Viaggio al centro di calcolo del CERN, fra Intel e particelle

Inaugurato proprio nella giornata di ieri, il Large Hadron Collider (LHC) del CERN di Ginevra costituisce una sfida sotto molti punti di vista. Uno di questi il calcolo di ingenti quantitativi di dati. Così, oltre ad assistere all'assegnazione di un LHC Computing Award ad Intel, abbiamo approfittato per realizzare un report di quanto osservato al Computer Center.
di Alessandro Bordin pubblicato il 22 Ottobre 2008 nel canale ProcessoriIntel
118 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMa per i dati da elaborare utilizzeranno ancora il calcolo distribuito come han fatto non molto tempo fa per la taratura dei magneti?
uao
affascinante..grazie!
Ho contato un equipaggio di persone molto grasse
Aggiunto uno 0, grazie.
Il principio è quello, sì.
Dovrebbe essere che 4700 tonnellate e' il peso di 3600 auto e non di 360.
Ops...ho visto che e' stato corretto,sorry
FAVOLOSO!
e aspetto con ansia una "capatina" anche ai laboratori del Gran Sasso.. ;-)Tutto bellissimo, anche se non e' dato sapere mediamente che CPU, MB e RAM
vengono utilizzati... Sono sicuro che utilizzano almeno ram ECC..
Ottima anche la scelta dello storage di massa su nastro magnetico,
che fa' fanto IBM360 o commodore 64..
Cmq c'e' da dire che il vantaggio dei nastri e' che possono essere riciclati facilmente.
Ma perche' non prendere in considerazione anche i DVD ROM ? o i BLUE RAY ?
Forse xche' hanno cosi' tanti sistemi anticopia e criptazione da renderli palesemente
inaffidabili ??
probabilmente non è l'affidabilità il problema in questo caso ma semplicemente la capienza...per disco
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