Dark Rock TF2, il dissipatore top-flow di be quiet! si rinnova

Dark Rock TF2 è il nuovo dissipatore della tedesca be quiet! e rappresenta la seconda versione del progetto top-flow ad aria che prevede di raffreddare non solo la CPU ma anche l'area circostante, ossia il VRM. Totalmente nero, salvo la base in rame placcata nickel, questo dissipatore il suo lavoro senza eccedere sotto il profilo della rumorosità.
di Manolo De Agostini pubblicato il 10 Agosto 2021 nel canale PerifericheBe quiet!
La tedesca be quiet! ha da poco presentato il nuovo dissipatore ad aria Dark Rock TF2, nell'ottica di un rinnovamento che qualche settimana fa ha visto coinvolto anche il modello Shadow Rock Slim 2. Il Dark Rock TF2 è un piccolo ritocco del Dark Rock TF precedente e perciò ne conserva ampiamente i tratti distintivi: ritroviamo infatti il classico design top-flow, formato da due torri in alluminio che, a dispetto di molti altri dissipatori ad aria, non sono poste in verticale ma in orizzontale.
Le foto valgono più di mille parole, ma potete vedere un piccolo radiatore sopra la base del dissipatore in rame placcato nickel sormontato da un altro radiatore di dimensioni decisamente più generose. Tra i due blocchi c'è la possibilità di montare una ventola, e lo stesso sopra il radiatore superiore. Dalla base dipartono sei heatpipe da sei millimetri che da una parte confluiscono nel radiatore più piccolo e dall'altra in quello più grande.
Il dissipatore è "dark" nel vero senso della parola: salvo la base è totalmente nero, scelta che dobbiamo dire gli conferisce un'innegabile eleganza. Anche le ventole sono totalmente nere e si tratta di un modello Silent Wings 3 da 135 mm con cuscinetti fluidodinamici nella parte superiore, abbinata ad una silence optimized bequiet! in quella inferiore. La rumorosità, anche sotto carico, possiamo anticiparvi che non è assolutamente elevata.
Le due ventole che spingono aria verso il basso aiutano anche a raffreddare la zona del VRM e allo stesso tempo il design permette l'installazione anche RAM con heatspreader mediamente alti, ma solo orientando la parte delle heatpipe lontano dagl slot di memoria. Se le memorie sono eccessivamente alte e gli slot molto vicini alla zona del socket, si rischia di dover rimuovere quantomeno la ventola centrale.
Il dissipatore Dark Rock TF2 ha dimensioni, ventole incluse, di 163 x 140 x 134 mm che lo rendono solamente 3 millimetri più alto del modello precedente a causa dell'uso di una ventola con spessore da 25 mm (l'altra è da 22 mm, sul Dark Rock TF erano entrambe da 22 mm). Il peso sale a 945 grammi a dispetto degli 810 grammi precedenti. Altra novità è la capacità di gestire CPU fino a 230W, contro i 220W precedenti.
A proposito di compatibilità, Dark Rock TF2 può essere installato su piattaforme Intel LGA 1200, 2066, 1150, 1151, 2011-3 e AMD AM4 e AM3(+). Le due ventole con cavi PWM a 4 pin, collegate entrambe al connettore CPU fan della motherboard tramite un cavo Y, lavorano tra 1400 e 1300 RPM e dovrebbero produrre 27,1 dB(A) al 100%. Dark Rock TF2 arriva sul mercato a un prezzo di 85,90 euro.
Dark Rock TF2, prestazioni di raffreddamento
Abbiamo provato questo dissipatore ad aria su una piattaforma Asus ROG Maximus XII Hero con CPU Core i7-11700K, uno degli ultimi processori di punta di Intel caratterizzato da architettura a 8 core e 16 thread. A puro scopo comparativo abbiamo messo a confronto il nuovo dissipatore di casa be quiet! con un dissipatore boxato Intel, un dissipatore a liquido Arctic Liquid Freezer II 240 A-RGB e lo Shadow Rock Slim 2 provato qualche settimana fa.
In idle be quiet! Dark Rock TF2 mantiene la CPU Intel a circa 35 °C, mentre il dissipatore boxato di Intel la porta a oltre i 41 °C - il dissipatore di Arctic mantiene la CPU a circa 30 °C - e lo Shadow Rock Slim 2 è vicino con 36 °C. Già questi dati dovrebbero far capire i valori in campo, ma come noto sono importanti fino a un certo punto, è chiaro che le differenze sull'efficienza di un dissipatore emergono sotto carico.
Abbiamo provato il dissipatore caricando la CPU Core i7-11700K per 15 minuti con Cinebench R23 e il suo test multi-core, in modo da mettere il dissipatore nella situazione più scomoda possibile: nell'uso quotidiano e nel gaming i core non sono mai caricati costantemente al 100%, ma ci sono algoritmi di boost che intervengono modificando la frequenza in base al carico e ai core richiesti.
La prova è avvenuta in due differenti configurazioni: la prima lasciando la motherboard in Auto, la seconda rimuovendo i limiti alla motherboard, permettendole di erogare maggiore energia. In questo modo nel primo caso la CPU richiede fino 170W sotto Cinebench R23 multi-core, mentre nel secondo si spinge ben oltre a 210W con punte di 230W. Abbiamo inoltre svolto un classico test gaming, più realistico del carico che un sistema con questo dissipatore si troverà ad affrontare.
Con la motherboard impostata di default e il carico di Cinebench R23, la CPU di Intel si è spinta a 4,6 GHz sia con il dissipatore a liquido di Arctic che con i dissipatori ad aria di be quiet!, mentre il dissipatore stock deva alzare bandiera bianca e si ferma a 3,8 GHz, castrando di conseguenza notevolmente le prestazioni della CPU. Il processore in questo caso non ha superato i 100W per effetto dei meccanismi automatici che evitano danni al processore.
In termini di temperatura, la CPU Core i7-11700K sta a circa 80 °C sotto carico, raffreddata dai due dissipatori be quiet! che appaiono equivalenti, mentre il dissipatore a liquido non supera i 70 °C. Il dissipatore stock di Intel, che abbiamo già visto tagliare il clock in modo netto, stabilizza la CPU a 90 °C, con punte iniziali di 100 °C - proprio quelle che inducono poi il sistema a limitare la frequenza di clock.
Andando a rimuovere i limiti di erogazione dell'energia, il quadro cambia ancora: mentre il dissipatore a liquido Arctic riesce a spingere il processore a 4,9 GHz mantenendo una temperatura di circa 80 °C, i due prodotti ad aria di be quiet! fermano la CPU a 4,7 GHz e a una temperatura di 90 °C. Il dissipatore stock di Intel ripete la stessa prestazione di prima, segno che gli algoritmi di CPU e motherboard limitano in modo netto la frequenza affinché la CPU non venga danneggiata sotto carico.
Se passiamo invece al carico gaming (Metro Exodus, Ultra, 2560x1440 pixel con RTX 3070) e con motherboard impostata su parametri Auto, la CPU Intel non supera praticamente mai i 70 °C con i dissipatori ad aria di be quiet!, mantenendosi in genere più vicina ai 65-67 °C, mentre nel caso del dissipatore di Arctic non si va oltre i 53 °C. Il dissipatore stock di Intel porta la CPU a circa a 90 °C. In questo caso i core non sono tutti sotto carico, ma sono solo due quelli chiamati in causa, ma le frequenze elevate tengono alte le temperature: per questo il dissipatore boxato di Intel taglia la frequenza, ma comunque la temperatura del processore si mantiene su livelli eccessivamente elevati.
Poiché il Core i7-11700K può essere un processore eccessivamente potente per un dissipatore mainstream, abbiamo svolto dei test anche un più "parco" Core i5-10400, una CPU valida con 6 core e 12 thread. Con il solito carico di Cinebench R23, vediamo che il dissipatore boxato per quanto ci provi non permette alla CPU di operare alla stessa frequenza che invece raggiunge il dissipatore be quiet!, infatti c'è un gap di poco più di 300 MHz. Per quanto concerne la temperatura, vediamo come lo stesso processore si mantenga con lo Shadow Rock Slim 2 e il Dark Rockt TF2 a una temperatura inferiore di 24 °C in meno circa rispetto al boxato, malgrado la frequenza operativa più alta. Non si va oltre i 67 °C nel caso del dissipatore dell'azienda tedesca.
Passiamo a un carico più comune, ossia al gaming. Con Metro, le temperature mantenute dai diversi dissipatori scendono ma permangono evidenti differenze ovviamente in favore dello Shadow Rock Slim 2 e del Dark Rock TF2. Confrontando i grafici con il Core i7-11700K e con il Core i5-10400, vediamo che c'è un gap medio di circa 10 °C tra i due chip raffreddati dalla soluzione di be quiet!. Con il carico gaming e il 10400, il Dark Rock TF2 si dimostra leggermente migliore dello Shadow Rock Slim 2.
VRM Asus ROG Maximus XII Hero con Core i7-11700K
Poiché il Dark Rock TF2 ha una doppia ventola che spinge aria sul VRM, abbiamo dato uno sguardo alle temperature raggiunte dai MOSFET, confrontandole con quelle dello Shadow Rock Slim 2: abbiamo registrato una differenza di 2 °C in favore del Dark Rock TF2.
Con carico standard di Cinebench R23, senza permettere alla motherboard di erogare più energia alla CPU, il VRM della Asus ROG Maximus XII Hero si è attestato a 54 °C di picco con il TF2 e 56 °C con lo Shadow Rock Slim 2. I due valori, nel caso della maggiore erogazione di energia da parte della motherboard, sono saliti rispettivamente a 58 °C e 60 °C.
Rumorosità
Anche sotto carico il be quiet! Dark Rock TF2 con due ventole da 135 mm non è rumoroso. Sotto quel profilo il dissipatore tiene fede alla nomea dell'azienda tedesca - ma d'altronde chiamandosi be quiet! non ci si aspetta altro che prodotti silenziosi. All'interno di un PC con una buona aerazione non sarà certo lo Dark Rock TF2 a destare preoccupazione per la rumorosità.
In un ambiente con una rumorosità di 34,5 dB, abbiamo registrato 44 dB con il dissipatore be quiet! sotto pieno carico con Cinebench R23. La rilevazione con un fonometro è stata presa a 10 cm dal dissipatore, quindi praticamente è come mettersi con l'orecchio quasi attaccati alla CPU, il che non avviene mai nella vita quotidiana. La stessa rumorosità l'abbiamo rilevata con lo Shadow Rock Slim 2. Il dissipatore boxato ha toccato 45,5 dB, ma il suo problema principale è - come visto durante la recensione - l'incapacità di gestire al meglio le CPU testate sotto massimo carico.
Conclusioni
Il be quiet! Dark Rock TF2 è un leggero miglioramento del modello precedente e arriva a prezzo molto simile. È un dissipatore ad aria molto silenzioso e che si pone l'obiettivo sia di raffreddare il microprocessore che l'area del VRM che lo circonda: questo può essere utile specie su quelle motherboard di fascia bassa che non sempre hanno sistemi di raffreddamento elaborati. Le prestazioni sono buone, anche se non probabilmente al vertice di soluzioni ad aria più carrozzate e dotate di doppia torre di grande dimensione, come il famoso NH-D15 di casa Noctua.
I suoi punti di forza sono l'indubbia bellezza, specie se incastonato su una motherboard con PCB nero, l'altezza contenuta poco superiore ai 130 mm e comunque la possibilità di montare della memoria con un heatspreader di media altezza, visto che il radiatore piccolo rimane nell'area del socket e il dissipatore è orientabile. Questo però dipende molto anche dal verso in cui è montato il Dark Rock TF2 e per dalla presenza di sistemi di raffreddamento ingombranti intorno al socket montati dai produttori di schede madre. La qualità costruttiva è convincente e anche l'installazione non è complicata: seguendo il manuale nessuno dovrebbe andare incontro a particolari difficoltà.
In sintesi, il be quiet! Dark Rock TF2 è un buon sistema di raffreddamento ad aria per CPU che raffredda attivamente anche il VRM della scheda madre. La qualità costruttiva è ottima e le prestazioni sono molto buone per un dissipatore con una tale altezza. Un altro vantaggio di questo modello è la bassa rumorosità. L'unica cosa a cui prestare attenzione è l'orientamento in fase di installazione (e l'altezza della RAM), che dipendente principalmente dal layout della motherboard e dalla composizione del sistema di raffreddamento che circonda il socket.
3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMa soprattutto, ma quanto raffredda l'Arctic!?!
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