Recensione Turtle Beach Stealth Ultra: un controller eccezionale, condizionato dal software

Abbiamo provato a fondo il Turtle Beach Stealth Ultra, un controller wireless con display multifunzione integrato. Di base, il dispositivo ci è piaciuto, soprattutto per un display che, a differenza di altri, in questo caso apre realmente a un ventaglio di possibilità davvero ampio, tanto da riuscire a bypassare completamente il software di gestione su PC. Tuttavia, vi sono alcune mancanze proprio sul fronte software che necessitano di qualche miglioramento.
di Vittorio Rienzo pubblicato il 27 Febbraio 2024 nel canale PerifericheTurtle BeachPlaion
Abbiamo avuto l'opportunità di provare il Turtle Beach Stealth Ultra, un nuovo controller wireless con licenza Xbox che si presenta come uno dei più completi sul mercato. Così come altri controller "pro", la proposta dell'azienda californiana presenta una scheda tecnica caratterizzata da specifiche di altro profilo, dagli interruttori meccanici ai pulsanti aggiuntivi posteriori.
Naturalmente, l'aspetto che salta subito all'occhio è il generoso display posto al centro, un'aggiunta che abbiamo testato anche con altre soluzioni, come il Raikiri Pro di ASUS del quale potete leggere la nostra recensione. In questo caso, però, si tratta di un vero e proprio display multifunzione che consente di visualizzare perfino le notifiche dello smartphone.
Come si può facilmente intuire, le funzionalità di questo controller sono davvero tantissime, per cui riteniamo inutile perdersi in preamboli. Possiamo anticiparci che il controller ci è piaciuto, ma ci sono alcuni aspetti – software in primis – che non ci hanno assolutamente convinto. Con queste premesse, andiamo ad analizzare a fondo il nuovo controller top di gamma di Turtle Beach.
Packaging essenziale, dotazione coi fiocchi!
Il packaging del Turtle Beach Stealth Ultra è a dir poco essenziale: una scatola di cartone nella quale ritroviamo una custodia di trasporto per il controller. Tutti gli accessori sono contenuti in quest'ultima, che si presenta rigida e robusta in una colorazione nera con finiture viola che a noi è piaciuta.
All'interno della custodia – davvero di ottima qualità – troviamo naturalmente il controller, un cavo USB Type-C per ricarica e trasferimento dati, due coppie di coperture per le levette analogiche, una base per la ricarica rapida e il dongle per il PC. Immancabili i manuali che tuttavia non sono affatto esaustivi, ma agevolano semplicemente la prima configurazione.
Un aspetto interessante della base di ricarica è la possibilità di essere alloggiata direttamente all'interno della custodia, una soluzione che nella sua semplicità risulta geniale. Ad ogni sessione possiamo riporre il controller in quest'ultima al riparo dalla polvere, ma senza rinunciare alla ricarica. In conclusione, il piccolo cartone poco entusiasmante contiene in realtà tutto ciò di cui potremmo avere bisogno.
Design e materiali
Il Turtle Beach Stealth Ultra è un controller piuttosto controverso nel design: le forme richiamano innegabilmente i controller di PlayStation, ma mantiene gli stick analogici asimmetrici così come Microsoft ci ha abituati negli ultimi 23 anni. In generale il confort non manca e, nonostante chi scrive abbia le mani piuttosto piccole, si arriva agevolmente a tutti i pulsanti.
Dobbiamo anche ammettere, però, che l'ergonomia del controller Microsoft per Xbox Series X|S rimane ancora la preferita del sottoscritto. Nonostante le dimensioni siano simili, probabilmente le mani piccole troveranno una comodità maggiore nella proposta della casa di Redmond. Questo non vuol dire che il dispositivo di Turtle Beach sia scomodo, anzi.
Particolare cura è stata posta sui materiali e, soprattutto, sull'assemblaggio. In merito a quest'ultimo punto, la nostra unità si è rivelata praticamente impeccabile. Un peso decisamente più contenuto rispetto alla controparte Microsoft che però trasmette un forte senso di solidità senza scricchiolii o imperfezioni nelle giunture.
Abbiamo particolarmente apprezzato la superficie gommata che riveste buona parte delle impugnature, la quale garantisce una presa salda anche con le mani sudate. Molto bella l'illuminazione RGB che percorre le suddette impugnature, con una luce diffusa che non diventa mai una distrazione durante le sessioni di gioco.
Infine, c'è il display decisamente curato e luminoso. Giocando al fianco di una finestra abbiamo avuto modo di provarlo sotto la luce diretta del sole e, nonostante il rivestimento lucido, al massimo livello di luminosità siamo riusciti comunque a consultarlo senza grosse difficoltà. Un aspetto che abbiamo apprezzato dal momento che è proprio il piccolo schermo a distinguere il controller da proposte equivalenti.
Prestazioni senza compromessi (a parte uno)
Prima di vedere come si comporta il controller, è giusto approfondire un attimo la scheda tecnica. A differenza delle tradizionali levette analogiche, il Turtle Beach Stealth Ultra utilizza i sensori hall, ovvero un sistema magnetico senza contatto che elimina il cosiddetto "drifting", un input involontario dovuto a un non corretto ritorno della levetta in posizione neutra – ad esempio, la telecamera continua a muoversi molto lentamente senza alcun tocco sulla levetta destra.
Per quanto riguarda i pulsanti ABXY, i due pulsanti dorsali e la croce direzionale sono stati utilizzati microswitch garantiti per 5 milioni di pressioni in sostituzione delle classiche membrane. Infine, i due grilletti posteriori possono essere regolati in due posizioni così da optare per una corsa lunga o corta.
È evidente che il feedback del dispositivo è completamente diverso da un tradizionale controller di riferimento. Possiamo confermarvi che il fenomeno del drifting non si è mai manifestato, un aspetto che abbiamo notato soprattutto negli sparatutto. Peraltro, il movimento delle levette è sensibilmente più fluido e bilanciato.
I grilletti sono stati assolutamente una scoperta. Abituati al controller di Microsoft, la possibilità di ridurre drasticamente la corsa si è rivelata forse il vero "game changer" negli fps. Velocità e reattività sono sensibilmente migliorate offrendo un'esperienza quasi più vicina a mouse e tastiera che non a un controller.
I microswitch meccanici, invece, meritano un'analisi in più poiché, pur essendo gli stessi, offrono un risultato molto diverso tra loro. Per essere più chiari, i pulsanti della croce direzionale e dei tasti ABXY hanno una corsa estremamente ridotta. Bisogna prendere un po' di confidenza col controller prima di farci l'abitudine.
L'aspetto da valutare è piuttosto la rumorosità, ma in questo caso entrano in gioco i gusti personali come avviene per le tastiere meccaniche. Gli interruttori selezionati da Turtle Beach hanno un forte feedback sonoro e per chi, come il sottoscritto, predilige la silenziosità non sono proprio il massimo. Va comunque riconosciuto che sul fronte prestazionale la differenza è a dir poco evidente.
Sfortunatamente, il risultato per i pulsanti dorsali è molto diverso e dobbiamo ammettere che non ci ha entusiasmato. La precisione rimane, ma il feedback è davvero insoddisfacente: la corsa è inconsistente e sembra di affondare le dita in un cuscino, davvero troppo morbidi, e talvolta si fatica a capire quando l'input è stato dato.
A tal proposito, il feedback è perfino più netto con i pulsanti posteriori che, pur non adottando microswitch meccanici, hanno una corsa breve e restituiscono un clic chiaro. Peraltro questi sono davvero ben posizionati, molto vicini alle impugnature e quindi facilmente accessibili, ma non abbiamo mai riscontrato pressioni involontarie. In generale, l'esperienza ci ha convinto e la differenza rispetto a un controller standard si percepisce in ogni videogioco, dagli fps agli arcade.
Un'autonomia da paura, tanto quanto la connettività
Come premesso, il controller è completamente wireless, sia che lo utilizziate su PC che su Xbox (dove purtroppo non abbiamo avuto possibilità di provarlo). La prima domanda che potrebbero porsi i giocatori competitivi, ai quali si rivolge maggiormente lo Stealth Ultra, è: ma la latenza?
Ebbene, in questo caso la latenza in modalità wireless è veramente ridotta all'osso e, nei giochi in cui il tempismo è fondamentale, abbiamo appurato l'importanza degli interruttori meccanici. Inutile dire che con il cavo la latenza è quasi assente, ma nel caso della modalità wireless possiamo affermare che è trascurabile.
Non manca neanche la connessione Bluetooth, anche se in questo caso la latenza inizia a far sentire il suo peso. Abbiamo provato sia con il PC che con lo smartphone e in entrambi i casi, pur non essendo drastica, era quantomeno evidente.
Ciò che invece ha superato le nostre aspettative è stata l'autonomia, un aspetto dal nostro punto di vista troppo spesso sottovalutato per i dispositivi wireless. Abbiamo usato il controller per circa tre ore al giorno con l'illuminazione del display al 60% e, senza mai ricaricarlo, l'autonomia è arrivata a coprire oltre una settimana di utilizzo.
Di per sé è già un risultato eccellente, coadiuvato da una base di ricarica decisamente pratica ed efficace. Questa infatti è magnetica e garantisce un corretto posizionamento del controller anche ai giocatori più disattenti e frettolosi. In buona sostanza, tra autonomia e base di ricarica, il Turtle Beach Stealth Ultra ci ha trasmesso la stessa tranquillità di un controller con il cavo: il rischio di ritrovarsi con la batteria scarica nel bel mezzo di una partita è praticamente nullo.
Il display è una manna per i giocatori competitivi
Siamo giunti alla parte forse più importante di questa recensione, ovvero al display integrato del controller. Partiamo subito col dire che ci è piaciuto, ci hanno convinto sia lo schermo che l'interfaccia. A primo impatto ci si può sentire disorientati, le funzionalità sono davvero tante e riuscire a padroneggiarle richiederà qualche ora.
Il sistema di navigazione, però, non sarebbe potuto essere più semplice e intuitivo. Nella parte bassa del controller, infatti, è presente un pulsante "+" che consente di passare alla gestione delle impostazioni. Premendolo, i LED cambieranno colore per indicarci che ci siamo spostati dalla console/PC alla configurazione del dispositivo.
A questo punto, non bisogna fare altro che navigare tra i menu attraverso gli stessi identici comandi standard di Xbox. Si aprirà un mondo di impostazioni che vi consentiranno di personalizzare qualsiasi aspetto del controller – e con "qualsiasi" intendiamo davvero tutti.
Uno dei più grandi pregi del Turtle Beach Stealth Ultra è la possibilità di escludere completamente il software di gestione, ovvero Control Center 2, perché l'intera suite è contenuta direttamente all'interno del dispositivo, peraltro con un'interfaccia decisamente più curata su quest'ultimo.
Da qui potremo rimappare i quattro pulsanti posteriori, configurare la zona morta delle levette o selezionare l'illuminazione. Inoltre, sarà possibile salvare i profili creati così da poter passare rapidamente dall'uno all'altro. Il vantaggio più grande di una soluzione così completa lo ottengono soprattutto i giocatori da console che potranno configurare in qualsiasi momento lo Stealth Ultra senza alcuna necessità di passare prima per il software su PC.
Da questo punto di vista non possiamo che fare i complimenti a Turtle Beach. Il display non è una mera aggiunta estetica, ma uno strumento polifunzionale che aggiunge davvero tanto valore al controller oltre che una flessibilità senza precedenti anche fuori casa. Potrete portare sempre con voi il dispositivo senza preoccuparvi di aver generato preventivamente un profilo specifico.
Tutto questo, a nostro avviso, sarebbe già sufficiente a consigliarlo, ma Turtle Beach è andata perfino oltre. Collegando il controller allo smartphone, attraverso l'applicazione dedicata per Android e iOS, è possibile visualizzare le notifiche social direttamente dal display integrato. Naturalmente a risentirne sarà l'autonomia che però anche in questo caso garantisce diversi giorni di utilizzo.
Va segnalato che l'applicazione richiede Android 12 o superiore oppure iOS 16 o superiore, ragione per cui gli smartphone con qualche anno sulle spalle potrebbero non essere compatibili. Per tale ragione, il suggerimento è di verificare preventivamente la versione dell'OS a vostra disposizione per non ritrovarvi precluse alcune funzionalità. In generale, però, l'app richiede attenzione da parte di Turtle Beach poiché le desincronizzazioni non sono rare.
Vale la pena spendere qualche parola anche sul software di gestione per PC, Control Center 2. Se da un lato la UI integrata ci è piaciuta e la collochiamo tra le migliori, lo stesso non possiamo dirlo del suddetto programma. In molti casi, Control Center 2 semplicemente non riconosce i dispositivi ed effettuare l'aggiornamento del firmware è stato piuttosto frustrante tra errori e disconnessioni.
Inoltre, ci siamo accorti che l'interfaccia non digerisce gli schermi ultrawide. In sostanza, per avere una visione completa di Control Center 2 abbiamo dovuto impostare l'Odyssey G9 di Samsung in formato 27 pollici 16:9, poiché avviando il programma in 32:9 l'interfaccia viene ingrandita rendendo impossibile l'accesso all'intero menù. Questo vuol dire non avere a disposizione tutti i comandi, tra cui i pulsanti per l'aggiornamento del firmware.
Conclusioni
Non rimane molto da dire sul Turtle Beach Stealth ultra se non rispondere a una semplice domanda: vale i 200 euro richiesti? Lanciando uno sguardo al mercato, ci verrebbe da dire sì e per un motivo molto semplice: è il primo controller che testiamo realmente plug and play. Laddove la concorrenza propone dispositivi che funzionano senza installazioni, ma richiedono un software separato per la personalizzazione, la soluzione di Turtle Beach è completa e fornisce l'accesso ad ogni funzionalità senza il bisogno di nient'altro.
A questo si aggiungono un feedback e una gestione dell'interfaccia di ottimo livello, se si escludono i pulsanti dorsali. C'è poi l'autonomia da primato, insieme a una base di ricarica che ci ha fatto dimenticare della presenza di una batteria al suo interno.
Out-of-the-box è senza dubbio una delle migliori proposte disponibili, ma quando si guarda al supporto software allora qualche limite si riscontra. L'applicazione desktop è mal ottimizzata, incompatibile con i monitor ultrawide, e ha sicuramente bisogno di qualche rifinitura. Allo stesso modo, ci piacerebbe che l'applicazione mobile espandesse la sua compatibilità.
In più, riteniamo che sia proprio l'applicazione a necessitare con urgenza dei miglioramenti poiché, se del software su PC potremmo fare a meno senza rinunciare ad alcuna funzionalità, l'app per smartphone è indispensabile per fruire delle notifiche a schermo.
Il controller potrebbe posizionarsi tra le migliori proposte del mercato, se non la migliore per i giocatori PC e Xbox. Sfortunatamente, nell'utilizzo reale sono emerse alcune esitazioni che ci piacerebbe vedere migliorate.
In conclusione, il concept del controller è eccezionale e la qualità generale del dispositivo è innegabile, sia sul fronte di materiali e assemblaggio che dei componenti selezionati. Tuttavia, il software appare ancora acerbo rispetto ad alternative che indubbiamente offrono meno, ma risultano più affidabili.
Per tali ragioni, riteniamo che il Turtle Beach Stealth Ultra sia un prodotto di altissimo livello, ma l'acquisto andrà ponderato. Se non vi spaventa trascorrere un po' d tempo con la configurazione del controller, è una soluzione decisamente interessante.
PRO
- Qualità costruttiva eccellente
- Personalizzazione completa direttamente dal display
- Autonomia di oltre una settimana
- La migliore dotazione in questa fascia di prezzo
CONTRO
- Il software per PC è mal ottimizzato
- L'applicazione soffre di qualche desincronizzazione
- Assenza di ricambi (levette, croce direzionale, pulsanti posteriori)
1 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infomagari farlo touch pure lo schermo poteva dare un extra come possibilità
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