Videologic DigiTheatre

Videologic DigiTheatre

Analisi prestazionale del sistema Videologic DigiTheatre e considerazioni sulle tecnologie utilizzate.

di pubblicato il nel canale Multimedia
 

Perché utilizzare un sistema audio Dolby Digital 

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Kit Videologic DigiTheatre

I filmati DVD stanno conoscendo una diffusione sempre più capillare; se inizialmente i costi elevati di supporti e hardware ne hanno in parte ostacolato la vendita, attualmente si assiste ad un continuo calo dei prezzi e i costi d'acquisto di un sistema di riproduzione DVD (audio e video) completo stanno diventando sempre più accessibili.

Quali sono i componenti essenziali di tale tipo di sistemi? Abbiamo:

  • lettore DVD: componente fondamentale, è in tutto e per tutto simile ad un lettore CD-Rom salvo il fatto che legge anche i supporti DVD oltre a questi ultimi. Per tutti i dettagli sulle differenze tra DVD e CD-Rom si faccia riferimento a questa pagina.
  • scheda di decompressione: i film DVD vengono memorizzati su supporto magnetico utilizzando il formato di compressione MPEG-2; tali filmati devono naturalmente essere decompressi prima di poter essere visualizzati. Questa procedura può essere svolta sia via software, con appositi programmi che si servono della potenza di calcolo propria del processore utizzato, sia via hardware, utilizzando l'apposito supporto fornito dal chip video. A sua volta, questo secondo tipo di riproduzione può dividersi in due tipologie: o si utilizza la scheda video montata nel sistema, il cui chip integra al suo interno funzioni di accelerazione di alcune delle operazioni utilizzate durante la decompressione dei filmati MPEG-2, oppure si affianca a quest'ultima una scheda di decompressione MPEG-2, la quale ha l'unico compito di procedere via hardware alla decodifica dei filmati memorizzati sul supporto DVD.
  • impianto audio: la riproduzione dell'audio di un film DVD può essere di vario tipo, in quanto i formati audio supportati sono differenti ed è questo, oltre alla qualità dell'output video, uno dei principali aspetti della riproduzione DVD. I formati audio possibili sono:
  • LPCM: E' un formato digitale non compresso, quindi non soggetto a decodifica. E' analogo al formato presente nei normali CD audio, e la qualità è uguale o superiore ad essi. Può essere digitalizzato a 48 o 96 KHz, da 16 fino a 24 bit (per confronto, lo standard CD Audio prevede 44 KHz a 16 bit). Questo formato assicura una qualità altissima ma non è di tipo "spaziale", quindi non c'è l'effetto surround.
  • Dolby Digital AC-3: E' un formato digitale compresso multi-canale, per utilizzarlo è necessario un sistema di decodifica esterno. Deriva dal formato LPCM e mantiene un sample-rate di 48 Khz fino a 24 bit, con un bit-rate variabile da 64 a 448 Kbit per secondo. Consente il miglior effetto di spazialità grazie al supporto di fino a 5.1 diffusori (5 principali più il sub-woofer). Rappresenta lo standard per ottenere il  migliore effetto di home-theatre.
  • MPEG-2 audio: Da non confondere con l'MP3, è un formato digitale compresso multi-canale (come il Dolby Digital AC-3), deriva dall'originario LPCM e mantiene un sample rate di 48 KHz ma a 16 bit. Il bit-rate può variare da 32 a 912 Kbit per secondo. Può utilizzare fino a 7.1 diffusori (due frontali, due laterali, due posteriori, uno centrale più il sub-woofer). Nonostante possa utilizzare 8 diffusori, il Dolby Digital rimane migliore.
  • DTS: Digital Theatre Sound, altro formato digitale multi-canale, compresso a 48KHz, fino a 20 bit per sample. Il data-rate varia da 64 a 1536 Kbit/sec. Una particolarità è il sistema di codifica/decodifica in tempo reale che consente di codificare i 6 canali audio nello spazio previsto per i due canali a 16 bit della modalità LPCM, per poi essere ricostruito durante la riproduzione agli originari 8 canali. Non molto utilizzato.

Queste sono le modalità tipiche che si trovano sulle tracce di un DVD; oltre a queste c'è la famigerata modalità Dolby Pro-Logic. Di cosa si tratta?
La modalità Dolby Digital AC-3 (o la MPEG-2) può essere trasformata in modalità Dolby Pro-logic attraverso un processo di "down-mixing". Nei player DVD c'è un codificatore che riduce i 5.1 canali del Dolby Digital in una modalità a 2 canali analogica o digitale; quindi il sistema di riproduzione Dolby Pro-logic ricava 4 o più uscite da questi due canali. E' ovvio che la qualità a questo punto subisce un degrado, in particolare dell'effetto surround, infatti ora non c'è più l'indipendenza sonora di ogni diffusore. Questa modalità è necessaria per assicurare la compatibilità del segnale audio con i vecchi sistemi di diffusione sonora.

Per ottenere l'audio Dolby Digital è necessario disporre di due elementi: una scheda di decodifica hardware con uscita audio digitale (oppure un player DVD stand-alone) e un sistema di decodifica esterno AC-3 con 5+1 diffusori. E' naturalmente sempre possibile utilizzare una tradizionale scheda audio da connettere, via apposito cavetto interno, al lettore DVD; così facendo si ottiene una riproduzione audio stereofonica ma si perde buona parte del feeling proprio della riproduzione DVD, data per l'appunto dall'audio spaziale.

Tali componenti (lettore, scheda di decompressione e decoder audio più altoparlanti) sono disponibili sia per il collegamento a PC che come soluzione esterna da collegare al proprio televisore; essendo questo un sito hardware ci occuperemo solo della prima soluzione, fermo restando che riferendosi a kit per la tradizionale televisione i principi teorici rimangono invariati.

Il Kit Videologic DigiTheatre è un sistema di altoparlanti amplificati completo di decoder esterno AC-3 5.1, con il quale poter riprodurre filmati MPEG-2 sfruttando le decodifiche Dolby Digital e Dolby Pro-Logic. Vediamone qui di seguito la costruzione.

 
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