Recensione NVIDIA Shield Android TV, il set-top-box per il 4K

Dalla giornata di oggi diventa disponibile in Italia Shield Android TV, il set-top-box di NVIDIA basato sul SoC Tegra X1 capace di eseguire i giochi del Google Play, le piattaforme GeForce Now e GameStream e di accedere alle più popolari piattaforme di streaming come Netflix e Spotify. Ecco le nostre considerazioni dopo qualche giorno di test.
di Davide Fasola , Rosario Grasso , Nino Grasso pubblicato il 20 Giugno 2016 nel canale MultimediaNVIDIA
Prestazioni e consumi
Abbiamo confrontato NVIDIA Shield Android TV con alcuni recenti dispositivi portatili che sono basati su configurazioni hardware in qualche modo assimilabili a quelle del set-top-box NVIDIA. Che si conferma una soluzione decisamente più potente rispetto alla media, nonostante sia sui mercati stranieri ormai da circa un anno. Il valore aggiunto dato dal livello di sofisticazione rintracciabile nel più recente hardware mobile NVIDIA basato su Maxwell è evidente e, come visto in altre parti dell'articolo, si concretizza nella possibilità di giocare titoli elaborati localmente con un dettaglio grafico paragonabile a quello delle console di passata generazione.
Nei test sulla pura grafica 3D, Tegra X1 non ha sostanzialmente rivali, neanche quando si tratta di soluzioni giunte sul mercato in tempi nettamente più recenti. Solo iPad Pro gli tiene testa in alcuni benchmark, mentre Shield Tablet, il quale lo ricordiamo essere basato sul SoC di precedente generazione Tegra K1, rimane nettamente indietro. Da notare, inoltre, come i dispositivi con più di 2 core smaltiscano in maniera molto più efficiente i calcoli relativi alla fisica, solitamente assegnati al terzo o quarto core (da questo punto di vista i dispositivi Apple, con processori a 2 core, faticano maggiormente).
Solitamente si usano AnTuTu e Geekbench per valutare su base empirica le performance generiche della CPU con calcoli interi e a virgola mobile, sia utilizzando un singolo core che tutti i core disponibili all'interno del microprocessore adottato. I risultati dei test rimarcano per l'ennesima volta il vantaggio prestazionale dei dispositivi NVIDIA per quanto riguarda i calcoli alla base della grafica 3D, ma questo vantaggio non si conferma se si analizzano le performance lato CPU.
Abbiamo realizzato un confronto visivo tra Borderlands The Pre-Sequel al massimo dettaglio visivo possibile su un normale PC desktop e lo stesso gioco al massimo dettaglio visivo possibile su Shield Android TV. Come potete verificare voi stessi si tratta di un ridimensionamento della qualità piuttosto importante, soprattutto per quanto riguarda il dettaglio delle texture. Su Android TV il campo visivo è bloccato a 90 gradi, mentre nel caso della versione PC è liberamente configurabile fino a un massimo di 110 gradi. Bisogna poi aggiungere che questo gioco gira su Android TV a 30fps, mentre su PC solo di fascia media supera agevolemente i 60fps. Allo stesso tempo, è impressionante vedere un gioco con tale livello di dettaglio girare su un dispositivo con hardware da sistema mobile senza che sia in alcun modo aiutato nell'elaborazione.
Molto interessante anche la verifica dei consumi. Lo stesso Borderlands The Pre-Sequel è una delle applicazioni più esigenti da questo punto di vista, toccando un picco di 20W circa. Si tratta con ogni probabilità della potenza massima erogabile dall'alimentatore di Shield Android TV, visto che nelle nostre prove non abbiamo mai rintracciato consumi superiori a questa soglia. Un benchmark come Geekbench 3, così come altre applicazioni originariamente sviluppate per i dispositivi mobile, vanno a consumare leggermente meno. I consumi di GeForce NOW (provato con Tomb Raider) e di Netflix, se raffrontati all'Idle, sono sostanzialmente irrisori, perché in questi casi l'onere dell'elaborazione dei contenuti viene smaltito da remoto.
Detto questo, bisogna comunque aggiungere che la soglia dei 20W è comunque piuttosto elevata per un dispositivo che nasce come soluzione portatile. Anche perché dopo sessioni di gioco di qualche minuto la scocca si surriscalda leggermente, ma non abbiamo mai assistito a blocchi o malfunzionamenti di qualsiasi natura durante le nostre prove.