Core Ultra 200S: Arrow Lake è un nuovo inizio per le CPU desktop Intel

Un nuovo design, nuove architetture per offrire maggiori prestazioni, una NPU a bordo, una grafica Xe-LPG più potente della vecchia GPU e una sensibile riduzione di consumi e temperature sono le basi dei Core Ultra 200S di Intel, nome in codice Arrow Lake. Scopriamo cosa offriranno le nuove CPU, in vendita dal 24 ottobre, capitanate dal Core Ultra 9 285K.
di Manolo De Agostini pubblicato il 10 Ottobre 2024 nel canale ProcessoriCoreArrow LakeIntel
Se è vero che Intel oggi si trova in un momento complesso e difficile della propria storia, è anche vero che non ci si è trovata dall'oggi al domani e le radici dei problemi sono radicate nel passato, ben prima dell'arrivo a CEO di Pat Gelsinger, con una sequela di scelte ed errori che prima o poi avrebbero dovuto presentare il conto.
L'attuale CEO di Intel lo sapeva bene e per questo ha varato un ambizioso piano fatto da una parte di un'imponente espansione produttiva e dall'altra al ritorno alla competitività nell'ambito dei processi e delle architetture. Un piano che richiede tempo, molto tempo e che nel giro di pochissimo è stato investito dall'intelligenza artificiale, dove a Intel manca un acceleratore al livello di quello della concorrenza e dove stanno confluendo la maggior parte dei capitali.
Se il lato produttivo è certamente quello più impegnativo monetariamente e in termini di tempo, Intel sta in questi mesi tornando a battere colpi importanti in termini di prodotti competitivi.
Sul fronte server ecco le CPU Xeon 6 (Sierra Forest e Granite Rapids), che rappresentano un netto passo avanti rispetto alle soluzioni passate che non sono riuscite ad arginare la crescita di AMD con gli EPYC.
Lato mobile, il mese scorso è arrivato Lunar Lake, i Core Ultra 200V, e che possiamo dirvi che si tratta di un processore tecnicamente molto valido, capace di rispondere alle esigenze moderne di autonomia, IA e grafica avanzata.
Adesso arriva un nuovo tassello del percorso di redenzione di Intel con le CPU desktop nome in codice Arrow Lake-S, ma che sul mercato vedremo come Core Ultra 200S. Le stesse soluzioni saranno usate da Intel anche per le CPU Arrow-Lake HX destinate ai notebook gaming e alle workstation mobile di fascia alta.
Arrow Lake-S è la prima CPU desktop di Intel basata su un progetto caratterizzato da più tile, ovvero sul package non c'è un solo chip - detto monolitico - in cui sono stipati tutti i componenti - core x86, GPU, I/O - ma quei componenti fanno parte di tile - o chiplet se preferite - differenti ognuno con una funzione specifica. Le tile possono essere prodotte con processi differenti, e questo è un bene anche dal punto di vista dei costi.
Il tutto poi viene fatto funzionare insieme da tecnologie di packaging avanzate, che permettono ai chip di operare come un'unica soluzione raggiungendo i target prestazionali e di consumo. Nel caso di Arrow Lake-S e HX, Intel si è avvalsa della tecnologia di packaging Foveros 3D.
Arrow Lake è anche il primo processore desktop con NPU per l'IA di Intel. AMD ha introdotto qualcosa di simile con i Ryzen 8000G, CPU mobile riadattate per il mondo desktop. Arrow Lake integra l'NPU di Meteor Lake. Come già anticipato nei mesi scorsi, per produrre Arrow Lake Intel si è affidata pesantemente a TSMC, ecco lo "spaccato" delle varie Tile:
- Compute Tile: TSMC N3B
- GPU Tile: TSMC N5P
- SoC & I/O Tile: TSMC N6
- Base Tile: Intel 1227.1
- Filler Tile: tile riempitiva per assicurare stabilità strutturale
- Tecnologica di packaging: Intel Foveros 3D
Una nuova architettura per P-core ed E-core, l'eliminazione dell'Hyper-Threading, processi produttivi più avanzati e novità in termini di funzionalità rendono Arrow Lake un nuovo inizio per Intel nel settore desktop. Questo, purtroppo, significa un nuovo socket (LGA 1851) e conseguentemente la necessità di acquistare una nuova motherboard.
Lion Cove e Skymont sono il cuore di Arrow Lake
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Parlandoci del nuovo progetto, Intel ha subito messo in chiaro alcuni dati: Arrow Lake consuma fino al 30% in meno, offre oltre il 10% di prestazioni multithread in più e prestazioni grafiche più del doppio superiori rispetto alle CPU Core di 14a generazione. Il dato è stato estrapolato confrontando il nuovo top di gamma, il Core Ultra 9 285K con il Core i9-14900K con alcuni test di settore.
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I processori Arrow Lake-S prevedono una riduzione delle dimensioni del package del 33% e un massimo di 8 P-core, denominati Lion Cove, e un massimo di 16 E-core basati sul progetto Skymont.
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I P-core Lion Cove nascono per ottimizzare il rapporto prestazioni per watt in ambito single-thread, garantendo maggiori prestazioni per area. La nuova architettura garantisce un miglioramento dell'IPC mediamente del 9% rispetto al progetto Raptor Cove nei Core di 14a generazione, e getta le basi per future iterazioni ancora migliori.
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Per quanto riguarda l'E-core Skymont, Intel ha lavorato per assicurare che il core sia in grado di occuparsi di più carichi di lavoro ed essere di maggiore aiuto in scenari multi-thread. Scalabilità superiore, ma soprattutto un raddoppio del throughput vettoriale e IA sono i progressi del nuovo progetto.
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In Arrow Lake, probabilmente, tra P-core ed E-core quello più rinnovato è proprio quest'ultimo, se si pensa che test alla stessa frequenza indicano miglioramenti del 32% e del 72% nelle prestazioni integer e in virgola mobile single-thread rispetto al core Gracemont delle CPU Core di 14a generazione. Miglioramenti del 32 e del 55% interessano invece l'ambito integer e FP multi-thread. In poche parole, Skymont migliora l'IPC di Gracemont del 32%.
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Quanto alla cache, Intel ha mantenuto 36 MB di cache LLC (L3) condivisa come su Raptor Lake, mentre ha incrementato di 1 MB la cache L2 per P-core, salendo da 2 a 3 MB. Ogni cluster di E-core (formato da 4 E-core) prevede, anche in questo caso, 4 MB di cache L2.
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Le due anime di Arrow Lake devono necessariamente parlarsi e giostrare i carichi di lavoro in modo diretto e rapido: vi ricordate Intel Thread Director? Introdotto con le prime CPU ibride Alder Lake (Core di 12a generazione), lo abbiamo definito un "vigile che gestisce il traffico" tra i due diversi core; anche lui è stato migliorato sulla base di quanto appreso nelle ultime tre generazioni.
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Tra le novità c'è anche un nuovo modello predittivo, che migliora lo scheduling dei carichi di lavoro, una nuova telemetria per i P-core affinché i thread vengano indirizzati al core più adeguato e una migliore classificazione dei thread grazie a un nuovo motore predittivo in hardware negli E-core.
Quanto alla definitiva eliminazione dell'Hyper-Threading dalla CPU (nelle ultime tre generazioni era stato mantenuto per i P-Core), Intel ha motivato la scelta come la necessità di allocare spazio sul die ad altre funzionalità più utili, all'architettura Skymont più efficiente che compensa l'HT e, soprattutto, la necessità di ridurre il "time to market", ossia le tempistiche di approdo sul mercato.
La GPU è tutta nuova e molto più potente
Intel forse non avrà raccolto quanto sperato in questi anni sul fronte delle GPU dedicate, ma certamente quel lavoro le è servito per migliorare enormemente le capacità e le funzionalità della GPU integrata nelle proprie CPU.
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Con Arrow Lake, a differenza di Lunar Lake che già figura una GPU basata su Xe2, abbiamo a che fare con una GPU Xe-LPG di prima generazione che rappresenta un netto passo avanti rispetto all'iGPU delle CPU Core di 14a generazione.
L'essere passata a un progetto basato su tile ha dato a Intel più margine di manovra in termini ingegneristici, potendo allocare meglio le "risorse di silicio" a sua disposizione. La iGPU di Arrow Lake è quindi più grande e completa sotto ogni punto di vista.
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Intel ha raddoppiato le risorse di calcolo, implementato un supporto completo alle DirectX 12 Ultimate, alzato le frequenze di clock con una curva tensione / frequenza migliorata e incrementato l'efficienza del progetto, con prestazioni per flop superiori. Per la precisione si parla di una potenza di 8 TFLOPs.
La GPU Xe-LPG di Arrow Lake conta 4 Xe-core, 64 Vector Engine, 1 Geometry Pipeline, 4 unità Ray tracing e 4 MB di cache L2 dedicata. Usando la vecchia terminologia Intel, si parla di 64 UE o 512 shader. In più, può contare su tutto il lavoro che Intel sta facendo da anni sul fronte driver con le GPU Arc dedicate. Attenzione, non ci sono unità XMX, ovvero unità dedicate all'IA simili ai Tensor core di NVIDIA, la gestione di quei carichi avviene tramite l'istruzione DP4a.
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La GPU di Raptor Lake non è basata su architettura Xe ma è indicata come Generation 12.2 e, nel caso delle CPU desktop S e mobile HX, è nel formato GT1 che prevede 32 EU, o 256 shader. Inoltre, non ha il supporto al ray tracing. Insomma, seppur non si configuri come una grande GPU per giocare, quella di Arrow Lake dovrebbe essere un netto passo avanti rispetto al passato.
NPU e intelligenza artificiale con Arrow Lake
Come abbiamo detto, oltre ai core x86 e alla GPU c'è anche una NPU, componente a cui ormai nessun può rinunciare, e che diventerà standard in qualsiasi progetto, in quanto rappresenta la "via di mezzo" tra i core della CPU e della GPU per garantire efficienza nella gestione dei carichi IA, e quindi - specie sui notebook, certo - autonomia. Secondo Intel, gli sviluppatori nel biennio 2024-2025 passeranno a un uso più inteso della NPU, liberando maggiormente la CPU da alcuni compiti rispetto alla GPU.
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Intel parla di oltre 300 funzionalità IA nell'ecosistema software già integrate da giganti come Adobe, Zoom, Canva, Topaz Labs e CyberLink, e in tal senso Arrow Lake è pronta a sostenere questi carichi con prestazioni IA totali fino a 36 TOPS, di cui 13 TOPS legati alla NPU.
Siamo lontani dai 40 TOPS richiesti da Microsoft per parlare di Copilot+ PC, ma Intel ha assicurato che per ora, e per diverso tempo, la potenza offerta dalla NPU di Arrow Lake sarà sufficiente, in quanto i carichi di IA osservati finora sono ben lontani dal saturare anche la NPU di Meteor Lake.
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La CPU, grazie alle istruzioni VNNI e AVX e al raddoppio del throughput degli E-core, garantisce fino a 15 TOPS, a cui si aggiungono gli 8 TOPS massimi della GPU Xe-LPG tramite istruzioni DP4a e i già citati 13 TOPS della NPU; quest'ultimo dato è leggermente superiore alla NPU di Meteor Lake, il Core Ultra 100 mobile lanciato sul finire del 2023.
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La NPU è basata su architettura NPU 3, laddove Lunar Lake integra un progetto NPU 4 fino a 48 TOPS. La soluzione integrata in Arrow Lake prevede 2 Neural Comput Engine, 4 MB di RAM e altre caratteristiche che la renderanno utile in molteplici scenari applicativi. Intel ci ha confermato che la NPU è la stessa di Meteor Lake.
SOC Tile e chipset della serie 800 (Z890)
Accanto alla Compute Tile e alla GPU Tile troviamo anche la SOC Tile, al cui interno ci sono il Media Engine, il Display Engine e la parte di connettività con la DRAM, che ovviamente è DDR5. Rispetto al passato, quindi, viene tagliato il supporto alle DDR4, per cui si chiude un'era dopo che AMD aveva già operato una scelta simile con i Ryzen 7000.
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La parte di Media Engine si occupa di codifica e decodifica e in tal senso abbiamo una codifica fino a 8K 120 fps 10 bit HDR, con supporto VP9, AVC, HEVC e AV1, con codifica SSC HEVC, mentre la parte di decodifica di Arrow Lake gestisce contenuti 8K 60 fps 10 bit HDR, i formati già indicati e decodifica SSC AVC e HEVC.
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Per quanto riguarda il Display Engine, si possono gestire fino a 4 schermi 4K a 60 Hz HDR, oppure uno fino a 8K 60 Hz HDR. Gli standard supportati sono HDMI 2.1, DisplayPort 2.1 ed eDP 1.4.
Lato memoria, il controller DDR5 dual-channel consente di gestire nativamente DDR5-6400 e un massimo di 192 GB di memoria, ovvero 48 GB per DIMM. Garantito il supporto ECC (anche se non lo vedremo sulle motherboard consumer secondo Intel), così come alle memorie UDIMM, SODIMM, CUDIMM e CSODIMM. Arrow Lake HX sarà abbinabile anche a memoria LPDDR5.
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Arriviamo alla connettività: le CPU Arrow Lake sono dotate di 20 linee PCIe 5.0, a cui si aggiungono 28 linee PCIe 4.0 tra CPU e chipset della serie 800, segnatamente lo Z890, di cui 24 sono proprio legate al chipset. Non manca il supporto integrato e nativo a Thunderbolt 4.0, fino a due porte, oltre a 8 porte SATA 6 Gbps, fino a 32 USB 3.2 e fino a 14 USB 2.0.
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Il chipset offre anche di base connettività Wi-Fi 6E e Bluetooth 5.3, nonché Ethernet 1 Gbit. Ovviamente i produttori potranno dotare le motherboard con Wi-Fi 7, porte 2.5 Gbit e superiori e Bluetooth 5.4 mediante soluzioni dedicate che offrirà la stessa Intel. Lo stesso dicasi per Thunderbolt 5. A tutto questo, si aggiunge una sicurezza multi-layer, con tre engine integrati all'interno del chip.
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Arrow Lake: consumi e temperature in netto calo
Con il progetto Arrow Lake, Intel ha voluto sistemare alcuni problemi delle precedenti generazioni, ovvero i consumi e le temperature operative. L'azienda dichiara di aver ridotto del 40% il consumo al package rispetto alla generazione precedente, un valore importante e che - se confermato - rende le CPU Arrow Lake decisamente interessanti.
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"Cooler" e "More Efficient" sono state parole ripetute spesso nel corso di una presentazione a cui abbiamo partecipato. In particolare, Intel promette "le stesse prestazioni di Raptor Lake Refresh" con la "metà della potenza richiesta". In una slide Intel ha dichiarato che il Core Ultra 9 285K richiede fino al 58% di potenza in meno al package rispetto al Core i9-14900K in carichi leggeri che non impegnano molto i core della CPU.
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Un'altra slide ci mostra come nei carichi multi-thread sostenuti Arrow Lake, e segnatamente il top di gamma Core Ultra 9 285K, offra le stesse prestazioni di Raptor Lake Refresh (14900K) con la metà dei consumi, e si comporti persino meglio del Ryzen 9 9950X di AMD.
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Una terza slide, accompagnata da una video demo con Assassin's Creed Mirage che abbiamo visto, evidenzia ulteriormente come Arrow Lake sia un design totalmente diverso da Raptor Lake-R, con casi in cui, nonostante le prestazioni simili, i sistemi basati sulla nuova CPU mostrino consumi nettamente inferiori a quelli con l'ex top di gamma: Intel afferma che il consumo dell'intero PC in Warhammer Space Marines 2 è fino a 165 Watt inferiore con il nuovo Core Ultra 9 285K rispetto a un sistema pari grado con Core i9-14900K.
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Nella demo di Mirage abbiamo osservato consumi per il sistema Core Ultra pari a circa 80 Watt in meno rispetto a quello Raptor Lake Refresh. Decisamente non male, anche se dovessimo prendere i -34 Watt fatti segnare in Black Myth: Wukong (sempre secondo Intel, ndr).
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Tutto questo cosa significa oltre a bollette meno salate? Temperature inferiori e dissipatori meno rumorosi. I dissipatori compatibili con il socket LGA 1700 sono compatibili con quello LGA 1851 delle nuove CPU, quindi non dovrete sostituirli. La casa di Santa Clara afferma che il Core Ultra 9 285K si mantiene circa 13 °C più fresco al package rispetto al Core i9-14900K in gaming. Con il fine di una migliore distribuzione del calore, Intel ha modificato la struttura della Compute Tile rispetto al passato affinché i P-core si alternino con i cluster di E-core.
Core Ultra 200S: modelli, specifiche tecniche e prezzi
Dopo aver parlato in modo approfondito delle basi di Arrow Lake, diamo a uno sguardo ai modelli e le rispettive specifiche che inaugurano la famiglia Core Ultra 200S. Si tratta di cinque modelli, con il Core Ultra 9 285K a fare da capofila. Tutti hanno il moltiplicatore sbloccato, quindi si tratta di soluzioni K, con i KF che prevedono la GPU integrata disattivata. Tutti, inoltre, hanno la NPU da 13 TOPS e, nei modelli dove è prevista, la GPU è nella configurazione con 4 Xe-core.
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Il Core Ultra 9 285K si presenta con 24 core, suddivisi in 8 P-core e 16 E-core, e 24 thread. C'è la GPU Xe-LPG, la NPU e il chip può spingersi fino a un clock massimo di 5,7 GHz. A differenza degli anni passati, Intel ha deciso di non creare una variante KF della su SKU di punta; non è detto che non lo faccia in futuro.
I modelli Core Ultra 7 265K e KF hanno 20 core - 8 P-core e 12 E-core - e 20 thread. Entrambi hanno la NPU, si spingono a un clock massimo di 5,5 GHz e si differenziano solo per la iGPU disattivata sul KF.
Chiudono la prima ondata i Core Ultra 5 245K e 245KF, entrambi con 14 core - 6 P-core + 8 E-core - e 14 thread. Anche in questo caso ritroviamo la NPU, si spingono a un clock massimo di 5,2 GHz e si differenziano solo per la iGPU disattivata sul KF. Nella seguente slide potete avere un quadro ancora più particolareggiato delle specifiche e delle frequenze dei core sulla base dei vari meccanismi di boost:
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Tutte queste CPU saranno in vendita dal 24 ottobre, con i seguenti prezzi di listino (prima delle tasse):
- Core Ultra 9 285K: 589 dollari
- Core Ultra 7 265K: 394 dollari
- Core Ultra 7 265KF: 379 dollari
- Core Ultra 5 245K: 309 dollari
- Core Ultra 5 245KF: 294 dollari
Se andiamo a fare un confronto con i listini del lancio della serie Core 14000, vediamo che Intel ha mantenuto o leggermente tagliato i prezzi. Di seguito, per confronto, i prezzi dei Raptor Lake Refresh:
- Core i9-14900K: 589 dollari
- Core i9-14900KF: 564 dollari
- Core i7-14700K: 409 dollari
- Core i7-147000KF: 384 dollari
- Core i5-14600K: 319 dollari
- Core i5-14600KF: 294 dollari
Per quanto concerne invece il confronto con AMD, riportiamo i listini comunicati dal produttore per i Ryzen 9000:
- Ryzen 9 9950X: 649 dollari
- Ryzen 9 9900X: 499 dollari
- Ryzen 7 9700X: 359 dollari
- Ryzen 5 9600X: 279 dollari
Core Ultra 200S (Arrow Lake), le prestazioni secondo Intel
Arrivati a questo punto è giunto il momento di parlare di prestazioni, almeno sempre secondo quanto dichiarato da Intel. Nella sua presentazione l'azienda ha esordito dicendo che Arrow Lake è in grado di offrire "oltre il 15% di prestazioni multi-thread in più" rispetto a Raptor Lake-R, "mantenendo le stesse prestazioni in gaming".
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In un'altra slide, Intel afferma che il Core Ultra 9 285K è emerso come mediamente più veloce dell'8% del Core i9-14900K nei carichi single-thread come Cinebench 2024, 3DMark CPU Profile o Geekbench 6, mantenendosi negli stessi scenari circa il 4% sopra il Ryzen 9 9950X.
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Passando all'ambito multi-core, Intel dichiara prestazioni il 15% superiori di media alla generazione precedente e il 13% maggiori al top di gamma attuale di casa AMD. Già nel grafico sul rapporto tra le prestazioni in gaming rispetto ai consumi, ma anche in AC Mirage, abbiamo visto che il Core Ultra 9 285K non sarà sempre più veloce del Core i9-14900K con i videogiochi, ma Intel l'ha chiarito subito nella sua presentazione: l'obiettivo era offrire prestazioni simili, con alti e con bassi. Lo stesso dicasi per il confronto con il Ryzen 9 9950X di AMD, con prestazioni gaming simili - a volte inferiori, altre superiori - per il Core Ultra 9 285K.
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Un'altra slide mette faccia a faccia il Core Ultra 9 285K con il Ryzen 9 7950X3D, in un confronto che mostra vittorie e sconfitte per la nuova CPU Intel a seconda del gioco, mentre nei test di produttività multi-core la soluzione Arrow Lake appare decisamente più veloce.
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Un'altra slide vede il 285K a confronto con il 9950X in svariati carichi di lavoro tipici del mondo "creator", e il Core Ultra 200S si comporta quasi sempre meglio. I test in cui le performance risultano esageratamente superiori al chip AMD sono figli del fatto che Intel ha implementato il supporto ai codec 8K XACV H e 8K HEVC.
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Intel ha anticipato anche qualche dato sul Core Ultra 7 265K, processore che potrebbe interessare una platea gaming più ampia. L'azienda afferma che offre solo il 5% in meno di prestazioni con i videogiochi rispetto al Core i9-14900K, mantenendosi però mediamente 15 °C più fresco e consentendo al PC di consumare "fino a 188 Watt in meno".
Overclock, Intel fornisce massima flessibilità con Arrow Lake
Durante la presentazione delle CPU Arrow Lake, Intel ci ha parlato anche della flessibilità della nuova architettura in funzione dell'overclock e, più in generale, con l'intento di dare agli smanettoni tutto il controllo di cui hanno bisogno.
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Anzitutto, Intel ha lavorato per rendere gli step di frequenza che portano la CPU a operare alla massima frequenza fissata dalle varie modalità Turbo Boost sempre più "granulari", riducendoli a 16,67 MHz per P-core ed E-core. Questo significa grande controllo sulla frequenza in ogni frangente per avere le massime prestazioni quando necessario ma anche consumando meno.
Un'altra novità riguarda il BCLK, base clock, che è differente e indipendente per la SoC Tile e la Compute Tile, il che dà maggiore flessibilità agli overclocker che vogliono concentrarsi sull'aumentare la frequenza dei core. A tal proposito, Intel offre controllo sulla curva frequenza / tensione per ogni P-core e per ogni cluster di E-core (ogni cluster contiene 4 E-core). Come vedete nella slide, ci sono altri accorgimenti implementati da Intel per dare agli overclocker il massimo del controllo su CPU e piattaforma.
Arrow Lake-HX e Arrow Lake-H, le soluzioni mobile a inizio 2025
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Intel ci ha parlato anche di Arrow Lake-H, design per notebook di media-alta potenza, focalizzandosi sulla parte grafica. Anche qui c'è una GPU Xe, con 8 Xe-core, 128 Vector Engine, 128 XMX Engine, 8 unità RT, 2 Geometry Pipeline e 8 MB di cache L2. Si parla di 77 TOPS di potenza, ben superiore agli 8 TOPS della GPU di Arrow Lake-S e HX, con gli XMX Engine a fare la differenza in termini di potenza di calcolo IA.
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Arrow Lake-H raggiunge complessivamente fino a 99 TOPS di potenza, perché ai 77 TOPS si aggiungono i 13 TOPS della NPU e i 9 TOPS della CPU.
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In alcune slide avete visto menzionato anche Arrow Lake-HX, derivato dal segmento desktop, il quale come Arrow Lake-H sarà svelato con dovizia di particolare a inizio 2025, probabilmente in occasione del CES 2025 di Las Vegas.
Conclusioni
Premettendo che le CPU bisogna provarle prima di esprimere un giudizio, due parole a conclusione dell'articolo le esprimiamo comunque. Sulla base di quanto raccontato da Intel, Arrow Lake appare un prodotto ben bilanciato e un "reset" che aspettavamo da troppo tempo. Anche Intel finalmente si libera del design monolitico e questo le permetterà di progettare CPU più competitive.
La scelta di mantenere prestazioni gaming simili a quelle odierne, per elevare tutto il resto, abbassando contemporaneamente consumi e temperature, ci sembra sensata e forse di più non si poteva fare. Come recita il titolo, ci troviamo davanti a un nuovo inizio.
Tralasciando la parte di NPU tutta da valutare in futuro, ci sembrano rilevanti i miglioramenti apportati agli E-core e alla GPU. Anche il listino prezzi ci appare abbastanza competitivo rispetto alla concorrenza. Certo, l'arrivo dei Ryzen 9000X3D potrebbe creare qualche problema a Intel - in verità anche il solo 7800X3D potrebbe continuare a essere un serio contendente - rispetto alla platea gaming, ma per tutti coloro fanno un uso misto del PC, Arrow Lake sembra configurarsi come meritevole di attenta considerazione in fase di acquisto.
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A tal proposito, però, dobbiamo chiudere con una tirata d'orecchie: manca da parte di Intel un impegno sul mantenimento dello stesso socket negli anni, cosa che AMD ha fatto con AM4 e AM5 con ottimi risultati. Non sappiamo quanto durerà la generazione LGA 1851, il che rimane un neo a fronte di un'altrimenti gamma Core Ultra 200S che si prospetta tutta da scoprire.
29 Commenti
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Aspetto di vedere i benchmark!!
Il contro potrebbe essere l'incognita della longevità della piattaforma, un problema visto il prezzo delle Z890.
Con l'eliminazione dell'Hyper-Threading, che senso continua ad avere la distinzione tra E-core e P-core?
Nota bene che la mia impressione è che eliminare l'Hyper-Threading sia anche un vantaggio relativamente alla sicurezza, visti tutti i problemi che ci sono attorno a questa opzione, e sono convinto che non sia male toglierlo (a patto ovviamente di aumentare il numero di core). Ma mi rimane il dubbio sulla differenziazione dei core.
E' anche MOLTO curioso come TechSpot, con le stesse slide e stesse affermazioni di Intel abbia tratto conclusioni MOLTO diverse (qui l'articolo https://www.techspot.com/news/10508...cpus-arrow.html ), concludendo che queste CPU sono MOLTO deludenti, sia sotto il profilo dei consumi (rimasto praticamente invariato dalla generazione precedente) che dall'efficienza concludendo che, specialmente per i giocatori, pare che AMD rimarrà COMUNQUE la scelta migliore .... e che il resto dell'utenza non ne trarrà gran giovamento dovendo per l'ennesima volta cambiare tutta la piattaforma di uso!!
Con l'eliminazione dell'Hyper-Threading, che senso continua ad avere la distinzione tra E-core e P-core?
Nota bene che la mia impressione è che eliminare l'Hyper-Threading sia anche un vantaggio relativamente alla sicurezza, visti tutti i problemi che ci sono attorno a questa opzione, e sono convinto che non sia male toglierlo (a patto ovviamente di aumentare il numero di core). Ma mi rimane il dubbio sulla differenziazione dei core.
La differenza di p-core e e-core non era soltanto nella presenza o meno dell'HT, gli e-core hanno una architettura più semplice dei p-core e sicuramente meno cache nei vari livelli. Questo li rende più lenti ma anche meno energivori e meno sopratutto più piccoli e più economici da produrre. In questo modo riesci a mettere più core in una cpu mantenendo consumi, temperatura e costo di produzione più bassi. L'HT è utile quando non hai molti core, la sua utilità scende con il numero dei core fisici e pesa sulla complessità della cpu oltre che essere incline a falle... quindi intel ha fatto benissimo a togliere l'ht.
Con l'eliminazione dell'Hyper-Threading, che senso continua ad avere la distinzione tra E-core e P-core?
Nota bene che la mia impressione è che eliminare l'Hyper-Threading sia anche un vantaggio relativamente alla sicurezza, visti tutti i problemi che ci sono attorno a questa opzione, e sono convinto che non sia male toglierlo (a patto ovviamente di aumentare il numero di core). Ma mi rimane il dubbio sulla differenziazione dei core.
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