Razer Blackshark V2 Pro: uno degli headset eSport più amati si rinnova - Recensione

Razer rinnova il suo acclamato headset indirizzato ai gamer competitivi e, dunque, agli eSport. Meno fronzoli, più potenza e importanti upgrade rispetto al modello del 2020, tra cui un microfono sensibilmente migliore e un'autonomia estesa. Sale però il prezzo.
di Pasquale Fusco pubblicato il 11 Luglio 2023 nel canale PerifericheRazer
Se confrontata con gli altri headset prodotti da Razer, la gamma Blackshark è indubbiamente quella meno appariscente, ma anche la più performante. Parliamo infatti di cuffie over-ear pensate e prodotte per il pubblico hardcore e per quei giocatori professionisti (o aspiranti tali) che ricercano dunque una riproduzione precisa dei suoni - unita, possibilmente, a funzionalità avanzate di comunicazione. Per farla breve: meno fronzoli, più prestazioni.
L'ultima incarnazione di questa visione risponde (nuovamente) al nome di Razer Blackshark V2 Pro, un headset che migliora una formula già vincente affinandola e arricchendola con un potente microfono, una maggiore autonomia e nuove opzioni per la connettività. Troviamo comunque dei difetti, riguardanti tanto le performance quanto il design, così come un prezzo di listino non propriamente accessibile. In ogni caso, abbiamo provato le nuove Blackshark nell'inedita versione White Edition e, dopo qualche settimana di utilizzo, siamo pronti a dirvi la nostra.
UNBOXING
All'interno della confezione nera e verde che ospita le Blackshark V2 Pro - protette da un involucro in gommapiuma - troviamo tutto ciò che serve per cominciare ad utilizzare l'headset con il proprio PC o console. Nella fattispecie: il dongle USB Type-A per la connessione wireless a 2,4 GHz (HyperSpeed), un cavo adattatore USB e il cavo di ricarica di 1,5 metri che, come vedremo, sfrutterà la nuova porta USB Type-C per ricaricare la batteria in tempi da record. Manca purtroppo un cavo jack opzionale per l'utilizzo delle cuffie in modalità cablata.
Un piccolo dettaglio che non sempre abbiamo modo di apprezzare 'spacchettando' un headset da gaming: le estremità di ogni cavo presente nel pacco sono protette da dei gusci di plastica, segno della grande cura che Razer ha riposto nel confezionamento di questo prodotto.
Agganciato all'headset c'è il microfono unidirezionale rimovibile, con tanto di filtro anti-pop. L'essenziale manualistica include la guida rapida che illustra la prima configurazione dell'headset e le varie modalità di connessione: specifichiamo sin dall'inizio che le Blackshark V2 Pro possono comunicare con PC, Mac e PlayStation - restano escluse le console Microsoft - tramite l'adattatore wireless e con ulteriori dispositivi, come Nintendo Switch e smartphone, via Bluetooth. Nella confezione non mancano gli iconici adesivi Razer con i loghi del marchio.
COSTRUZIONE, DESIGN e INDOSSABILITÀ
Dopo averle estratte dalla confezione individuiamo immediatamente uno dei principali punti di forza di questo headset. Con un peso di circa 320 grammi, le Razer Blackshark V2 Pro sono estremamente leggere, tra le più leggere che abbiamo mai provato, il che lascia ben sperare circa il loro utilizzo nelle sessioni di gioco prolungate. A dispetto di quanto si possa credere, la sorprendente leggerezza non anticipa un risparmio sui materiali, al contrario: i padiglioni e alcuni elementi dell'headset sono protetti da plastiche molto resistenti e altrettanto piacevoli al tatto.
In termini di design, le V2 Pro (2023) appaiono quasi identiche al modello del 2020 che porta lo stesso nome. Ci troviamo davanti a un headset dall'aspetto minimalista, che rinuncia all'illuminazione RGB presente sulla maggioranza delle periferiche Razer - con il suo amato marchio Chroma - e ad ulteriori fronzoli che avrebbero compromesso l'eleganza di queste cuffie. Eleganza che viene quasi 'tradita' dall'archetto, realizzato interamente con materiali sintetici soffici, come la similpelle dell'involucro esterno - su cui è impresso il logo dell'azienda - e il tessuto traspirante della parte interna; lo stesso tessuto protegge i cuscinetti di entrambi i padiglioni.
Per quanto concerne i controlli, dal padiglione sinistro spunta la rotella con cui regoleremo il volume del dispositivo associato all'headset. Sullo stesso lato troviamo la nuova porta USB Type-C per la ricarica, il pulsante d'accensione, una piccola luce LED che indica lo stato delle cuffie e il tasto del mute: alla pressione, quest'ultimo non restituisce un feedback molto marcato e in qualche occasione siamo rimasti inavvertitamente 'mutati'. Sul padiglione destro troviamo un unico versatile pulsante, il cosiddetto SmartSwitch: questo ci permette di passare da un profilo EQ all'altro e, inoltre, di effettuare il pairing delle cuffie con un dispositivo Bluetooth.
Per la maggioranza degli utenti le Razer Blackshark V2 Pro risulteranno molto comode da indossare, anche durante queste caldissime giornate estive, visto l'impiego dei materiali traspiranti. L'archetto è estremamente flessibile e dimostra una notevole durevolezza. Chi, come il sottoscritto, ha delle orecchie un po' più grandi avvertirà un leggero fastidio dopo le prime due orette di utilizzo, a causa della forte pressione esercitata dai padiglioni. Se non altro, ciò potrebbe giovare all'isolamento passivo delle cuffie, ma non è così: una volta indossate possiamo sentire in maniera molto chiara i rumori esterni, come i click di mouse e tastiera o eventuali voci.
Un altro difetto che ci ha fatto storcere il naso - e non poco - riguarda la regolazione dell'altezza dei padiglioni. Entrambi scorrono sull'asse verticale lungo una struttura in metallo, tanto snella quanto resistente, per essere liberamente riposizionati a seconda delle nostre esigenze. A differenza di molti altri modelli, tuttavia, non è presente un meccanismo a scatto che ci permetta di regolare in maniera precisa il posizionamento dei padiglioni e di tenerli ben saldi al supporto. Durante l'utilizzo ci è capitato più volte di 'perdere' la posizione che avevamo scelto in fase di regolazione.
Il microfono unidirezionale è collegato al corpo delle Blackshark V2 Pro tramite un ingresso jack da 3,5 mm e viene sorretto da un'asta molto flessibile, ma non particolarmente lunga. Il filtro anti-pop - che potrebbe apparire persino ingombrante - può essere rimosso per 'denudare' la capsula, la quale, sul fronte dell'estetica, richiama le eleganti plastiche bianche della White Edition.
Razer Blackshark V2 Pro (2023): specifiche tecniche
Blackshark V2 Pro (2023) | |
Dimensioni | 18,5 x 21,9 x 10 cm |
Peso | 320 g |
Lunghezza cavo USB-C | 1,5 m |
Driver | 50 mm |
Risposta in frequenza | da 12Hz a 28kHz |
Impedenza |
32 ohm |
Sensibilità | 100 dB SPL @ 1kHz |
Microfono | Unidirezionale, 32kHz |
Tipo di connessione | Dongle wireless, USB Type-C, Bluetooth 5.2 |
FUNZIONALITÀ E QUALITÀ
Le differenze più importanti tra le nuove Blackshark V2 Pro e il modello precedente emergono osservando il comparto delle funzionalità. Non cambiano infatti i già performanti driver TriForce da 50 mm rivestiti in titanio, che performano in maniera praticamente identica a quelli della versione rilasciata nel 2020, con la medesima impedenza (32 ohm) e risposta in frequenza (da 12 Hz a 28 kHz). Ritroviamo anche lo stesso surround virtuale 7.1 certificato THX Spatial Audio che, come vedremo a breve, continua a non impressionare.
La prima grande novità è l'implementazione del Bluetooth 5.2, fondamentale per l'utilizzo dell'headset con i dispositivi mobili e con le piattaforme non compatibili con la più prestante connettività Hyperspeed a 2,4 GHz; quest'ultima, oltre ad assicurare una connessione molto stabile, ci ha sorpresi con un raggio di copertura molto esteso (fino a 12 metri, stando ai dati di Razer). Riguardo l'opzione Bluetooth, però, c'è un'importante precisazione da fare.
Come vi avevamo anticipato, le Blackshark V2 Pro non supportano la connessione simultanea a più device e sarà necessario utilizzare il tasto SmartSwitch per il passaggio dinamico da una sorgente all'altra. Premendo due volte il pulsante situato sul padiglione destro passeremo infatti dalla modalità wireless, raccomandata per l'utilizzo delle cuffie su PC e console, a quella Bluetooth, richiesta per l'accoppiamento con smartphone, tablet e Nintendo Switch. In compenso, dopo il primo 'pairing' non saremo costretti a riassociare manualmente il dispositivo Bluetooth.
Occorre sottolineare che, sorprendentemente, non sono molti gli headset che in questa fascia di prezzo supportano la connettività simultanea. Questa feature è presente sulle H3 PRO Hybrid di EPOS, come suggerito dal nome stesso che va a rimarcare la natura ibrida di queste cuffie.
La seconda novità è anche la nostra preferita, ovvero il microfono 'a banda super larga' HyperClear. Rispetto al supercardioide montato sul modello del 2020, il microfono unidirezionale delle Blackshark V2 Pro performa in maniera davvero eccelsa, trasmettendo una voce sensibilmente più chiara e naturale. Fondamentalmente, Razer non ha fatto altro che raddoppiare il sampling rate che troviamo sulla maggioranza delle soluzioni offerte dalla concorrenza - e dal modello precedente già menzionato: dai 16kHz di frequenza raggiungiamo infatti i 32kHz. La superiore qualità audio si farà sentire sia in fase di gioco che nelle videoconferenze di lavoro.
Parlando di suono, come si comportano le Blackshark V2 Pro in ambito gaming? Viste le già note specifiche, non sorprende che queste cuffie performino ottimamente nei giochi, soprattutto in quelli competitivi, dove è imperativo individuare e acquisire i suoni più impercettibili ai fini della vittoria. In sparatutto come Valorant e Apex Legends ci hanno regalato grandi soddisfazioni, offrendoci una riproduzione precisa di passi, spari ed esplosioni. Nei single player, quali possono essere un action/adventure o un GdR open world, le nuove Blackshark si difendono molto bene, ma avrebbero potuto trarre maggiore vantaggio dal supporto THX Spatial Audio.
Attivando quest'ultimo abbiamo infatti percepito una significativa riduzione della qualità audio, con suoni meno fedeli e precisi a favore di un surround virtuale che, sì, riesce ad offrire grande immersività in fase di gioco, ma che snatura completamente l'esperienza sonora.
Va specificato che il software fa una grande differenza. Più precisamente, è l'equalizzatore a metterci lo zampino: aprendo l'amato e odiato Razer Synapse abbiamo trovato una configurazione di default che enfatizza i toni alti a sfavore dei bassi. Abbiamo quindi messo mano all'opzione Custom per personalizzare l'EQ e adattarlo alle nostre preferenze, servendoci anche - e non ve lo nascondiamo - dell'aiuto di qualche audiofilo su Reddit. In questo modo siamo riusciti ad ottenere un'equalizzazione più bilanciata e versatile, adatta alla maggioranza dei giochi.
Osserviamo come, grazie a Synapse, le Blackshark V2 Pro sfoggino una seconda modalità EQ dedicata interamente agli eSport. In questa schermata troviamo addirittura dei profili preconfigurati su misura per i giochi competitivi più popolari, come i già citati Apex Legends e Valorant, ma anche Call of Duty, CS: GO e Fortnite. In questo caso non si ragiona più in termini di frequenze alte, medie e basse, ma si lavora sull'immersività, sui passi prodotti dal nostro alter ego e dagli avversari, sui colpi d'arma da fuoco e su ulteriori rumori ambientali. A nostro parere l'intervento manuale resta l'opzione preferibile ma, per chi cerca una soluzione immediata poco prima di tuffarsi nella mischia, si tratta di un extra molto apprezzabile.
Tutti i profili audio creati tramite Razer Synapse potranno essere salvati nella memoria integrata delle Blackshark V2 Pro, un bonus che non avremmo dato per scontato. In questo modo potremo utilizzare i nostri profili EQ ovunque, senza dover passare nuovamente per il software.
AUTONOMIA
Finora le nuove Razer Blackshark V2 Pro presentano tanti pregi quanti difetti, ma sul fronte dell'autonomia è effettivamente riuscito a lasciarci a bocca aperta.
La batteria del nuovo top di gamma tocca infatti le 70 ore di durata durante l'utilizzo su connessione wireless (HyperSpeed) e riesce addirittura a sfiorare le 90 ore in Bluetooth. Numeri da record, almeno se confrontati con quelli del modello precedente e con le soluzioni della concorrenza. Basti pensare che le più recenti G Pro X 2 Lightspeed di Logitech - che abbiamo recensito poche settimane fa - si 'fermano' a 50 ore di utilizzo. Specifichiamo che durante il nostro test non abbiamo mai dovuto ricaricare l'headset, ma crediamo di poter confermare i dati forniti da Razer: dopo una settimana di utilizzo piuttosto massiccio non siamo mai scesi oltre la soglia del 50%.
Non dovremo nemmeno temere il momento in cui ci toccherà collegare le Blackshark V2 Pro all'alimentazione. Grazie al nuovo cavo USB Type-C potremo guadagnare ben 6 ore di utilizzo dopo soli 15 minuti di ricarica. Un upgrade sostanziale rispetto all'headset della precedente generazione, che si ricarica tramite una più 'antiquata' porta Micro USB.
CONCLUSIONI: tante ghiotte novità, ma il prezzo sale
Con le nuove Blackshark V2 Pro, Razer confonde i suoi utenti più affezionati rilasciando un modello che, almeno nel nome e nell'estetica, non prende alcuna distanza dalle popolari cuffie over-ear lanciate nel 2020. In verità, dobbiamo riconoscere che dopo tre anni qualcosa è effettivamente cambiato e le novità sono a dir poco importanti, quanto basta per rendere questo prodotto un autentico 'must have' per gli appassionati del gaming competitivo - e non solo.
L'headset diventa più versatile, accogliendo la connettività Bluetooth 5.2 per il suo utilizzo con smartphone (iOS e Android) e con Nintendo Switch. Le ultime Blackshark sfoggiano quello che osseremo definire uno dei migliori microfoni mai provati su un headset da gaming, che riduce la compressione a favore di una riduzione più chiara e dettagliata della nostra voce. C'è infine un sostanziale upgrade sul fronte dell'autonomia: la batteria delle nuove V2 Pro garantisce 70 ore di utilizzo ininterrotto in modalità wireless su PC e sulle console compatibili.
Non vi nascondiamo che ci scoccia dover passare per Razer Synapse per trarre il massimo da queste cuffie. È fondamentale ritoccare l'equalizzazione se si vogliono ricavare suoni più naturali e bilanciati, ma gli utenti più 'impazienti' potranno sempre approfittare dei profili preconfigurati per catapultarsi nel proprio FPS preferito e inseguire la vittoria. In ogni caso, le Blackshark V2 Pro 'ricorderanno' tutte le vostre scelte salvandole nella memoria integrata.
Veniamo alle solite note dolenti: il prezzo di listino. La versione 2023 delle Razer Blackshark V2 Pro viene venduta a 229,99 euro, un prezzo molto più alto di quello a cui troviamo attualmente il modello del 2020: nel momento in cui vi scriviamo (sono le ore del Prime Day) le 'vecchie' V2 Pro sono disponibili a poco più di 100 euro. Queste ultime, tra l'altro, risultano ancora più che valide per chiunque cerchi un ottimo headset senza fili. Le novità dell'ultimo modello sono indubbiamente importanti, ma vi suggeriamo di valutarle tenendo in considerazione il vostro budget.
PRO
- Un headset wireless senza fronzoli, solido e performante
- Grande versatilità con le opzioni HyperSpeed e Bluetooth 5.2
- Microfono integrato eccezionale per un headset
- Autonomia molto elevata
CONTRO
- Alcune scelte di design discutibili
- Manca la connessione simultanea a più dispositivi
- Tocca 'smanettare' un po' con l'equalizzatore
- Prezzo alto, anche in confronto al modello precedente
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