Wi-Fi di casa: come aumentare portata e velocità del segnale

Cresce il numero di dispositivi connessi al Wi-Fi, crescono le esigenze dei singoli client in termini di qualità del segnale e velocità garantita e diventa così fondamentale mettere a punto una rete domestica con buone caratteristiche. Vediamo in queste pagine alcuni possibili elementi sui quali intervenire per raggiungere un buon risultato
di Fabio Boneschi pubblicato il 10 Luglio 2014 nel canale MultimediaUno sguardo alle possibilità offerte dalle tecnologie di ultima generazione
Sul fronte della sicurezza implementata in una rete domestica Wi-Fi riteniamo utile suggerire l'utilizzo delle tecnologie WPA2 capaci di offrire un'adeguata protezione e ormai ampiamente diffuse anche sui client di basso costo. Assolutamente poco raccomandabile invece la disabilitazione di ogni protezione - sia essa WEP o WPA in ogni sua declinazione - infatti una situazione simile espone l'utente a rischi non da poco che vanno ben oltre al possibile accesso al proprio PC da parte di sconosciuti. Suggeriamo di proteggere anche l'eventuale rete dedicata agli ospiti, e solo in questo specifico caso potremo scegliere una password mnemonicamente semplice da memorizzare, conservando in un luogo facilmente accessibile tutti gli eventuali parametri da comunicare al nostro ospite.
Chiudendo una sorta di cerchio descritto nel corso delle pagine precedenti riportiamo l'attenzione sull'importanza assunta al giorno d'oggi dall'accesso al web. Abbiamo delineato una serie di situazioni migliorabili con semplici interventi dell'utente ma c'è un aspetto che può essere difficilmente risolto, ovvero quando è il nostro Internet Service Provider a non garantirci l'accesso al web per problematiche tecniche.
In queste situazioni è molto utile avere un'opzione di backup e a tal proposito segnaliamo che alcuni router Wi-Fi permettono il collegamento di una chiavetta 3G attraverso la porta USB presente sul dispositivo. Si tratta ovviamente di una soluzione di emergenza che offrirà prestazioni limitate rispetto al collegamento abituale, ma il ricorso alla chiavetta 3G consente in tempi rapidi di garantire l'accesso a tutti i client normalmente connessi al Wi-Fi senza modificare la configurazione di nessun dispositivo client. In altre parole, il passaggio dalla performante connessione fornita dall'ISP a quella garantita dalla chiavetta 3G risulterà del tutto trasparente per l'utente.
Una soluzione ancor più evoluta è l'utilizzo di router dotati di doppia porta WAN che permettono il collegamento contemporaneo a due ISP e di fatto offrono una risoluzione immediata del problema nel momento in cui una connessione al Web ha un malfunzionamento. In questo tipo di router è infatti previsto che in caso di problemi della connessione WAN principale l'accesso al Web venga garantito dalla seconda WAN. E con questi dispositivi si aprono anche ulteriori scenari nei quali ad esempio il carico di rete viene ripartito e bilanciato sulle due WAN.
In queste pagine abbiamo affrontato in panoramica varie tipologie di problemi che coinvolgono più di frequente le reti Wi-Fi domestiche. Abbiamo descritto situazioni in cui vi siano problemi di copertura del segnale radio, altri di congestionamento, altri ancora derivanti da applicazioni critiche e per ognuna di queste situazioni abbiamo offerto un commento e alcuni possibili suggerimenti.
In conclusione dedichiamoci a quali possono essere le prossime evoluzioni in questo specifico ambito. Il grafico seguente mostra una previsione sulle modalità e tempistiche attese per la diffusione degli standard Wi-Fi: il 2014 dovrebbe rappresentare l'anno in cui lo standard 802.11ac diverrà ampiamente diffuso sul mercato, per poi diventare negli anni a seguire la soluzione tecnologica di riferimento. Nel grafico è anche visibile una componenti di colore rosso relativa a prodotti definiti Tri-band che saranno disponibili nei prossimi anni. Si tratta di apparecchi in grado di gestire una comune rete con standard 802.11ac o 802.11n a cui si affianca una terza opzione commercialmente nota come WiGig e destinata a offrire connettività veloce (si parla di un velocità teoriche prossime a 6Gbps) a breve distanza per la gestione di streaming video o applicazioni simili.
L'introduzione del nuovo standard 802.11ac porta con sé maggiori velocità teoriche del collegamento mantenendo anche le buone caratteristiche relative alla copertura del segnale radio offerto dal precedente 802.11n e MIMO. Non bisogna però farsi abbagliare dai comunicati dei produttori che promettono connessioni wireless superiori al Gigabit - valore determinato non sul singolo link ma come somma dei collegamenti offerti nelle due bande di frequenza. Per avere un'idea di quelle che possono essere le opportunità reali offerte da questo standard vi invitiamo alla lettura di questo articolo.
Si tenga presente inoltre che per beneficiare al massimo delle opportunità offerte dal nuovo protocollo è necessario che anche il client e non solo il router lo supporti. E al momento attuale i dispositivi mobile capaci di garantire tale collegamento sono ancora pochi. Un ulteriore balzo in avanti in termini di prestazioni del collegamento Wi-Fi vi sarà con l'introduzione sul mercato dei prodotti WiGig che utilizzando la banda dei 60GHz offriranno collegamenti punto-punto fino a 6Gbps.
29 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoquasi tutto quello che avete detto lo sapevo già, ma solo perchè mi ero sbattuto ad affrontare questo problemi sul forum od altri siti, quindi è utilissima una guida semplice e facilmente fruibile come questa.
Solo alcuni appunti:
- Insidder esiste anche per Android (e credo per altri OS mobile), ottimo software comunque anche la versione per PC, mi è stata utilissima.
- Installare antenne con guadagno maggiore, comporta un problemino nella diffusione del segnale, nel senso che esso si propaga come il segnale generato da un dipolo, quindi nello spazio ha una forma toroidale (a ciambella)...quindi aumenta la superficie nel piano ortogonale all'asse dell'antenna, ma lo peggiora superiormente ed inferiormente. (comunque è orientabile).
Una antenna da 2dbi standard invece ha una propagazione del segnale di forma diciamo "sferica".
Un ottimo modo per aumentare la propagazione del segnale senza spendere soldi, è quello di creare delle mini parabole in carta stagnola o con delle lattine tagliate e modellate ad hoc. A questo punto si ha un segnale "direzionale", ma si ha un guadagno in alcuni casi incredibile.
(ricordare che comunque una connessione wi-fi è bidirezionale, quindi se c'è 1 emettitore che è un punto debole ok, altrimenti non si guadagna niente)
- La copertura massima come estenzione si ha solamente con il wi-fi a 2.4 Ghz, già le connessioni a 5Ghz (seppur più prestanti a livello di velocità di punta), hanno una copertura inferiore in quanto vengono ostacolate in modo maggiore dalle pareti.
Se ci fate caso in genere connessioni b/g/n a 2.4 Ghz hanno la massima copertura intesa come distanza di funzionamento identica, solo che il protocollo n generalmente garantisce una velocità di funzionamento superiore a parità di distanza.
Il problema più grande che ho col mio Wi-Fi è un'apparente malfunzionamento del protocollo 802.11n. Se utilizzato, la connessione smette di funzionare aleatoriamente dopo un certo periodo di tempo. Inutile provare a riagganciarmi e sono costretto ogni volta a riavviare il router. Con connessione 802.11g mai avuto questo problema. Infatti ora come ora uso solo questo protocollo perchè non riesco a venire a capo del problema.
Causa? Problemi di driver?
Poi io ho una connessione in fibra a 200Mbps (non vivo in Italia) e anche il semplice andare su internet da un portatile verrebbe castrato dalla connessione wifi nel caso dovessi scaricare qualcosa di grosse dimensioni (non parlo di P2P che viene fatto direttamente dal NAS).
Io uso persino una aggregazione di due link eth da 1Gbps (tot 2Gbps) per la connessione diretta NAS-PC Desktop principale con la quali si riesce ad avere una Byte-Rate di trasferimento con un picco di 70MB/s.
L'802.11ac è ancora troppo caro ed in ogni caso non è ancora ai livelli del cavo, forse con l'802.11ad con i suoi 7Gbps anche se sarà a 60Ghz, ma nel frattempo potrebbero diffondersi anche connessioni via cavo a 10Gbps su rame (802.3ae) regge fino a 55m con cavo eth Cat 6 o 100m con cavo eth categoria 6A o 7. L'unico problema è che richiede parecchia capacità di calcolo anche se esistono schede PCI-Ex 2.0 10GiBE che montano una cpu e una ram (tipo scheda video) che quindi lavorano autonomamente, tuttavia costano quanto un intero PC di fascia alta.
Si insomma quasi
- I dispositivi non sono 19 milioni ma 19 miliardi
- non è che ogni utente dispone di 5,7 dispositivi, ma ogni casa ha mediamente 5,7 dispositivi connessi
- la media di 4 dispositivi per casa avviene durante le ore di picco
Solo alcuni appunti:
......
- Installare antenne con guadagno maggiore, comporta un problemino nella diffusione del segnale, nel senso che esso si propaga come il segnale generato da un dipolo, quindi nello spazio ha una forma toroidale (a ciambella)...quindi aumenta la superficie nel piano ortogonale all'asse dell'antenna, ma lo peggiora superiormente ed inferiormente. (comunque è orientabile).
Una antenna da 2dbi standard invece ha una propagazione del segnale di forma diciamo "sferica".
Un ottimo modo per aumentare la propagazione del segnale senza spendere soldi, è quello di creare delle mini parabole in carta stagnola o con delle lattine tagliate e modellate ad hoc. A questo punto si ha un segnale "direzionale", ma si ha un guadagno in alcuni casi incredibile.
(ricordare che comunque una connessione wi-fi è bidirezionale, quindi se c'è 1 emettitore che è un punto debole ok, altrimenti non si guadagna niente)
- La copertura massima come estenzione si ha solamente con il wi-fi a 2.4 Ghz, già le connessioni a 5Ghz (seppur più prestanti a livello di velocità di punta), hanno una copertura inferiore in quanto vengono ostacolate in modo maggiore dalle pareti.
Se ci fate caso in genere connessioni b/g/n a 2.4 Ghz hanno la massima copertura intesa come distanza di funzionamento identica, solo che il protocollo n generalmente garantisce una velocità di funzionamento superiore a parità di distanza.
A parità di potenza irradiata il maggior guadagno di un'antenna avviene a favore di certe direttrici, ed a scapito di altre, penalizzando l'uniformità di propagazione e rischiando di creare zone d'ombra. Le antenne direttive tra postazioni mobili possono creare più danni che vantaggi.
Il geniale sistema di paraboline autocostruite in stagnola (incollata su cartone ricurvo ex scatola biscotti nel mio caso, a sezione di cilindro per normale polarizzazione verticale) è una pratica (strabiliantemente) valida solo se il marchingeno è applicato anche all'apparecchiatura utente e questa si trova in prossimità della direttrice di propagazione massima possibilmente senza ostacoli intermedi.
Il passaggio a canali di frequenza più elevata, da 2.5 a 5 GHz nel nostro caso, comporta gli svantaggi delle onde molto corte: gli ostacoli non vengono più aggirati per diffrazione, e la comunicazione diventa possibile solo in linea di visuale libera: siamo su frequenze non lontane da quelle radar per non dire satellitari, e sappiamo che un ostacolo riflette l'onda radar impedendole di proseguire oltre. E fenomeni di riflessione multipla casuale possono creare anche loro più danni che vantaggi.
toh, un buon vecchio darkiller
riguardo all'estensione di range per come la vedo io la cosa migliore è fare una pianificazione degli spazi e delle portate degli ap che si ha a disposizione
se si ha una casa "copribile" con un singolo ap posizionabile bene o male al centro quella risulta la soluzione migliore
se si ha una casa "stretta e lunga" e non si ha modo di posizionare l'ap grossomodo al centro (nota quando parlo di centro intendo centro ideale del segnale considerando ostacoli e affini) la cosa migliore è optare un impostazione a 2 torri
si mettono un paio di access point collegati con un bel cavozzo di rete eth passato nelle canaline e via
per i meno avvezzi andando incontro ai limiti di banda della soluzione proprietaria e magari risparmiando anche su uno dei due ap... si può usare una coppia di powerlines collegate al principale con la powerline secondaria che faccia anche da ap wifi (oddio risparmiando... le powerline costano + di una coppia di ap economici e un cavo di 20-30 metri)
io anche cmq sono uno che preferisce di gran lunga evitare il wifi ove non necessario... le console si possono benissimo cablare, il wifi lo si usa solo per smartphones e tablets..
Poi io ho una connessione in fibra a 200Mbps (non vivo in Italia) e anche il semplice andare su internet da un portatile verrebbe castrato dalla connessione wifi nel caso dovessi scaricare qualcosa di grosse dimensioni (non parlo di P2P che viene fatto direttamente dal NAS).
Io uso persino una aggregazione di due link eth da 1Gbps (tot 2Gbps) per la connessione diretta NAS-PC Desktop principale con la quali si riesce ad avere una Byte-Rate di trasferimento con un picco di 70MB/s.
L'802.11ac è ancora troppo caro ed in ogni caso non è ancora ai livelli del cavo, forse con l'802.11ad con i suoi 7Gbps anche se sarà a 60Ghz, ma nel frattempo potrebbero diffondersi anche connessioni via cavo a 10Gbps su rame (802.3ae) regge fino a 55m con cavo eth Cat 6 o 100m con cavo eth categoria 6A o 7. L'unico problema è che richiede parecchia capacità di calcolo anche se esistono schede PCI-Ex 2.0 10GiBE che montano una cpu e una ram (tipo scheda video) che quindi lavorano autonomamente, tuttavia costano quanto un intero PC di fascia alta.
Certo, è di gran lunga preferibile la rete cablata (LAN) al WiFi, più comodo solo se l'utente è mobile, ma sicuramente meno efficiente, meno stabile e meno sicuro.
Non sono certo ferrato come te sull'argomento, ne' altrettanto HWdotato, ma la mia esperienza pratica mi dà risultati decisamente migliori di quelli che prospetti tu.
Ho linea FastWeb fibra 100 Mb/sec (purtroppo abito in Italia, TO), e l'HAG FW (immaginalo come un modem ADSL+HUB) mi fornisce oltre alla connessionne voce, 3 connessioni LAN da 100 Mb/sec ed una connessione WiFi da 50 Mb/sec., ma tali velocità, a differenza di come lamenti tu, sono reali, provate e cronometrate con download paralleli in grado di saturare la banda disponibile.
Mai e poi mai mi è capitato di avere problemi con filmati streaming 1080p anche attraverso WiFi (50 Mb son poi circa 6 MB, di regola sufficienti allo scopo), e questo non solo su PC ma anche su giocattoli mobili come il tablet da 69 euro (sessantanove, numero che mi ricorda altro), che poi collegato via uscita miniHDMI FullHD al TV FullHD di casa mi fa godere a pieno senza incertezze di sorta, e senza aver speso millanta euro di Smart TV varie.
Gli adapter delle mie apparecchiature sono tutti volgarissimi 802.11b/g/n, i 100 mq. dell'abitazione sono tutti coperti con segnale "eccellente", due piani sopra e sotto la connessione è ancora stabile per lo meno sul portatile...
Ti ho riportato fedelmente le mie esperienze, che altro dire?
Si cita infatti un solo proframma per l'analisi del wifi, ma neanche un'indicazione su come usarlo o una semplice citazione di quali sarebbero gli strumenti molto utili disponibili solo sulla versione a pagamento.
Non si fa neanche cenno, ad esempio, che la banda a 5ghz fornisce una minore copertura del segnale, anche se a fronte di una maggiore velocità...
Da Hwupgrade mi aspettavo molto di più: gli approfondimenti ,in passato, erano più numerosi ed erano veramente interessanti.
Mi dispiace vedere come siate cambiati in peggio da quando ho iniziato a seguirvi (anche prima della mia iscrizione al forum)
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