Wi-Fi 802.11ac: reti wireless sempre più veloci

I nuovi dispositivi Wi-Fi in standard 802.11ac vengono pubblicizzati dai produttori con velocità di trasferimento superiori al gigabit. Ma quali solo le prestazioni reali? E quali le possibilità offerte all'utente?
di Fabio Boneschi pubblicato il 18 Aprile 2014 nel canale MultimediaConclusioni
Le prove condotte in un ambito di impiego il più possibile reale hanno evidenziato che effettivamente i nuovi dispositivi in standard 802.11ac offrono migliori prestazioni: in condizioni ottimali la velocità di trasferimento è ben superiore rispetto a quanto offerto da un link 802.11n, vantaggio che permane anche all'aumentare della distanza. Oltre a ciò c'è da sottolineare che il nuovo standard opera nella frequenza dei 5GHz, porzione di spettro che al momento attuale non risulta troppo congestionata.
Purtroppo però per poter beneficiare del nuovo standard è necessario che anche il client supporti tali nuove tecnologie, in caso contrario si avrà a disposizione un collegamento 802.11n nella gamma dei 5GHz. Questa retrocompatibilità è un interessante elemento a favore delle nuove soluzioni: inoltre, la presenza in rete di un dispositivo con standard differente da 802.11ac, non influenza l'intero network, problematica che in passato invece accadeva di frequente e limitava la velocità di trasferimento.
Nelle pagine precedenti abbiamo descritto alcuni dispositivi a nostra disposizione il cui prezzo si attesta orientativamente tra i 130 e i 280 Euro. Questa cifra è di sicuro superiore rispetto al costo di un comune router con tecnologia Wi-Fi 802.11n: in commercio si trovano soluzioni anche a 50 o 60 Euro. Potremmo dire che il delta costo rispetto ai router più recenti sia il prezzo da pagare per avere a disposizione una velocità di collegamento superiore, ma le differenze sono anche altre.
Le componentistiche hardware dei nuovi router, e più in particolare i SoC implementati con quantitativi di RAM e flash memory non indifferenti, sono in grado di fare la differenza anche in situazioni di impiego gravose. E dovendo acquistare un router per impiego domestico crediamo sia doveroso essere lungimiranti, capire che il numero di dispositivi connessi in Wi-Fi è destinato a crescere sempre più e che quindi anche il router diviene un elemento importante della propria infrastruttura domestica. Nel caso del Fritz!Box 7490 di AVM alle osservazioni precedenti va aggiunto anche il fatto che il prodotto mette a disposizione funzionalità telefoniche aggiuntive e un modem ADSL.
Per il momento le prestazioni velocistiche migliori offerte dall'802.11ac sono disponibili con un limitato numero di moduli Wi-Fi o in alternativa installando sul client uno degli adapter dedicati. In futuro però la situazione è destinata a mutare, infatti, già alcuni smartphone top di gamma oggi supportano il nuovo standard; e la stessa considerazione riguarda i più recenti notebook. Inoltre, i router 802.11ac con l'implementazione di Multi-user MIMO -caratteristica descritta nella seconda pagina di questo articolo - promettono una miglior efficienza nella gestione dei flussi di dati verso i singoli client anche in presenza di un elevato numero di dispositivi connessi contemporaneamente al router.
Di sicuro l'integrazione di moduli 802.11ac su dispositivi mobile presenterà in futuro nuove problematiche per la necessità di progettare un sistema di antenne evoluto, opzione che su apparecchi di piccole dimensioni è difficoltosa. Sui router questo problema ha un minor impatto avendo a disposizione ampi spazi e sufficienti volumi interni agli chassis, anche senza arrivare a soluzioni particolari ed evolute come nel caso del Netgear R7000.
Nelle pagine dedicate alle descrizione dei quattro prodotti abbiamo evidenziato le caratteristiche essenziali dei dispositivi rilevando pregi e difetti. Riprendiamo qui in sintesi tali elementi mettendoli tra loro in relazione. La soluzione di Sitecom offre buone possibilità da un punto di vista dell'installazione garantendo un livello di funzionalità medio, pagando però rispetto alla concorrenza prestazioni velocistiche di picco inferiori.
Il router fornito da D-Link invece si fa apprezzare per la compattezza e per le velocità di picco elevate anche se il livello funzionale offerto è inferiore rispetto agli altri prodotti analizzati. Per questo router inoltre la presenza di una sola porta USB 3.0 potrebbe essere un'eccessiva limitazione imposta all'utente: non sarà infatti possibile gestire contemporaneamente la condivisione di una stampante e di un hard disk. Per quanto riguarda il Netgear R7000, da un punto di vista funzionale non abbiamo nulla da eccepire, come anche sul fronte delle prestazioni velocistiche di picco e delle possibili modalità operative configurabili. Per questo modello restano da considerare le dimensioni importanti, l'ingombro del sistema di antenne e il design molto particolare.
Il Fritz!Box di AVM si colloca su un livello differente rispetto ai tre router: per questo modello possiamo infatti considerare le buone prestazioni del transfer rate a breve distanza dal dispositivo, prestazioni che al crescere della distanza diminuiscono maggiormente rispetto agli altri prodotti analizzati. Ancora una volta sottolineiamo per questo prodotto la completezza dal punto di vista delle funzionalità disponibili.
I test hanno evidenziato inoltre che per tutti i quattro prodotti la possibilità di sfruttare le potenzialità della connessione USB 3.0 attraverso la rete Wi-Fi in standard 802.11ac sia da considerare un'opzione in grado di garantire un flusso di dati limitato, e su questo aspetto è il modello Sitecom quello che garantisce prestazioni inferiori.
Ma in conclusione chi oggi dovrebbe acquistare un dispositivo 802.11ac e sobbarcarsi un costo mediamente superiore rispetto a prodotti di generazione precedente? La risposta non è difficile: chi ha necessità di garantire un link ad alta velocità a uno o più dispositivi domestici, e al medesimo tempo offrire accesso al Wi-Fi a un elevato numero di dispositivi.
24 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoper le velocità in usb temo che se non si arriverà ad una cosa in stile class action e non ci sarà abbastanza informazione in tal senso nessuno dei produttori migliorerà la situazione
la usb3 messa li a marketing proprio.. non si raggiunge manco una usb2 risicata in quanto a velocità... bah
più la seconda
per le velocità in usb temo che se non si arriverà ad una cosa in stile class action e non ci sarà abbastanza informazione in tal senso nessuno dei produttori migliorerà la situazione
la usb3 messa li a marketing proprio.. non si raggiunge manco una usb2 risicata in quanto a velocità... bah
Quoto il discorso sul TP Link, che sarebbe stato molto interessante nella comparazione.
Per quanto riguarda la velocità delle USB, mi stupisco dei risultati ottenuti dalla redazione: io ho un Netgear R6250 (stesso hardware dell'R7000, ma WiFi AC 1600MBit), e collegando alla USB 3 del router un banale hard disk 2.5" a piatti con interfaccia USB 2 trasferisco dati a 30 MByte/s, che è la stessa velocità che ottengo collegando direttamente il disco al computer. Sembra strano che con la configurazione provata la velocità sia di appena pochi megabyte.
pgp
Per quanto riguarda la velocità delle USB, mi stupisco dei risultati ottenuti dalla redazione: io ho un Netgear R6250 (stesso hardware dell'R7000, ma WiFi AC 1600MBit), e collegando alla USB 3 del router un banale hard disk 2.5" a piatti con interfaccia USB 2 trasferisco dati a 30 MByte/s, che è la stessa velocità che ottengo collegando direttamente il disco al computer. Sembra strano che con la configurazione provata la velocità sia di appena pochi megabyte.
pgp
davvero?
principalmente perchè non fanno offload su elettronica dedicata manco per nulla e transitano tutto su processore, stupido ma sembra esser quello il motivo... niente dma a palla etc... mah :\ e ovviamente avendo cpu risicate..
Velocità sulla Scatola e Velocità Reale
Quello che trovo assurdo è che dei 1.700 Mbits teorici, che più o meno corrispondono a 200 MBytes teorici, effettivamente diventano solo una 20 di MByte in situazioni ottimali...I Mb stanno diventando come i Watt PMPO di qualche altoparlanti per PC da 10€ e 200 W PMPO !!!
È troppo grande il divario, in questo modo il valore dichiarato non rende più l'idea di cosa si acquista, sta diventando una questione di marketing...
P.S. Per la redazione: come mai non avete condotto un test con software dedicato tipo Jperf ???
Piu' che altro e' che il rame e' il rame (come la fibra e' la fibra). Nel wifi c'e' una sostanziale differenza tra throughput in condizioni ideali e throughput reale, essendoci in gioco molte piu' variabili
http://www.linksys.com/it-eu/products/routers
Già sbavo per il WRT1900AC
http://www.linksys.com/it-eu/products/routers
Già sbavo per il WRT1900AC
Carino, e' pure compatibile con OpenWRT.
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