Guida monitor - Parte 5

Monitor TFT - Analisi delle attuali tecnologie costruttive, le specifiche DVI - glossario generale relativo al mondo dei monitor e link ai produttori.
di Luca Ruiu pubblicato il 12 Luglio 2001 nel canale PerifericheLe nuove tecnologie costruttive - IPS, VA e MVA
I vari costruttori di periferiche LCD stanno
perfezionando nuove ed interessanti tecnologie mirate alla risoluzione dei maggiori
problemi che ancora oggi affliggono queste unità e che spesso e volentieri non le fanno
preferire ai più "datati", ma diffusi, monitor CRT.
Uno dei maggiori "limiti" delle periferiche
LCD è quello dell'angolo di visione; con questo termine si definisce la massima ampiezza
dell'angolo visivo con il quale l'operatore può osservare il display LCD senza la benché
minima perdita di contrasto nella visualizzazione dei colori, o comunque una perdita
qualitativa per l'immagine osservata.
Come scritto nelle precedenti pagine della guida l'evoluzione tecnologica ha
portato a dei progressivi aumenti dell'angolo di visione passando dalle prime unità a
matrice passiva alle successive e più evolute periferiche a colori di tipo TFT a matrice
attiva.
Nella foto allegata possiamo vedere l'ampiezza dell'angolo di visione, sia verticale che
orizzontale, per una tradizionale periferica TFT; come si vede l'ampiezza di quest'angolo
rimane pur sempre limitata rispetto ad un tradizionale CRT per il fatto che la luce emessa
da un LCD arriva dal fondo stesso della periferica, retroilluminazione, ed inoltre risulta
polarizzata e quindi non viene diffusa, come nei CRT, in tutte le direzioni.
Per ovviare a questa limitazione sono state introdotte due nuove tecnologie
denominate MVA e IPS delle quali faremo ora dei brevi accenni.
IPS è l'acronimo di "In
Plane Switching" e, come la tecnologia MVA, raggiunge l'obiettivo di ampliare l'angolo di
visione facendo assumere ai cristalli un particolare orientamento all'interno del campo
elettrico applicato; il campo elettrico, a differenza di quanto non avvenga nei
tradizionale TFT, non è più applicato verticalmente ma orizzontalmente, cioè parallelo
allo stesso display.
Nell'immagine a lato è possibile vedere la posizione del campo elettrico parallelo all'immagine che si andrà a creare; a seconda dell'intensità del campo applicato possiamo ruotare in modo più o meno marcato i "filamenti", o meglio ancora le molecole, che caratterizzano i cristalli liquidi. Viene praticamente a scomparire la classica forma elicoidale delle molecole. In assenza di campo e quindi con molecole inattive, queste risultano pressoché parallele al piano del monitor e i filtri di polarizzazione non lasciano passare il fascio luminoso; all'aumentare del campo elettrico applicato le molecole iniziano a girare nella direzione del campo stesso con il conseguente passaggio della luce attraverso i filtri. Il passaggio massimo di luce si ha con l'applicazione del massimo valore del campo elettrico.
La tecnologia VA (Vertical
Alignment) richiama a grandi linee la IPS, nel senso che anche qui abbiamo delle molecole
che assumono una posizione orizzontale in presenza di campo elettrico; con l'IPS dovevamo
disporre di due transistor per ogni pixel per creare un campo orizzontale e far
movimentare in quella direzione le molecole, aumentare i transistor vuol dire comunque
creare, anche se in misura limitata, un ulteriore ostacolo al passaggio della luce e
quindi complessivamente ottenere un inferiore luminosità rispetto agli LCD TN. La
tecnologia VA si basa sull'uso di particolari cristalli liquidi le cui molecole sono in
grado di rimanere verticali in assenza di campo elettrico, mentre si posizionano in
direzione orizzontale con l'applicazione del massimo valore di campo stesso; la direzione
del campo è ora verticale, come nei tradizionali TFT, e non più orizzontale e quindi
viene meno la necessità di aumentare il numero di transistor. In seguito farò un
riepilogo dei pro e contro di ognuna di queste tecnologie per vedere come l'evoluzione
tecnologica delle stesse abbia portato
dei notevoli miglioramenti nella qualità complessiva dei display LCD. Le tecnologie ISP,
sopra descritta, e la MVA che andremo ora ad analizzare assicurano un angolo di visione
orizzontale/verticale di 160° (vedi immagine allegata).
La tecnologia MVA, (Multi
Domain Vertically Aligned) è una ulteriore evoluzione della AV.
La tecnologia AV possiamo definirla come una "Mono dominio VA" (Vertical
Alignment), vedi foto a lato, dove in pratica tutte le molecole dei cristalli liquidi si
orientano uniformemente nella stessa direzione a seconda del campo elettrico applicato e
questo comporta una diversa visualizzazione delle scala cromatiche al variare del punto di
osservazione dell'operatore, come appare molto chiaramente dall'immagine.
Per ovviare a questo inconveniente si è pensato di dividere la cella LC in due, o
più regioni (domini), all'interno delle quali le molecole dei cristalli liquidi vengono
orientate in modo differente, ma tra loro speculare, variando la tipologia del campo
elettrico applicato. Il vantaggio che emerge lo si vede sempre dalla foto allegata; in
pratica anche al variare della posizione dell'osservatore questo vedrà una uniformità
nella scala cromatica del colore in quella determinata zona dello schermo LCD.
Ora vediamo di riassumere tutti i pro e i contro delle tre tecnologie sopra analizzate facendo un confronto diretto con la prima struttura TN (Twisted Nematic) utilizzata per i display LCD:
PRO | CONTRO | |
TN LCD | basso consumo
energetico tempo di risposta molto buono |
limitato angolo di visione |
IPS LCD | angolo di visione
molto ampio |
elevato consumo
energetico lenti tempi di risposta luminosità medio/bassa scarsa cromaticità |
VA LCD | eccellente
contrasto tempi di risposta molto buoni ottima cromaticità eccellente luminosità consumi energetici medio/bassi |
limitato angolo di visione |
MVA LCD | angolo di visione
molto elevato eccellente contrasto tempi di risposta molto buoni ottima cromaticità eccellente luminosità consumi energetici medio/bassi |