Lenovo Explorer: Realtà Virtuale in salsa Microsoft

Abbiamo lungamente provato Lenovo Explorer, nuovo visore di realtà virtuale basato sulla piattaforma Microsoft Windows Mixed Reality. Ecco le nostre impressioni e come funziona il supporto a SteamVR
di Rosario Grasso pubblicato il 02 Luglio 2018 nel canale PerifericheLenovo
Lenovo Explorer è un visore di realtà virtuale rivale di Oculus Rift e HTC Vive e compatibile con SteamVR. Si tratta di un dispositivo basato sulla piattaforma Windows Mixed Reality di Microsoft che si interfaccia con il Mixed Reality Portal di Windows 10. La principale differenza rispetto alle soluzioni come HTC Vive è l'assenza delle torrette all'infrarosso: la piattaforma Window Mixed Reality è infatti basata sulla tecnica di tracciamento inverso della prospettiva, rappresentando una sorta di evoluzione, e al tempo stesso semplificazione, di Microsoft HoloLens.
Il visore prende dei punti di riferimento nell'ambiente come la web cam del portatile, lo stesso schermo o gli angoli delle pareti e, sulla base degli spostamenti della testa dell'utente rispetto a questi punti di riferimento intercettati dalle due videocamere montate sul visore, individua il tipo di movimento effettuato dall'utente.
Lenovo Explorer è un visore di realtà virtuale rivale di Oculus Rift e HTC Vive e compatibile con SteamVRLa soluzione di tracciamento inverso alla prospettiva usata da Microsoft (sistema di tracking inside-out) è leggermente più imprecisa rispetto alle precedenti, ma offre il grande vantaggio di poter usare la realtà virtuale senza compromettere molto l'ambiente e risolvendo al contempo le incompatibilità con gli altri dispositivi che usano tecnologie all'infrarosso che possono incidere sulla qualità del tracciamento.
Il setup del dispositivo si completa in 10 minuti e assomiglia a quelli delle piattaforme precedenti. L'utente deve tracciare lo spazio all'interno del quale può muoversi: come per i sistemi con tracciamento esteso all'intera stanza, anche con i dispositivi Windows Mixed Reality ci si può muovere all'interno di uno spazio di qualche metro quadrato e il corrispondente movimento viene riprodotto nella virtualità. Le due telecamere frontali sono alla base del tracciamento di tipo 6DoF (sei gradi di libertà) interagendo con i 32 punti di luce a LED su ciascun controller. Rappresentano la differenza fondamentale rispetto a un visore come Oculus Go che, non godendo di questo tipo di tracciamento rispetto all'ambiente e ai controller, è limitato ai 3DoF.
Uno dei principali fiori all'occhiello della piattaforma Microsoft è la compatibilità con SteamVR. In Steam, infatti, si trova un'app che consente di sfruttare al pieno le caratteristiche della piattaforma fornendo un hub simile a Mixed Reality Portal che rappresenta la via d'accesso a tutti i giochi di Steam. Questo vuol dire che è possibile giocare con Lenovo Explorer giochi come DooM VFR e Fallout 4 VR, il quale al momento rappresenta la migliore scelta possibile per quanto riguarda i videogiochi in realtà virtuale intesi in senso "nerd". Inoltre, Steam supporta pienamente le caratteristiche di Windows Mixed Reality, ovvero i controller sono fedelmente riprodotti nella virtualità così per come sono fisicamente, e lo stesso discorso vale per il binding dei pulsanti e lo sfruttamento delle varie caratteristiche messe a disposizione da questi controller, come il touchpad.
Dispositivo basato sulla piattaforma Windows Mixed Reality di Microsoft che si interfaccia con il Mixed Reality Portal di Windows 10Rispetto a Oculus Go, l'altro visore che abbiamo provato recentemente, Lenovo Explorer è dunque un dispositivo molto meno immediato. Lenovo, che ha una delle più ampie offerte di visori AR-VR sul mercato, propone Mirage Solo con processore Qualcomm Snapdragon 835 VR e sistema operativo Daydream 2.0 con camera Dual 6-Degrees-of-Freedom Tracking Cameras – il primo visore stand-alone sul mercato.
Se Oculus Go va semplicemente installato e funziona subito grazie al fatto di non doversi interfacciare con hardware esterno, il dispositivo Lenovo ci ha richiesto più tempo per la messa a punto. Innanzitutto sul primo sistema su cui lo abbiamo connesso non ha funzionato: è la connessione USB 3.0 ad aver dato problemi nella misura in cui il dispositivo si è rivelato non compatibile con il controller USB ASMedia presente nella scheda madre di questo sistema. Abbiamo poi notato sul sito Microsoft dedicato alla piattaforma Windows Mixed Reality che non è garantita la compatibilità con tutte le schede madri.
Inoltre, il sistema deve disporre di ricevitore compatibile con Bluetooth 4.0, perché i controller non si connettono in altro modo. Bisogna installarne uno esterno se non c'è supporto nativo o ricorrere al gamepad tradizionale, il quale compromette però gran parte del coinvolgimento dato dalla realtà virtuale. Altro problema si è verificato su un sistema con porta HDMI e USB 3.0 parecchio distanti.
Lenovo Explorer, infatti, si connette al PC tramite la porta HDMI e la porta USB 3.0, la prima per trasmettere l'ingente mole di dati video generata dal visore verso il computer e la seconda per inoltre le informazioni sul tracciamento. Il cavo ha un terminale a Y non molto lungo in entrambe le direzioni: dunque, se non avete i due ingressi particolarmente vicini potreste avere qualche noia nell'installazione. Considerazione che vale rispetto a un dispositivo di concezione più recente come Oculus Go, mentre se si raffronta l'installazione a quella di HTC Vive, invece, il tutto è più snello.
Rispetto a Oculus Go, la qualità dei materiali ci è parsa leggermente inferiore. Il visore non è comodo come il dispositivo prodotto da Facebook in collaborazione con Xiaomi, ed è meno versatile nella configurazione. Dà una sensazione di maggiore rigidità rispetto alla testa, pur mantenendosi usabile comunque per diverse decine di minuti, a meno di problemi di motion sickness. Nella parte posteriore si trova una rotella, che consente di stringere o allargare l'archetto in funzione delle misure della testa.
La parte frontale, invece, si può spostare verso sopra, in modo da poter vedere lo schermo del computer o una persona che eventualmente ci ha chiamati mentre eravamo immersi nella realtà virtuale.
Nella parte frontale e sul retro Lenovo Explorer offre dei comodi cuscinetti, capaci di assorbire l'umidità e sostituibili in modo da poter essere lavati, operazione fondamentale se il visore è destinato a più di un utente. Non presenta, invece, una soluzione di cuffie integrate, il che dà modo all'utente di scegliere la soluzione audio che più gli aggrada, ma al tempo stesso lo obbliga ad acquistare delle cuffie esterne. Il cavo per il jack audio sporge dal lato destro della cuffia accanto al cavo dati per il dispositivo e, come vedremo dopo, costituisce motivo di ingombro. Si possono comunque utilizzare delle cuffie wireless o Bluetooth, in quest'ultimo caso solo se non si usano i controller inclusi nella confezione.
LENOVO EXPLORER | |
Sistema Operativo | Windows 10 Fall Creator’s Update |
Dimensioni Display | 2 x 2.89" |
Risoluzione | 2880 x 1440 |
Tipo Display | LCD |
Lenti | FOV 110° |
Refresh Rate | 90 Hz |
Sensori | 2 x Camere Inside-out motion tracking, Prossimità, Giroscopio, Accelerometro, Magnetometro |
Connessione | Cavo a Y con connessione video e USB 3.0 |
Dimensioni | 185,1 mm / 7.3" x 94,8 mm / 3.7" x 102,1 mm / 4" |
Peso | 380 g |
Design | Incernierato davanti |
Materiale | Plastica (corpo principale) |
Colore | Iron Gray |
Requisiti area di gioco | (min.) 3.5m x 3.5m / 11.5 feet x 11.5 feet |
Input compatibili | Motion controller, Xbox controller, Tastiera e mouse, Cortana |
Sensori nei controller | Giroscopio, Accelerometro, Magnetometro |
Connessione | Bluetooth 4.0 |
Alimentazione | Batterie 4 x AA (incluse) |
Come ci si interfaccia con un gioco come Fallout 4 VR? Ci sono due modalità: quella di default consente di spostarsi tenendo premuto il joystick che si trova sul controller e selezionando la posizione del mondo in cui ci si vuole teletrasportare. Ovviamente, si tratta di una soluzione che spezza il coinvolgimento che la realtà virtuale riesce a ricreare. Anche perché Fallout 4 si rivela il miglior banco di prova possibile, capace di immergere in tutto e per tutto in un mondo altro, e farlo con un grande livello di profondità oltre che per lunghi periodi di tempo.
Fallout 4 VR al momento rappresenta la migliore scelta possibile per quanto riguarda i videogiochi in realtà virtuale intesi in senso "nerd"L'alternativa è ricorrere al movimento libero, che consente di muoversi fisicamente per qualche metro, ovvero l'area dispozionibile nella stanza per come è stata configurata con il setup iniziale. Ovviamente non avremo mai a disposizione un mondo grande come la Zona Contaminata di Fallout, motivo per cui dovremo ricorrere al joystick posizionato sul controller che si trova nella mano sinistra. Spostarsi in questo modo mentre si è immersi nella realtà virtuale però produce una forte nausea, richiedendo grande allenamento per abituarsi. E questo vale con tutte le altre funzioni di gioco: dovremo abituarci a un modo di giocare completamente diverso. Ma "il gioco vale la candela".
La mira in realtà virtuale si prende in maniera completamente diversa: non basta premere un pulsante per entrare automaticamente in "ironsight", ma bisogna fisicamente spostare la pistola/controller verso l'occhio e guardare dentro al mirino. Un qualcosa di completamente coinvolgente, anche perché il gioco regola la profondità di campo all'occorrenza. Con il controller destro, invece, si interagisce con l'iconico Pip Boy di Fallout: spostando il polso verso l'occhio, infatti, potremo controllare le statistiche del personaggio, l'inventario, la mappa e così via.
Con il touchpad destro, invece, si selezionano le armi all'interno della classica ruota delle armi, mentre con il pulsante di grab che si trova sulla parte interna dei controller si ricarica l'arma o si torna indietro nei menù. Questi ultimi due pulsanti non sono semplicissimi da gestire: soprattutto il "grab" andava collocato in un'altra posizione, magari più in basso. Per quanto riguarda il combattimento ravvicinato, invece, bisogna scuotere il controller per affrontare fisicamente gli avversari. Ripeto, bisogna acquisire un po' di pratica ma alla lunga i risultati sono godibili, garantendo un'esperienza semplicemente differente rispetto alla tradizionale e molto più coinvolgente.
I problemi semmai sono altri. La presenza di un cavo così voluminoso è pericolosa. Rischiamo di attorcigliare delle parti del nostro corpo (per esempio un piede) con il cavo, e in quel caso saremo costretti a eseguire un movimento contrario inutile ai fini di gioco per liberarci dalla morsa.
Però, bisogna dire che in assenza di torrette all'infrarosso il sistema Microsoft fa ugualmente un grande lavoro, garantendo la precisione che serve per giocare a sparatutto come DooM VFR o Fallout 4 VR. Anzi, forse fin troppo preciso: basterà tremare un po' con la mano per perdere in precisione quando si mira, e allo stesso modo anche il Pip Boy potrebbe sembrare traballante. Passando a un'esperienza come Everest VR, in cui si esplora in maniera molto immersiva la sommità più famosa del mondo, si mantengono le medesime caratteristiche di interazione che si hanno con HTC Vive con la possibilità, tra le altre cose, di percorrere un'instabile passerella a migliaia di chilometri di altezza camminando veramente nella propria stanza.
Le stesse caratteristiche di interfacciamento si trovano all'interno del Mixed Reality Portal. Questo fondamentalmente è concepito per consentire l'uso di Windows 10 in realtà virtuale attraverso gli Ologrammi. Vedremo finestre tridimensionali che ci consentono di navigare su internet, utilizzare Skype, accedere ad altre app di realtà virtuale o a Steam, oppure di entrare nel Microsoft Store e acquistare altre esperienze. Il tutto in maniera molto fluida, con la possibilità di spostarsi liberamente e di gestire le finestre in tridimensionalità, osservandole da varie angolazioni. Quando proveremo a navigare apparirà su schermo una tastiera virtuale con cui si interagisce tramite touchpad, all'interno di un'esperienza di navigazione sul web forse un po' fine a sé stessa, ma comunque gradevole.
La principale differenza rispetto alle soluzioni come HTC Vive è l'assenza delle torrette all'infrarossoPer poter accedere a questa esperienza il requisito minimo è rappresentato da Windows 10 Fall Creators Update. Lo scenario di default prevede una casa soleggiata sulla spiaggia, ma altri ambienti possono essere scaricati e installati. Il tutto non va considerato come un prodotto con l'anzianità necessaria per poterlo definire collaudato e perfettamente funzionante in ogni aspetto, con evidenti difetti di gioventù come quelli che abbiamo raccontato per la fase di messa a punto. Microsoft sostiene di poter fornire già 20 mila applicazioni che supportano Windows MR: fondamentalmente tutte le app UWP sono in grado di offrire un'esperienza di tipo realtà aumentata, anche se ovviamente la maggior parte di esse non è concepita alla base per poter essere usata con un visore di questo tipo.
Fra le tante applicazioni usabili tramite visore anche Skype e Office. Queste vi consentono di scrivere in realtà virtuale tramite il touchpad e di usare le varie funzioni che contemplano come se fossero degli ologrammi. Entrambe si basano sulle già esistenti controparti mobile, che aderiscono meglio con le caratteristiche di un visore come Lenovo Explorer.
Microsoft ha lanciato la piattaforma Windows Mixed Reality nello scorso mese di ottobre con l'obiettivo proprio di aggiungere le esperienze in realtà virtuale e in realtà aumentata all'esperienza classica di Windows 10. Piuttosto che sviluppare il proprio hardware, come ha fatto Sony con PlayStation VR, Microsoft ha preferito fornire l'infrastruttura software per poi rivolgersi a partner come Acer, Asus, Dell, HP, Samsung e appunto Lenovo per la parte hardware. Microsoft ha imposto delle specifiche minime per i visori e sviluppato un design di riferimento per i controller, che infatti sono molto simili tra le varie proposte dei produttori appena citati. Sul caschetto, invece, questi ultimi hanno avuto molta più libertà nella scelta dei materiali e delle caratteristiche. In passato, ad esempio, avevamo avuto delle sensazioni molto positive dopo la prova della soluzione di Asus.
Tutti i visori aderenti alle specifiche Windows MR sono doati del sistema di tracciamento sperimentato da Microsoft per HoloLens, che include due telecamere a infrarossi e un proiettore a infrarossi che emette raggi di luce all'infrarosso in modo da consentire al sistema di realizzare il tracciamento inverso della prospettiva e rendersi dunque conto delle caratteristiche dell'ambiente circostante. Le due telecamere sono poste in posizione lievemente spostata verso l'esterno per fornire un'ampia copertura di rilevamento davanti e intorno all'utente. Allo stesso tempo le due telecamere sono rivolte verso il basso per tenere traccia del pavimento ed eseguire la calibrazione dell'altezza. Questo aspetto è molto importante perché se questa procedura non venisse eseguita correttamente, ritrovereste un personaggio più basso rispetto agli altri personaggi non giocanti di un videogioco. Le due telecamere, insieme ai sensori interni, ai giroscopi, accelerometri e magnetometri, offrono un rilevamento a 6 gradi di libertà su una superficie massima di dimensioni pari a 3,5 m x 3,5 m.
Lenovo Explorer al suo interno include due LCD da 2,89 pollici che operano alla risoluzione di 1440 x 1440 pixel, con la possibilità di refresh rate a 60 Hz e 90 Hz a seconda della complessità della scena da riprodurre e delle risorse di elaborazione a disposizione. Le lenti sono di tipo Fresnel e si caratterizzano per uno spessore di 50mm. La distanza interpupillare è fissa, di 63 millimetri.
La piattaforma Window Mixed Reality è basata sulla tecnica di tracciamento inverso della prospettiva, rappresentando una sorta di evoluzione, e al tempo stesso semplificazione, di Microsoft HoloLensI display ad alta risoluzione forniscono immagini sì chiare, ma sicuramente molto lontane dalla perfezione. È presente l'effetto "screen door", che porta a vedere i contorni dei subpixel, mentre i bordi dell'immagine appaiono distorti e sfocati per via del non completamente efficiente lavoro fatto dalle lenti. Compensabile tramite algoritmi software: di fatto, con altre soluzioni come Oculus Go si nota un migliore lavoro di rendering delle parti esterne rispetto al centro della visuale. Da aspetti come questi si evince come Lenovo Explorer presenti caratteristiche sì superiori rispetto a un dispositivo come Oculus Go, che può essere individuato come la controparte mobile, ma al tempo stesso come appartenga a una concezione precedente.
Uno dei punti su cui verte la promozione di Microsoft riguardo alla piattaforma Windows Mixed Reality sono i ridotti requisiti hardware. Abbiamo provato Lenovo Explorer con il portatile PC Specialist con CPU Intel Core i7 di ottava generazione e GPU NVIDIA GeForce GTX 1060 e abbiamo giocato fluidamente a 60 frame per secondo a DOOM VFR, Fallout 4 VR ed Everest, ovvero i titoli VR con le maggiori richieste di elaborazione. Mentre HTC Vive e Oculus Rift richiedono almeno una GeForce GTX 960, WMR, da specifiche ufficiali, funziona anche in assenza di una GPU discreta.
In definitiva, Lenovo Explorer conferma la bontà della piattaforma Microsoft per la VR, che con questo progetto è riuscita a semplificare, e di molto, l'ecosistema del gaming in realtà virtuale. Rinunciare alle torrette permette di rendere più semplice l'installazione e di usare il dispositivo anche in ambienti piuttosto ristretti. Il tutto senza perdere in precisione in maniera sensibile, perlomeno con i giochi che abbiamo provato. Il sistema di tracciamento inverso della prospettiva, che funziona tramite le due telecamere montate frontalmente sul dispositivo, dispone di informazioni a sufficienza per gestire l'ambiente, e lo stesso livello di precisione è confermato per i controller, con la costellazione di LED montati su di essi che fa un egregio lavoro.
Il fatto che WMR sia compatibile con SteamVR è una grandiosa notizia per i giocatori più "nerd", perché con questo dispositivo possono giocare a titoli molto profondi e longevi come Fallout 4 VR, il che offre loro un tipo di esperienza di gioco molto più immersiva rispetto a quella tradizionale. Semmai sono i problemi "storici" della VR che devono spingere l'utente a valutare bene l'acquisto, come la presenza del voluminoso cavo per il trasferimento dei dati di tracciamento e visivi, oppure la risoluzione non eccellente dei display LCD. A questi si aggiunge una certa carenza qualitativa nella scelta dei materiali fatta da Lenovo, che rendono Explorer fin troppo rigido quando montato sulla testa.
La realtà virtuale costituisce lo step evolutivo successivo per i videogiochi, come sa bene chi l'ha provata almeno una volta. Se i più famosi guru tecnici stanno lavorando in questa direzione per raggiungere un livello di immedesimazione ancora superiore ovviamente un motivo c'è. Non basterebbero mille parole per descrivere il fascino che un'esperienza di gioco di questo tipo è capace di offrire: insomma, qualsiasi appassionato dovrebbe darle almeno una chance. E se si considera che questo dispositivo, pur con i limiti di cui abbiamo parlato, permette di godere di esperienze VR senza grandi sforzi, con un portatile con hardware limitato e senza dover installare altro al di là del visore stesso, allora può essere un buon punto di partenza per iniziare.
PRO
- Compatibile con SteamVR
- Preciso anche in assenza di torrette all'infrarosso
- Esperienza di gioco innovativa e decisamente coinvolgente
- Requisiti hardware contenuti
CONTRO
- Materiali non eccellenti, e una certa rigidità
- Risoluzione non ottimale
- Prezzo alto
18 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSpecifiche non male ed un prezzo contenuto ripspetto ai primi visori arrivati sul mercato.
Speriamo continui il trend
Chi come me ha IPD fuori standard non può avere una visione corretta.
Ad un prezzo leggermente più alto vendono il rift che è totalmente regolabile ed ha un supporto software più maturo e ampio.
qualche piccola precisazione!
Nello specifico bisogna fare un distinguo: la piattaforma Steam mette a disposizione i software anche per Windows, però a patto che siano indicate le compatibilità! per capirci mica tutti i software sono compatibili! Almeno io non sono riuscito a farli partire e ci ho anche rimesso dei soldi...la lente di Fresnel è una definizione,non un produttore di lenti...
Come dice la recensione, la qualitá delle lenti non è ottima. Trovare il punto esatto di buona visione è abbastanza complicato. Non si puo' cambiare la distanza fra le pupille... ma per il resto, steamvr va alla grande.
I controller di plastica, tengono a scivolare dalle mani. Non sono ergonomici come i samsung e la plasitca scivola.
Il sistema di tracciamento risente della luce nella stanza... io che ho un 43 pollici, ho notato che puo' rendere impreciso il tracking se si gioca davanti al monitor... immagino per mancanza di punti fissi sullo schermo.
Differenze di qualitá rispetto a Ps4vr.. non ne vedo... forse ps4 vr ha una qualitá superiore nelle lenti.
Sto pensando di passare ai Samsung o alla prossima generazione di headset con risoluzioni superiori.... ma sicuramente con i settaggi della distanza fra pupille, una migliore qualitá delle lenti e dei materiali, sopratutto dei controllers.
Alla fine il PC è semrpe stato un costo maggiore per giocare sostenuto da una causale studio/lavorativa. Sarebbe interessante farlo e capirlo anche nelle applicazioni VR...
Nello specifico non so. Ma non vedo perchè no.
Dal punto di vista della fattibiltà certamente zero problemi.
Alla fine il PC è semrpe stato un costo maggiore per giocare sostenuto da una causale studio/lavorativa. Sarebbe interessante farlo e capirlo anche nelle applicazioni VR...
...aspetta che si rendano conto che con due telecamere possono realizzare non una semplice VR ma un visore a realtà aumentata 3d stereoscopica, e vedrai che impatti sul lavoro!
Medici, meccanici, archeologi, progettisti, architetti, guide turistiche.... Chiunque trarrà vantaggi enormi dal poter esplorare oggetti e/o ambienti dalla sedia dell'ufficio, o direttamente sul posto ma con supporto didascalico 3d interattivo.
Un medico che può navigare dentro una TAC come se lui fosse grande come un globulo rosso, a mo' di "Viaggio Allucinante".
Un meccanico che vede didascalie esplicative direttamente accanto ai pezzi del motore.
Un archeologo che può esplorare ogni angolo di un sito in qualunque stagione, con qualunque tempo meteo... anche se sul sito è in corso una guerra civile.
Un progettista che può aggiungere e togliere pezzi virtuali al suo progetto e vedere come interagiscono.
Un architetto che può costruire edifici impossibili in barba agli ingegneri.
Un turista che può passeggiare dentro ai Fori Imperiali com'erano 1000 anni fa.
Preparatevi a un mondo completamente diverso!
E' una estensione aggiunta proprio per consentire impieghi su realtà aumentata.
Del resto fatto 30 è da stupidi non fare 31.
Più che altro il paletto sta nella diffusione di software ed applicativi adatti ed efficaci.
Perchè capisci bene che un kit del genere già lo compra uno su cento ad andare bene.. poi mettici il pc, il software e tutti gli annessi e connessi.. diciamo che prima che arrivi dal meccanico passerà parecchio. Per ora al massimo nelle case automobilistiche.
siamo fatti così, siamo proprio fatti così (cit.)
Un progettista che può aggiungere e togliere pezzi virtuali al suo progetto e vedere come interagiscono.
già esiste, mi sembra sia jaguar la casa che lo utilizza già da una decina d'anni circa questo sistema
si, peccato che per fare ciò bisogna prima entrare nel sito ed effettuare delle riprese, delle rilevazioni e tutta roba che necessita di almeno una visita al sito. per dire, mi sembra assai improbabile che un archeologo possa vedere in 3d l'interno di una piramide come quella di giza dove mi sembra che mai nessuno sia entrato prima d'ora
un architetto non costruisce, un architetto disegna. e fidati, il lancio di macumbe da parte degli ingegneri verso gli architetti non finirà mai
altra cosa che già esiste, è un pò la base dei cinema 3/4/5d-imax che si trovano nei parchi divertimenti. anzi, in una puntata di 4hotel (programma sky uno) in un albergo c'erà già il visore vr credo samsung con un video della preistoria coi dinosauri, quindi l'applicazione home già è in circolazione
Però io sono un architetto diligente che ragiona a livello così pratico che il prossimo passo è che la cazzuola e il secchio. Quindi di solito non prendo parole dagli ingengneri per cose assurde.. anche se con sta storia della sismica pure nelle zone non sismiche hanno vermente rotto il c.. (non gli ingegneri, i politici)
Comunque qui jumpjack non ha sbagliato esempio.. in effetti la nuova frontiera della progettazione è l'uso di software tipo REVIT che ti consentono di realizzare un modello completo dell'edificio totalmente in 3d e specificando pure tutti i singoli materiali.
In uno scenario del genere capisci bene che l'implementazione della VR o della AR è davvero semplice..
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