDR4-2667 in quantitativo di 16 Gbytes, in grado di offrire un margine in più in termini di velocità e bandwidth rispetto a quanto tipicamente adottato in sistemi notebook.
Oltre alla CPU è importante verificare in un notebook la qualità dello storage onboard, composto nel caso del notebook MSI GL63 8SE da un SSD da 256 Gbytes affiancato da un hard disk meccanico per i dati. Le prestazioni dell'SSD sono valide, con una velocità di lettura sequenziale che raggiunge 1,5 Gbytes al secondo mentre in scrittura siamo poco sotto i 900 Mbytes al secondo. La risposta è per questo motivo sempre pronta: il PC è reattivo ai comandi, senza apprezzabili segnali di latenza nella risposta.
Il sistema di raffreddamento del processore ha un profilo di rumorosità che è impostato in modo da non risultare fastidioso. Portando la CPU ad operare a pieno carico la frequenza sale subito al valore massimo, sfiorando i 4 GHz di picco con tutti i 6 core occupati ma molto rapidamente scendendo sino a stabilizzarsi, dopo una 30-ina di secondi, attorno ai 2,5 GHz di clock che vengono di fatto sempre mantenuti dal sistema durante il test. La temperatura si impenna nei primi secondi sino a raggiungere i 95°: in questo momento interviene il sistema di raffreddamento unitamente all'hardware monitoring della CPU che abbassa la frequenza di clock. La temperatura della CPU di conseguenza si stabilizza attorno al valore di 80°, tale da non creare problemi nel funzionamento e senza che questo porti le ventole ad operare al massimo delle loro capacità.
La nuova GPU: GeForce RTX 2060
La vera novità del notebook MSI è rappresentata dalla nuova GPU NVIDIA GeForce RTX 2060. Abbiamo segnalato come per questo chip NVIDIA preveda la sola versione standard, con il trattamento Max-Q che è riservato alle due proposte di fascia più alta GeForce RTX 2070 e GeForce RTX 2080.
Abbiamo messo a confronto questo chip con 3 notebook gaming provati in precedenza su queste pagine, basati rispettivamente su GPU GeForce GTX 1060, GeForce GTX 1070 Max-Q e GeForce GTX 1080 Max-Q. Alla luce delle specifiche tecniche del chip GeForce RTX 2060 ci attendiamo prestazioni velocistiche che saranno comprese tra i dati di GeForce GTX 1070 Max-Q e GeForce GTX 1080 Max-Q.
Alla risoluzione di 1.920x1.080 pixel, quella dei pannelli di tutti i notebook gaming qui inclusi in analisi, la GPU GeForce RTX 2060 del notebook MSI GL63 8SE spicca per i frames al secondo medi che garantisce. Abbiamo riscontrato valori molto alti, di fatto vicini a quelli del notebook con GPU GeForce GTX 1080 Max-Q e quindi tali da assicurare piena fluidità anche con impostazioni qualitative massime. Valori di questo tipo fanno anche ben sperare per l'utilizzo in notebook dotati di display da 2.560x1.440 pixel di risoluzione, mentre per pannelli 4K la potenza di calcolo messa a disposizione non è sufficiente e bisognerà optare per un modello dotato di GPU GeForce RTX 2080 non in declinazione Max-Q.
Nessun problema particolare nella gestione termica della GPU da parte del notebook MSI GL63 8SE. Nei test a pieno carico la temperatura del chip video tende a mantenersi attorno ai 70°, con la frequenza di clock che è stabilmente oltre i 1.400 MHz e quindi ben superiore al valore di boost clock di 1.200 MHz indicato dalle specifiche NVIDIA. Tutto questo però ha un prezzo, nella forma di una rumorosità del sistema di raffreddamento che è ben superiore a quella che si registra quando ad essere sfruttata al 100% delle risorse è la sola CPU. Ma tale esito non deve sorprendere: il TDP del processore Intel è di 45 Watt, mentre per la GPU GeForce RTX 2060 NVIDIA dichiara un dato compreso tra 80 e 90 Watt. A maggiore consumo corrisponde un impegno superiore per il sistema di raffreddamento interno del notebook.
Lo schermo: 15,6 pollici con risoluzione Full HD
Il portatile MSI GL63 8SE monta un monitor da 15,6 pollici, basato su pannello TN e con risoluzione Full HD di 1920x1080 pixel, per una conseguente densità di 141 pixel per pollice. Cornice abbastanza spessa e webcam integrata nella parte superiore del display. Il pannello TN già ad una prima occhiata mostra un rapporto di contrasto non particolarmente convincente, e angoli di visione davvero ridotti. Il pannello opera ad una frequenza di 60Hz.

Le misurazioni al colorimetro mostrano un triangolo di gamut molto buono, che copre interamente il riferimento sRGB estendendosi anche al di fuori e arrivando a raccogliere una discreta porzione appartenente al triangolo DCI-P3. Il punto di bianco vira leggermente verso tinte fredde. Dal punto di vista cromatico abbiamo quindi un pannello capace di una convicnente saturazione dei colori, anche se vedremo che è l'unico aspetto positivo di questo pannello.

Già con l'analisi della curva di gamma si nota un comportamento non propriamente corretto, con una variazione della pendenza della curva a metà della scala di input e che taglia a metà la curva canonica corrispondente a gamma 2.2. In questo modo la progressione dei toni dal nero al bianco non avviene in maniera corretta, lasciando quindi la porzione dai neri ai mezzitoni meno contrastata e incisa rispetto ai toni chiari e ai bianchi, con ovvie ricadute sul rapporto di contrasto complessivo.

Comportamento non ottimale anche per la scala di grigi che vediamo spaziare dagli oltre 17000 Kelvin dei grigi scuri fino ai quasi 7000 Kelvin dei grigi molto chiari fino al bianco. Ricordiamo che una scala di grigi dovrebbe conservare la medesima temperatura colore del bianco, o almeno evitare di mostrare variazioni così tanto significative. Una scala come quella qui riprodotta indica una predominanza delle componenti fredde nei grigi più scuri, che va via via riducendosi con l'avvicinarsi al bianco: è sintomo di un pannello di scarsa qualità, che non è in grado di lavorare in maniera omogenea sulle tre componenti cromatiche RGB dei pixel.
Intensità | Luminosità | Nero | Rapporto di contrasto |
Punto di bianco |
0% | 11,5 | 0,1 | 120:1 | 0,306x - 0,326y |
25% | 111,1 | 0,92 | 120:1 | 0,300x - 0,326y |
50% | 175,8 | 1,46 | 120:1 | 0,298x - 0,326y |
75% | 197,7 | 1,64 | 120:1 | 0,297x - 0,326y |
100% | 213 | 1,77 | 120:1 | 0,296x - 0,326y |
Le rilevazioni di luminanza, nero e contrasto, a fronte di quanto già misurato fino a qui, non sorprendono. La luminanza arriva ad un massimo di 213 candele su metro quadro, un valore tutto sommato accettabile che potrebbe tuttavia non consentire una visione ottimale del display quando usato in situazioni di forte luce ambiente (per esempio all'aperto o con una finestra alle spalle in caso di giornate soleggiate). Il problema vero è sulla profondità del nero che già a partire da bassi livelli di luminosità arriva a superare il valore unitario di candele su metro quadro, restituendo a tutti gli effetti un nero-non-nero. La ricaduta, come già avevamo intuito dalle precedenti analisi, è sul rapporto di contrasto che si attesta sul valore di 120:1, al di sotto del minimo sindacale tra i pannelli presenti oggi sul mercato.
Uniformità con luminosità 50%
Uniformità con luminosità 67%
Uniformità con luminosità 83%
Uniformità con luminosità 100%
Anche l'uniformità della luminosità non fa gridare al miracolo, con scostamenti abbastanza pronunciati lungo il lato destro e la fascia bassa del display. La zona con la maggior intensita è quella centrale.

Infine anche la fedeltà cromatica non riesce a fornire elementi di giudizio positivo. Ricordiamo infatti che il valore di Delta E rappresenta la distanza tra due punti nello spazio colore Lab e fornisce un'utile indicazione per capire quanto un colore riprodotto a schermo sia fedele al colore definito dalla sorgente. E' bene tenere presente, a tal proposito, che un valore di Delta E compreso tra 0 e 1 rappresenta uno scostamento praticamente non percepibile ad occhio nudo e per alcuni colori particolari l'occhio umano non è capace di percepire variazioni di Delta E fino a 3. Per questo pannello vediamo scostamenti decisamente superiori rispetto al limite, che descrivono quindi una riproduzione non corretta dei colori, rendendo questo display non adatto ad impieghi anche solo lontanamente professionali. Ma, del resto, questa non è la destinazione d'uso di questo portatile, maggiormente improntato all'intrattenimento videoludico.
Nel complesso abbiamo riscontrato un pannello di bassa qualità, il cui unico pregio è una buona saturazione dei colori, ma che lascia a desiderare su praticamente tutti gli altri aspetti.
Autonomia: solo discreta, come tutti i notebook gaming
La batteria integrata nel notebook MSI GL63 8SE ha una capacità complessiva di 51Wh: si tratta di un quantitativo adeguato ad assicurare una discreta autonomia nell'utilizzo di applicazioni di produttività personale o nella riproduzione di contenuti multimediali per un certo numero di ore, ma non di certo tale da garantire di poter giocare per lungo tempo.
I valori sono complessivamente contenuti, allineati di fatto a quanto abbiamo registrato in precedenza con altri notebook gaming dotati di GPU dedicata e costruiti con simili specifiche tecniche quanto ad hardware. Vale per questo MSI la considerazione generale che può essere fatta per i notebook gaming: si tratta di sistemi adatti a intrattenere e divertirsi, che possono essere anche convertiti ad un utilizzo nella produttività personale più spinta sfruttandone la notevole potenza di calcolo che mettono a disposizione. Non sono però questi notebook che per dimensioni e soprattutto autonomia ben si prestano alla vita del pendolare tecnologico, volendo con questo termine indicare tutti coloro che necessitano un notebook sempre a disposizione e spesso lavorano lontano da una scrivania e da una presa di corrente.
Prestazioni ancora più elevate per i notebook con GeForce RTX
Con il debutto delle schede video della famiglia GeForce RTX per sistemi notebook NVIDIA chiude la fase di presentazione delle proprie soluzioni della famiglia Turing. Al pari di quanto visto con la precedente generazione per le declinazioni mobile l'azienda americana ha scelto di mantenere le stesse specifiche tecniche delle controparti desktop, agendo sulla frequenza di clock così da mantenere i consumi su valori compatibili con l'utilizzo in notebook. Non mancano le versioni Max-Q per le due proposte GeForce RTX 2070 e RTX 2080, così da poter utilizzare tali GPU anche in notebook particolarmente sottili.
Le prestazioni di cui è capace la GPU GeForce RTX 2060 sono molto elevate: i frames al secondo medi sono molto vicini, se non di fatto equiparabili, a quelli di un notebook con GPU GeForce GTX 1080 Max-Q. NVIDIA sottolinea come le nuove soluzioni siano compatibili in hardware con le tecniche di Ray Tracing, presto utilizzate da un numero maggiore di titoli rispetto al solo Battlefield V ora disponibile. Come già evidenziato nell'analisi delle soluzioni GeForce RTX desktop sarà necessario ancora del tempo prima che il Ray Tracing diventi popolare e utilizzato in un numero adeguato di giochi: per ora i benefici dell'architettura Turing sono quelli delle superiori prestazioni, rispetto alle corrispondenti proposte GeForce GTX 1000, con le tradizionali tecniche di rasterizzazione utilizzate dai giochi in commercio.
Il design adottato da MSI per questo notebook della famiglia GL è a nostro avviso riuscito: mantiene le caratteristiche visive tipiche dei notebook gaming senza però eccedere con la parte cromatica. La scelta di mantenere una retroilluminazione di colore rosso per la tastiera è indovinata: mantiene lo stesso stile degli altri componenti dello stesso colore presenti lungo lo chassis e può essere facilmente disabilitata qualora non sia gradita.
La costruzione complessiva convince: le plastiche utilizzate sono robuste e con una finitura superficiale ben curata; la struttura e solida e tanto chassis come schermo non sono soggetti a flessioni quando sottoposti a pressioni. La tastiera è un classico della produzione MSI: buona risposta nella digitazione e il plus del tastierino numerico separato; il touchpad invece ha una resistenza eccessiva e un comportamento non così brillante, ma crediamo che questo dipenda anche dalla scelta tipica dei videogiocatori che è quella di usare un mouse in abbinamento a un notebook per avere maggiore precisione nel gioco.
A non soddisfare è sicuramente lo schermo, un pannello di qualità contenuta che ha dalla sua solo una buona saturazione dei colori ma nulla di più: un vero peccato, soprattutto alla luce del comportamento degli altri componenti che formano questo MSI GL63 8SE.
MSI propone una versione di questo notebook dotata di schermo da 15,6 pollici Full HD capace di una frequenza di refresh di 120 Hz e 3 millisecondi di tempo di risposta; quella commercializzata nel mercato italiano e qui analizzata ha però pannello da 60 Hz di refresh. Il notebook MSI GL63 8SE è ora disponibile in commercio nel mercato italiano, nella configurazione in prova, ad un prezzo ufficiale di 1.899,00€ IVA inclusa.
17 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoTanti diranno sia una feature, io dico sia una presa per il c..........
C'è un grafico chiamato "Analisi temperatura CPU in stress test" messo proprio sotto un altro chiamato "Andamento clock CPU in stress test" in cui si vede molto bene il parallellismo tra frequenza della cpu e temperatura.
Forse un tempo... si leggevano anche più seriamente le recensioni...
Forse un tempo... si leggevano anche più seriamente le recensioni...
POWER THROTTLING 8750h su google
Appena preso l'Xps ho fatto delle prove a default fino a -150mV (reggerebbe anche i -170 ma voglio essere RS) sia prima che dopo il repaste, ora sotto xtu sta fisso a 3.8Ghz senza calare mai:
https://www.dropbox.com/s/psoo7a98p...istory.png?dl=0
In game, anche se non ci gioco mai col notebook, la temp sale ma sta sempre oltre il clock di default tant'è che, per limitare le temp ma solo per un discorso di rumore, limito la cpu a 3Ghz all core che tanto a livello di fps non cambia nulla anzi, volendo, potrei alzare un po' i clock della gpu.
Per finire, è un'ottima CPU ma bisogna metterci le mani con Throttlestop oppure prendere un notebook più spesso.
Vedendo i grafici sembra quasi che il sistema di dissipazione non sia montato bene, passa da 50 a 95 gradi nel giro di secondi è troppo davvero, forse ripastando si migliora però, santo cielo, 1800€ e oltre di notebook non si può ripastare al day one.
Sulla 2060 non mi pronuncio dai grafici pesta come un fabbro e tutto sommato sta intorno ai 70 gradi, no male.
Attendiamo altri prodotti che la sfruttino.
Si può comprendere in altri prodotti per il fatto che in molti utilizzi è probabile che si abbiano dei picchi di lavoro piuttosto che delle lunghe sessioni di stress. In un portatile gaming non ha senso, io poi non trovo nemmeno il senso nel prodotto in sè ma questo è un altro discorso.
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