Sistemi di raffreddamento e ventilazione del case

La scelta del case in base alle proprie esigenze di spazio e come curarne l'efficace ricambio interno di aria.
di Paolo Corsini pubblicato il 12 Novembre 1998 nel canale ProcessoriSistemi di raffreddamento e ventilazione del case
La scelta e la corretta configurazione del case assume un ruolo di prioritaria importanza nella cura dello smaltimento del calore prodotto dal computer durante il funzionamento; non solo i processori, infatti, producono calore ma anche i chip delle schede video, il chipset della motherboard, gli hard disk e in generale tutte le parti alimentate a corrente, e tutte condividono lo stesso volume di aria, quello per l'appunto interno al case.
Partiamo da un presupposto: la scelta del case ha a innanzitutto che vedere con il suo formato; esistono diverse tipologie di case, ciascuna con pro e contro:
mini-desktop (o micro-desktop): si tratta di case a sviluppo orizzontale e dall'altezza particolarmente ridotta, in genere abbinati a monitor da 14-15 pollici che vengono posizionati sopra di questi; hanno struttura molto piccola, espandibilità limitata e poco spazio per garantire un efficace ricambio interno dell'aria. Decisamente sconsigliato, in tutti i casi, il loro impiego.
desktop: struttura simile ai case mini-desktop se non per l'altezza superiore; decisamente migliori per quanto riguarda il raffreddamento interno anche se il ricircolo dell'aria e l'espandibilità non sono delle migliori.
mini-tower: hanno volume simile ai desktop, a volte leggermente superiore, ma lo sviluppo è verticale pertanto l'accessibilità migliora;
middle-tower: struttura simile ai case mini-tower anche se hanno larghezza decisamente superiore; rappresentano un ottimo compromesso tra espandibilità, accessibilità e ricircolo dell'aria.
tower: i case più grandi, con sviluppo verticale tale da obbligarne il posizionamento sotto la scrivania; la migliore soluzione in termini di espandibilità e ricircolo dell'aria, anche se il prezzo da pagare è l'elevato ingombro.
Altro presupposto da cui partire è il fatto che l'aria calda tende a trasferirsi verso l'alto: questo vuol dire che all'interno di un case l'aria riscaldata dai componenti in funzionamento, ad esempio processore e hard disk, tenderà a portarsi verso l'alto e dalla parte superiore del case dovrà essere smaltita. Per via di questo si capisce facilmente come sia più semplice controllare il raffreddamento e i flussi d'aria a diversa temperatura in un case a sviluppo verticale, come quelli mini-tower, middle-tower e tower, che di uno a sviluppo orizzontale come quelli di tipo desktop e mini-desktop.
Ultima premessa: i case possono essere costruiti in formato AT oppure ATX; le differenze, dal punto di vista dell'areazione interna, non sono eccessive e in questa trattazione si farà esclusivo riferimento ai case in formato ATX, salvo dove diversamente specificato.
Una volta scelto il formato di case più adatto alle proprie esigenze, è indispensabile procedere con il montaggio delle schede di espansione e delle periferiche in modo che venga sempre consentito un adeguato flusso dell'aria dal basso verso l'alto; in pratica i componenti devono essere disposti in modo tale che schede e cablaggi interni lascino sempre un certo corridoio interno al passaggio dell'aria. Passiamo ora all'analisi pratica di un case ATX di tipo Tower, così da chiarire meglio come deve essere curata la disposizione dei componenti interni per migliorare il raffreddamento.
Il case raffigurato qui a lato
è il modello InWin IN-Q500A; è di tipo Tower, decisamente capiente e pensato per
l'impiego con numerose periferiche. La parte inferiore è completamente occupata dalla
scheda madre e dalle periferiche ISA e PCI inserite negli slot di espansione
(nell'immagine, sono una scheda video PCI, un controller SCSI ISA e una scheda audio ISA),
mentre quella superiore è destinata alle unità da 5 1/4, ben cinque, e al floppy drive
posizionato nella parte superiore. Si nota immediatamente come la presenza di numerose
periferiche porta ad avere un gran numero di cavi e connettori che collegano parte
superiore e parte inferiore del case; la prima cosa da fare, allora, è quella di
provvedere a raccogliere i cavi con fascette plastiche (meglio queste ultime degli
elastici), così da permettere un passaggio dell'aria dalla parte inferiore a quella
superiore.
Nell'immagine a lato è
raffigurata in dettaglio la zona centrale del case; si noti come i numerosi cavi presenti
non agevolino di certo il passaggio dell'aria, anche perché posti proprio nel punto più
stretto di tutto il case tra, a sinistra, alimentatore ATX e, a destra, le prime 3 unità
inserite negli Slot da 5 1/4 (un hard disk in slitta estraibile, un driver Iomega Zip EIDE
e un lettore CD-Rom sempre EIDE). Raccogliendo con fascette plastiche i cablaggi e
orientandoli opportunamente è possibile creare un vero e proprio corridoio per il
passaggio dell'aria, anche se non particolarmente ampio.
Una volta sistemati i cablaggi interni, è necessario provvedere all'inserimento, all'interno del case, di ventole con le quali creare il flusso d'aria corretto. Come già detto in precedenza l'aria calda, riscaldandosi, tende a spostarsi verso la parte superiore del case: ecco allora la necessità di provvedere allo smaltimento, nella parte superiore del case, dell'aria calda e all'ingresso, in quella inferiore del case, dell'aria fresca (a temperatura ambiente). Per fare questo sono state inserite due ventole di grosse dimensioni, come documentato dalle due immagini sottostanti.
|
|
Ventola anteriore: grazie a questa l'aria esterna viene soffiata all'interno del case all'altezza degli slot più bassi; il pannello frontale non è stato rimosso in quanto l'aria viene aspirata per mezzo delle piccole fessure poste in basso al case; eventualmente può essere consigliabile aggiungere un filtro anti polvere (ad esempio una calza in nylon opportunamente tagliata) così da evitarne l'accumulo all'interno del case, anche se così facendo è indispensabile pulire periodicamente il filtro per evitare che si intasi, ostacolando l'ingresso dell'aria fresca nel case. | Nella parte superiore del case è stata posta una ventola 8x8 cm che soffia aria all'esterno del case; in questo caso si può anche fare a meno di aggiungere una protezione per la polvere in quanto l'aria fuoriesce dal case. Immediatamente sotto la ventola è possibile notare l'alimentatore ATX; anche quest'ultimo è dotato di una ventola, posta nella parte inferiore immediatamente sopra la cpu. |
L'alimentatore ATX è dotato di una ventola con la quale viene prodotto un flusso d'aria, abbastanza potente, che ne raffredda le parti interne; le specifiche ATX non indicano una direzione (entrante o uscente) per l'aria, e molti produttori di case scelgono di posizionare la ventola dell'alimentatore in modo tale che l'aria sia soffiata all'interno del case. In poche parole, un'apertura sul pannello posteriore permette all'aria esterna, risucchiata dalla ventola, di entrare nel case, raffreddare i componenti interni e uscire dall'alimentatore direttamente all'interno del case. Questo tipo di scelta è giustificato dal fatto che l'aria, una volta passata attraverso l'alimentatore, viene soffiata dalla ventola direttamente sulla cpu, provvedendone al raffreddamento. Questo ragionamento pecca quantomeno in due punti:
l'aria, una volta entrata nell'alimentatore, si riscalda in quanto passa attraverso i componenti interni dell'alimentatore che sono caldi; presumibilmente l'aria che esce dall'alimentatore è più calda di quella già presente all'interno del case.
è vero che l'aria viene soffiata sulla cpu e pertanto ne migliora il raffreddamento; vero però è anche che si otterrebbe un migliore raffreddamento della cpu se l'aria soffiata non fosse stata prima riscaldata dall'alimentatore.
Alla luce di questo, consiglio di controllare il flusso dell'aria del proprio alimentatore ATX e, qualora sia tale da soffiare aria all'interno del case, di aprire l'alimentatore e girare la ventola, così che aspiri aria dall'interno del case con la quale raffreddi i propri componenti interni e venga espulsa dall'apertura sul pannello posteriore (questo problema non sussiste per i case AT che hanno ventola che soffia aria all'esterno e alimentatore in genere chiuso su tutti i lati tranne alcune piccole grate di aspirazione). Si tratta di una operazione piuttosto semplice ed eseguibile in pochi minuti con l'aiuto di un cacciavite.
Nella parte superiore del
pannelo frontale si notano i cinque vani da 5 1/4, tutti occupati; dall'alto abbiamo: un
masterizzatore; un sistema di raffreddamento a doppia ventola per hard disk; un lettore
cd-rom; un driver Zip interno; un hard disk con relativa slitta di estrazione. Il sistema
di raffreddamento per hard disk è stato inserito non per raffreddare un hard disk, come
sarebbe logico aspettarsi, ma per creare nella parte superiore del case un flusso d'aria
in entrata (infatti le due piccole ventole aspirano aria esterna all'interno del case);
sul pannello posteriore, in corrispondenza delle ventoline per hard disk, è posta la
ventola 8x8 cm che soffia aria all'esterno. Questo tipo di scelta è dettata dal fatto che
nella parte inferiore del case si è creato un flusso d'aria che parte dalla ventola in
basso sul pannello frontale, che introduce nel case aria fresca, fino alla ventola
dell'alimentatore ATX, che essendo girata soffia aria calda all'esterno; l'aria che risale
oltre l'alimentatore ATX nella parte superiore del case viene soffiata all'esterno dalla
ventola 8x8 cm, mentre le due ventoline per hard disk creano un ulteriore flusso d'aria
che raffredda ulteriormente le periferiche da 5 1/4 installate, in modo particolare il
masterizzatore che in fase di registrazione genera un notevole quantitativo di calore. Da
notare, infine, il piccolo dispay nero: si tratta di null'altro che un sensore di
temperatura per esterni, di quelli acquistabile per poche lire al supermercato; il sensore
è posizionato all'interno del dissipatore della cpu così da poter fornire una
indicazione di massima della temperatura della cpu (più che altro permette di vedere se
vi siano problemi interni di eccessiva temperatura, soprattutto nel caso in cui la
ventolina della cpu funzionasse male o non funzionasse del tutto).
0 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDevi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".