EIZO FlexScan EV2730Q: la quadratura del...monitor

EIZO FlexScan EV2730Q: la quadratura del...monitor

Un monitor quadrato: ai più potrà apparire come qualcosa di strano o addirittura inutile, ma per professionisti, produttori di contenuti e programmatori può rivelarsi un valido strumento di lavoro, capace di far dimenticare in alcuni casi anche i setup dual-monitor

di pubblicato il nel canale Periferiche
EIZO
 

Un formato insolito per un monitor

In un'epoca dove il mercato è affollato di monitor in formato “widescreen” con rapporto di 16:9, 16:10 e addirittura 21:9, è diventato abbastanza difficile riuscire a trovare soluzioni con il vecchio rapporto 4:3 o 5:4, diffusi all’epoca dei monitor a tubo catodico e ora relegati quasi esclusivamente a prodotti destinati al pubblico dei professionisti. In mezzo a questa selva di monitor “più larghi che alti” potrebbe stupire la proposta di EIZO: FlexScan EV2730Q è uno schermo quadrato, quindi in rapporto 1:1, e con una risoluzione di 1920x1920 pixel.

A cosa serve un monitor quadrato? La principale peculiarità di un monitor in rapporto 1:1 è il maggior spazio verticale a disposizione dell’utente rispetto a qualsiasi monitor widescreen. La maggior disponibiltà di spazio verticale si rivela utile per mostrare informazioni in tutte quelle situazioni dove è normale usare lunghe finestre (listati di programmazione, fogli di calcolo) riducendo quindi la necessità di scrolling e offrendo una visione d’insieme più efficiente ed efficace. Rispetto ad un normale monitor 16:9 con risoluzione di 1920x1080 pixel, EIZO FlexScan EV2730Q offre il 78% di spazio di lavoro in più.

EIZO FlexScan EV2730Q è basato su un pannello di tipo IPS da 16,77 milioni di colori, con pixel pitch di 0,248x0248mm. La diagonale è di 26,5 pollici e la risoluzione nativa, come già detto, è di 1920x1920 pixel, per una definizione di 102 pixel per pollice. La luminanza massima è di 300 candele su metro quadro e il rapporto di contrasto dichiarato è di 1000:1. 5ms il tempo di risposta GtG e 178° gli angoli di visione verticale e orizzontale. Il monitor è provvisto di connessione DisplayPort e DVI-D a 24 pin. Troviamo poi un connettore audio da 3,5 pollici in ingresso e una presa cuffie. Il monitor dispone infine di un piccolo hub USB 2.0 con due porte in uscita e una porta per upstream. Integrati nella struttura troviamo inoltre due altoparlanti stereo da 1W ciascuno.

La pulsantiera per i comandi di regolazione è situata sul profilo inferiore della cornice, consentendo un accesso agile e veloce. Oltre ai pulsanti che permettono di regolare luminosità dello schermo e volume degli altoparlanti, ve n'è uno che permette di attivare la modalità "Eco" per il risparmio energetico ed uno per la selezione della sorgente di ingresso (DVI o DisplayPort). Il pulsante Mode permette invece di scegliere i preset del monitor senza dover accedere ai menù ed infine il pulsante Enter consente di accedere al menù di impostazione e confermare le selezioni. Il monitor consente di intervenire su molti parametri, compresa la regolazione della luminosità dei singoli componenti R, G e B.

Sulla cornice è inoltre presente un sensore che rileva i movimenti dell'utente, per consentire il funzionamento di EcoView Sense, un sistema che attiva automaticamente la modalità di risparmio energetico quando l'utente si allontana dal monitor. In questo modo il monitor si spegne, così da ridurre il consumo energetico. Quando l'utente ritorna alla propria postazione il display si riattiva automaticamente. Tramite i menù è possibile definire sensibilità del sensore e tempi di intervento, così da regolare al meglio la funzione. Inoltre con la funzionalità Auto EcoView, il sensore si occupa di rilevare la luminosità ambientale e di regolare di conseguenza quella del monitor, così da restituire il miglior compromesso possibile tra comfort di visione e consumo energetico.

Il piedistallo permette di inclinare il display di 35° all'indietro e di 5° in avanti e di elevarlo fino ad una decina di centimetri rispetto al piano di appoggio. Il peso complessivo, comprensivo di piedistallo, è di 7,1kg, mentre il solo pannello ha un peso di 4,2kg.

Analisi gamut

L'analisi strumentale del monitor EIZO FlexScan EV2730Q è stata effettuata con lo strumento DataColor Spyder5Elite. Il monitor è stato configurato secondo impostazioni standard e disabilitando tutte quelle regolazioni che possono generare variazioni dinamiche o automatiche.

L’analisi cromatica rivela un comportamento veramente eccellente per questo display, che è in grado di coprire il 98% dello spazio colore sRGB con un'ottima saturazione di tutti i colori. Per quanto riguarda il bianco si osserva un lievissimo scostamento verso tonalità leggermente più fredde.

Analisi curva del Gamma

Passiamo alla risposta tonale (il cosiddetto “gamma”), ovvero al concetto che nel mondo del digital imaging si riferisce alle operazioni non lineari di trasformazione dei valori di luminanza, necessaria per "adattare" la percezione della luminosità dei dispositivi digitali a quella dell'occhio umano che è, appunto, non lineare. Il valore della risposta tonale è molto importante poiché consente una resa corretta in output delle immagini digitali, restituendo una progressione corretta della scala di grigi.

L'analisi della curva di gamma mostra un comportamento eccellente per questo pannello, che va a ricalcare la curva di riferimento del valore di 2.2, considerato versatile e adatto a molteplici scenari d'utilizzo.

In una situazione ideale tutti i campioni della scala di grigio dovrebbero avere una temperatura colore di 6500K (considerata la temperatura colore del bianco "neutro") o, nel concreto, almeno sullo stesso livello strumentalmente rilevato della temperatura colore del punto di bianco (RGB input 100). In questo caso vediamo che la temperatura colore della scala di grigio si sposta in maniera abbastanza omogenea verso tonalità leggermente più fredde, come già rilevato con il punto di bianco che fa registrare una temperatura colore di 7000K.

Luminosità, nero e rapporto di contrasto

Intensità Luminosità Nero Rapporto di contrasto Punto di bianco (Rif: 0,313x - 0,329y)
0% 0,9 0,00 850:1 0,305x - 0,325y
25% 101,5 0,16 630:1 0,305x - 0,327y
50% 178,5 0,28 640:1 0,305x - 0,328y
75% 251,8 0,39 640:1 0,305x - 0,329y
100% 321,3 0,48 670:1 0,305x - 0,329y

Sul fronte della luminosità e contrasto siamo dinnanzi ad un pannello che spazia da 0,8 candele su metro quadrato fino a 321,3 candele su metro quadrato restituendo quindi un buon comfort di visione nelle moltepici situazioni in cui ci si può trovare in uno scenario di lavoro indoor. Il nero si è dimostrato sufficientemente profondo, arrivando a sfiorare le 0,5 candele su metro quadro alla massima luminanza, garantendo quindi un rapporto di contrasto reale che si aggira sul valore di 640:1.

Impostazioni predefinite

EIZO FlexScan EV2730Q offre cinque preset per richiamare agevolmente varie combinazioni di regolazione dell'immagine, nel caso il monitor venga usato per differenti tipologie di impiego. Accanto alle modalità "User 1" e "User 2" completamente personalizzabili e definibili dall'utente, vi sono i tre preset "sRGB", "Paper" e "Movie" già impostati di fabbrica e sui quali l'utente può comunque intervenire parzialmente per adattarli maggiormente alle proprie esigenze.

Preset Luminosità Nero Rapporto di contrasto Punto di bianco (Rif: 0,313x - 0,329y)
sRGB 312,0 0,49 630:1 0,299x - 0,311y
Paper 236,6 2,40 100:1 0,349x - 0,349y
Movie 309,0 0,42 740:1 0,299x - 0,310y

Il preset sRGB è ideale per applicazioni in cui la fedeltà e la resa cromatica sono elementi fondamentali, l'impostazione Paper offre invece una resa a basso contrasto, utile per la visualizzazione di documenti provenienti da supporti cartacei, come riviste o documenti e infine l'impostazione Movie offre una resa più adatta alla visualizzazione di contenuti in movimento, con una maggiore enfasi sulle parti nere per offrire un contrasto più incisivo.

Uniformità

L'uniformità di un pannello è uno dei parametri più interessanti specie quando si analizza un display di grandi dimensioni. Sfortunatamente si tratta di un aspetto complesso da rilevare e che può offrire solamente qualche indicazione di massima, in quanto determinato da numerose variabili che spesso non possono essere controllate e che non dipendono esclusivamente dalla bontà delle soluzioni tecnologiche adottate.

Al netto delle differenze tra le possibili tecnologie di retroilluminazione, uno degli elementi che più va a condizionare l'uniformità di un pannello è il suo assemblaggio: allineamenti non perfetti, pressioni non omogenee, eventuali (imprevedibili e non identificabili) stress o urti subiti durante il trasporto, l'imballaggio o l'installazione sono tutti piccoli aspetti che possono condizionare anche in maniera sensibile l'uniformità di un esemplare di monitor o televisore, e maggiore è la sua dimensione, più facilmente esso sarà prono all'influenza di queste variabili.

In altre parole, per quanto riguarda l'uniformità ogni singolo esemplare fa storia a sè. E' inoltre opportuno considerare che uniformità del bianco/grigio e uniformità del nero sono due aspetti che non sono in alcun modo correlati tra loro: le stesse caratteristiche fisiche e di assemblaggio possono avere effetti completamente diversi sui due parametri.


Luminosità 100%


Luminosità 83%


Luminosità 67%


Luminosità 50%

L’uniformità della luminanza mostra un comportamento senza particolari problemi. Ovviamente l’uniformità tende a egradare leggermente all’aumentare dell'intensità e in particolare si nota una piccola sofferenza nella porzione superiore destra del display, che risulta discostarsi maggiormente rispetto al punto di riferimento rispetto a quanto fatto da altre zone del pannello.

Fedeltà cromatica

L'analisi dei 48 campioni colore dimostra un'eccellente la fedeltà cromatica, con il display che solamente in un caso fa segnare una variazione DeltaE superiore a 3: in tutti gli altri casi la differnza è solamente 1Delta E, di fatto non percepibile dall’occhio umano.

Esempi d'uso

Nella galleria riportiamo alcuni possibili esempi di impiego per un monitor quadrato come EIZO FlexScan EV2730Q: abbiamo effettuato una serie di screenshot a pieno schermo, evidenziando con un riquadro rosso la dimensione di un'area di lavoro 16:9 da 1920x1080: in questo modo appare immediatamente evidente quanto spazio in più venga messo a disposizione dell'utente con l'uso di un monitor quadrato. Il particolare formato 1:1 posiziona questo monitor nella fascia di soluzioni destinate al professionista. Per comprendere meglio cosa significhi disporre di un monitor di questo tipo è utile immaginare EIZO FlexScan EV2730Q come un monitor da 1920*1080 pixel con una fascia aggiuntiva da 1920x840 pixel.

Se si considera lo spazio di lavoro idealmente suddisviso in questo modo, si evince come una soluzione di questo tipo possa rivelarsi utile non solo in quelle tipologie di impiego dove si prevede la visualizzazione di lunghi listati, ma anche in quei casi dove è necessario usare numerosi strumenti a schermo assieme ad un'ampia area di preview. Sviluppo web, montaggio video e produzione audio (in questi ultimi due casi, ad esempio, il maggior spazio a disposizione consente di visualizzare insieme molte più tracce, o strumenti di controllo/modifica, agevolando il lavoro del montatore) sono solo alcuni degli esempi che aiutano a comprendere la vocazione di questo monitor. In alcuni casi un monitor quadrato potrebbe essere utilizzato anche da coloro i quali non hanno particolari esigenze di visualizzazione, ma semplicemente problemi di spazio: al posto di un setup dual monitor, uno schermo in formato 1:1 mette a disposizione molto più spazio di lavoro che potrebbe essere usato efficacemente per tenere aperte due finestre una sopra l'altra eliminando la necessità di un secondo display.

EIZO FlexScan EV2730Q
Pannello IPS
Retroillminazione LED
Dimensione 26,5"
Risoluzione nativa 1920x1920 (1:1)
Pixel Pitch 0,248x0,248mm
Colori 16,77M
Angoli di visione (Orizzontale/Verticale) 178°/178°
Luminosità 300cd/mq
Rapporto di contrasto 1000:1
Tempo di risposta 5ms GtG
Input DisplayPort x 1, DVI-D 24pin x 1

L'analisi strumentale di EIZO FlexScan EV2730Q ha mostrato una soluzione molto valida per quanto riguarda la resa cromatica (con un gamut pressoché corrispondente al triangolo di riferimento), la risposta tonale (la curva del gamma è perfettamente sovrapponibile al riferimento del valore di 2.2), rapporto di contrasto e fedeltà cromatica. Per quanto riguarda l'uniformità della luminosità riscontriamo qualche piccola incertezza, ma nulla che possa inficiare l'esperienza d'uso anche a livello professionale.

Se sei in dubbio su quale monitor possa fare al caso tuo, dai un'occhiata alla guida di Hardware Upgrade sui migliori monitor!

Due parole sui consumi: al massimo della luminosità e con tutte le funzionalità di risparmio energetico il monitor arriva ad un assorbimento di circa 35W. Le funzioni Auto EcoView ed EcoView Sense consentono di ridurre in maniera abbastanza significativa il consumo, che in condizioni ordinarie può scendere fino a circa 15W. 

Si tratta indubbiamente di una soluzione insolita e probabilmente fuori luogo per la maggior parte del pubblico consumer o in generale per chi utilizza monitor e PC per la fruizione di contenuti. Ma in ambito professionale EIZO FlexScan EV2730Q riesce ad andare a rispondere ad alcune esigenze mirate che lo rendono una soluzione, per quanto di nicchia, sicuramente molto interessante. Il prezzo di listino di 1030,00 Euro comprensivi di IVA (lo street price può scendere però fino a circa 850 euro) testimoniano ulteriormente la levatura professionale del monitor.

18 Commenti
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Sandro kensan25 Novembre 2016, 20:03 #1
Bello ma veramente costoso, però se uno ci lavora vale la spesa.
Phoenix Fire25 Novembre 2016, 20:15 #2
Originariamente inviato da: Sandro kensan
Bello ma veramente costoso, però se uno ci lavora vale la spesa.

sono ignorante in materia, ma una soluzione simile con ratio normale quanto costa? Perchè a me il prezzo sembra alto, ma magari in generale eizo di tale qualità costano cmq un cifrone.

Discorso idea, non è meglio allora un monitor rotante per esempio? così uno può usarlo sia per lavoro in verticale che in orizzotnale in base al bisogno
Bestio26 Novembre 2016, 00:14 #3
Prezzo alto, probabilmente dovuto alla esclusività del prodotto (ci sono monitor quadrati più economici, ma più piccoli)

Ma io preferisco un classico 16/10 con pivot, così potendolo orientare sia in orizzontale che in verticale si adatta a tutte le situazioni.
benderchetioffender26 Novembre 2016, 01:57 #4
Originariamente inviato da: Bestio
Ma io preferisco un classico 16/10 con pivot, così potendolo orientare sia in orizzontale che in verticale si adatta a tutte le situazioni.



effettivamente, a me servono di solito le fasce laterali per posizionare strumenti nei programmi di grafica, quindi non sono il target di questo monitor

ho un bel Dell "pivotablie" e mi ero perfino dimenticato che con questa funzione, un bel al bel monitor 1:1 e i suoi 1k euri!
con un 16:9 con pivot è molto piu "malleabile": se devi codare per una settimana in tiro lo metti su, se vuoi vedere un fil lo tiri giù...where is the problem? sopratutto se spendo 1k euro per il monitor cercherò qualcosa che sia sfuttabile il piu possibile
sbaffo26 Novembre 2016, 12:26 #5
A morte i 16:9 !

Magari tornassero i 4:3, ma non a quei prezzi. Con la scusa che è 'pro' triplicano il prezzo di tutto.
Anche per la "fruizione", come dite voi, sono meglio dei wide, per esempio le pagine web che scrollano in verticale. I film in 16:9 li si guarda sulla tv, magari per giocare va bene, ma tutti i normali utilizzatori, non gamer e non "pro", beneficierebbero dal vecchio formato 4:3. Non per caso anche l'ipad è 4:3 e non è certo "pro".
Il 16:9 è solo una moda derivata dalle tv che ha rovinato i monitor. Purtroppo già i 16:10 sono rari, i 4:3 praticamente introvabili.
Vedere negli uffici le segretarie con dei 24 16:9, che in realtà si utilizzano come dei 19 4:3 (stessa altezza), mi fa star male... tra l'altro sono più bassi quindi meno ergonomici, bisognerebbe sollevarli un po' dalla scrivania.
Haran Banjo26 Novembre 2016, 20:27 #6
Anch'io amavo il 4:3, ora son passato a un Dell 16:10. Il 16:9 proprio non riesco a mandarlo giù. Cerco da n bel po' un 27" 16:10 di buona qualità. ma non si trova nulla in giro...
El Alquimista27 Novembre 2016, 01:04 #7
mi sa che farò fatica a trovare il sostituto del mio attuale 5:4
Simone Mesca27 Novembre 2016, 12:56 #8
Edit.
Simone Mesca27 Novembre 2016, 12:58 #9
Originariamente inviato da: sbaffo
A morte i 16:9 !

Magari tornassero i 4:3, ma non a quei prezzi. Con la scusa che è 'pro' triplicano il prezzo di tutto.
Anche per la "fruizione", come dite voi, sono meglio dei wide, per esempio le pagine web che scrollano in verticale. I film in 16:9 li si guarda sulla tv, magari per giocare va bene, ma tutti i normali utilizzatori, non gamer e non "pro", beneficierebbero dal vecchio formato 4:3. Non per caso anche l'ipad è 4:3 e non è certo "pro".
Il 16:9 è solo una moda derivata dalle tv che ha rovinato i monitor. Purtroppo già i 16:10 sono rari, i 4:3 praticamente introvabili.
Vedere negli uffici le segretarie con dei 24 16:9, che in realtà si utilizzano come dei 19 4:3 (stessa altezza), mi fa star male... tra l'altro sono più bassi quindi meno ergonomici, bisognerebbe sollevarli un po' dalla scrivania.


Il formato 16:9, come il 21:9, non è una 'moda'.
I formati widescreen sono nati perché la scienza ha scoperto che la vista dell'essere umano copre un campo più ampio di quello offerto dal formato 4:3.
Nella seconda metà degli anni 50, inoltre, la tecnologia non era così all'avanguardia da produrre tubi catodici in formato widescreen per Monitor e TV.

DA WIKIPEDIA:
Il 16:9 è uno dei formati che più si avvicinano alla psicovisione umana, in quanto, nonostante il campo visivo umano sia quasi perfettamente 4:3 (155°h per 120°v), l'elaborazione delle informazioni ottiche, per fattori evolutivi (ad es. la permanenza sul terreno o l'assenza di predatori volanti) e fisiologici (ad es. l'altezza media o la disposizione degli occhi), focalizza l'attenzione molto più orizzontalmente che verticalmente.

https://it.wikipedia.org/wiki/16:9

iPhone è una moda, non i monitor widescreen.
sbaffo27 Novembre 2016, 13:31 #10
@ Simone
il 16:9 è il formato giusto per le tv o per vedere video o foto, ma su monitor per lavorare/navigare ecc non è il massimo della comodità, ma purtroppo ormai si trova quasi solo quel formato, in questo senso dico che è una moda.
Infatti molti vorrebbero almeno il 16:10, vedi Haran Banjo e altri.

Il formato migliore dipende da ciò che ci devi fare, per leggere un libro è meglio il 16:9 o un formato più simile al libro?
Se le pagine web sono in verticale, gli A4 e i documenti che usi di più anche, sarà meglio un formato "quadro" o wide? (tralasciamo il pivot, il risultato è lo stesso).
Per quello facevo l'esempio delle segretarie. Se poi tu lavori con programmi particolari o ci guardi molti video ben contento per te. Ma per l'uso soho standard di solito è meglio un formato più verticale, poi per i film c'è la tv davanti al divano.

PS: ricordo che esistevano già le tv 16:9 a tubo catodico, mia sorella ne aveva una e mio cugino pure, ma all'epoca le uniche fonti 16:9 erano forse i dvd, quindi tutti i canali tv si vedevano male. Anche i primi tempi del digitale terreste e schermi piatti c'era ancora il problema dei formati di trasmissione, ma la gente guardava i programmi 4:3 'stirati' in 16:9 ed era più contenta. Quella era pura moda, o ignoranza (in senso buono).
iPad è 4:3, iphone che è moda è 16:9

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