Corsair H100, raffreddamento a liquido per CPU

Corsair H100 è un sistema di dissipazione del calore a liquido; sviluppato per evitare ogni problema legato al montaggio, si presenta come una soluzione destinata alla fascia alta del mercato dei dissipatori e promette di garantire prestazioni interessanti. In questa analisi andiamo ad osservarne il comportamento
di Gabriele Burgazzi pubblicato il 29 Settembre 2011 nel canale ProcessoriCorsair
Conclusioni
La proposta di Corsair è ovviamente dedicata ad un pubblico più attento alle prestazioni, che non si accontenta del solito e comune dissipatore con cui vengono commercializzate le CPU. La lista di compatibilità permette di poter montare H100 su buona parte delle schede madri, senza dover preoccuparsi dello spazio occupato. Uno dei vantaggi che i sistemi a liquido consentono di avere, parallelamente a prestazioni mediamente superiori, è quello dello spazio occupato sulla scheda madre.
Se nel caso di dissipatori ad aria il radiatore deve essere, giocoforza, collegato e vicino al blocco a contatto con il componente, nei sistemi di raffreddamento a liquido il water block è separato dal radiatore. Ecco allora venire meno i problemi di montaggio legati all'eccessivo spazio occupato sulla scheda madre.
È vero, H100 occupa molto spazio con il suo radiatore e le due ventole da 120mm che lo raffreddano, ma non rappresenta un problema. La maggior parte degli chassis commercializzati da diverso tempo a questa parte e destinati alla fascia media del mercato sono sviluppati per poter garantire spazio sufficiente a due ventole (e relativo radiatore) sulla parte superiore del case.
Dal punto di vista costruttivo Corsair H100 fornisce una buona superficie di rame a contatto con la CPU: la pompa del waterblock è estremamente silenziosa e non risulta mai rumorosa, in ogni condizione di funzionamento.
Interessanti sono alcune funzionalità con cui Corsair ha arricchito H100: la presenza di 4 connettori per collegare altrettante ventole evita, a conti fatti, la presenza di fili volanti che attraversano tutto lo chassis, risolvendo un problema piuttosto comune. La presenza di un controllo diretto della velocità di rotazione delle ventole permette inoltre di andare a gestire il rumore: come abbiamo evidenziato durante la fase di testing, la differenza tra il primo step di rotazione e il secondo la variazione è consistente.
La fase di montaggio è molto agevole e, complice un manuale piuttosto esaustivo e semplice da seguire, non comporta particolari problemi. Nel video a seguire mostriamo il montaggio di H100:
Le prestazioni che Corsair H100 è in grado di garantire permettono di mantenere la CPU a temperature contenute anche se sotto importante overclocking: la possibilità di gestire la velocità di rotazione delle ventole permette inoltre all'utente finale di andare a personalizzare la propria configurazione, a seconda che sia più importante il silenzio o le prestazioni. Il tallone d'Achille della soluzione di Corsair è il prezzo: sul mercato italiano la proposta H100 si trova con un costo che varia attorno ai 100 euro. Si tratta di una cifra sensibilmente superiore ai modelli ad aria di terze parti, anche di fascia alta, che non può essere giustificata. Per diversi motivi: la manutenzione che un sistema a liquido, sul medio e lungo periodo, è decisamente più problematica di un comune sistema di raffreddamento ad aria ed una eventuale rottura di una delle condotture può implicare non pochi problemi. Ma non solo. Le prestazioni che è in grado di garantire non si differenziano così tanto da un ottimo sistema di raffreddamento ad aria, che però costa la metà.
79 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoErrore a pagina 2
Non hanno le stesse prestazioni di un buon sistema a liquido self-made, e sono alla pari con sistemi top ad aria che costano molto meno. L'unica ragion d'essere di una soluzione simile la si può trovare nell'ingombro relativamente contenuto e più facilmente gestibile, ma per il resto, pollice verso.
Non hanno le stesse prestazioni di un buon sistema a liquido self-made, e sono alla pari con sistemi top ad aria che costano molto meno. L'unica ragion d'essere di una soluzione simile la si può trovare nell'ingombro relativamente contenuto e più facilmente gestibile, ma per il resto, pollice verso.
doppio quotone, basta vedere che il noctua lo eguaglia
costa uguale o di meno, fa meno rumore, raffredda meglio.
mi attiravano questi sistemini ma dopo aver letto le rece dell'H60, di questo e degli altri entry level della Antec: NO WAY
IMHO non ha senso di esistere.
e il Noctua NH-D14....
ad aria, con quasi 2 anni sul groppone, meno rumoroso, meno costoso... non si fa manco scalfire la sua fama!Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".