Evoluzione dei case: cinque trend che stanno guidando lo sviluppo

Si parla sempre di CPU e GPU, ma nel mondo dell'hardware anche il case riveste una parte importante dell'ecosistema: da semplice "cassone" in cui inserire i componenti desiderati, spesso poco piacevole alla vista, il case è diventato un elemento anche di design, che deve far convergere in un lavoro di grande compromesso tante esigenze diverse. Abbiamo messo in fila 5 tendenze che in questi anni hanno guidato lo sviluppo dei case da parte dei produttori.
di Redazione pubblicato il 17 Agosto 2023 nel canale PerifericheBe quiet!
in collaborazione con be quiet!
Il case dei computer, anche noto come "chassis", può essere visto da molti come un mero contenitore per l'hardware, poco importa che sia bello o brutto, oppure come una parte integrante di una build che deve essere non solo funzionale, ma bella agli occhi di chi la guarda e in grado di incastonarsi al meglio nell'ambiente.
In passato, e ci riferiamo agli albori del settore quando i PC erano ancora oggetti meramente funzionali e limitati a pochi, non c'era molta attenzione verso l'aspetto estetico.
L'esempio controcorrente fu Apple, che fin dall'inizio cercò di curare anche l'estetica dei propri computer, comprendendo che il PC doveva soddisfare determinati requisiti prestazionali e funzionali, ma anche essere un oggetto bello a vedersi, integrabile nell'ambiente come fosse un elemento di design al fine di trovare accettazione da parte del pubblico.
Dai primi PC completi "fatti e finiti", il mondo dei case è passato a diventare un'industria a sé stante, dando modo ai primi sperimentatori, i cosiddetti "smanettoni", di creare le loro build personalizzate. E se per molto tempo i case sono stati degli involucri beige o grigi poco attraenti, di pari passo alle necessità degli appassionati e alle esigenze prestazionali si sono evoluti diventando più seducenti.
Abbiamo identificato cinque tendenze che, ieri come oggi, stanno segnando l'industria dei case e guidando le aziende del settore nella messa a punto delle loro soluzioni
Spazio: un'ottimizzazione continua alla ricerca del giusto equilibrio
"Spazio, ultima frontiera" diceva qualcuno, anche se non ricordiamo bene chi. Lo spazio all'interno di un case, non solo per ospitare i componenti selezionati, ma anche per gestire i tanti cavi ed elementi presenti, rappresenta l'elemento centrale attorno a cui nasce uno chassis.
I case possono essere piccoli, medi o grandi, a seconda dello standard e degli scopi. L'obiettivo delle diverse linee di case proposte è quello di soddisfare svariate necessità, anzitutto in termini di dimensioni. Non tutti hanno lo spazio per ospitare uno chassis di grandi dimensioni, altri sono amanti delle build più contenute.
Ciò che non cambia è il lavoro dei progettisti, mirato alla ricerca del giusto compromesso per dare all'utente finale la possibilità di installare hardware più potente e garantire buone opzioni di personalizzazione. Lo spazio all'interno dei case si è evoluto parimenti ai componenti al suo interno.
Anni fa i case vedevano spesso ingombranti gabbie frontali per i lettori da 5,25 pollici e tale esigenza, nata dal fatto che il digitale non aveva ancora preso il sopravvento sullo storage fisico, imponeva ai produttori di case di destinare una bella fetta della parte alta frontale dei case a quello scopo. Fortunatamente oggi è sempre meno necessario usare supporti fisici e la maggior parte dei case non necessita di una gabbia frontale per tali unità.
Allo stesso modo, appena al di sotto, sta sparendo la gabbia per gli hard disk da 3,5 pollici. "Sparendo" forse non è il termine giusto, il più delle volte viene ricollocata, limitata o più semplicemente è stata resa facilmente staccabile. Alcuni produttori la offrono come accessorio opzionale, altri l'hanno del tutto rimossa.
Il messaggio è chiaro: si sta andando sempre di più verso l'archiviazione a stato solido, con i veloci SSD M.2 a bordo delle motherboard che piano piano stanno relegando gli hard disk a reliquia del passato. Sempre più capienti e meno costosi, gli SSD non potrebbero però soddisfare tale compito se non si fosse ormai affermato il modello del cloud e dello streaming, grazie ai quali non è più necessario ospitare grandi quantità di file in locale.
Questo ha dato modo ai progettisti di case di avere ulteriore spazio frontale da destinare anzitutto al raffreddamento e, perché no, anche al miglioramento dell'aspetto estetico dei case (ne parleremo più avanti). Liberare la parte frontale del case conferisce anche maggiore facilità nell'installazione dell'hardware, in particolare le schede video di fascia alta che negli ultimi anni sono diventate sempre più ingombranti.
Nei case che lo consentono è oggi molto più semplice procedere a un'installazione verticale della scheda video, una cosa che indubbiamente migliora anche l'aspetto complessivo e finalmente rende un po' di giustizia ai look delle amate GPU, che per anni a causa dell'installazione in orizzontale ci hanno mostrato solo il "Lato B", il backplate.
Un esempio di quanto abbiamo spiegato possiamo vederlo con l'ultimo case di be quiet!, il Dark Base Pro 901, un modello caratterizzato da dimensioni importanti che mette lo spazio interno al primo posto. Dentro è possibile ospitare anche le schede video più ingombranti e molteplici radiatori dei sistemi di raffreddamento a liquido AIO senza rinunciare a nulla.
Prestazioni: far rendere al meglio l'hardware con tante opzioni per il raffreddamento
Collegandoci al primo punto, la rimozione delle gabbie di unità ottiche e hard disk ha aperto alla possibilità di raffreddare meglio e in modo più diretto la scheda video e favorire un buon ricircolo dell'aria all'interno del case. La maggior parte dei case prevede tre ventole frontali che immettono aria fresca, ma nella stessa posizione è possibile anche collocare un radiatore.
Allo stesso tempo, negli anni è migliorata la qualità delle ventole, in grado di spostare molta più aria che in passato e con una silenziosità maggiore. Inutile dire che l'avvento dei LED RGB ha dato quel tocco di colore e bellezza che oggi è imprescindibile per chi vuole una build che, oltre alle prestazioni, emerga nell'ambiente.
Dal punto di vista prestazionale ed estetico, vi sono anche altri accorgimenti che le aziende hanno preso. Spesso i case hanno una copertura del vano alimentatore funzionale a nascondere i cavi ma anche a creare una camera che, in un certo senso, impedisce al calore generato dall'alimentatore di propagarsi più facilmente nel case. Alcune aziende hanno creato persino case con due camere separate, in modo da dividere i componenti che generano calore e favorirvi un migliore raffreddamento.
In generale, rispetto al passato, i case hanno ampio spazio per installare ventole e ospitare radiatori di dissipatori a liquido AIO di varie lunghezze. Riprendendo il Dark Base Pro 901 come esempio, c'è l'imbarazzo della scelta in tal senso: è possibile montare frontalmente un radiatore fino a 420 mm, oltre che soluzioni fino a 360 mm nella parte superiore e laterale. In generale ci sono ben 11 spazi dedicati all'installazione delle ventole!
Illuminazione, il PC si è trasformato in una discoteca
L'attenzione all'illuminazione da parte dei produttori di case è senza dubbio elevata. Molti loro sono infatti sia produttori di case che di ventole, quindi vendere un case è un mezzo per vendere anche le ventole preinstallate e magari assicurarsi l'acquisto di ulteriori ventole da chi ha particolari necessità di raffreddamento.
Tra i trend del settore troviamo quindi l'illuminazione RGB, a cui i produttori di case danno ampio spazio inserendo anche appositi hub e controller all'interno del case, oltre ad accenti sulle paratie stesse. L'uso di paratie trasparenti o traforate è spesso una conseguenza, in quanto permette all'illuminazione dei vari componenti di emergere dando un look più piacevole al sistema.
L'avvento dei sistemi di illuminazione ci ha reso la vita più difficile in termini di cable management, non c'è dubbio. Dopo anni di sostanziale immobilismo, sul mercato osserviamo un incoraggiante impegno per ridurre il numero di cavi e provare a creare sistemi sia più belli che facili da montare: sarebbe bello si arrivasse a uno standard comune a tutti.
L'implementazione dei LED nei case non è sempre uguale a sé stessa e, ad esempio, nel caso del Dark Base Pro 901 di be quiet! abbiamo una striscia ARGB che corre lungo il frontale e segue sulla copertura dell'alimentatore. Un'implementazione sottile, non troppo evidente, ma che dà quel tocco in più che non stona. L'illuminazione e le impostazioni delle ventole possono essere controllate da tasti sensibili al tocco sul pannello di I/O.
Silenziosità, perché un PC rumoroso non piace a nessuno
Chi ha qualche anno sulle spalle forse si ricorda come i PC sotto carico diventassero delle vere e proprie macchine rumorose: poche ventole, spesso piccole e non evolute, totale assenza di soluzioni di cable management e una cultura della pulizia non così diffusa come oggi, con molti case pieni di polvere a peggiorare la dissipazione del calore. Ebbene, nella metamorfosi dei case abbiamo assistito e continuiamo a osservare un'attenzione particolare alla rumorosità e quindi a garantire un funzionamento il più silenzioso possibile.
Da una parte le ventole che, diventando sempre più efficienti, sono in grado di movimentare la giusta quantità di aria per mantenere le temperature su livelli ottimali con una minore velocità di rotazione. In soccorso abbiamo anche la loro disposizione sul frontale del case, che ha certamente giovato. Un tempo i case non avevano frontali aperti o comunque in grado di far passare l'aria.
Il silenzio è poi garantito anche da altre soluzioni. Se un tempo alcune ventole entravano in risonanza con le vibrazioni del case, creando ulteriore rumore, oggi hanno tutte soluzioni per mitigare e/o eliminare quell'effetto. Inoltre, non è insolito trovare case con paratie rivestite di materiale fonoassorbente.
be quiet! è stata una delle prime a prestare grande attenzione alla silenziosità, tanto da metterlo in chiaro nel nome. La società, ove possibile, adotta pannelli fonoassorbenti sulle paratie e implementa ventole efficienti per permettere all'hardware di esprimersi al meglio senza creare troppo rumore: il Dark Base Pro 901 è l'ultimo esempio di questi sforzi.
Quali caratteristiche deve avere una buona ventola per PC?
Anche l'occhio vuole la sua parte
La "summa" di tutto ci porta a parlare dell'aspetto estetico dei case come punto finale. Dagli albori a oggi i case sono diventati veri e propri oggetti di design, più che degli involucri utili a contenere i componenti.
Dalla cura dei materiali, con il passaggio a soluzioni sempre più di pregio al posto di comune "plasticaccia", fino ai colori, per arrivare all'uso di paratie in vetro temperato per dare risalto all'hardware, all'illuminazione RGB sempre più evoluta. Anche il design si è evoluto nel corso del tempo, anche se fondamentalmente parliamo di un parallelepipedo che rimane pressoché immutato a sé stesso.
Dai "cassoni" color beige dobbiamo però dire che i passi avanti sono molti, un'ottimizzazione costante di un concetto che è strettamente legato all'andamento del settore e dall'innovazione: se le schede video diventeranno sempre più affamate di energia, e quindi più grandi per tenerne a bada le temperature, e così anche i processori, difficilmente si potrà snaturare il concetto di PC per come lo conosciamo, con tutte le sue derivazioni.
Quanto abbiamo visto negli ultimi anni è sicuramente ottimo e oggi di case di ottima fattura se ne trovano a bizzeffe, di tutte le forme e dimensioni. Come detto, ci piacerebbe che l'industria tutta lavorasse su soluzioni di cable management migliori, arrivando magari a creare qualcosa che permetta lo scambio di energia e dati senza necessitare di cavi. Forse ci stiamo spingendo troppo oltre con la fantasia? Chissà. E voi, cosa vorreste dai case del futuro? Fatecelo sapere nei commenti!
38 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCon queste rtx 4090 e rtx 4080 grandi e pesanti come degli elefanti la situazione è nera. E più andremo avanti e peggio sarà
Che poi tutti odiano gli slot da 5.25" ma sono utilissimi anche per un semplice bay hot-swap di dischi da 3.5".
Felice possessore di BeQuiet Dark Base Pro 900.
Che poi tutti odiano gli slot da 5.25" ma sono utilissimi anche per un semplice bay hot-swap di dischi da 3.5".
E' il motivo per il quale ci sono ampie possibilità che ricicli nel prossimo PC il mio Corsair con quattro slot di quel taglio. Questo, nonostante sia, per alcuni versi, molto poco pratico. Chiuderlo è un'impresa.
Oppure citare la sempre più frequente adozione di pareti mesh per favorire il passaggio di aria.
Pannelli fonoassorbenti? Francamente a me ricorda una pratica molto in voga vent'anni fa, ora mi pare sia più in voga un approccio tale da garantire migliore ricambio d'aria e quindi di conseguenza temperature più basse e regimi di rotazione delle ventole più moderati, piuttosto che soffocare l'hw dentro un case coibentato...
Poi se proprio vogliamo parlare di estetica possiamo anche citare la bentornata attenzione a un'estetica un po' più sobria ed elegante, anche se questo avrebbe tirato in causa un concorrente dello sponsor (Fractal North).
Anch'io sono abbastanza contrariato dalla scarsa attenzione dei produttori per lo storage da 3.5", liquidare la cosa citando lo storage cloud imho significa banalizzare un tema molto complesso e sfaccettato, specialmente nel nostro paese vista la disponibilità a macchia di leopardo di connessioni FTTH.
Io ho da poco acquistato un Fractal Meshify 2 (standard, no led, no frills, no glass panel), ho fatto una fatica bestiale per trovarne uno e mi è costato un capitale rispetto al prezzo di listino al lancio.
L'ho scelto proprio perchè è uno dei pochi case rimasti con ottime performance termiche e una generosa dotazione di slot da 3.5", oltre che dotato di una flessibilità fuori dal comune per quanto riguarda la configurazione interna.
Sogno un case con l'estetica di un North ma le caratteristiche interne di un Meshify 2, ma ahimè non si può avere tutto dalla vita...
...è solo pubblicitario, punto.
Io ho un Cougar QBX mini-itx per il mio hackintosh, preso a circa 50 Euro nel 2019... che dire, un case fantastico, lo consiglio a chiunque piacciano build itx.
Ha un ottimo airflow, supporta GPU medio-grandi, molteplici SSD, molteplici ventole ed eventualmente anche un radiatori/AIO.
Con un i7 9700 raffreddato con un Noctua L12S, una RTX 570, e un paio di ventole Arctic P12 non supero mai i 70-75 gradi anche dopo ore di CPU e GPU in full load insieme (con BOINC).
Soddisfattissimo, non capisco perchè venga tenuto poco in considerazione in rete nelle build ITX. Per quel prezzo è un best buy assoluto.
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