Guida monitor - Parte 3

criteri di scelta di un monitor CRT, regolazioni, standard DDC, VESA etc
di Luca Ruiu pubblicato il 28 Giugno 2001 nel canale PerifericheDimensione, risoluzione e refresh
Queste tre caratteristiche e cioè dimensione, risoluzione e refresh, vanno sempre considerate contemporaneamente quando dobbiamo valutare la qualità di un monitor, oppure ci apprestiamo ad acquistarne uno, dato che sono tra loro strettamente dipendenti. La risoluzione in un monitor è intesa come la dimensione dell'immagine visualizzata espressa dal numero di punti che ne costituiscono la larghezza e l'altezza; dire che un monitor ha una risoluzione di 640x480 punti vuol dire, in pratica, che l'immagine sarà formata da 640x480=307200 punti su di un rettangolo con base pari a 640 punti ed altezza pari a 480 punti. Questo spiega il perché ad una maggiore risoluzione corrisponda un maggior numero di contenuti visualizzati sullo schermo. E' ovvio che la risoluzione deve essere adeguata alle dimensioni del monitor, altrimenti si corre il rischio di avere immagini così rimpicciolite che risulteranno difficilmente visionabili. La risoluzione adottabile dipende da alcuni fattori quali, ovviamente, le caratteristiche del monitor, della scheda video e del quantitativo di memoria della stessa che limita anche il numero massimo dei colori visualizzabili.
La scelta della dimensione
è strettamente legata all'uso che faremo del nostro PC e quindi, ad esempio, sarà in
base alla tipologia dei programmi utilizzati, vedi word processing, CAD, programmi di foto
ritocco etc., oppure se "navighiamo" spesso e volentieri in Internet, o se
amiamo guardare film su supporti DVD ed altro ancora; è ovvio che a seconda del campo
applicativo avrò la necessità
di dover visualizzare un numero più o meno elevato di dettagli. In commercio ci sono
unità con dimensioni variabili tra i 15" e i 24" in genere (leggi 15 pollici e
24 pollici); è bene ricordare che la dimensione di un monitor
viene intesa come la lunghezza in pollici misurata lungo la sua diagonale, come da figura
allegata, e che l'effettiva area di visualizzazione è inferiore a quella dichiarata dal
costruttore e che possiamo definire "commerciale", dato che parte dello schermo
rimarrà nascosto dal case plastico del monitor; questo si traduce in una diagonale
effettiva più corta di circa 1,2" - 2",
In genere possedere un monitor di dimensioni "generose" è la soluzione ottimale, anche se spesso e volentieri ci dobbiamo scontrare con problemi quali il costo e lo spazio disponibile sulla nostra scrivania. Come detto la dimensione, e di conseguenza la risoluzione ottimale di lavoro, sono strettamente legate all'uso che si farà della periferica: se l'uso del PC è saltuario e ci limitiamo a scrivere di tanto in tanto una lettera, un 15" con risoluzione di lavoro di 800x600 dpi potrebbe tranquillamente fare al caso nostro, mentre se vogliamo un qualcosina in più a livello qualitativo, potendo al limite disporre di un maggior campo di utilizzo pur rimanendo sempre in applicazioni tipo word processing, piccoli fogli elettronici, navigazione in Internet etc. un 17" con risoluzioni di lavoro di 1024x768 sarebbe sicuramente la scelta migliore. E' bene ricordare che la differenza di prezzo tra un monitor da 15" ed uno da 17" si è nel tempo assottigliata ed è attualmente quantificabile in circa 150.000/200.000 lire; a mio avviso varrebbe la pena spendere questi soldi in più puntando subito su un 17", considerato oramai da tutti l'entry level per il settore specifico dei monitor.
Per chi si deve cimentare
con grossi fogli elettronici o di testo e ha la necessità di dover gestire in
contemporanea più documenti nella medesima sessione, un monitor da 17" con una risoluzione di lavoro di 1024x768, o meglio ancora di 1280x1024, rappresenta la scelta minima
consigliata. Per un uso invece più spiccatamente professionale entriamo nella fascia di
monitor compresi tra i 19" e i 24", ottimali per applicazioni di DTP (Desk Top
Publishing) o, meglio ancora, di CAD (Computer Aided Design) e con risoluzioni di lavoro
comprese tra i 1280x1024 e i 1600x1200 punti. Il monitor di grosse dimensioni rende
decisamente più fluido e produttivo il lavoro, perché non ci obbliga a dover zoommare
l'immagine o a spostarla in continuazione, oppure ad utilizzare dei desk top virtuali come
molti monitor, abbinati ad adeguate schede video, consentono di fare; è come poter
disporre di una finestra dalla quale guardare un mondo più ampio, e poter visionare
questo mondo spostando da destra a sinistra e dall'alto verso il basso la finestra stessa.
La frequenza verticale, meglio
nota come refresh rate, espressa in Hz (Hertz), indica il numero di volte che nel
tempo pari ad 1 secondo l'immagine a video viene completamente ridisegnata; questo è il
parametro che può caratterizzare lo sfarfallio del monitor se non adeguato alla
risoluzione impostata. L'analisi di queste frequenza deve essere coadiuvata dalla
conoscenza delle caratteristiche della nostra scheda video e quindi di quelli che sono i
valori massimi di refresh e le relative massime risoluzioni impostabili. Per evitare il
classico e fastidioso sfarfallio che ci impedisce di poter usare il monitor ad alcune
risoluzioni bisognerebbe verificare il valore di refresh per ogni risoluzione e
assicurarsi che per ognuna di esse il refresh rate non scenda mai al di sotto degli 85 Hz; questo ci garantirà di poter lavorare a lungo
davanti al nostro monitor senza che la nostra vista ne possa in qualche modo risentire. Il
massimo refresh è ovviamente funzione della scheda video che lo deve produrre e del
monitor che lo deve sopportare. Allego ora una piccola tabelle con quelli che verranno
considerate dalla nuova normativa TCO 99 le minime e severe frequenze di refresh
abbinate alle varie risoluzioni:
Dimensione | Frequenza di refresh | Risoluzione |
14" - 15" | 85 Hz | 800x600 |
17" | 85 Hz | 1024x768 |
19" | 85 Hz | 1280x1024 |
20" - 21" | 85 Hz | 1280x1024 |
24" | 75 Hz | 1600x1200 |
Vi allego ora una tabella riepilogativa delle varie dimensioni dei monitor con relativi valori massimi di risoluzione teoricamente impostabili nelle migliori unità e quelle che sono invece le ottimali risoluzioni di lavoro consigliate, ed anche il quantitativo minimo di memoria richiesto alla scheda video per visualizzare, alla risoluzione ottimale di lavoro, un numero di colori variabile tra un minimo di 256 fino ad un massimo di 16 milioni:
Dimensione nominale | Dimensione effettiva | Risoluzione massima | Risoluzione di lavoro | MByte per 256 colori | MByte per 65000 col. | MByte per 16 mil.di col. |
14" | 12,5" - 13" | 1024x768 | 640x480 | 0,5 | 1 | 2 |
15" | 13,5" - 14" | 1280x1024 | 800x600 | 1 | 2 | 2 |
17" | 15,5" - 16" | 1600x1200 | 1024x768 | 1 | 2 | 4 |
19" | 17,5" - 18" | 1600x1200 | 1280x1024 | 2 | 4 | 4 |
21" | 19,5" - 20" | 1600x1200 | 1280x1024 | 2 | 4 | 4 |
24" | 21,5" - 22" | 1900x1200 | 1600x1200 | 2 | 4 | 8 |
Ovviamente questi sono solo valori indicativi, dato che non è difficile trovare persone che lavorano ad esempio a 1024x768 su un buon monitor 15" ecc., il tutto dipende anche dalla qualità della vista dell'utente e dalle sue abitudini.