Lenovo ThinkVision 3D 27, la steroscopia senza occhialini

Lenovo ThinkVision 3D 27, la steroscopia senza occhialini

Primo contatto con il monitor Lenovo ThinkVision 3D 27 che grazie a particolari accorgimenti tecnici riesce a ricreare l'illusione della spazialità tridimensionale senza che sia necessario utilizzare occhialini

di pubblicato il nel canale Periferiche
monitor
 

Era stato presentato in anteprima ad IFA 2023, lo scorso settembre, e sarà in commercio nel corso del mese di maggio: stiamo parlando del monitor Lenovo ThinkVision 3D 27, una soluzione particolare destinata in primis a progettisti, designer e modellatori 3D che promette di poter visualizzare immagini che potranno essere percepite come effettivamente tridimensionali, senza che sia necessario utilizzare alcun tipo di occhiali o dispositivi esterni al monitor stesso.

Ne abbiamo avuto a disposizione uno per la prova, ma prima di raccontarvi le nostre impressioni è necessaria una rapida digressione tecnica: per capire come in che modo il monitor ThinkVison 3D 27 riesca a ricreare la sensazione della tridimensionalità ai nostri occhi, bisogna partire dal funzionamento del nostro sistema visivo, con particolare attenzione a ciò che ci consente di percepire tridimensionalmente il mondo attorno a noi.

La capacità di vedere in tre dimensioni, o per meglio dire di percepire il corretto posizionamento nello spazio degli oggetti che ci circondano, in particolar modo la loro collocazione su differenti piani di profondità spaziale, deriva dalla visione binoculare e cioè dal fatto che il nostro sistema visivo si basa su due occhi che sono tra loro separati da una distanza approssimativa di circa 7 centimetri.

La distanza tra i due occhi fa sì che ciascuno di essi osservi l'ambiente circostante da due punti di vista leggermente differenti: possiamo farne diretta esperienza chiudendo prima un occhio e poi l'altro. Il nostro cervello opera un costante e incessante confronto tra le due immagini registrate da ciascun occhio, che seppur differenti si sovrappongono parzialmente, ed elabora una terza immagine che è quella effettivamente percepita e che incorpora le informazioni sulla profondità e sul posizionamento spaziale di ciò che osserviamo.

Quando però guardiamo un'immagine riprodotta su un supporto bidimensionale (una fotografia, un film, un videogioco) non possiamo percepire alcuna profondità spaziale proprio perché l'immagine è una sola: la fotografia o la videocamera che l'ha registrata ha "un solo occhio", e la superficie del monitor o dello schermo cinematografico essendo bidimensionali non sono oggetto di alcuna parallasse, che è poi ciò che nel concreto permette al nostro cervello di elaborare la percezione di profondità.


Lo stereoscopio a specchi di Charles Weathstone: gli specchi angolati A e B mostrano le immagini D e C all'occhio sinistro e a quello destro, nascondendole rispettivamente all'altro.

Per ricreare l'illusione della tridimensionalità è nata nel 1832, ad opera di Charles Wheatstone, la tecnica della stereoscopia: il concetto di base, poi tradotto nel concreto in modi diversi e con svariate tecniche, è quello di presentare ai nostri occhi la riproduzione di due immagini, catturate da due punti di vista posti ad una distanza simile a quella interpupillare, nascondendo ad un occhio quella destinata all'altro e viceversa.

Ed è pertanto su questo medesimo concetto che si basa il monitor ThinkVision 3D 27, con un sistema piuttosto ingegnoso e che non richiede l'uso di speciali occhialini, fino ad ora un elemento immancabile per poter apprezzare contenuti stereografici. Si parla quindi, in questo caso, di monitor "autostereoscopico" poiché l'illusione della tridimensionalità è raggiunta senza l'uso di dispositivi esterni: il monitor è infatti dotato anzitutto di un particolare strato lenticolare posto davanti al pannello LCD, il cui compito è quello di mostrare immagini differenti a seconda del punto di vista da cui si osserva il monitor.

Non è nulla di particolarmente complicato, e si tratta di qualcosa di cui probabilmente tutti abbiamo già fatto esperienza: ricordate quelle figurine o cartoline dalla superficie zigrinata che mostrano un'immagine apparentemente tridimensionale? Ecco, quella superficie zigrinata è proprio uno strato lenticolare che devia la luce a seconda del suo angolo di incidenza: lo strato lenticolare presente nel monitor ThinkVision 3D 27 (pensatelo come una successione di microscopiche lenti semicilindriche disposte fianco a fianco) devia la luce emessa dal pannello LCD, in maniera che entro una determinata distanza dallo schermo (le specifiche parlano di un intervallo tra i 60 e 100 centimetri) ciascun occhio veda solo quella parte dell'immagine ad esso destinata. Senza scendere eccessivamente nel dettaglio, l'elemento lenticolare presente nel monitor ThinkVision 3D 27 è composto da una successione di microscopiche lenti semicilindriche.

Dicevamo prima che per poter creare un'immagine stereoscopica sono necessarie due immagini: come fa quindi il monitor a mostrare due immagini diverse nello stesso momento? Il suggerimento ci viene dato, guardando i dati di targa, dalla risoluzione delle immagini stereoscopiche che il monitor è in grado di produrre: 1920x2160. I lettori più attenti noteranno che la componente orizzontale della risoluzione è esattamente la metà di quella della risoluzione 4K, che è poi quella nativa di questo monitor. Viene quindi operato una sorta di "interlacciamento verticale": il sistema, con l'ausilio del software 3D Explorer di cui parleremo poco oltre, elabora due diverse immagini che sono tra loro alternate a colonne. E' compito dello strato lenticolare mostrare le colonne destinate ad un occhio e nascondere quelle destinate all'altro.

Un secondo elemento fondamentale è il sistema di tracciamento oculare posto alla base dello schermo: è suo il compito di rilevare il movimento degli occhi dell'utente, così da correggere in tempo reale il posizionamento dell'immagine tridimensionale, in maniera tale che gli occhi e il cervello possano essere "correttamente ingannati" e credere così di vedere un oggetto tridimensionale reale. Queste operazioni vengono eseguite, come dicevamo, in sinergia con un'applicazione a corredo del monitor chiamata 3D Explorer (che consente di visualizzare filmati, modelli e immagini) e dal monitor stesso che integra un non meglio precisato "motore di elaborazione" per sgravare il sistema dai calcoli necessari a comporre l'immagine nella maniera descritta in precedenza.


Una fotografia laterale, al di fuori del range operativo del sistema di tracciamento oculare, mostra la reale composizione dell'immagine

Ma quindi come "si vede" il monitor ThinkVision 3D 27? Diciamo subito che l'effetto è particolarmente suggestivo: i modelli tridimensionali e i filmati visualizzati tramite il software 3D Explorer appaiono fluttuare a mezz'aria davanti allo schermo, con una resa molto naturale anche per via del sistema di tracciamento che fa sì di visualizzare l'immagine esattamente come fosse un oggetto fisico dinnanzi a noi, spesso innescando l'istinto di sollevare la mano per toccare ciò che vediamo. L'illusione di tridimensionalità è molto convincente e la sensazione di estraniamento sensoriale è minima e tale da non innescare quella sensazione malessere fatto di mal di testa e senso di nausea che spesso si verifica con sistemi stereoscopici basati su occhialini.

Si apprezza inoltre una buona resa dell'immagine stereoscopica anche da posizioni non strettamente ortogonali al display, in quanto il sistema di tracciamento oculare e la particolare struttura del monitor riescono a ricreare in maniera convincente la percezione di tridimensionalità anche da punti di vista (non troppo) laterali, una cosa che è spesso difficilmente ottenibile senza gli occhiali appositi.

Il software 3D Explorer è imprescindibile per poter visualizzare contenuti stereoscopici: di fatto si tratta di un lettore multimediale che permette la corretta elaborazione e visualizzazione dei contenuti che si desidera riprodurre in tre dimensioni. Il software consente inoltre di visualizzare anche video girati con tecniche stereoscopiche: sarà sufficiente indicare quale tecnica è stata utilizzata per la produzione del contenuto stereoscopico così che il lettore di 3D Explorer possa correttamente interpretare il flusso sorgente e renderlo nella maniera più adatta.

ThinkVision 3D 27 e il software 3D Explorer supportano anche i plug-in per alcuni tra i più noti programmi di produzione e modellazione 3D, come ad esempio PTC Creo, Autodesk 3ds Max Autodesk VRED, Lumiscaphe Patchwork 3D, Dassault Systems Deltagen e Unity. In questo modo l'utente può operare nel suo consueto ambiente di modellazione e visualizzare in modalità stereoscopica ciò che sta creando, così da agevolare il lavoro e semplificare l'attività creativa, senza che vi debba essere la necessità di salvare il progetto, chiudere il programma e passare il file a 3D Explorer.

La peculiarità interessante di ThinkVision 3D 27 è il fatto che può essere utilizzato tranquillamente per la visualizzazione di contenuti bidimensionali, e quindi come monitor ordinario: gli elementi del desktop, l'interfaccia grafica e qualsiasi contenuto non-stereoscopico sarà mostrato normalmente alla piena risoluzione 4K dello schermo. Il passaggio dalla visione 2D a quella stereoscopica avviene in maniera automatica quando il software 3D Explorer o i plug-in vengono chiamati in causa per mostrare un contenuto tridimensionale: in questo caso l'elemento lenticolare si attiva per consentire la visione stereoscopica e torna in uno stato "di riposo" per la visione bidimensionale.

Il monitor ThinkVision 3D 27 ha meritato anche una rapida analisi colorimetrica e tonale, rivelando un comportamento pressoché eccellente, che conferma l'indirizzo professionale del prodotto. Sono a disposizione dell'utente numerosi profili d'immagine, e per testarne appunto le capacità professionali abbiamo voluto misurare il profilo chiamato "Adobe RGB" ottenendo riscontri molto positivi.

Bilanciamento RGB

Lenovo ThinkVision 27 3D - AdobeRGB
Misure effettuate con Calman di Portrait Displays

Curva di Gamma SDR

Lenovo ThinkVision 27 3D - AdobeRGB
. Luminanza misurata
. Gamma standard 2.2
Rapporto di contrasto: 1,036 : 1
Misure effettuate con Calman di Portrait Displays

Spazio Colore CIE 1931 - Coordinate cromatiche Yxy

Lenovo ThinkVision 27 3D - AdobeRGB
. Gamut misuratoCoperturaRapporto
. REC BT.70998.58%131.03%
. DCI P3 D6588.02%96.59%
. Adobe RGB95.49%97.14%
. BT.202069.30%69.30%
Misure effettuate con Calman di Portrait Displays

DeltaE - Macbeth Color Checker

Lenovo ThinkVision 27 3D - AdobeRGB
Misure effettuate con Calman di Portrait Displays

La neutralità dei grigi è molto buona, con deviazioni minime rispetto al riferimento che sono di fatto non significative ad occhio nudo restituendo quindi una resa naturale e ben bilanciata. Con le impostazioni di questo profilo la luminanza massima registrata in SDR è di 220 candele su metro quadro, con un rapporto di contrasto nativo di oltre 1000:1. L'estensione cromatica permette di coprire più del 95% dello spazio colore di riferimento (in questo caso Adobe RGB, appunto), con una fedeltà ottima testimoniata da un valore medio di DeltaE di 1,47. Anche con il profilo DCI-P3 abbiamo ottenuto prestazioni di alto livello, con una copertura dello spazio colore pari al 97,7% e una fedeltà cromatica molto elevata, con un valor medio di DeltaE pari a 1,32.

In generale il monitor offre lo stesso "family feeling" delle altre soluzioni ThinkVision, con un aspetto austero e un'impostazione piuttosto razionale. Sulla base è presente la scanalatura, già incontrata in altri monitor dello stesso produttore, dove è possibile collocare smartphone o tablet di piccole dimensioni. Sul bordo sinistro è presente inoltre un piccolo braccetto a scomparsa, pensato per appendere un paio di cuffie.

Le porte di espansione sono raccolte sul retro, e offrono una buona flessibilità d'impiego: due porte HDMI, una DisplayPort, un connettore RJ-45 insieme ad un totale di 4 porte USB dislocate in vari punti della struttura (posteriormente, lateralmente e anche una nello sbalzo superiore, nascosta da una copertura in gomma) che permettono di utilizzare il monitor come hub/replicatore di porte. E' presente inoltre una porta USB-C con power delivery e un'ulteriore connettore USB-C per collegare il monitor al sistema così che si possano gestire le funzionalità stereoscopiche.

Lenovo ThinkVision 3D 27 è una prodotto senza dubbio particolare e suggestivo: offre un'esperienza d'uso inusuale, che permette a modellatori e progettisti 3D di poter visionare la resa tridimensionale di quanto realizzato senza la necessità di dover utilizzare un caschetto o un visore dedicato e semplificando quindi le operazioni di verifica e progettazione. A questo aggiunge una qualità e una resa d'immagine vicino all'eccellenza, agevolando quindi il lavoro di creativi e professionisti. Com'è lecito attendersi anche il prezzo è "tridimensionale": il listino dichiara 2790 euro IVA esclusa, con disponibilità a partire, come già indicato, dal mese di maggio.

14 Commenti
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ninja75022 Aprile 2024, 16:04 #1
sembrerebbe davvero l'uovo di colombo per il 3D buttando via occhialini attivi o passivi.. perchè nessun altro ci ha provato prima?
demon7722 Aprile 2024, 16:11 #2
[SIZE="6"]MAH...[/SIZE]

Leggendo la spiegazione di come funziona sembra interessante, e sicuramente Lenovo non sono i primi arrivati.

TUTTAVIA
La storia del 3d stereoscopico si ripropone ciclicamente per poi venire puntualmente ributtata nell'oblio perchè:

- e' scomoda
- e' faticosa per gli occhi

Gira come gira ma dopo l'entusiasmo iniziale si molla il colpo.
Si tenga poi conto che per un 3D molto più convincente quando necessario ci sono i visori 3D che saranno poco pratici ma certo affaticano meno la vista di uno schermo così.
jepessen22 Aprile 2024, 16:17 #3
Bella idea ma prezzo esagerato... un migliaio di euro in meno secondo me potevano essere piu' che sufficienti per una tecnologia del genere... Speriamo che si abbassi di prezzo perche' mi intriga... Chissa' se si puo' provare da qualche parte...
Zappz22 Aprile 2024, 16:29 #4
Bisognerebbe capire bene il reale vantaggio, perché sicuramente è un bell'effetto, ma può dare vantaggi al progetto?

Almeno con un visore VR, per quanto sia molto più scomodo da usare, c'è la possibilità di visionare gli oggetti in scala reale che ha un utilità notevole.
ninja75022 Aprile 2024, 16:34 #5
beh la premessa è che se riproduco es un mkv "SBS" (side by side) e riprodotto es con VLC si veda perfettamente in 3D

se funziona solo con software proprietario vuol dire che ci vorranno anni per avere uno standard
AlPaBo22 Aprile 2024, 16:55 #6
Originariamente inviato da: ninja750
sembrerebbe davvero l'uovo di colombo per il 3D buttando via occhialini attivi o passivi.. perchè nessun altro ci ha provato prima?


I primi monitor con questa tecnologia sono dell'inizio del 2000

Originariamente inviato da: demon77
[SIZE="6"]MAH...[/SIZE]

Leggendo la spiegazione di come funziona sembra interessante, e sicuramente Lenovo non sono i primi arrivati.

TUTTAVIA
La storia del 3d stereoscopico si ripropone ciclicamente per poi venire puntualmente ributtata nell'oblio perchè:

- e' scomoda
- e' faticosa per gli occhi

Gira come gira ma dopo l'entusiasmo iniziale si molla il colpo.
Si tenga poi conto che per un 3D molto più convincente quando necessario ci sono i visori 3D che saranno poco pratici ma certo affaticano meno la vista di uno schermo così.


Originariamente inviato da: jepessen
Bella idea ma prezzo esagerato... un migliaio di euro in meno secondo me potevano essere piu' che sufficienti per una tecnologia del genere... Speriamo che si abbassi di prezzo perche' mi intriga... Chissa' se si puo' provare da qualche parte...


Immagino che siano proposti per uso professionale, non ludico. Questo giustifica il maggior prezzo e qualche problema ergonomico, se presente: i problemi citati da Demon77 sono dovuti principalmente alle tecnologie degli occhialini, non alla visione tridimensionale in sé; è possibile che questa tecnologia dia molti meno problemi.

Originariamente inviato da: Zappz
Bisognerebbe capire bene il reale vantaggio, perché sicuramente è un bell'effetto, ma può dare vantaggi al progetto?

Almeno con un visore VR, per quanto sia molto più scomodo da usare, c'è la possibilità di visionare gli oggetti in scala reale che ha un utilità notevole.


Direi che questa è la domanda vera. Mi aspetto che il numero di casi di uso vantaggiosi sia molto limitato. Credo che sia anche l'idea di Lenovo, per cui hanno previsto numeri ridotti, concausa del prezzo elevato.
Cfranco22 Aprile 2024, 19:37 #7
Originariamente inviato da: AlPaBo
i problemi citati da Demon77 sono dovuti principalmente alle tecnologie degli occhialini, non alla visione tridimensionale in sé;


Ci sono i problemi agli occhi, che sono dovuti dal fatto che le immagini sono alternate con schermate nere, ma solo per i cosiddetti occhiali attivi, quelli che usano lenti polarizzate non hanno questo problema, sono a tutti gli effetti come questo monitor, solo che devi portare gli occhiali

Però i problemi di vertigine e nausea non sono affatto legati alla tecnologia, ti vengono con gli occhiali e anche senza occhiali, e sono dovuti al fatto che il cervello non riesce a far combaciare i movimenti del corpo con le immagini, gli occhi ti dicono che stai facendo un movimento, ma il sistema vestibolare ti dice che sei seduto e fermo, questo crea una discrepanza sensoriale che manda in tilt il cervello
Chiaramente se visualizzi immagini 3D statiche il problema è molto minore perché non c' è un movimento sullo schermo, se cerchi di vedere il lato della figura spostando la testa c' è ancora una discrepanza tra i sensi, ma in genere è meno problematico rispetto a un frenetico inseguimento tra astronavi
Notturnia23 Aprile 2024, 08:06 #8
Originariamente inviato da: ninja750
sembrerebbe davvero l'uovo di colombo per il 3D buttando via occhialini attivi o passivi.. perchè nessun altro ci ha provato prima?


Eizo allo SMAU 30 anni fa..
e non era l'unica all'epoca a provare queste cose strane e fastidiose.

ricordo i prototipi perchè all'epoca era uscito il primo Autocad della Autodesk con funzioni 3D (anche se limitate) e da li a poco il 3D studio.

ci si cimentava nella creazione di progetti 3D e qualcuno iniziò a proporre monitor 3D..

era effetto WOW.. ma poi capivi i limiti (oltre ai costi) e quindi fu abbandonato tutto ma ricordo ancora quel coso costoso ed enorme in comodato d'uso gratuito per qualche settimana.. visto allo Smau in saletta privata e poi avuto in ufficio .. e poi restituito..

era utilizzabile solo con poca luce, con le paratie montate, se ti spostavi anche di poco si vedeva male, etc etc e il tutto al costo di una workstation
ninja75023 Aprile 2024, 08:58 #9
Originariamente inviato da: Notturnia

era utilizzabile solo con poca luce, con le paratie montate, se ti spostavi anche di poco si vedeva male, etc etc e il tutto al costo di una workstation


a leggere questa recensione quei problemi sembrano superati

ma chiaro che non sarebbe per guardarci tutti i contenuti ma solo quelli 3D tipo un film ogni tanto e il resto poi sempre 2D

il 3D della mia tv non l'ho usato tantissimo ma l'ho usato, ho ancora il BR di avatar
Notturnia23 Aprile 2024, 12:08 #10
Originariamente inviato da: ninja750
a leggere questa recensione quei problemi sembrano superati

ma chiaro che non sarebbe per guardarci tutti i contenuti ma solo quelli 3D tipo un film ogni tanto e il resto poi sempre 2D

il 3D della mia tv non l'ho usato tantissimo ma l'ho usato, ho ancora il BR di avatar


beh in 30 anni ci mancherebbe altro.. ma vedo che costano sempre una follia per un piccolo monitor

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