ASUS ProArt PA32DC, OLED 4K con colorimetro motorizzato

Indirizzato espressamente al pubblico dei professionisti e creativi, ASUS ProArt PA32DC offre prestazioni di alto livello e una buona completezza. Il colorimetro motorizzato integrato, però, non convince appieno
di Andrea Bai pubblicato il 26 Aprile 2023 nel canale PerifericheASUSProArt
Asus ProArt PA32DC è un monitor espressamente indirizzato al pubblico dei professionisti. I dati di targa sono espliciti in tal senso: pannello OLED a 10-bit da 31,5 pollici in risoluzione 4K, copertura del 99% dello spazio colore DCI-P3, un valore di DeltaE dichiarato inferiore ad 1, la presenza della palpebra per moderare riflessi e bagliori dell'ambiente circostante ma, soprattutto, una chicca davvero interessante.

Stiamo parlando della presenza di un colorimetro motorizzato integrato che consente di calibrare il monitor (e mantenerlo periodicamente calibrato) in maniera facile e veloce, anche per coloro i quali non sono avvezzi al compito, grazie allo strumento software ASUS ProArt Calibration che si occupa in totale autonomia di eseguire misurazioni e regolazioni del caso, salvando le impostazioni direttamente nel monitor per consentire all'utente di richiamarle velocemente tramite l'OSD. Esistono altre proposte sul mercato dei monitor provviste di colorimetro integrato, ma Asus si vuole fregiare del primato di essere la prima realtà ad integrare un colorimetro su un monitor OLED.

Asus ProArt PA32DC è quindi un monitor che, almeno sulla carta, mette al primo posto la qualità d'immagine e la fedeltà del colore, priorità anche per videomaker, fotografi, designer, coloristi e grafici che rappresentano pertanto il pubblico d'elezione per questo dispositivo.
In virtù dei suoi 31,5 pollici di diagonale, ASUS ProArt PA32DC è un monitor dall'ingombro abbastanza importante: le dimensioni del solo monitor (esclusi quindi i supporti) sono di 735x467x54 millimetri e il suo peso è di 7,6 chilogrammi. L'utente può però scegliere come collocare il monitor e quale supporto utilizzare, dal momento che ASUS mette a disposizione due possibilità.

Alla base del pannello si trovano due piedini ruotabili che permettono di appoggiare il monitor senza l'uso di ulteriori supporti, e si rivelano particolarmente utili nel caso in cui si abbia a disposizione un piano di lavoro non particolarmente generoso.

Chi però dispone di spazi di lavoro più ampi, ma soprattutto ha la necessità di poter sfruttare il monitor anche in assetto "pivot", può optare per il piedistallo fornito in dotazione, che consente inoltre di regolare il monitor in altezza e inclinazione.

Sulla parte superiore del monitor è inoltre presente una maniglia per il trasporto che facilita lo spostamento e può consentire di portarsi appresso il dispositivo in maniera agevole, utile ad esempio quando è necessario operare fuori dal nostro ambiente di lavoro ma con un monitor accurato e calibrato secondo esigenze. La presenza dei due piedini ruotabili consente inoltre di poter mettere il monitor in assetto da lavoro senza la necessità di trasportare anche il piedistallo.
Le porte di connessione sono numerose e collocate posteriormente, sui due lati del monitor. Da una parte troviamo 3 porte HDMI 2.0, una DisplayPort 1,4 e un jack per gli auricolari. Dall'altro lato invece sono state collocate 4 porte USB 3.2 e una porta USB-C. Il connettore di alimentazione per l'alimentatore integrato (dotato inoltre di pulsante di accensione) si trova sul lato destro del monitor, osservandolo frontalmente.

Veniamo quindi alla caratteristica più distintiva di questo monitor, ovvero il colorimetro motorizzato integrato: si trova sulla sommità dello schermo, in posizione di riposo protetto da due piccole protuberanze per evitare che accidentali urti laterali lo possano danneggiare irrimediabilmente. Quando viene chiamato in attività, il motorino interno si aziona e il braccetto compie un movimento "a ribalta", andando a collocare il fotodiodo in posizione sullo schermo. Terminate le operazioni di calibrazione, il colorimetro torna in posizione di riposo.

In dotazione è presente anche la palpebra paraluce, per consentire una visione confortevole e corretta in ogni situazione, in maniera che riflessi o bagliori non vadano a condizionare la visione dei contenuti a schermo, permettendo quindi di ricreare un corretto ambiente per la correzione colore e i successivi interventi di color grading. La palpebra è provvista di una apposita apertura che consente la movimentazione del colorimetro motorizzato integrato, così da poter effettuare le operazioni di calibrazione senza la necessità di rimuoverla.

Di facile navigabilità risulta essere l'OSD, grazie anche ai numerosi tasti collocati sul bordo inferiore dello schermo che permettono di muoversi tra i menù in maniera veramente agevole. Asus mette a disposizione in questo monitor davvero moltissime possibilità di regolazione e in particolare per un dispositivo destinato al pubblico dei professionisti si apprezza la presenza delle regolazioni del bilanciamento del bianco a 2 punti e la possibilità di regolare i colori primari e complementari per tinta e saturazione.

Abbiamo sottoposto ASUS ProArt PA32DC alla consueta serie di analisi effettuate impiegando le sonde i1 Display e i1Pro e la suite Calman di Portait Displays. Il profilo scelto per l'analisi è stato quello DCI-P3, del quale presentiamo di seguito i risultati delle misure effettuate sul preset di fabbrica e poi successivamente alla calibrazione: in questo caso osserveremo le prestazioni a seguito della calibrazione manuale effettuata con i nostri strumenti e successivamente procederemo ad una calibrazione automatica con gli strumenti messi a disposizione da ASUS (il colorimetro motorizzato integrato e la suite ASUS ProArt Calibration), praticando gli opportuni confronti.
Bilanciamento RGB
ASUS ProArt PA32DC - P3
Curva di Gamma SDR
ASUS ProArt PA32DC - P3
. Luminanza misurata |
---|
. Gamma standard 2.6 |
Rapporto di contrasto: ∞ : 1 |
Spazio Colore CIE 1931 - Coordinate cromatiche Yxy
ASUS ProArt PA32DC - P3
. Gamut misurato | Copertura | Rapporto |
---|---|---|
. REC BT.709 | 99.47% | 131.05% |
. DCI P3 D65 | 96.33% | 96.61% |
. Adobe RGB | 86.59% | 97.15% |
. BT.2020 | 69.31% | 69.31% |
DeltaE - Macbeth Color Checker
ASUS ProArt PA32DC - P3
Il profilo preimpostato P3, in modalità SDR, offre un comportamento abbastanza equilibrato, con un unico piccolo neo: la presenza di una dominante verde-gialla che risulta leggermente percepibile anche ad occhio nudo e non solo rilevabile strumentalmente. Il preset di fabbrica pone la luminanza massima a circa 50 candele su metro quadro, e la progressione tonale è determinata da una curva di gamma con coefficiente 2.6, seguendo in maniera pedissequa i parametri dello standard DCI-P3. Il contrasto nativo trae vantaggio dalla tecnologia OLED che caratterizza il pannello. Piuttosto buono il dominio cromatico, con una copertura del riferimento pari al 96%. La fedeltà cromatica risulta in questo caso un po' condizionata dalla dominante verde di cui sopra, anche se le rilevazioni strumentali permettono di riscontrare un DeltaE medio di 1,5, che è un valore decisamente valido a testimonianza di una fedeltà di alto livello.
Bilanciamento RGB
ASUS ProArt PA32DC - P3 calibrato manuale
Curva di Gamma SDR
ASUS ProArt PA32DC - P3 calibrato manuale
. Luminanza misurata |
---|
. Gamma standard 2.6 |
Rapporto di contrasto: ∞ : 1 |
Spazio Colore CIE 1931 - Coordinate cromatiche Yxy
ASUS ProArt PA32DC - P3 calibrato manuale
. Gamut misurato | Copertura | Rapporto |
---|---|---|
. REC BT.709 | 99.60% | 131.40% |
. DCI P3 D65 | 96.61% | 96.87% |
. Adobe RGB | 86.56% | 97.41% |
. BT.2020 | 69.49% | 69.50% |
DeltaE - Macbeth Color Checker
ASUS ProArt PA32DC - P3 calibrato manuale
Con la calibrazione manuale siamo stati in grado di eliminare la dominante verde, ripristinando quindi la corretta neutralità dei grigi. Abbiamo inoltre eseguito una calibrazione impostando la luminanza massima a circa 120nit, un valore più adeguato alla maggior parte degli utilizzi e degli ambienti di visione. Rimane ottima la progressione tonale e il dominio cromatico, che viene leggermente migliorato da un piccolo lavoro di "rettifica" delle saturazioni intermedie apportate ai primari e ai complementari. La fedeltà cromatica migliora nettamente, con un DeltaE medio di 0,6 che confermano l'espressione delle piene potenzialità di questo pannello e dell'elettronica che lo governa.
Bilanciamento RGB
Asus ProArt PA32DC - P3 calibrato (sonda integrata)
Curva di Gamma SDR
Asus ProArt PA32DC - P3 calibrato (sonda integrata)
. Luminanza misurata |
---|
. Gamma standard 2.2 |
Rapporto di contrasto: ∞: 1 |
Spazio Colore CIE 1931 - Coordinate cromatiche Yxy
Asus ProArt PA32DC - P3 calibrato (sonda integrata)
. Gamut misurato | Copertura | Rapporto |
---|---|---|
. REC BT.709 | 99.31% | 130.26% |
. DCI P3 D65 | 95.86% | 96.03% |
. Adobe RGB | 86.12% | 96.57% |
. BT.2020 | 68.89% | 68.89% |
DeltaE - Macbeth Color Checker
Asus ProArt PA32DC - P3 calibrato (sonda integrata)
La calibrazione automatica ha compiuto un lavoro discreto, ma tutto sommato non all'altezza della calibrazione manuale. Effettuando la ricalibrazione del profilo preimpostato, oppure calibrando uno dei due profili utente e scegliendo lo standard DCI-P3 come target, il risultato complessivo non si discosta particolarmente dal comportamento del preset di fabbrica, compresa quindi la lieve dominante verde.
Bilanciamento RGB
ASUS ProArt PA32DC - P3 HDR
Curva di Gamma HDR
ASUS ProArt PA32DC - P3 HDR
. Luminanza misurata |
---|
. Gamma SMPTE2084 HDR |
Rapporto di contrasto: ∞ : 1 |
Spazio Colore CIE 1931 - Coordinate cromatiche Yxy
ASUS ProArt PA32DC - P3 HDR
. Gamut misurato | Copertura | Rapporto |
---|---|---|
. REC BT.709 | 99.50% | 130.79% |
. DCI P3 D65 | 96.19% | 96.42% |
. Adobe RGB | 86.22% | 96.96% |
. BT.2020 | 69.17% | 69.17% |
DeltaE - Macbeth Color Checker
ASUS ProArt PA32DC - P3 HDR
Sul fronte HDR si riscontra nuovamente la presenza della dominante verde, che si fa via via più evidente al salire della luminanza. In questo caso abbiamo registrato un picco di 560 candele su metro quadro, con una progressione tonale sostanzialmente corretta fino al 60% della scala di grigi, punto dal quale prende il via l'azione di tone mapping, in vero abbastanza brusca, allo scopo di mantenere maggior leggibilità nelle alte luci e spostare il clipping più avanti, all'85% della scala di grigi. In modalità HDR si registra un triangolo di gamut pari al 99% dello spazio colore DCI-P3, e una fedeltà cromatica che nonostante i piccoli nei segnalati si mantiene su livelli non lontani dall'eccellenza.
Bilanciamento RGB
Asus ProArt PA32DC - P3 HDR calibrato (sonda integrata)
Curva di Gamma HDR
Asus ProArt PA32DC - P3 HDR calibrato (sonda integrata)
. Luminanza misurata |
---|
. Gamma SMPTE2084 HDR |
Rapporto di contrasto: ∞ : 1 |
Spazio Colore CIE 1931 - Coordinate cromatiche Yxy
Asus ProArt PA32DC - P3 HDR calibrato (sonda integrata)
. Gamut misurato | Copertura | Rapporto |
---|---|---|
. REC BT.709 | 99.90% | 140.16% |
. DCI P3 D65 | 99.10% | 103.32% |
. Adobe RGB | 91.83% | 103.90% |
. BT.2020 | 74.12% | 74.13% |
DeltaE - Macbeth Color Checker
Asus ProArt PA32DC - P3 HDR calibrato (sonda integrata)
In questo caso il discorso calibrazione si fa più delicato: i profili HDR consentono solo marginalmente di poter regolare manualmente le impostazioni (fondamentalmente solo luminanza massima e bilanciamento del bianco ma ad un solo punto, tutti i parametri relativi al colore non sono lasciati nelle disponibilità dell'utente). La calibrazione automatizzata in questo caso non è apparsa essere efficace, dal momento che le dominanti non vengono neutralizzate ma, soprattutto, viene operata una modifica delle curva di gamma che porta a livelli di luminanza più elevati rispetto al riferimento. Il risultato è quindi una fedeltà cromatica che risulta viziata da questi aspetti.

In generale, l'utility Asus ProArt Calibration agevola certamente tutto il lavoro di calibrazione, dal momento che presenta una procedura guidata passo-passo nella quale l'utente dovrà solamente effettuare pochi click su alcuni comandi e lasciare che colorimetro e software compiano la loro attività in totale autonomia. Oltre alla possibilità di ricalibrare i profili di fabbrica (in questo caso senza poter decidere alcuna impostazione) il monitor mette a disposizione due profili personalizzabili per livello di luminanza, curva di gamma e punto di bianco, che può essere espresso in coordinate cromatiche cartesiane xy o in temperatura K. In generale, però, si riscontra una certa variabilità dei risultati effettuando calibrazioni successive, con alcuni veri e propri "svarioni" (e anche alcuni episodi in cui la calibrazione non è andata a buon fine per problemi ignoti) che apparentemente non è possibile collegare ad alcuna causa concreta.
Segnaliamo inoltre alcune altre rilevazioni interessanti emerse dalla verifica strumentale degli altri profili: in modalità AdobeRGB si registra una copertura dello spazio colore omonimo del 95%, mentre la modalità "Standard", in SDR, si può raggiungere una luminanza di picco di 250 candele su metro quadro.
La presenza di un pannello OLED ci ha poi spinto a valutare due altri aspetti: il livello di luminanza in relazione all'area di bianco e la "tenuta" della luminanza nel corso del tempo. In questo secondo caso non si rilevano cali nel corso dei tre minuti di test che siamo soliti effettuare, con il pannello che riesce quindi a mantenere le 560 candele su metro quadro, su un'area del 10%, per tutta la durata del test. Per quanto riguarda invece il livello del bianco in relazione all'area, registriamo che fino al 50% della superficie dello schermo viene mantenuta la luminanza massima, mentre a pieno schermo il valore si riduce in maniera contenuta arrivando a circa 320 nit. Questo comportamento consente di mettere a disposizione dell'utente ciò che Asus chiama "Uniform Brightness" e cioè assicurare livelli di luminanza omogenei su tutto lo schermo fino a 250nit.
Asus ProArt PA32DC è un monitor professionale di buona completezza e di sostanza. La fedeltà cromatica è vicina all'eccellenza, parametro fondamentale per tutti i professionisti del colore e dell'immagine che non disdegneranno nemmeno il vasto numero di profili preimpostati e le ampie possibilità di personalizzazione delle impostazioni. Ci siamo imbattuti in un prodotto costruttivamente ben concepito, con l'apprezzabile possibilità per l'utente di scegliere due allestimenti differenti a seconda delle esigenze specifiche e di poter sfruttare, inoltre, la palpebra paraluce fornita in dotazione. La presenza del colorimetro motorizzato integrato è indubbiamente un valore aggiunto, che però nelle nostre prove ha destato qualche perplessità, probabilmente per via di un software di gestione delle calibrazioni che soffre di qualche problema di gioventù (forse imputabile anche al fatto di aver avuto modo di testare un esemplare pre-serie) e che auspicabilmente potrà essere perfezionato con qualche aggiornamento. Completezza nelle dotazioni, qualità dell'immagine e flessibilità di impiego si riflettono indubbiamente nell'elevato prezzo di listino di 3999 Euro, iva inclusa: non certamente per tutti, ma del resto le caratteristiche specifiche di questo monitor ne fanno una soluzione precisamente indirizzata a chi ha esigenze altrettanto verticali.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infostate meno a prendere un LG OLED per 1500 euro e calibrarlo manualmente...stesso risultato ma meno soldi
4000 ivati, sono 3278 senza iva, una volta ammortizzato sarà costato effettivamente meno di 1600 euro.
Perdonami la cattiveria ma ormai ne ho conosciuti abbastanza da dire che il 99% di "videomaker, fotografi, designer, coloristi e grafici" guadagnano 2 noccioline al mese e ne risparmiano 1 per comprarisi questo coso da 4K (parlo di euro non di risoluzione) che li porterà a guadagnare ancora 2 noccioline al mese. Per cosa poi? Sono sempre i soliti pannelli oled di LG, se ti compri un C1 o un C2 hai la stessa roba senza colorimetro.
Poi per carità ammetto di non aver letto la recensione, magari mi sono perso qualche altra importante feature... ma tant'è nella sostanza, un televisore da 1000€ venduto al quadruplo.
Ci sono da poco i 27" gaming. Sono sempre lo stesos pannello ma più piccolo. E inutile dire che costa più delle versioni più grandi.
Il 27" è "gaming", quindi costa di più.
Il 32" è PRO, quindi costa di più.
Ti pigli l'LG C2 da 42" spazio permettendo e hai lo stesso prodotto ma più grande e a un prezzo inferiore.
Posso giusto spezzare una lancia a favore del 27 perché ha risoluzione nativa QHD.... ma una lancia buttata nell'oceano del prezoz folle a cui viene venduto.
Poi per carità ammetto di non aver letto la recensione, magari mi sono perso qualche altra importante feature... ma tant'è nella sostanza, un televisore da 1000€ venduto al quadruplo.
ah guarda, il mio era solo un commento riguardante in modo specifico il funzionamento effettivo del prezzo per un professionista che puo a volte trarre in inganno chi non sa bene come funziona la piva.
per il resto sfondi una porta aperta; tecnicamente io considero questi monitor dei prodotti di ultra nicchia, utili solo in ambiti molto ristretti; il resto di fotografi, videomaker etc. etc. possono trovare monitor altrettanto validi alla meta del prezzo con i quali non risentirebbero di specifiche leggermente inferiori.
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