Sharebot 42: risposta alla alla domanda fondamentale sulla stampa 3D

Sharebot 42: risposta alla alla domanda fondamentale sulla stampa 3D

Con un po' di ironia da smanettoni, Sharebot ha voluto denominare la sua nuova stampante a filamento '42': essa vuole essere la sua risposta a tutti gli attuali problemi della stampa 3D FFF. Arriverà sul mercato assieme a un filamento di nuovissima generazione sviluppato da NextMaterials e dal Politecnico di Milano: 3Dpaper

di pubblicato il nel canale Periferiche
SharebotStampa 3D
 

Guida intergalattica per stampatori 3D

Sharebot è un solida realtà nel mondo della stampa 3D e dalla Brianza ha esteso il suo mercato non solo a tutto il nostro Paese, puntando molto anche sull'estero, con filiali in Germania e Spagna. Partita come una vera e propria start up dalla cantina di uno dei fondatori si è trasformata in un'azienda che ormai va verso la stilatura del bilancio del suo secondo anno di attività. Rispetto a molte realtà che puntano in modo specifico su una sola tecnologia di manifattura addittiva, Sharebot in questi anni ha consolidato il suo know-how in tutti i tipi di stampa 3D. Partita con la più semplice stampa a filamento FFF, ora Sharebot ha a catalogo anche una stampante a resina DLP (Sharebot Voyager) e una a sinterizzazione di polveri (Sharebot SnowWhite).

La produzione addittiva a fusione di filamento resta uno dei punti di forza per Sharebot e le novità presentate in questi giorni (prima alla stampa, poi ai clienti e infine al pubblico) vanno a inserirsi proprio in questo settore. La gamma attuale di stampanti a filamento è costituita dalla entry level Kiwi, dal modello professionale da scrivania NG e dalla stampante di grande formato XXL. A esse ora si aggiunge la nuova Sharebot 42, nome - molto nerd - che è la "risposta alla alla domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto", citazione fortemente voluta del libro " Guida galattica per gli autostoppisti", in cui 42 è proprio la risposta alla domanda citata qui sopra, data da un supercomputer dopo sette milioni e mezzo di anni di calcoli.

Sharebot 42: la risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto

Con un po' di ironia da smanettoni, Sharebot ha voluto rimarcare con il particolare nome come la nuova '42' sia la sua risposta a tutti gli attuali problemi della stampa 3D a filamento. Partendo dalla base della NG, ne ha corretto i difetti e le mancanze ed è stata progettata con già in mente il futuro della produzione addittiva di livello industriale. Difficile scegliere da dove partire per descriverla, ma forse è proprio quest'ultimo punto quello che è maggiormente caratterizzante della filosofia della nuova macchina di stampa 3D. La presenza di una porta ethernet e la possibilità di comandare e controllare in tempo reale la stampa (grazie anche alla presenza di una webcam integrata) via browser aprono il campo alla '3D printing farm' del futuro. Rimanendo più vicini ai giorni nostri, si tratta di una funzionalità molto interessante per i grossi service di stampa 3D e mira a semplificare la gestione di più macchine in contemporanea.


Sharebot 42 è controllabile via browser, anche da iPad

Sharebot 42 inoltre è dotata di due porte USB, una per la classica lettura dei file di stampa dalle chiavette, la seconda pensata invece come porta 'a prova di futuro' per future espansioni hardware o software e utilizzata fin da subito per gestire i file in modo avanzato direttamente in macchina prima della stampa. Rispetto al passato ora l'interfaccia passa attraverso un display a colori touchscreen (resistivo) da ben 6 pollici. Tra le nuove funzionalità che vanno nella direzione della semplificazione troviamo l'integrazione di un sensore per l'autocalibrazione e l'estrusore intecambiabile (da 0,4mm a 0,8mm a seconda dei materiali). L'autocalibrazione non avviene solo sull'asse Z, ma grazie alla presenza di un doppio motore e asse nella direzione XY, permette anche la correzione automatica di eventuali 'fuori squadra'. Nuovo anche il sensore di trascinamento del filamento, che non solo permette di mettere in pausa la stampa in caso di esaurimento della bobina, ma anche di rilevare eventuali problemi di alimentazione e trascinamento, evitando stampe con errori. Il filamento inoltre ora è alloggiato all'interno della camera di stampa, beneficiando quindi anche di una minore differenza di temperatura con quest'ultima. L'area di stampa è pari a 250x220x200mm.


Le specifiche tecniche della nuova Sharebot 42


A sinistra dell'ugello fa la sua comparsa il sensore di prossimità per l'autocalibrazione

Naturalmente offre piano di stampa riscaldato (fino a 90°), ma anche qui Sharebot ha introdotto una novità interessante coi supporti di stampa magnetici che vanno a sostituire l'uso di lacca e blue tape, facilitando l'adesione dei pezzi al piatto, ma anche - e soprattutto - la loro rimozione, visto che il supporto magnetico una volta staccato dal piano risulta flessibile e può essere rimosso dalla base dei pezzi stampati come se fosse una pellicola. Sharebot ha lavorato poi sul telaio, rendendolo più resistente e solido: ora la stampante pesa ben 38kg in ordine di marcia. Come ci racconta il co-fondatore di Sharebot Andrea Radaelli, la nuova Sharebot 42 arriverà sul mercato ad aprile, ma sarà preordinabile già a partire dai prossimi giorni. Arriverà sul mercato con il nuovo materiale innovativo di cui vi raccontiamo nella prossima pagina .

[HWUVIDEO="2017"]La risposta di Sharebot alla domanda fondamentale sulla stampa 3D è: 42[/HWUVIDEO]
 
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