Wi-Fi di casa: come aumentare portata e velocità del segnale

Cresce il numero di dispositivi connessi al Wi-Fi, crescono le esigenze dei singoli client in termini di qualità del segnale e velocità garantita e diventa così fondamentale mettere a punto una rete domestica con buone caratteristiche. Vediamo in queste pagine alcuni possibili elementi sui quali intervenire per raggiungere un buon risultato
di Fabio Boneschi pubblicato il 10 Luglio 2014 nel canale MultimediaQualche strumento di misura per rendersi conto della situazione
L'accesso veloce al web è una prerogativa ormai irrinunciabile in casa, ma anche sul posto di lavoro oppure all'interno di locali pubblici, e le tecnologie Wi-Fi hanno il grosso compito di collegare i nostri dispositivi mobile - ma non solo - con una connessione internet. Ecco quindi che access point, router e accessori simili acquistano un'importanza estrema, diventano indispensabili per la vita di tutti i giorni, e forse nemmeno ce ne rendiamo conto.
Cresce la necessità di poter accedere al web e cresce parallelamente il numero di dispositivi che dobbiamo collegare alla nostra rete locale, con la certezza che il modo più comodo e flessibile sia l'utilizzo di soluzioni wireless. Ma la crescita del numero di dispositivi aumenta la complessità e le criticità della rete stessa, e in tale situazione è necessario creare un sistema dotato di massima efficienza, in grado cioè di sfruttare tutto il potenziale dei dispositivi hardware e della propria connessione al Web.
L'immagine mostra numericamente quanto descritto nelle righe precedenti: si prevede che nel 2017 a livello mondiale saranno 19 miliardi i dispositivi connessi al Web e, dato ancor più interessante, sul territorio USA viene stimato che in ogni casa connessa al Web vi siano in media 5,7 dispositivi con picchi fino a 4 di essi connessi contemporaneamente.
Lo scopo di queste pagine è proprio questo: individuare quali siano gli elementi da considerare per avere una rete wireless il più possibile performante e dove possibile mettere in atto modifiche o ottimizzazioni. Per procedere a ragion veduta con eventuali interventi sulla rete bisogna verificare la condizione di partenza nella quale ci si trova, raccogliere quindi dati e elementi utili per le successive operazioni.
È quindi necessario dotarsi di semplici strumenti software capaci di fornirci alcune indicazioni. Il primo elemento da considerare è la qualità del segnale Wi-Fi all'interno dei differenti locali dell'abitazione e la misura di questa grandezza è abbastanza immediata affidandosi ad esempio a InSSIDer disponibile per il download a questo indirizzo. Purtroppo le più recenti versioni del software utilizzano una licenza commerciale e offrono alcune interessanti opzioni solo a pagamento, ma è comunque disponibile anche l'ultima delle versioni rilasciate in modo free che offre già un buon livello di indagine.
Per chi invece vuole utilizzare per questa fase il proprio smartphone o tablet Android suggeriamo l'installazione di Analizzatore Wifi. La verifica del segnale è abbastanza semplice: basta muoversi da una postazione all'altra nell'abitazione e controllare l'intensità del segnale espressa in dBm. È utile prendere nota di questi valori per avere poi dati quantitativi sui quali sviluppare eventuali modifiche alla propria rete.
Gli strumenti software indicati offrono anche altre informazioni relative ad esempio allo standard utilizzato dalla propria rete Wi-Fi, alla presenza di altre SSID nelle vicinanze e all'utilizzo/affollamento dei canali disponibili. Con questa prima raccolta di dati è possibile procedere ad alcune considerazioni. Una precisazione: con SSID (service set identifier) si indica il nome assegnato a una rete Wi-Fi.
Per prima cosa si potrà verificare se oltre alla propria rete wireless ve ne siano anche altre e, eventualmente, se tali altre SSID siano attive su canali adiacenti o sul medesimo da noi usato. Quest'ultima condizione è una delle più comuni fonti di malfunzionamento: come impostazione di default access point e router scelgono in modo autonomo un canale sul quale attivare il collegamento Wi-Fi e, in linea teorica, tale scelta dovrebbe essere fatta proprio per evitare congestionamenti dei canali o interferenza tra reti adiacenti.
Non sempre queste soluzioni automatizzate funzionano correttamente e InSSIDer può rivelarsi fondamentale per risolvere situazioni simili. Nel caso in cui sul medesimo canale vi sia un'altra rete Wi-Fi, ad esempio quella di un vicino di casa, è sufficiente entrare nel pannello di controllo del router o dell'access point e selezionare il modo autonomo il canale scegliendone uno libero o meno utilizzato di altri. Alcuni dispositivi di rete offrono dal proprio pannello di controllo chiare informazioni in merito all'occupazione di un canale: è il caso dei prodotti Fritz!Box che aggiungono anche dettagli in merito a interferenze provenienti da sorgenti non riconducibili a dispositivi Wi-Fi. La presenza onboard di questo strumento rende superfluo l'uso di InSSIDer o software simile per questo specifico controllo.