Da Lenovo il primo visore AR che fa combattere come un Jedi

Lenovo Star Wars Jedi Challenges è un vero e proprio gioco in realtà aumentata che, servendosi dello smartphone, permette di rivivere alcuni momenti iconici della saga di Star Wars e di combattere come un Jedi. Lo avevamo provato al Mobile World Congress ma, adesso che lo abbiamo in ufficio, abbiamo potuto divertirci un po' di più
di Rosario Grasso pubblicato il 07 Maggio 2018 nel canale PerifericheLenovoStar Wars
Da quando Nintendo ha creato il telecomando Wii ogni fan di Star Wars ha agognato un'esperienza con la spada laser che fosse veramente coinvolgente. I sistemi di controllo derivati dall'idea Nintendo ci hanno già fatto vivere in varie forme questa esperienza, ma la realtà aumentata può fare di più. Come dimostra Lenovo con il suo visore Mirage, già visto al Mobile World Congress, ovvero un dispositivo che può erroneamente sembrare adatto solo alle fiere e ai centri esposizione, ma che invece si rivela godibile e largamente utilizzabile anche a casa.
Noi abbiamo fatto qualche prova in ufficio e, tutto sommato, dobbiamo dire che raggiunge il suo scopo: ovvero farci sentire dei Jedi. All'interno della confezione, infatti, si trova un visore con due fotocamere per il rilevamento del movimento, il beacon di tracciamento e il controller con la forma di manico di spada laser. Quest'ultimo è dotato della matrice di attivazione, del pulsante di controllo e di alimentazione integrata. Controller e visore vanno ricaricati separatamente.
La fase di setup è piuttosto laboriosa e può non andare a buon fine se non utilizzate uno degli smartphone ufficialmente supportati. Bisogna innanzitutto scaricare l'app Jedi Challenges: è disponibile sia per Android che per iOS, mentre all'interno della confezione di Lenovo Star Wars Jedi Challenges trovate i cavi di collegamento per i dispositivi con connettore micro-USB, USB-C o Lightning. L'app integra un tutorial per l'assemblaggio del tutto: seguendola passo passo posizionerete per bene il beacon sul pavimento e lo smartphone all'interno del corrispondente vassoio interno al visore.
L'esperienza principale è ovviamente quella relativa ai combattimenti con la spada laser ma, come vedremo dopo, ci sono altre due modalità di gioco. Bisogna affrontare scenari iconici dell'universo di Star Wars come Naboo, Garel, Lothal, Hoth e Takodana, oguno con le proprie insidie. Prima dell'inizio del combattimento il tutorial chiede di posizionarsi nella classica posizione da contemplazione dei Jedi e di attivare la spada laser premendo la matrice di attivazione presente sul manico. A quel punto, grazie alla "magia" della realtà aumentata, al manico reale viene sovrapposta la scia di luce delle spade laser.
La grafica non è così cattiva, soprattutto quando a ondate, davanti alla prospettiva del giocatore, appariranno Assaltatori, Sentinelle, Droni e altre minacce tipiche dell'universo di Star Wars. Bisogna posizionare la spada laser nel modo giusto per rispedire i colpi al mittente: i nemici, inoltre, tenderanno (stupidamente) ad avvicinarsi, in modo da consentirci di farli a fettine. Questo perché il margine di movimento del giocatore è molto ridotto: può spostarsi rispetto alla sua posizione iniziale ma solamente di qualche centimetro.
Il beacon di tracciamento, infatti, unitamente alla fotocamere e alla tecnologia di tracciamento inverso della prospettiva (simile a quella alla base del funzionamento di Microsoft HoloLens), riesce a tracciare piccoli movimenti. Nelle istruzioni si legge l'avvertimento di lasciare spazio per almeno due o tre metri tutto intorno al beacon. Ma, appunto, la libertà nei movimenti è minima e, quindi, se i nemici non si avvicinano, non c'è sempre modo di affrontarli con la spada. Quindi i nemici attaccano con le armi a distanza e poi si avvicinano alla posizione del giocatore: prima di sparare la loro arma si illumina di rosso in modo che il giocatore possa preparare la difesa.
Lenovo Mirage raggiunge il suo scopo: ovvero farci sentire dei JediSe non siete sensibili alla Forza non dovete farvi troppi problemi, perché la velocità di gioco non è così alta e potrete respingere i colpi laser anche se non avete la reattività di un Jedi. Ma il tipo di sfida più gratificante è quello con gli avversari dotati di spade laser: tramite delle notifiche visive il giocatore sa con qualche attimo di anticipo come posizionare la propria spada laser al fine di parare i colpi del nemico. È poco più di un quick time event, ma raggiunge il suo scopo: dopo qualche minuto inizierete a muovervi come un Jedi e a menare fendenti come se non ci fosse un domani. Anche perché dovrete schivare i colpi, quindi muovervi velocemente verso destra o sinistra, e chinarvi all'occorrenza.
Certo, la reattività del visore Lenovo non è eccellente: il tracciamento è lento e non sempre preciso, nel senso che il fascio di luce quasi mai sarà perfettamente ancorato all'elsa reale della spada. Questo vuol dire che in Jedi Challenges non è raro colpire gli avversari anche senza volerlo. Molto deludente poi il fatto che i poteri della forza si gestiscano tramite la matrice di attivazione, ovvero premendo un pulsante sull'elsa. La prima volta che ho avuto modo di usare il potere della telecinesi mi è venuto spontaneo allungare la mano davanti al visore, sperando che le fotocamere la intercettassero e scagliassero il potere della spinta della Forza all'interno della simulazione.
Durante la progressione nell'avventura si sbloccano abilità supplementari come i poteri della Forza e le abilità passive. Le missioni si possono completare con varie valutazioni: ad esempio, potrebbe esserci richiesto di completare la sfida con un quantitativo di risorse vitali superiore al 75%.
Per portare a termine i mondi e passare ai successivi bisogna poi affrontare altri due tipi di sfida: gli Holochess iconici di Star Wars, visti per la prima volta in Una Nuova Speranza quando li giocavano Chewbecca e R2D2. Il Dejarik sovrappone immagini virtuali a un tavolo reale, e a quel punto i giocatori servendosi del controller possono spostare le pedine sulla scacchiera virtuale. In questa modalità si trovano pedine con caratteristiche di vario tipo, oltre che punti di forza e di debolezza. C'è anche un gioco di tower defence, che posiziona le truppe, di diverso tipo e con caratteristiche diverse, tutto intorno rispetto alla posizione del giocatore. Questa modalità offre un minimo di sfida al giocatore, che deve scegliere oculatamente le truppe da schierare e guardarsi intorno per avere una visione chiara della battaglia.
La parte strategica sostanzialmente si riduce allo schierare le truppe giuste al momento giusto. Ci sono le varie unità iconiche dell'immaginario Star Wars, oltre che gli eroi come Obi-Wan Kenobi e Sabine Wren. Interessante il fatto di poter seguire la battaglia da angolature diverse camminando fisicamente intorno al beacon (lo stesso avviene con la scacchiera degli Holochess). Però è ancora una volta molto limitante l'impossibilità di spostare le unità con le mani: al solito si ricorre alla spada laser o ai movimenti della testa. Peccato, anche perché non ci sembra che questa funzionalità, che avrebbe dato tanto sul piano dell'immedesimazione, potesse essere così difficoltosa da implementare. Alla fine, sono due esperienze di gioco diverse rispetto a quella "principale" ma considerando che si tratta di un pacchetto costoso l'offerta Lenovo è comunque limitante.
Se non siete sensibili alla Forza non dovete farvi troppi problemi, perché la velocità di gioco non è così alta e potrete respingere i colpi laser anche se non avete la reattività di un JediNormalmente si usano gli altoparlanti del telefono per sentire i suoni e le musiche, ma è anche possibile collegare cuffie con cavo o Bluetooth. Il protocollo Audio 3D consente di avere un'esperienza audio più immersiva nel caso dell'uso delle cuffie, molto importante per un prodotto per cui il fattore coinvolgimento è determinante. Anche perché sia i suoni, sia soprattutto le musiche, sono quelle originali, e suggestive, della saga di Star Wars. La spada laser si connette al telefono via Bluetooth: basta avviare la ricerca sull'app e poi premere il Pulsante di Controllo sulla spada laser per accoppiare i dispositivi. Al primo avvio la spada va calibrata: al suo interno c'è un sistema di movimento simile a quello dei controller per le console.
Per quanto riguarda il sensore sul pavimento, invece, servono due pile AA mentre alla base si trova l'interruttore di alimentazione posizionabile su varie modalità. Il visore e lo smartphone, a differenza di quanto avviene con la spada laser, invece dialogano tramite un piccolo cavo che va inserito nell'apposito alloggiamento predisposto all'interno del visore per lo smartphone. Per inserire lo smartphone bisogna aprire il visore ed estrarre il vassoio che si trova sulla parte destra. Il vassoio si può aprire alzandone lo sportellino, si inserisce lo smartphone poi si fissa il tutto scorrendo il fermo che si trova nella posizione esterna.
La complessità nella configurazione deriva dal fatto che parte della procedura va fatta con smartphone fuori dal vassoio e parte con lo smartphone inserito nel vassoio e nel visore, quando non sarà più possibile interagire con il touchscreen. In particolare non si può tirare fuori lo smartphone senza staccare il cavo per una limitazione logistica: se il sistema operativo del vostro smartphone non gestisce nella maniera richiesta le notifiche relative al collegamento con un dispositivo esterno USB rischierete di non poter usare il visore Mirage.
All'interno del visore lo smartphone si ritroverà con lo schermo rivolto verso il basso: poi uno specchio orientato a 45 gradi rispetto al display dello smartphone proietterà le immagini sulla visiera trasparente del visore, sovrapponendo così le immagini virtuali alla realtà. Dunque, fondamentalmente si tratta di un visore, per certi versi, semplice e simile ai più tradizionali Cardboard, con una visiera spartana che rischia di sporcarsi facilmente a causa delle dita. Inoltre, il giocatore vedrà sempre lo schermo dello smartphone nella parte alta, anche se sarà distolto dalle immagini più grandi che appariranno davanti a sé.
Il visore è confortevole e grazie al meccanismo di cinghie in velcro rimane ben fissato sulla testa. Non è pesante e può essere usato anche per sessioni lunghe di mezz'ora o un'ora. La limitazione è un'altra, ovvero il fatto che il visore AR così configurato produce motion sickness e nausea, per via della mancata corrispondenza tra azioni nella realtà simulata e movimenti effettivi nello spazio reale. Si tratta, dunque, di un'esperienza indirizzata ai più giovani, ma che va salvaguardata dai genitori, la cui supervisione comunque è fondamentale, come abbiamo spiegato, anche in fase di configurazione.
Allo stesso tempo, il telefono, trovandosi in uno spazio così angusto, tenderà a surriscaldarsi. Per le ragioni che abbiamo detto prima è comunque sconsigliato giocare per molto tempo, ma a ogni modo a intervalli regolarli è praticamente obbligatorio tirare fuori il telefono rispetto al vassoio del visore. Inoltre, la batteria sarà ugualmente messa a dura prova, visto che il videogioco che il telefono deve eseguire è comunque dispendioso in termini di risorse di calcolo richieste.
Alla fine dei conti, Lenovo Star Wars Jedi Challenges è un'esperienza riuscita dal punto di vista dell'immedesimazione nell'immaginario di Star Wars che comunque riesce a offrire. I combattimenti con Darth Maul, Darth Vader o Kylo Ren sono appaganti e, con un minimo di immaginazione, vi faranno sentire veramente come un Jedi, e inizierete a menare fendenti non da poco. Inoltre, in maniera spicciola Lenovo riesce così a portare nelle case un'esperienza di AR, che invece si farà aspettare ancora per molto in altre declinazioni (vedi Microsoft HoloLens). Allo stesso tempo, però, il sistema non è così preciso come ci si aspetterebbe, e in certi casi si ha la meglio nei combattimenti grazie a espedienti legati a questo livello di imprecisione. Come detto, il telefono dentro al visore si surriscalda e il tutto genera motion sickness e nausea. Insomma, è un primo passo in direzione AR, ma non un'esperienza completa e articolata come lo possono essere alcune già disponibili per la piattaforma PlayStation VR. Infine, il tutto ha un prezzo alto, 199 €, un po' tanto visto che si tratta solamente di tre modalità di gioco e che la piattaforma rimarrà per sempre limitata al solo Star Wars.
PRO
- Combattimenti con la spada laser molto gratificanti
- È utilizzabile anche a casa, senza dover dedicare un ambiente
CONTRO
- Non preciso come dovrebbe
- Configurazione non semplicissima
- Richiede uno smartphone con precise caratteristiche
- Modalità Holochess e tower defence meno ispirate rispetto ai combattimenti
- Tre esperienze di gioco non sono sufficienti a giustificare il prezzo
0 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDevi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".