Dissipatori a liquido AIO per raffreddare la CPU, Pro e Contro

Ci sono dei Pro e dei Contro nella scelta di un dissipatore a liquido AIO anziché uno ad aria? Abbiamo provato a fare un po' il punto, senza demonizzare né uno né l'altro sistema di raffreddamento, entrambi validi a seconda delle specifiche necessità di utente e sistema.
di Redazione pubblicato il 10 Gennaio 2022 nel canale PerifericheBe quiet!
in collaborazione con be quiet!
Da sempre il mondo dei PC convive con la necessità di dissipare al meglio il calore generato dai chip, in particolare quelli più potenti come la CPU e la GPU. Se non lo si fa, si può incorrere in due problematiche: cali prestazionali dovuti all'intervento dei meccanismi di sicurezza dei componenti o la "rottura" del componente stesso per l'eccessiva temperatura raggiunta.
Per decenni il raffreddamento è stato affidato solo alle ventole, ma da diversi anni a questa parte il raffreddamento a liquido AIO, acronimo di "all in one", ha preso piede, in particolare per quanto concerne la cattura de calore prodotto dal funzionamento dei microprocessori.
In passato i più arditi procedevano a raffreddare il processore con sistemi di raffreddamento a liquido personalizzati (custom), cosa che peraltro si può benissimo fare anche oggi, oppure con sistemi esotici come le celle di Peltier. C'era persino chi provava a immergere tutti i componenti del PC in olio minerale.
Oggi non c'è ragione alcuna, se non per passione e spirito d'avventura, di provare sistemi alternativi a quelli ad aria e a liquido AIO. Ed è proprio su quest'ultimo che ci concentriamo: quali sono i vantaggi - e gli svantaggi - nel raffreddare un processore con un sistema a liquido AIO? Vediamoli insieme.
Raffreddamento a liquido AIO: perché sì
Anche l'occhio vuole la sua parte
Partiamo dal punto più banale, e forse anche quello più opinabile, ovvero la bellezza di un sistema di raffreddamento a liquido AIO rispetto ad uno ad aria. Non solo i radiatori sono spesso dotati di ventole RGB che, insieme alle altre presenti nel case, permettono di creare PC esteticamente molto belli da vedere, soprattutto in stanze al buio, ma anche le testate delle pompe si stanno evolvendo.
C'è infatti chi vi ha inserito dei LED RGB, mentre altri dei veri e propri display LCD su cui vedere informazioni attinenti al funzionamento del componente che raffreddano o persino immagini e GIF animate: insomma, un sistema a liquido AIO conferisce senz'altro più possibilità per dare un carattere unico al vostro sistema.
Pulizia e miglior ricircolo dell'aria nel case
Raffreddare un processore con un dissipatore a liquido AIO rende il sistema più pulito a livello estetico: non c'è infatti un grande dissipatore ad aria centrale a oscurare gran parte della motherboard. Le schede madre, specie quelle di fascia alta, sono infatti particolarmente curate a livello estetico e coprirle è talvolta un peccato.
Oltre all'estetica, l'eliminazione del dissipatore ad aria permette all'aria fresca immessa frontalmente di non trovare ostacoli, andando così a spingere più facilmente l'aria calda prodotta dalla GPU e dagli SSD verso la parte posteriore o superiore del case per essere espulsa più velocemente.
Non va inoltre dimenticato che sebbene i dissipatori ad aria riescano a raffreddare piuttosto bene una CPU, il calore prodotto viene poi disperso nel case, con effetti negativi sul resto del sistema. Ciò non avviene nel caso dei dissipatori a liquido AIO, che spingono il calore nel radiatore - spesso posto nella parte posteriore o superiore dello chassis, le cui ventole soffiano direttamente all'esterno il calore raccolto dal liquido.
Nessun problema con RAM, peso sul socket e case
La testata della pompa di un raffreddamento a liquido AIO occupa solo l'area del socket e questo è un bene per due motivi: non entra in rotta di collisione con le memorie DRAM come può avvenire con alcuni dissipatori ad aria asimmetrici oppure a sviluppo orizzontale e non pesa eccessivamente sul socket. I dissipatori ad aria più prestanti sono in genere piuttosto pesanti e questo può essere un problema durante il trasporto del PC, dove colpi e movimenti possono portare a sgradevoli conseguenze.
Bisogna inoltre tenere presente che i dissipatori ad aria spesso sono anche piuttosto alti, il che significa che si estendono dalla motherboard verso l'esterno per 15-20 cm: non è quindi detto che si possano installare in tutti i tipi di case. Fortunatamente tutti i produttori di case indicano l'altezza del dissipatore ad aria supportata da ogni specifico modello.
Temperature più basse con rumorosità simile o inferiore
Per la maggior parte del tempo i PC rimangono in idle o in situazioni di basso carico, quindi le ventole sul radiatore e la pompa operano a bassi giri, emettendo davvero pochissimo rumore, quasi nullo. Lo stesso è vero per i sistemi di raffreddamento ad aria della CPU, ma in genere la vera differenza la si nota sotto carico, quando la CPU è chiamata maggiormente in causa.
Un sistema di raffreddamento ad aria non solo può essere più rumoroso di per sé, a causa magari di ventole di scarsa qualità, ma allo stesso tempo dipende anche dal ricircolo dell'aria all'interno dello chassis. Un case con poche ventole - che girano lentamente o hanno una portata ridotta - costringe la ventola (una o più) sul dissipatore ad aria a un super lavoro, con un riflesso negativo sulla rumorosità del sistema.
Va inoltre ricordato che l'acqua è un materiale eccellente per incamerare il calore: 100 grammi di acqua stoccano la stessa quantità di energia termica per grado di 450 grammi di alluminio. Questo rende i sistemi a liquido migliori anche nella gestione di carichi improvvisi con il minor rumore possibile: le caratteristiche inerenti all'acqua fanno sì che aumentare marcatamente la velocità delle ventole non migliori istantaneamente le temperature le temperature. Diverso il caso invece per carichi di lavoro pesanti e prolungati.
Migliore potenziale di overclock
Aumentare la frequenza operativa della CPU, spingendosi oltre i limiti indicati dal produttore, è una pratica che già di per sé nasconde un rischio: procedere all'aumento del clock con un sistema di raffreddamento ad aria lo è ancora di più. Non tutti i dissipatori ad aria sono dimensionati per sostenere un overclock, specie di CPU di fascia alta spesso molto energivore, e allo stesso tempo vale quanto detto prima: se il ricircolo dell'aria nel sistema è limitato, le temperature schizzeranno a livelli critici molto più velocemente.
Al contrario, un sistema a liquido da 240/360 mm, dedicandosi esclusivamente alla CPU, permette spesso di sostenere un buon overclock stabile. Certo, anche in questo caso bisogna fare attenzione, monitorare le temperature della CPU e valutare se il gioco valga la candela, perché il rischio che il processore possa smettere di funzionare è superiore con specifiche fuori da quelle standard.
Raffreddamento a liquido AIO: perché no
È "potenzialmente" più pericoloso
Liquidi ed elettronica sono due parole che messe una vicina all'altra non lasciano per niente tranquilli. Se nel caso dei dissipatori ad aria l'unico elemento da controllare è il funzionamento della ventola, l'eventuale presenza di polvere e, ogni "tot" di tempo, riapplicare la pasta termica, nel caso dei dissipatori a liquido rimangono queste problematiche, con la possibilità che il liquido fuoriesca e diventi pericoloso per l'integrità del resto dell'hardware.
Se l'eventualità esiste, bisogna però chiedersi il tasso di probabilità: ebbene, acquistando sistemi a liquido AIO realizzati da aziende rinomate, il rischio è molto basso. Non c'è mai il "rischio zero", ma non dovreste avere problemi di sorta, salvo manipolazioni da parte vostra o installazioni sbagliate che portano alla rottura di tubi e/o guarnizioni. Un AIO può smettere di funzionare più frequentemente per colpa della pompa, difficilmente assisterete a fughe di liquido.
Un altro elemento da considerare è che il liquido dentro un AIO è in genere non conduttivo, o comunque il meno possibile, quindi non dovrebbe creare problemi se il "leak" avviene in quantità ridotte. Ovviamente ci possono essere casi sfortunati e produttori che usano liquidi meno adatti di altri: la sfortuna è sempre dietro l'angolo
Prezzo
I dissipatori ad aria di migliore qualità si aggirano intorno ai 100 euro, mentre l'esborso per le soluzioni a liquido è generalmente più alto. Non sempre, va detto, si trovano anche dei dissipatori a liquido di grande qualità a quel prezzo, ma in generale l'esborso richiesto è superiore.
Un dissipatore a liquido AIO richiede manutenzione?
No, un dissipatore a liquido AIO non richiede manutenzione di alcun tipo. Si tratta di un loop chiuso e non dovreste avere problemi per anni, potete stare tranquilli. Non si può escludere però al 100% una piccola evaporazione del liquido, quindi la tedesca be quiet! ha deciso di dotare i sistemi di raffreddamento AIO Silent Loop 2 e Pure Loop di una porta per riempire di liquido il circuito.
Nella scatola di questi sistemi viene fornito del liquido (Glicole propilenico) in una bottiglietta, con le istruzioni per aggiungere il liquido nel radiatore in sicurezza. Una scelta che va nella direzione di permettere agli utenti di intervenire in caso di problemi o funzionamento non ottimale, e che per ammissione della stessa be quiet! va fatta non prima di 2 anni, in ogni caso.
Qual è la scelta migliore?
Tanti Pro e pochi Contro, ma la risposta alla domanda è "dipende": da cosa fate con il PC, dalla qualità dei singoli prodotti di cui state valutando l'acquisto, dal budget a vostra disposizione e da come avete configurato il sistema, ovvero la potenza della CPU a bordo e il numero di ventole all'interno dello chassis.
Un dissipatore ad aria ben realizzato può essere efficace nel raffreddare anche le CPU di fascia alta quasi tutte le situazioni, dal gaming alla produttiva leggera, senza perdite prestazionali e con livelli di rumorosità sotto controllo.
Allo stesso modo, un ottimo dissipatore a liquido AIO può garantirvi qualche grado in meno e una rumorosità inferiore in quelle situazioni, due parametri che di certo non dispiacciono a nessuno, ma probabilmente a un prezzo più alto. Se il carico di lavoro è elevato e costante, meglio optare per un dissipatore a liquido AIO con radiatore da 240 mm o più, e lo stesso se volete fare overclock. L'utilizzo di un sistema a liquido AIO è ancor più indicata in abbinamento ai processori di fascia più alta, dotati di un numero elevato di core: il loro consumo, a pieno carico, tende ad essere particolarmente importante ed è il tipico contesto nel quale i kit AIO fanno la differenza rispetto ad un dissipatore ad aria.
33 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoinoltre gli AIO tranne pochi modelli particolari non raffreddano per nulla i VRM come invece fanno quelli ad aria
inoltre gli AIO tranne pochi modelli particolari non raffreddano per nulla i VRM come invece fanno quelli ad aria
Ho monitorato i VRM con la termocamera, alla fine non sono troppo caldi da richiedere un raffreddamento attivo a meno che non si facciano OC estremi o la scheda madre sia scadente.
La pompa che si grippa è un non problema in quanto il sensore dell'AIO si attacca al connettore della CPU quindi se la pompa si ferma il pc si spegne.
I problemi dell'AIO sono 2: perdite di liquido che anche se dielettrico potrebbe, nel tempo, diventare leggermente conduttivo, e la pompa che, come nel mio caso, è diventata rumorosa e potrebbe gripparsi il che significa buttare un AIO se la garanzia è scaduta.
Dire che un AIO non ha bisogno di alcuna manutenzione non è del tutto vero, il mio H100i GTX l'ho dovuto aprire perchè non riusciva a raffreddare un semplice 3600, una volta aperto ho visto che il waterblock era pieno di schifezza, ripulito e rimontato ho guadagnato una marea di gradi.
Ergo, un buon dissi ad aria con una corretta ventilazione del case rimane la scelta migliore per una soluzione a lungo termine soprattutto se di buona qualità, al momento ho montato un NH-C12P se14 che avrà boh, 8 anni e tiene a bada senza troppi problemi un 5900X, certo non ho le temp basse come con l'H100 per quello serve un NH-D14.
Il vantaggio grosso, imho, di un AIO sta nel fatto che montato nella parte superiore del case si porta via tutto il calore della CPU, montato frontalmente si hanno temp leggermente più basse sulla CPU ma non mi piace quella soluzione in quanto sotto carico pesante in MT entra un sacco di aria calda proprio in faccia alla GPU che già è calda do suo, inoltre se si ha il case con le feritoie frontali (come il mio) servirebbe una configurazione push-pull per far entrare aria bene poichè le feritoie non sono grandi e in più c'è il filtro antipolvere.
La pompa che si grippa è un non problema in quanto il sensore dell'AIO si attacca al connettore della CPU quindi se la pompa si ferma il pc si spegne.
I problemi dell'AIO sono 2: perdite di liquido che anche se dielettrico potrebbe, nel tempo, diventare leggermente conduttivo, e la pompa che, come nel mio caso, è diventata rumorosa e potrebbe gripparsi il che significa buttare un AIO se la garanzia è scaduta.
Dire che un AIO non ha bisogno di alcuna manutenzione non è del tutto vero, il mio H100i GTX l'ho dovuto aprire perchè non riusciva a raffreddare un semplice 3600, una volta aperto ho visto che il waterblock era pieno di schifezza, ripulito e rimontato ho guadagnato una marea di gradi.
Ergo, un buon dissi ad aria con una corretta ventilazione del case rimane la scelta migliore per una soluzione a lungo termine soprattutto se di buona qualità, al momento ho montato un NH-C12P se14 che avrà boh, 8 anni e tiene a bada senza troppi problemi un 5900X, certo non ho le temp basse come con l'H100 per quello serve un NH-D14.
Il vantaggio grosso, imho, di un AIO sta nel fatto che montato nella parte superiore del case si porta via tutto il calore della CPU, montato frontalmente si hanno temp leggermente più basse sulla CPU ma non mi piace quella soluzione in quanto sotto carico pesante in MT entra un sacco di aria calda proprio in faccia alla GPU che già è calda do suo, inoltre se si ha il case con le feritoie frontali (come il mio) servirebbe una configurazione push-pull per far entrare aria bene poichè le feritoie non sono grandi e in più c'è il filtro antipolvere.
quoto, assolutamente.
Ho usato AIO per anni con soddisfazione fino a quando non sono passato a threadripper e non ho trovato AIO adeguati (l'unico era mia pare l'enermax ma era noto per sviluppare un ecosistema al suo interno
il dissi ad aria va ad interferire eventualmente con le ram, mentre il dissi AIO richiede un case di dimensioni elevate per non interferire con gli alloggiamenti del 5,25, per chi ancora (come me) li usa. oltre che necessitare di spazio superiore o laterale non indifferente.
io ho preso un case bequiet! silent base 600 perchè necessitavo di 3 slot 5,25" ... non è un case piccolo, eppure per mettere un masterizzatore e due slitte hdd il cable management in quella zona è andato un po' a farsi benedire, essendo i cavi in quella zona tutti rigidi.
avrei dovuto optare per un radiatore aio da massimo 240 (il 280 sarebbe stato troppo al pelo temo) ma i tubi della pompa che scendono dal radiatore avrebbero reso comunque arduo il lavoro. alla fine ho optato per uno ad aria, dark rock pro 4.
insomma i parametri per la valutazione sono molti, e come da articolo i dissi ad aria hanno ancora molto da dire, per svariati motivi.
il dissi ad aria va ad interferire eventualmente con le ram, mentre il dissi AIO richiede un case di dimensioni elevate per non interferire con gli alloggiamenti del 5,25, per chi ancora (come me) li usa. oltre che necessitare di spazio superiore o laterale non indifferente.
io ho preso un case bequiet! silent base 600 perchè necessitavo di 3 slot 5,25" ... non è un case piccolo, eppure per mettere un masterizzatore e due slitte hdd il cable management in quella zona è andato un po' a farsi benedire, essendo i cavi in quella zona tutti rigidi.
avrei dovuto optare per un radiatore aio da massimo 240 (il 280 sarebbe stato troppo al pelo temo) ma i tubi della pompa che scendono dal radiatore avrebbero reso comunque arduo il lavoro. alla fine ho optato per uno ad aria, dark rock pro 4.
insomma i parametri per la valutazione sono molti, e come da articolo i dissi ad aria hanno ancora molto da dire, per svariati motivi.
Concordo.
Ho perso il conto di quanti video ho visto "AIO vs Air Coolers" e alla fine si, sebbene gli AIO consentano temperature leggermente più basse, un buon dissi ad aria è altrettanto valido soprattutto se di buona qualità e se si cura l'aerazione del case: in quel caso si ha un sistema rock solid altrettanto silenzioso che letteralmente te lo dimentichi.
"rumorosità simile o inferiore" è falso, i dissi ad aria sono (quasi) sempre più silenziosi
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