MSI MPG 321URX QD-OLED: un monitor completo per i giocatori

MSI MPG 321URX QD-OLED è un monitor completo, con diagonale da 32 pollici, risoluzione UHD, porte HDMI 2.1, frequenza di aggiornamento di 240 Hz e con un pannello OLED che offre diverse caratteristiche interessanti per il pubblico dei giocatori
di Andrea Bai , Rosario Grasso pubblicato il 14 Marzo 2024 nel canale PerifericheMSI
Da qualche giorno stiamo provando il monitor gaming con frequenza di aggiornamento a 240 Hz MSI MPG 321URX QD-OLED. Dobbiamo dire che si è rivelata fin da subito una soluzione interessante, perché il produttore taiwanese ha inserito praticamente tutte le caratteristiche che possono interessare al videogiocatore più impegnato, mentre i nostri test hanno portato a diversi risultati sorprendenti. Parliamo di un monitor a risoluzione di 3840x2160 pixel (UHD) con rapporto d'aspetto di 16:9 e diagonale di 32 pollici.
Siamo al cospetto di un pannello QD-OLED, un tipo di tecnologia che è sempre più presente nel mondo del gaming. Quasi tutti i principali produttori di monitor, infatti, si stanno dotando almeno di una soluzione con questo tipo di pannello, il quale mette a disposizione caratteristiche molto congeniali per il giocatore. Non solo in termini di resa visiva, con neri perfetti e colori brillanti, ma anche e soprattutto di tempi di risposta e di latenza. Gli OLED, infatti, offrono tempi di risposta da grigio a grigio praticamente minimi, e comunque di gran lunga inferiori rispetto a quelli che caratterizzano i normali pannelli LCD.
Queste prerogative consentono ai giocatori di beneficiare di immagini stabili e consistenti, mentre gli effetti di ghosting e le sfocature indesiderate sono ridotti al minimo. Non solo: MSI MPG 321URX è anche un pannello Quantum Dot (da qui il prefisso QD-), una tecnologia che permette di restituire colori più saturi e puri. Quando i quantum dot vengono investiti da una radiazione luminosa, emettono a loro volta una radiazione di una specifica lunghezza d'onda, in base alle loro dimensioni, una proprietà che viene sfruttata per portare a una maggiore precisione dei colori, a una maggiore luminosità e a una maggiore efficienza energetica rispetto alle tecnologie tradizionali.
Tutto questo rende MSI MPG 321URX QD-OLED spettacolare da vedere anche a occhio nudo, già prima di mettere mano a sonde e sensori per arrivare alle misure. Inoltre, questo pannello QD-OLED è equipaggiato con una pellicola di grafene allo scopo di migliorarne la conducibilità termica per la dissipazione del calore, mentre il monitor è anche dotato di un dissipatore di calore personalizzato. Come quasi sempre accade con gli OLED, infatti, il pannello tende a sviluppare calore già dopo pochi minuti di utilizzo, e per questo richiede una serie di accortezze in modo che non si surriscaldi in maniera tale da rappresentare un problema. Lo si nota solamente avvicinando a un paio di centimetri la mano rispetto al pannello stesso, avvertendo una lieve sensazione di calore. La presenza di questo dissipatore consente al monitor di funzionare senza una ventola di raffreddamento attiva, in modo da poter godere di una dispersione del calore efficiente senza produrre rumore.
Un pannello OLED, per sua natura, può andare incontro a fenomeni di burn-in, ovvero quelle circostanze per cui immagini statiche o elementi visibili sullo schermo per lunghi periodi di tempo possono causare un deterioramento permanente dei pixel dell'OLED, creando un'immagine fantasma o una persistenza visibile delle immagini precedenti.
Per questi motivi, gli OLED spesso non sono consigliati per l'utilizzo in congiunzione con i PC: le finestre di Windows, che tendono a rimanere per lungo tempo nelle medesime posizioni, infatti possono determinare fenomeni di burn-in. I produttori di monitor gaming OLED stanno lavorando su questo problema e, con MPG 321URX, MSI introduce il sistema OLED Care 2.0, ovvero una serie di contromisure per spostare il più in là possibile il burn-in, o fare in modo che problemi di questo genere non si presentino in nessuna fase del ciclo di vita del monitor.
Oltre ai metodi di protezione già presenti nella versione precedente della tecnologia come Pixel Shift, Panel Protect e Static Screen Detection, la versione OLED Care 2.0 aggiunge Multi Logo Detection, Taskbar Detection e Boundary Detection. Fondamentalmente, si tratta di rilevare in maniera "intelligente" la presenza di forme persistenti sullo schermo e muovere di conseguenza i pixel, o cambiare il valore di luminosità, in modo da evitare che questo tipo di persistenze producano il burn-in. Nel caso della prima funzione, quando il sistema rileva la presenza di più loghi statici e prominenti con contrasto sullo schermo, esegue automaticamente una scansione della loro forma e colore, riducendo quindi automaticamente la luminosità per prevenire problemi di burn-in.
Tornando all'uso di OLED congiuntamente a Windows, invece, quando il sistema rileva la presenza della barra delle applicazioni visualizzata sul desktop, esegue automaticamente una scansione della sua forma e riduce anche in questo caso la luminosità. Boundary Detection, invece, aggiusta la luminosità del bordo tra due immagini o tra un'immagine e lo sfondo dopo un certo numero di secondi. Panel Protect, che era presente anche sui monitor con OLED Care di precedente generazione, rileva le condizioni per cui potrebbe essere conveniente spegnere il pannello per qualche minuto: quindi, fondamentalmente se è troppo caldo o se immagini statiche sono rimaste impresse troppo a lungo. L'utente, quindi, deve aspettare circa 5 minuti (ma può anche decidere di ignorare l'avviso di Panel Protect e continuare a usare il monitor) con schermo completamente nero.
È molto difficile dire se queste accortezze producono degli effetti benefici e riescono a evitare l'insorgere del burn-in. Quest'ultimo, di solito, si evidenzia dopo mesi di utilizzo dei pannelli, mentre le nostre prove con MSI MPG 321URX QD-OLED sono andate avanti "solo" per qualche settimana, un periodo di tempo nel quale non abbiamo riscontrato nessun difetto assimilabile al burn-in.
Un altro problema a cui si può andare incontro con gli OLED è quello relativo alla visualizzazione non impeccabile dei caratteri sulle finestre bianche di Windows. L'organizzazione tipica dei sub-pixel degli OLED, infatti, può portare a una nitidezza non soddisfacente delle scritte o a effetti di sdoppiamento. Nei pannelli QD-OLED la disposizione dei sub-pixel è differente e riesce a scongiurare questo tipo di inconveniente: dobbiamo dire con ottimi risultati visto che la resa delle scritte è risultata impeccabile, come cerchiamo di trasmettere con questa foto.
Abbiamo definito MPG 321URX QD-OLED un monitor completo proprio perché mette insieme tante caratteristiche progettate per i giocatori, come l'alta frequenza di aggiornamento di 240 Hz e un tempo di risposta dichiarato di 0,03 ms (sostanzialmente confermato dai nostri test), prerogativa, come abbiamo detto degli OLED. Ma anche le due porte HDMI 2.1 che il monitor equipaggia sono interessanti, perché consentono di usarlo anche con le console di ultima generazione che richiedono una bandwidth elevata in modo da poter fornire al pannello immagini a risoluzione 4K e alla frequenza di aggiornamento di 120 Hz.
È ottima anche la resa dell'HDR su MPG 321URX. I display QD-OLED possono ottenere un controllo dei livelli di attenuazione dei pixel e offrire scene di nero puro senza la dispersione della retroilluminazione comune nei monitor LCD, il che si rivela particolarmente congeniale soprattutto in presenza dell'HDR. Anche per questo, il monitor MPG 321URX QD-OLED riesce a offrire un contrasto estremamente elevato ed è certificato VESA DisplayHDR True Black 400. Lo abbiamo provato con Cyberpunk 2077, uno dei migliori titoli in HDR, e abbiamo ottenuto risultati ottimi, come anche il seguente confronto fotografico, con tutti i limiti del caso trattandosi di semplici foto al pannello, riesce a evidenziare. In particolare, con HDR abilitato notiamo la presenza di elementi visivi che in modalità SDR non sono leggibili, soprattutto in congiunzione di aree della schermata di gioco particolarmente luminose o in ombra.


Il pannello è anche dotato di un rivestimento anti-riflesso in modo da potersi godere le immagini di gioco senza disturbi, mentre è disponibile anche una tecnologia per attenuare la luce blu che, spettrofotometro alla mano, riduce nel concreto l'intensità dell'emissione luminosa in corrispondenza delle lunghezze d'onda della regione del blu/violetto (420 nm - 480 nm).
Non manca la tecnologia di Adaptive Sync per sincronizzare la frequenza di aggiornamento del monitor con la quantità di frame erogata dalla GPU per eliminare effetti di stuttering e tearing. Parliamo di un sistema Compatibile G-Sync che mostra risultati prestazionali quasi del tutto allineati a quelli di un normale monitor G-Sync.
Abbiamo però osservato qualche fenomeno di instabilità della luminanza, che si nota principalmente in situazioni "non realistiche", e cioè con schermate statiche di colore grigio omogeneo. Durante il normale utilizzo, e nelle sessioni videoludiche, il fenomeno è presente ma passa di fatto inosservato. Quello che si riscontra è una repentina e veloce variazione della luminanza in maniera apparentemente simile al noto VRR Gamma Flickering (che può occorrere nel caso di pannelli OLED durante l'utilizzo di una frequenza di aggiornamento variabile, poiché la risposta del pixel OLED non è lineare a differenti frequenze di aggiornamento), ma l'osservazione empirica non ci consente di determinare se si tratti effettivamente di tale fenomeno oppure se la causa sia imputabile ad altro. Come dicevamo questo comportamento è evidente quasi esclusivamente osservando una schermata statica con un colore grigio. Osservando bene, e per qualche secondo, si può infatti notare in queste condizioni uno sfarfallio, che tuttavia diventa impercettibile in normali situazioni di gioco.
Oltre che con il suo OSD, comodo e colorato, MPG 321URX si può controllare anche attraverso la più versatile Gaming Intelligence App. Si installa sul PC e si connette al monitor tramite cavo USB upstream o USB-C per poter regolare l'OSD tramite mouse e tastiera. Questo ci permette di essere molto più precisi e di configurare nei minimi dettagli i vari profili colore, oltre che gli effetti di retroilluminazione che si trovano sulla parte posteriore del monitor o, ancora, aggiornarne il firmware. A proposito di retroilluminazione, inoltre, il monitor fornisce una delicata illuminazione ambientale che può essere facilmente sincronizzata con qualsiasi altro prodotto da gioco abilitato a Mystic Light.
Quanto alla porta USB-C menzionata, invece, questa è in grado di fornire una connessione elettrica a 90W, che può essere molto utile per la ricarica di smartphone, portatili o altri dispositivi informatici. Questo tipo di connessione è sempre più presente nei monitor di ultima generazione e si rivela decisamente funzionale per accrescere la comodità durante l'uso del monitor, che sia professionale o di intrattenimento.
MPG 321URX supporta anche la funzionalità KVM (Keyboard, Video, Mouse), che consente di controllare più dispositivi tramite un unico set di tastiera, mouse e monitor. I giocatori saranno interessati anche a Night Vision AI, una funzione che effettua regolazioni intelligenti della luminosità per le scene più buie nel gioco, in modo da poter scorgere dei dettagli in ombra o al buio. Di solito è utile soprattutto con alcuni sparatutto in prima persona ambientati in contesti particolarmente bui. Infine, Smart Crosshair è il classico mirino, che cambia automaticamente colore, in modo che sia visibile a prescindere dal colore delle immagini di gioco.
Passando ai test, il dato sulla latenza, tutto sommato, rientra in quelle che erano le nostre previsioni. Come al solito, abbiamo realizzato il test con lo strumento NVIDIA LDAT e, alla massima frequenza di aggiornamento, il risultato fatto registrare da MSI MPG 321URX QD-OLED è allineato alle aspettative. Più interessante è stato verificare cosa succede a frequenze di aggiornamento diverse da quella impostata di default. A 120 Hz, infatti, la latenza è salita a 16,5 ms, mentre a 60 Hz si è attestata su 24,4 ms. Questo risultato è per certi versi imprevedibile perché un monitor che si aggiorna 120 volte al secondo visualizza una nuova immagine ogni 8.33 millisecondi. Considerando che la latenza viene rilevata dal nostro test a metà schermo, il dato ottimale sarebbe di circa 4 millesimi di secondo. A 60 Hz, invece, sarebbe di circa 8 millesimi di secondo.
In realtà non è la prima volta che rileviamo latenze più alte dei dati attesi con i monitor gaming ad alta frequenza di aggiornamento, anche di ultima generazione, nel momento in cui si imposta una frequenza differente da quella originale. È ovvio che ci troviamo al cospetto di pannelli ultra performanti destinati in primo luogo ai giocatori PC più esigenti, che non si sognerebbero di modificare l'impostazione originale. Allo stesso tempo, anche in virtù della presenza delle porte HDMI 2.1, un monitor come questo MSI MPG 321URX QD-OLED potrebbe essere usato anche con le console, a frequenze di aggiornamento diverse dalla 240 Hz. In quest'ultimo caso, quindi, ci si potrebbe imbattere in una latenza leggermente più alta del normale, con ripercussioni comunque minime, quasi del tutto non percebili, soprattutto per il gioco single player.
Per quanto riguarda il tempo di risposta da grigio a grigio, abbiamo riscontrato un dato paragonabile a quello degli altri pannelli OLED testati, oltre che notevolmente migliore rispetto agli LCD. Abbiamo aggiornato il nostro strumento di visualizzazione del dato perché abbiamo bisogno di una precisione che vada al di là della prima cifra decimale per cogliere fino in fondo il valore aggiunto dato dagli OLED in termini di tempo di risposta. Per avere una comprensione più chiara dei concetti di tempo di risposta da grigio a grigio e latenza, del rapporto tra le due misure e di ciò che significa in termini concreti di visualizzazione vi rimandiamo a questo approfondimento che abbiamo realizzato proprio per chiarire alcuni concetti teorici.
Bilanciamento RGB
MSI MPG 321URX - User (nativo)
Curva di Gamma SDR
MSI MPG 321URX - User (nativo)
. Luminanza misurata |
---|
. Gamma standard 2.2 |
Rapporto di contrasto: ∞ : 1 |
Spazio Colore CIE 1931 - Coordinate cromatiche Yxy
MSI MPG 321URX - User (nativo)
. Gamut misurato | Copertura | Rapporto |
---|---|---|
. REC BT.709 | 99.99% | 143.44% |
. DCI P3 D65 | 98.88% | 105.74% |
. Adobe RGB | 94.13% | 106.34% |
. BT.2020 | 75.85% | 75.86% |
DeltaE - Macbeth Color Checker
MSI MPG 321URX - User (nativo)
Per quanto riguarda l'aspetto cromatico e quello tonale abbiamo riscontrato un comportamento molto buono, come testimoniato dai nostri test. La presenza del pannello QD-OLED consente di disporre di un'estensione cromatica molto buona, che restituisce una valida saturazione dei colori, assieme ad un ottimo rapporto di contrasto proprio della tecnologia OLED. La neutralità dei grigi non è impeccabile, ma le deviazioni rispetto al riferimento sono realmente minime e tali da non pregiudicare la resa delle immagini: a testimonianza di ciò si segnala l'ottimo risultato dell'analisi della fedeltà cromatica che con un valor medio di DeltaE inferiore a 2 decreta questo monitor adatto non solo per le esigenze del videgiocatore, ma anche per coloro i quali desiderassero utilizzarlo per attività creative.
Curva di Gamma HDR
MSI MPG 321URX - User HDR (Nativo - HDR True Black 400)
. Luminanza misurata |
---|
. Gamma SMPTE2084 HDR |
Rapporto di contrasto: ∞ : 1 |
Curva di Gamma HDR
MSI MPG 321URX - User HDR (Nativo - HDR Peak 1000nits)
. Luminanza misurata |
---|
. Gamma SMPTE2084 HDR |
Rapporto di contrasto: ∞ : 1 |
Il pannello OLED merita di indagare anche le prestazioni in ambito HDR, dove per questo monitor è possibile scegliere tramite il menù delle impostazioni la modalità HDR True Black 400 oppure la modalità HDR Peak 1000 nits. Nel primo caso avremo la luminanza di picco limitata a 465 candele su metro quadro, tra l'altro con una progressione tonale abbastanza buona (le bassissime luci risultano un poco affogate). Nel secondo caso il picco di luminanza può arrivare fino a 1000 candele su metro quadro, ma per rilevare questo comportamento è stato necessario ridurre l'area del campione di misura all'1% della dimensione dello schermo: questa modalità viene utilizzata nel caso si volesse apprezzare al meglio le rese dei bagliori e dei piccoli elementi luminosi, che verranno in questo caso riprodotti a luminanza elevata.
In conclusione, MSI MPG 321URX QD-OLED si è rivelato un ottimo monitor sia per completezza di funzionalità, che dal punto di vista delle nostre misure. Se già a occhio nudo fa un'ottima impressione per resa cromatica, nitidezza e profondità dei neri, i test confermano ottime prestazioni cromatiche, mentre la luminanza raggiunge valori importanti, con risvolti positivi soprattutto in termini di HDR. Non lasciatevi ingannare dalle anomalie che abbiamo rilevato per quanto riguarda sfarfallio e aumento delle latenze alla frequenza di aggiornamento non ottimale. La prima è propria di diversi pannelli OLED, mentre il secondo comportamento lo abbiamo riscontrato già in altri recenti monitor gaming. In entrambi i casi si notano in maniera molto sporadica, se non impercettibile. Al tempo stesso, la tecnologia OLED, abbinata ai Quantum Dot, si rivela sempre più congeniale al gaming, con tempi di risposta molto bassi, e con immagini stabili e nitide. Rispetto ad altri pannelli OLED, inoltre, un miglior arrangiamento dei subpixel garantisce maggiore fedeltà anche alle scritte nero su bianco, sicuramente poco trascurabili quando si parla di monitor. Certo, il prezzo di tutto questo non è proprio alla portata di tutte le tasche, costando MSI MPG 321URX QD-OLED 1.399€.
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info32 su desktop sono troppo grandi
oled che necessita ancora di artifizi per non fare burn in
troppo caldo da raffreddare
prezzo alto
32 su desktop sono troppo grandi
oled che necessita ancora di artifizi per non fare burn in
troppo caldo da raffreddare
prezzo alto
Non c'è proprio paragone con un LCD.
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