Recensione iPhone 16 Plus: l’evoluzione che fa l’occhiolino ai Pro

Recensione iPhone 16 Plus: l’evoluzione che fa l’occhiolino ai Pro

L'iPhone 16 Plus potrebbe considerarsi un iPhone ‘’Pro’’ sotto mentite spoglie grazie alle novità sull’hardware, sul comparto fotografico, sull’autonomia e sulle funzionalità. Manca ancora un display con frequenza di aggiornamento maggiore di 60Hz ma è palese che per chi arriva da iPhone datati è un upgrade perfetto.   

di pubblicato il nel canale Apple
AppleiPhone
 

In un mercato degli smartphone sempre più competitivo, Apple continua a giocare le sue carte con la nuova serie iPhone 16. Dopo il salto generazionale rappresentato dall'iPhone 15, ci si poteva aspettare un anno di consolidamento, ma Cupertino ha deciso di sorprendere ancora, introducendo novità interessanti che, seppur non rivoluzionarie (ma chi ormai riesce a rivoluzionare il mercato degli smartphone?), contribuiscono a mantenere l'iPhone al vertice della categoria. 

Apple lo considera come un iPhone realizzato intorno ad Apple Intelligence, la futura Intelligenza Artificiale che l’azienda di Cupertino ha svelato durante la scorsa WWDC 2024 e che tutti avrebbero voluto vedere all’opera già con il rilascio di questi nuovi iPhone. La questione è un po’ più complessa perché, come sappiamo, c’è di mezzo il DMA, l’Europa e tutto ciò che riguarda le nuove regole che in Italia, come in altri paesi, hanno in qualche modo ritardato l’arrivo di Apple Intelligence. L’AI con la Mela morsicata però arriverà e lo farà nel 2025 anche in italiano di fatto però non possiamo provarla su questi smartphone e non possiamo fare altro che affidarci a quelle che sono le presentazioni di Apple e alle prove che gli utenti americani stanno facendo nelle loro versioni Beta. 

 

Di fatto però Apple Intelligence ci suggerisce in qualche modo il contesto sul come considerare questo nuovo iPhone 16 Plus. Sì, perché è lui lo smartphone della linea non ''Pro'' di Apple (assieme ad iPhone 16) che potrà effettivamente sfruttare Apple Intelligence quando arriverà. Non potranno farlo gli iPhone 15, gli iPhone 14 e nessun altro iPhone precedente. Ed è una chiave di lettura importante, a nostro parere, per chi vorrà guardare lontano perché è inevitabile che gli utenti che acquistano oggi un iPhone lo fanno con l’intenzione di utilizzarlo almeno per il prossimo lustro, anche in virtù del supporto software che la Mela garantisce ai suoi device. E dunque seppur iPhone 14 e iPhone 15 risultano oggi smartphone ottimi per la maggior parte degli utenti, è palese che chi vorrà sfruttare le novità di Intelligenza Artificiale non potrà fare altro che guardare ad iPhone 16 e 16 Plus come iPhone di ''investimento'' per il futuro. 

iPhone 16 Plus è un iPhone pensato per spingere di più rispetto ai suoi predecessori. Apple ha realizzato un processore ad hoc per lui ossia il nuovo A18 che è ben diverso dalle precedenti CPU perché oltre a garantire avanzamenti prestazionali rispetto ad A16 Bionic dello scorso anno, permette inoltre di eseguire alcuni giochi e app che su iPhone 15 non vengono nemmeno processati. Questo grazie al quantitativo di 8GB di RAM come gli iPhone 16 Pro che ci ha permesso di avviare applicazioni di machine learning che su iPhone 15 vanno in crash. 

E poi c’è l’Action Button così come il nuovo Camera Control che sono esattamente gli stessi presenti sulle versioni più costose degli iPhone di quest’anno. Ci sono anche nuove colorazioni decisamente più incisive e riconoscibili come anche un cambiamento importante a livello di design per quanto concerne il comparto fotografico che si propone ora per girare video ''Spaziali'' per il Vision Pro. E poi non manca una batteria di maggior capienza e dunque una miglior autonomia che di certo non può che far piacere agli utenti che usano tanto lo smartphone. 

Tante cose di cui parlare in questa recensione approfondita di iPhone 16 Plus dove analizzeremo nel dettaglio novità e mancanze e se possa valere la pena considerarlo per un upgrade, e in quali casi.

Indice della recensione di iPhone 16 Plus

DESIGN: raffinato e funzionale

Il design dell'iPhone 16 Plus riprende in gran parte quello dei predecessori, mantenendo le linee eleganti e minimali che caratterizzano ormai da anni questa gamma Apple. Tuttavia, ci sono alcune modifiche sottili ma significative che meritano di essere considerate. 

iPhone 16 Plus intanto viene proposto in cinque nuove colorazioni: blu oltremare, verde acqua, rosa, bianco e nero. Sono colori diversi da quelli dello scorso anno perché molto più accesi, vivaci e caratterizzanti. Apple ha raffinato ancora una volta il suo processo di realizzazione della finitura di questi iPhone: l’alluminio riciclato con cui è costruita la scocca subisce un processo di anodizzazione mentre il vetro viene tratteto con pigmenti durante la fase di fusione. Questo in poche parole significa raggiungere un livello di saturazione dei colori non possibile in precedenza. Potrebbe sembrare una cosa di poco conto ma sappiamo che Apple e i suoi utenti considerano l’estetica un aspetto fondamentale e ammettiamo che vedere e toccare con mano iPhone 16 Plus permette di capire quanto il device sia curato nei minimi dettagli. 

Se lo scorso anno Apple aveva aggiunto la Dynamic Island e la porta USB-C come sulle versioni Pro, ecco che con iPhone 16 Plus arriva l’Action Button e soprattutto il nuovo Camera Control allineando come non mai questa versione di iPhone a quella Pro. Un cambiamento importante questo nella filosofia storica di Apple che ai tempi di Steve Jobs aveva presentato l’iPhone come lo smartphone praticamente senza tasti mentre qui ne troviamo addirittura due in più.  

Da una parte il già conosciuto pulsante Azione. Ereditato dai modelli Pro della generazione precedente, questo tasto sostituisce il classico interruttore per la modalità silenziosa. La sua versatilità lo rende uno strumento potente per accedere rapidamente a funzioni personalizzabili, come l'attivazione della torcia o l'avvio di una modalità Focus. Con l'arrivo di iOS 18, le sue potenzialità si espandono ulteriormente, permettendo anche interazioni con app di terze parti. Ad esempio, è possibile sbloccare la propria auto a distanza direttamente dall'app del produttore.

Il nuovo pulsante Controllo Fotocamera: è una novità assoluta per tutta la serie iPhone 16. Si tratta di un’area a pillola grande come un tasto dotata di sensore capacitivo che supporta varie combinazioni di pressioni e swipe per il controllo delle funzioni fotografiche e video. Ne parleremo più approfonditamente nella sezione dedicata alle fotocamere.

A cambiare su iPhone 16 Plus c’è anche la scocca: la prima cosa che salta all'occhio è il nuovo alloggiamento per le fotocamere posteriori. Apple ha optato per un'isola a forma di pillola che ricorda vagamente quella vista su iPhone X e XS. Questa scelta non è puramente estetica: la nuova disposizione delle lenti permette all'iPhone 16 Plus di catturare video spaziali stereoscopici, pensati per essere fruiti al meglio con il visore Apple Vision Pro. È un chiaro segnale di come Apple stia puntando sempre di più sull'integrazione tra i suoi dispositivi e sulla realtà aumentata.

Ci preme però sottolineare anche i cambiamenti interni, pur nascosti. Apple ha infatti riprogettato nuovamente il suo iPhone per aumentare il grado di riparabilità. Uno scoglio importante in passato, rilevato anche dall’Unione Europea e che Apple ha migliorato permettendo facilità di riparazione proprio come richiesto dagli organi europei. In primis è ora possibile una sostituzione praticamente immediata della batteria, delle fotocamere e anche della scheda madre. Tutto questo ha permesso anche di aggiungere un ulteriore strato di alluminio capace di migliorare la dissipazione quando al telefono viene richiesta elevata potenza di calcolo. 

Chiaramente le modifiche al design comportano l'incompatibilità con le custodie delle generazioni precedenti. Gli utenti dovranno quindi acquistare nuove cover specifiche per i modelli iPhone 16 e 16 Plus e ricordiamo che la novità dello scorso anno delle custodie in FineWoven è stata accantonata da Apple per le classiche cover in silicone con l’aggiunta però di una superficie laterale in vetro che permette di toccare il tasto del Camera Control. 

DISPLAY: migliora ma manca ancora il ProMotion 

Il display dell'iPhone 16 Plus rappresenta forse l'aspetto più controverso di questa nuova generazione. Da un lato, Apple ha apportato miglioramenti significativi, dall'altro ha mantenuto una caratteristica che molti considerano ormai obsoleta per un dispositivo di fascia alta.

Partiamo dagli aspetti positivi. L'iPhone 16 Plus mantiene la capacità di raggiungere una luminosità di picco di 2.000 nit, garantendo un'eccellente visibilità anche sotto la luce diretta del sole. Ma la vera novità è la possibilità di ridurre la luminosità fino a 1 nit, un valore notevolmente inferiore rispetto ai modelli precedenti. Questo si traduce in una maggiore comodità di utilizzo in ambienti bui, riducendo l'affaticamento degli occhi durante le sessioni notturne. Apple ha inoltre potenziato la resistenza del display introducendo la seconda generazione del vetro Ceramic Shield. L'azienda afferma che questa nuova versione è il 50% più resistente rispetto alla prima generazione introdotta con la serie iPhone 12. Sebbene non abbiamo condotto test distruttivi sul nostro sample di prova, ogni miglioramento in termini di durabilità è sempre ben accetto, soprattutto considerando il costo di questi dispositivi. 

Chiaramente troviamo un pannello Super Retina XDR di tipo OLED da 6.7 pollici con una risoluzione di 2796 x 1920 pixel e 460 PPI che continua ad essere, a nostro parere, un pannello di qualità assoluta che Apple ancora una volta esalta con le sue tarature al limite della perfezione e che si arricchisce di HDR e ampia gamma cromatica P3. C’è il supporto nativo al Dolby Vision e chiaramente all’HDR10 e l’HLG con cui è possibile godere ogni tipo di video o film meglio anche di altri concorrenti. Ricordiamo che l'unico interruttore relativo al colore che Apple propone nelle impostazioni è il True Tone. 

Tuttavia, c'è un aspetto che lascia l'amaro in bocca: l'iPhone 16 e 16 Plus sono ancora dotati di display con refresh rate a 60Hz. In un'epoca in cui anche smartphone di fascia media offrono schermi a 120Hz, questa scelta appare quantomeno discutibile. La differenza tra 60Hz e 120Hz è innegabile: animazioni più fluide, scorrimento più naturale e, in alcuni giochi, frame rate più elevati. L'assenza di un display ad alto refresh rate su dispositivi che partono da quasi mille euro fa storcere il naso, soprattutto considerando che si tratta di una feature presente sui modelli Pro ormai da diverse generazioni.

È importante sottolineare che il refresh rate a 120Hz non è solo una questione di numeri, ma influisce significativamente sulla percezione di premium del dispositivo e sull'esperienza d'uso complessiva. Che si tratti di scorrere i feed dei social media o di giocare, la fluidità aggiuntiva fa la differenza. Nel 2024, con smartphone Android di fascia media che offrono questa caratteristica a prezzi molto più contenuti, ci si aspetterebbe che Apple la includesse in tutta la sua lineup di punta.

Forse, a discolpa di Apple, c’è da fare la considerazione che l’acquirente di un iPhone 16 e 16 Plus potrebbe essere un utente proveniente da iPhone più datati e dunque con schermi ancora fermi a 60Hz e che non hanno mai abituato gli occhi a refresh rate maggiori. Con lo schermo di iPhone 16 Plus non troveranno dunque differenze in negativo soprattutto perché Apple è davvero l’unica azienda sul mercato smartphone odierno capace di rendere fluide le animazioni del proprio sistema operativo anche con un refresh rate a 60Hz. Ciò non toglie che avremmo senza alcun dubbio preferito un pannello con tecnologia ProMotion a 120Hz anche su questo iPhone 16 Plus che di certo non avrebbe creato alcuna battaglia interna, in termini di vendite, con le versioni Pro come qualcuno aveva inizialmente ipotizzato. Anzi avrebbe dato maggiore lustro anche a questi iPhone 16 e 16 Plus. Oltretutto manca anche l’Always on Display che è una feature che non piace a tutti ma che per alcuni invece garantisce la possibilità di dare uno sguardo veloce alle notifiche o all’orario senza dover per forza accendere completamente il display.

Analisi del display di iPhone 16 Plus

Bilanciamento RGB

Apple iPhone 16 Plus - Nativo

Curva di Gamma SDR

Apple iPhone 16 Plus - Nativo
. Luminanza misurata
. Gamma standard 2.2
Rapporto di contrasto: 108,555 : 1

Spazio Colore CIE 1931 - Coordinate cromatiche Yxy

Apple iPhone 16 Plus - Nativo
. Gamut misuratoCoperturaRapporto
. REC BT.70999.90%132.56%
. DCI P3 D6596.96%97.72%
. Adobe RGB88.74%98.27%
. BT.202070.08%70.10%

DeltaE - Macbeth Color Checker

Apple iPhone 16 Plus - Nativo

Non vi sono particolari novità a carico del display di iPhone 16 Plus: le misure strumentali permettono di rilevare un comportamento di fatto identico a quello dei pannelli utilizzati nella precedente generazione di iPhone. Ritroviamo quindi il medesimo livello qualitativo, con un'ottima progressione tonale e un gamut rilevato dalla valida ampiezza, con una copertura prossima al 97% dello spazio colore DCI P3 con punto di bianco D65. Il punto di bianco evidenzia una lievissima dominante verde, che è più appariscente solo agli strumenti in quanto ad occhio nudo è pressoché impercettibile. A conferma di ciò, il test dell'accuratezza cromatica restituisce un valore medio di DeltaE inferiore a 2, testimoniando una precisione di alto livello.

Quanto al livello di luminanza abbiamo registrato 540 nit in modalità SDR, e 1550 nit in modalità HDR: questi livelli sono stati raggiunti lasciando abilitata la luminosità automatica ma impostando manualmente il cursore di regolazione al massimo, e verificando che nel nostro ambiente di test ad illuminazione controllata non si verficassero variazioni alla luminosità del display. Se, invece, viene disattivata la luminosità automatica è possibile spingere il display fino a 840 nit in SDR e a superare i 2200 nit in HDR.

Inoltre abbiamo verificato la capacità del telefono di operare realmente ad 1 nit quale livello minimo di luminanza, riscontrando una riproduzione cromatica che, anche a questo livello, risulta essere piuttosto convincente. 

PRESTAZIONI: il nuovo A18 fa un salto incredibile

Una delle novità più significative dell'iPhone 16 Plus è l'introduzione del nuovo chip A18. Dopo aver utilizzato processori un po’ più datati nelle ultime due generazioni di iPhone base, Apple torna a dotare tutti i suoi modelli del SoC più recente. Certo, i modelli Pro montano la versione A18 Pro, più potente, ma la differenza in termini di prestazioni quotidiane è davvero minima per la maggior parte degli utenti. È questo un cambiamento importante perché sottolinea la volontà di Apple di dare maggiore potenzialità agli utenti che possono ora giocare o aprire applicazioni che con iPhone 15 non poteva aprire o utilizzare con fatica.

Tecnicamente il nuovo processore A18 su iPhone 16 Plus è realizzato da Apple su processo produttivo a 3nm e in particolar modo sulla stessa identica microarchitettura di A18 Pro, la versione presente sugli iPhone 16 Pro e Pro Max. Qui, come detto per gli M4 presenti su iPad Pro, il SoC è quello prodotto da TSMC con il nodo N3E ossia quello più efficiente, meno costoso e soprattutto con un rendimento del 90%. Non solo perché il nodo N3E è anche più efficiente alle stesse prestazioni del nodo N3B permettendo dunque di risparmiare anche in termini di consumo energetico. È insomma un chip a 3 nanometri che abbiamo già elogiato con iPad Pro M4 e continuiamo a farlo anche con questo A18 che oltretutto viene ora coadiuvato da ben 8GB di memoria unificata anche su questo iPhone 16 Plus proprio come sulle versioni Pro, a conferma che Apple vuole dare la possibilità agli utenti di potersi spingere dove non hanno mai fatto prima con questa gamma. 

Effettivamente Apple Intelligence è dietro l’angolo, o almeno si spera, e concepire uno smartphone come iPhone 16 Plus già pronto per quello che verrà è sicuramente un passo che garantisce a chi acquista oggi questo device di poterlo utilizzare per almeno i prossimi 3 o 4 anni senza alcun tipo di rimorso. Apple Intelligence, come detto, è solo un miraggio per il momento anche se l’azienda ha ufficialmente confermato che arriverà in italiano nel 2025. L’intelligenza artificiale di Apple utilizzerà un modello di ML proprietario che girerà quasi esclusivamente ''on device'' ossia in locale. Questo significherà dover avere una GPU e una NPU potente da garantire al sistema di Apple Intelligence e alle app di AI di poter girare senza problemi. Se proviamo oggi a far girare delle applicazioni che sfruttano tutto questo, Draw Things è l’esempio più lampante, con iPhone 16 Plus non abbiamo alcun tipo di problema mentre con iPhone 15 l’applicazione non funziona e si blocca per poi crashare. Un esempio semplice ma che ci permette di capire quanto iPhone 16 Plus sia pronto per il futuro e quanto Apple lo abbia progettato effettivamente intorno ad Apple Intelligence. 

I benchmark che abbiamo condotto sull'iPhone 16 Plus mostrano un salto prestazionale notevole rispetto all'iPhone 15. I risultati superano addirittura le aspettative per un upgrade generazionale, avvicinandosi più a un salto di due generazioni. Questo si traduce in un'esperienza utente fluida e reattiva in ogni situazione, dalla navigazione web all'utilizzo di app pesanti. Se andiamo a renderizzare un video con le classiche app come CapCut o anche iMovie o Adobe Rush non possiamo che osservare tempi decisamente più brevi su iPhone 16 Plus piuttosto che su iPhone 15. Come sempre i benchmark lasciano il tempo che trovano ma ci sembra giusto per completezza di analisi di questo nuovo iPhone 16 Plus, averli realizzati per metterli a confronto con quelli che a suo tempo avevamo fatto con iPhone 15.

Geekbench 5 ML

TensorFlow Lite CPU, TensorFlow Lite GPU

Geekbench 6

Single-Core, Multi-Core

GFX Bench 5

Aztec Ruins (HT) - Onscreen, Aztec Ruins (HT) - Offscreen (1440p), Car Chase - Onscreen, Car Chase - Offscreen (1080p)

3D Mark Wild Life Extreme

Punteggio finale

Antutu 10

Punteggio

Geekbench 5 ML

TensorFlow Lite CPU

Geekbench 5 ML

TensorFlow Lite GPU

Geekbench 6

Single-Core

Geekbench 6

Multi-Core

GFX Bench 5

Aztec Ruins (HT) - Onscreen

GFX Bench 5

Aztec Ruins (HT) - Offscreen (1440p)

GFX Bench 5

Car Chase - Onscreen

GFX Bench 5

Car Chase - Offscreen (1080p)

Google Octane 2.0

Octane Score

Speedometer 2.0

Test via browser
 

Un aspetto particolarmente interessante è il supporto al ray tracing per i giochi, una caratteristica finora riservata ai modelli Pro. Questa tecnologia permette di ottenere una resa dell'illuminazione più realistica nei titoli che la supportano. Tuttavia, è bene precisare che il ray tracing non è di per sé una ragione sufficiente per l'upgrade, soprattutto considerando che la sua implementazione nei giochi mobile è ancora limitata. Quello che però abbiamo notato è la possibilità di aprire giochi tripla AAA come Resident Evil 4 che su iPhone 15 non possono nemmeno venire scaricati. 

Apple ha anche migliorato la dissipazione termica nell'iPhone 16 Plus, consentendo prestazioni più stabili durante sessioni di gioco prolungate. Nei nostri test, abbiamo riscontrato un miglioramento del 15% nelle prestazioni sostenute rispetto all'iPhone 15 base, un dato in linea con le dichiarazioni di Apple che parlava di un "fino al 30%". Se si guarda addirittura al solo ray tracing le prestazioni di iPhone 16 Plus sono addirittura il doppio di quelle di iPhone 15. Questo si traduce in una migliore esperienza di gioco, ma comporta anche un aumento della temperatura superficiale del dispositivo durante l'uso intenso. È un compromesso accettabile, considerando che senza ventole attive, il calore deve pur essere dissipato in qualche modo e soprattutto che iPhone 16 Plus comunque impiega meno tempo per processare qualsiasi task. 

Per chiudere il capitolo hardware sappiate che iPhone 16 Plus si aggiorna introducendo anche qui il Wi-Fi 7, il supporto a Thread, il modem che è ora il Qualcomm X75 e ancora il sensore Ultra Wide Band di seconda generazione. Sulle velocità del Wi-Fi 7 non possiamo che confermare valori elevatissimi anche se questo non si traduce in maggiori velocità sul trasferimento di dati via AirDrop che rimane il medesimo. Visto che ci siamo parliamo anche della ricezione perché iPhone 16 Plus cambiando modem permette ora performance migliori anche se lo erano già ottime con iPhone 15. Qui notiamo un’ottima ripresa del segnale di rete e soprattutto un audio in capsula sempre perfetto e cristallino che garantisce conversazioni sempre efficaci con gli interlocutori. 

FOTOCAMERE: di livello superiore. Camera Control da affinare 

iPhone 16 Plus

Principale 

  • Sensore da 48 MP Fusion (26mm - risoluzione a 24MP e 48MP)  
  • Obiettivo grandangolare con apertura f/1.6 
  • Quad Pixel - 1.0 µm 
  • OIS sul sensore di seconda generazione

Ultra - Grandangolare 

  • Sensore da 12 MP (13mm)
  • Obiettivo 120° di visione con apertura f/2.2
  • PDAF

Dual Flash LED
Dolby Vision Video 4K Ultra HD @ 24/25/30/60 fps  
Dolby Vision HDR fino a 60fps - Modalità Cinema (4K a 30fps)
Spatial Video 1080p a 30fps

Il comparto fotografico dell'iPhone 16 vede alcuni miglioramenti interessanti, anche se non rivoluzionari. La fotocamera principale mantiene il medesimo sensore da 48MP introdotto con l'iPhone 15 anche se l’azienda ha rinominato il sistema in "Fusion camera" per evidenziare la capacità di zoom ottico 2x, ottenuto tramite crop intelligente del sensore. Possiede comunque pixel da 1.0 µm con una disposizione classica a Quad Bayer e con apertura da f/1,6 con una focale equivalente pari a 26 mm quindi non aperto come molti altri della concorrenza ma che può comunque scattare a 48 megapixel in modalità HEIF. 

La vera novità è rappresentata dalla fotocamera ultrawide, che ora può catturare più luce rispetto ai modelli precedenti. Questo si traduce in scatti migliori in condizioni di scarsa illuminazione, ma i benefici sono apprezzabili anche nelle foto diurne. L'introduzione dell'autofocus su questa lente permette inoltre di abilitare la modalità macro, una feature finora riservata ai modelli Pro che permette ora la cattura di spettacolari riprese macro. Nello specifico è un ultragrandangolare da 12 Megapixel con obiettivo da f/2,2.



La fotocamera selfie invece è da 12 MP con un’apertura da f/1,9 ed è in possesso di PDAF. Non solo, ma può anche sfruttare alcuni dati di profondità dal sensore SL 3D frontale per ritratti migliori.

A livello tecnico ricordiamo che c’è il Photonic Engine realizzato da Apple e che utilizza qui su iPhone 16 Plus un fotogramma da 48MP nella pipeline di immagini per combinare il meglio delle stesse in condizioni di scarsa illuminazione (immagini da 12MP con quad pixel di grandi dimensioni) con il massimo dei dettagli: un'immagine da 48 MP con singoli pixel. Questo approccio consente un'immagine da 24MP con più dettagli, ottime prestazioni in condizioni di scarsa illuminazione e tutte le funzionalità che gli utenti si aspettano da una fotocamera dell'iPhone: Deep Fusion, Smart HDR, Live Foto e niente Shutter lag nell'otturatore. Ed è una cosa che vogliamo sottolineare perché iPhone 16 Plus riesce sempre a scattare con zero shutter lag ed è impressionante come si riesca a immortalare sempre e comunque quello che si vuole. Difficile trovare questa reattività di scatto con le proposte smartphone dei concorrenti. 

Chiaramente è possibile scegliere di acquisire immagini a 48 megapixel a piena risoluzione nei formati HEIF o JPEG. Questo garantirà la piena risoluzione del sensore anche se probabilmente la maggior parte delle persone che acquisterà questo iPhone non utilizzerà effettivamente questa funzione se non in casi estremi. Effettivamente il confronto di immagini da 24 megapixel e 48 megapixel fianco a fianco mostra quantità non identiche ma molto simili di dettagli ma lo svantaggio di scattare foto a 48 megapixel è il peso doppio del file rispetto alle immagini da 24 megapixel. Peccato non potersi spingere in scatti in RAW che iPhone 16 Plus non permette di realizzare. Ma è palese che chi acquista questo modello di smartphone non è un utente fotografo professionista.

Apple ha anche introdotto un nuovo coating anti-riflesso sulle lenti per ridurre i problemi di lens flare in determinate condizioni di illuminazione. Nei nostri test, abbiamo notato un miglioramento ma non la totale scomparsa del problema che si avverte soprattutto con gli scatti di notte con la presenza di luci puntiforme. Chissà se riusciremo mai ad eliminare questo riflesso del punto luce?  


iPhone 16 Plus VS iPhone 15

Come scatta il nuovo iPhone 16 Plus? 

  • Foto di giorno: nelle foto di giorno con il sensore grandangolare principale gli scatti sono sempre di ottima qualità, grazie alla capacità di gestire al meglio la luce che arriva sul sensore, con l'esito di ritrovare colori vibranti, molti dettagli, la giusta nitidezza e il corretto bilanciamento del bianco.  L’uso della Smart HDR 5 garantisce naturalezza e fedeltà della realtà degli scatti con una gamma dinamica elevata e non è da sottovalutare anche la presenza della stabilizzazione ottica dell’immagine sul sensore che permette di ottenere immagini prive di micromosso anche senza un treppiede. Non c’è chiaramente possibilità di scattare in RAW ma si percepisce che il lavoro del Photonic Engine di Apple in qualche modo riesce a regolare a modo i parametri per restituire uno scatto appagante. Ci è piaciuto lavorare con gli scatti di questo iPhone 16 Plus anche se chiaramente la differenza con la versione Pro si fa sentire per l’assenza del RAW. La differenza degli scatti con iPhone 15 invece non c’è visto che i sensori sono i medesimi ed è possibile osservare nel confronto che gli scatti realizzati con i due smartphone sono praticamente identici.


iPhone 16 Plus VS iPhone 15


iPhone 16 Plus VS iPhone 15


iPhone 16 Plus VS iPhone 15


iPhone 16 Plus VS iPhone 15

  • Foto al buio: anche su iPhone 16 Plus la modalità notturna si attiva automaticamente quando la luce ambientale risulta scarsa. E’ senza dubbio una delle modalità notturne più veloci che possiamo trovare oggi su di uno smartphone. Gli scatti effettuati sono ben fatti e l’apertura dell'ottica principale permette alla luce di passare in quantità tale da migliorare lo scatto finale in queste difficili condizioni garantendo dettagli, contrasto e ancora tutti i parametri necessari per un risultato finale di qualità. Photonic Engine sembra lavorare bene anche in questi scatti con una riduzione del rumore e la volontà di ammorbidire l’immagine. Ci sono forse delle ombre un po’ più scure di altri device ma le alte luci risultano ben controllate con iPhone che gestisce magistralmente la scena senza esagerare praticamente mai e applicando la giusta nitidezza.

  • Foto con modulo ultra-wide: gli scatti con la fotocamera ultra wide da 12MP risultano ampi nella cattura della scena. Le foto sono buone con questo nuovo iPhone 16 Plus che corregge nella norma la distorsione per un risultato che spesso non è esagerato negli artefatti o altro. A livello qualitativo otteniamo scatti luminosi, più di iPhone 15, anche se forse un pochino più morbidi e con dettagli meno enfatizzati. Apprezziamo però il contrasto e la gamma dinamica che non si differenziano troppo rispetto a quanto si può ottenere con il sensore principale, sintomo dell’ottimo lavoro di Apple lato software. In notturna o con poca luce il lavoro della nuova apertura da f/2.2 e del sensore con pixel da 1.4 μm fanno il loro dovere garantendo scatti migliori rispetto a quelli di iPhone 15 con un ottimo equilibrio generale.

  • Zoom: iPhone 16 Plus chiaramente non possiede un sensore specifico per lo zoom e dunque quello che può fare è utilizzare il crop del sensore principale. Avere un sensore da 48 megapixel garantisce zoom 2x senza preoccupazione di dettaglio. I risultati offrono molti dettagli con una corposità che è quella a cui Apple ha abituato i suoi utenti. Ci siamo divertiti a scattare con il 2x perché l’iPhone 16 Plus riesce praticamente sempre a restituire uno scatto di qualità che lascia presto dimenticare che si tratti di un crop. In notturna il comportamento è il medesimo con risultati dai buoni dettagli e poco rumore. Sopra lo zoom 2x è normale che lo scatto sia realizzato con minore definizione visto che il sensore va ad utilizzare uno zoom del tutto digitale fino al 10x.

  • Ritratti e Selfie: ci si può divertire nei ritratti con un iPhone 16 Plus? Assolutamente si. Lo smartphone infatti nei ritratti risponde in modo ottimale garantendo risultati dai colori realistici con una sfocatura naturale e mai artefatta. C’è sempre il soggetto a fuoco anche con uno scatto in velocità e appaiono molto nitidi con la texture e i toni della pelle eccellenti. Non c’è qui il sensore LiDAR a differenza dei modelli Pro eppure siamo riusciti a separare molto bene i soggetti e a farlo oltretutto anche in un secondo momento direttamente dalla modifica della foto in iPhone. Chiaramente non otterremo la stessa qualità di immagine con ritratti al 2x dove i soggetti saranno forse un po’ più morbidi anche se tutto sommato portare a casa un buon ritratto non è poi così difficile. Per quanto riguarda i selfie, il sensore con autofocus lavora bene per dettagli, contrasto e colori anche se i selfie di iPhone erano già di ottima qualità.

VIDEO con Modalità Cinema, Modalità Azione e Spatial Video

Sui video iPhone 16 Plus è uno smartphone capace di riprese in altissima definizione. Possiamo spingerci fino al 4K a 24, 25, 30 o 60 fps riuscendo a trovare risultati da vero cameraphone capace di spingersi dove altri device della concorrenza non riescono. La qualità delle riprese è ancora a livelli da primato con colori sempre reali e con una stabilizzazione che sappiamo essere il vero fiore all’occhiello di Apple. 

C’è chiaramente la Modalità Azione che tecnicamente permette di ottenere video più stabili e fluidi anche se si realizzano in forte movimento. È una modalità attivabile nella sezione video della fotocamera con l’apposito pulsante e fornisce più stabilizzazione nelle situazioni in cui chi riprende deve correre o muoversi velocemente e tende dunque a far sobbalzare più del dovuto l’iPhone. C’è anche la modalità Cinema che conosciamo ormai più che bene visto che Apple l’aveva introdotta ormai tre anni fa. Sostanzialmente si basa su uno studio della cinematografia e su come viene utilizzata la messa a fuoco a rack per guidare l'attenzione degli spettatori. La tecnica viene usata nei film e prevede il cambio della messa a fuoco dell’obiettivo durante una ripresa per seguire meglio il soggetto della scena.  

La capacità di registrare poi video spaziali è un'aggiunta interessante, soprattutto in vista di futuri arrivi di Apple Vision Pro anche in altri paesi. Tuttavia, al momento, il suo utilizzo pratico è limitato, considerando che pochi utenti avranno accesso a dispositivi in grado di fruire appieno di questo tipo di contenuti.

Audio: l’iPhone 16 Plus diventa uno studio di registrazione

Ci piace aprire una parentesi quest’anno sull’audio perché Apple ha realizzato qualcosa di decisamente interessante che nessun altro ancora ha fatto su smartphone in modo così efficace. Parliamo del nuovo Audio Mix ossia la possibilità di utilizzare gli input dell'acquisizione Spatial Audio e un'intelligenza avanzata per distinguere tra rumore di fondo e voci durante la registrazione di video. Ciò fornisce incredibili capacità di editing del suono

Nel pratico come funziona? Dopo l'acquisizione del video, è possibile modificare l'audio andando sull'opzione Modifica del video e selezionando la voce Mix audio. Qui si aprirà un nuovo pannello dove sarà possibile osservare quattro diverse opzioni: 

  • L'opzione Standard che cattura l'audio in Audio spaziale senza regolazioni.
  • L'opzione In Primo Piano che isola la voce della persona che parla davanti alla videocamera e permette di eliminare le voci indesiderate fuori dalla videocamera.
  • L'opzione Studio che fa sembrare la voce del soggetto che sta registrando come se fosse all'interno di uno studio professionale e come se i microfoni fossero vicini a lui anche se sono a pochi metri di distanza.
  • L'opzione Cinema che permette di formattare le voci come nei film: le voci all'interno e all'esterno dell'inquadratura della fotocamera sono centrate su una traccia dallo schermo, con i rumori ambientali dell'audio surround. 

Oltretutto è possibile regolare l'intensità di tutti i mix con il cursore, lasciando entrare più o meno rumore di fondo. In questo caso l’idea è ottima ma la sua realizzazione è ancora migliore perché effettivamente Mix Audio funziona veramente bene e potremo in alcuni casi dimenticarci di utilizzare un microfono esterno perché iPhone ci permetterà di registrare audio praticamente perfetti in ogni situazione. 

Stili fotografici avanzati: che spettacolo!

Una menzione speciale va ad una novità che seppur passata in parte in sordina lato presentazione ha del potenziale incredibile e secondo noi può realmente divenire il game changer di questi nuovi iPhone. Parliamo degli Stili fotografici di ultima generazione, che ora possono essere applicati anche dopo lo scatto, sono aumentati di numero ma soprattutto cambiano completamente il loro approccio sullo scatto permettendo di sperimentare con diverse rese cromatiche senza dover ricorrere ad app di editing esterne ma soprattutto modificando uno scatto sul bilanciamento delle luci senza obbligatoriamente risultare degli esperti di post produzione fotografica. 

L’idea di Apple non è nuova e chi ne sa un po’ di fotografia potrà rivivere queste feature un po’ come quelle viste su Canon o Fujifilm. Su iPhone 16 Plus basterà entrare nelle modifiche di uno scatto realizzato e giocare letteralmente su di un pannello di controllo, dove spostando manualmente il cursore, cambierà il tono e il colore (quindi luci e saturazione) e si potrà anche variare la potenza di questo filtro.

Apple permette di scegliere tra cinque stili per personalizzare l'aspetto del soggetto nelle foto garantendo l'aspetto esatto desiderato con un rendering avanzato della tonalità della pelle. Possono venire selezionati stili predefiniti già nelle impostazioni della Fotocamera per ottenere lo stesso aspetto su tutte le foto. L’idea di questi stili è quella di toccare il soggetto lasciando generalmente invariato il resto della scena. Ci sono poi nove stili estetici basati sull'umore che trasformano l'intera scena, non solo le sfumature della pelle. Ogni stile è composto da una tavolozza di colori unica che influisce su colori specifici nella scena rispetto all'applicazione di un approccio unico per tutti. Questo aiuta a mantenere toni della pelle accurati, consentendo allo stesso tempo di creare immagini ispirate alle tendenze popolari dei social media o agli stili fotografici vintage e contemporanei. 

Si capisce facilmente che non siamo di fronte a semplici filtri posizionati a posteriori come capita con altri device. Qui Apple non modifica singolarmente il pixel della foto scattata o da scattare ma va a creare delle vere e proprie maschere a strati che variano solo su alcune zone dello scatto dove l’algoritmo di Apple pensa sia necessario e possibile. Oltretutto questo avviene in tempo reale e non è cosa da poco su di uno smartphone. 

Ci siamo veramente tanto divertiti ad utilizzarli sia sulla fotocamera che a posteriori e ammettiamo che la facilità con cui ci si può spostare sul pad per regolare sia il tono che il colore, offre praticamente opzioni illimitate e chi non è pratico della post produzione potrà fare a meno di software più professionali divertendosi già con questa nuova feature di Apple.

Controllo fotocamera: ottima idea ma va affinato il software

Una delle novità più chiacchierate di questo iPhone 16 Plus è senza dubbio l'introduzione del pulsante Controllo Fotocamera. Una nuova interfaccia fisica che permette di accedere rapidamente all'app Fotocamera e di controllare varie funzioni con una sola mano anzi con un solo dito. Apple non lo dichiara come un tasto ma effettivamente lo è anche se possiede una particolare superficie tattile con cui è possibile interagire per scegliere tra vari menu messi a disposizione dal software.

L’idea non è nuova nel campo degli smartphone visto che prima di Apple ci aveva già pensato Sony a porre un tasto ma in quel caso si parla di mero tasto di scatto mentre qui l’azienda di Cupertino vuole andare oltre. Intanto sappiate che è possibile muoversi tra diverse funzionalità. Eccone un riepilogo: 

  • Una pressione semplice apre l'app Fotocamera
  • Una seconda pressione scatta una foto
  • Una pressione prolungata avvia la registrazione video
  • Una pressione leggera mostra i controlli dello zoom
  • Lo swipe sul pulsante regola il livello di zoom
  • Una doppia pressione leggera seguita da swipe permette di accedere ad altri controlli come profondità, esposizione, cambio fotocamera e Stili fotografici

L'implementazione è intuitiva e, grazie al feedback aptico, diventa abbastanza naturale dopo un periodo di adattamento. Intanto accedere istantaneamente all’app fotocamera solo pigiando il nuovo tasto è un plus non indifferente perché diventa un movimento più che naturale quando si usa iPhone 16 Plus e si deve fotografare. Basta pigiare il tasto laterale e la fotocamera è pronta in millesimi di secondo e niente più necessità di accedere dall’Action Button o dal pulsante presente sullo schermo. Nelle situazioni di scatti improvvisi questa novità ci ha salvato più volte nell’accedere il più rapidamente possibile alla fotocamera. 

Il suo posizionamento è una via di mezzo, a nostro parere, per riuscire ad utilizzarlo sia in landscape che in portrait perché non è troppo vicino né troppo lontano dal lato inferiore. Se per gli scatti in orizzontale non avremo problemi perché il dito indice cadrà praticamente sul pulsante del Camera Control ammettiamo che si dovrà un po’ cambiare il modo di posizionare il palmo della mano se si è abituati a scattare in verticale con una sola mano. Sì, perché ci è capitato di toccarlo involontariamente stringendo l’iPhone un po’ di più per non farlo scivolare. 

A differenza di altri tasti per lo scatto di concorrenti qui Apple ha voluto fare qualcosa di più andando a ricoprirlo di una superficie tattile: muovendo il dito da destra a sinistra è possibile regolare la funzionalità selezionata con la pressione del tasto stesso. Se l’idea e la sua esecuzione è buona di fatto l’implementazione software non è ai livelli a cui ci ha abituato l’azienda. Ci spieghiamo meglio. Se è comodo utilizzare i comandi delle varie funzionalità da questo pulsante non è invece comodo ogni volta doversi muovere scorrendo tutte le varie funzionalità quali profondità, esposizione, cambio fotocamera e Stili fotografici perché magari in un determinato momento non sono necessari e potrebbe far perdere il momento dello scatto. Oltretutto in alcune modalità alcune funzioni non sono selezionabili ma rimangono comunque presenti e devono essere passate in rassegna per trovare le altre. Inoltre il colore scelto, ossia il solito giallo che abbiamo già visto su altri parametri dell’app fotocamera di Apple, non è congeniale perché non fa capire bene se quella funzionalità è o meno cliccabile in quanto, in quel caso, cambia solo la tonalità del giallo e questo in velocità e in situazioni di rapido scatto potrebbe facilmente far solo perdere tempo all’utente. 

Ci auguriamo che con i prossimi update tutto questo verrà modificato e che automaticamente il software capisca in quale modalità di scatto siamo e dunque elimini le voci che non servono. L'auspicio inoltre è che Apple permetta una maggiore personalizzazione di questo Controllo Fotocamera perché al momento è possibile solo scegliere se aprire l’app con una singola o una doppia pressione o ancora se aprire la fotocamera o altre app come la lente, la scansione dei codici QR oppure disattivare completamente il tasto. 

Batteria e ricarica: meglio di sempre 

Sul capitolo batteria e autonomia Apple promette quattro ore aggiuntive di streaming video per l'iPhone 16 Plus rispetto ai predecessori. Considerando che l'iPhone 15 Plus aveva già stabilito un record nelle autonomie, limitatamente agli smartphone della Mela, le aspettative per il nuovo modello sono alte. Effettivamente abbiamo trovato giovamento con una maggiore batteria che ci ha sempre portati a poter usare l’iPhone 16 Plus per almeno una giornata e mezza. Questo significa che possiamo sfruttare iPhone senza alcun problema con un risultato più che rassicurante per uno smartphone comunque potente. 

Nelle nostre prove abbiamo raggiunto addirittura le 8 o 9 ore di display attivo ed è questo un risultato davvero incredibile per un iPhone. Quello che ci piace pensare è che con un iPhone 16 Plus che possiede una batteria maggiore si possa ottenere finalmente un risultato congruo con quelle che sono le aspettative di un utente odierno che vuole sfruttare il proprio device per fare tutto in mobilità. Di fatto l’abbiamo usato senza parsimonia e abbiamo sempre avuto residui di carica importanti a fine giornata segno di una perfetta ottimizzazione con iOS 18 e l’hardware. 

Una novità interessante riguarda la ricarica wireless MagSafe, che ora supporta una potenza di 25W con il nuovo caricatore, contro i 15W del modello precedente. Questo porta la ricarica wireless quasi alla pari con quella cablata in termini di velocità, con un iPhone 16 Plus che ha una capacità di ricaricare il 50% della batteria in 35 minuti sia via cavo che con MagSafe. È importante notare che Apple non include il caricatore nella confezione, quindi sarà necessario acquistarne uno separatamente per sfruttare appieno le capacità di ricarica rapida del dispositivo.

Peccato per la mancata evoluzione della porta USB-C, che rimane limitata allo standard USB 2.0. Questo si traduce in velocità di trasferimento dati piuttosto basse per gli standard attuali, soprattutto se paragonati alle velocità USB 3 dei modelli Pro. Sebbene il trasferimento di file non sia più così comune come in passato, grazie al cloud e allo streaming, resta una limitazione da tenere in considerazione, soprattutto per chi lavora con file di grandi dimensioni come i video 4K. Anche se forse non è questo il caso di iPhone 16 Plus.

Apple Intelligence: il futuro è (quasi) qui

Una delle caratteristiche più attese dell'iPhone 16 è l'introduzione di Apple Intelligence, un insieme di funzionalità basate sull'intelligenza artificiale che promettono di rivoluzionare l'interazione con il dispositivo. Tuttavia, al momento, queste funzioni non sono ancora disponibili e saranno rilasciate con l'aggiornamento a iOS 18.1 previsto per ottobre ma solo negli USA. Per L’Italia se ne parla nel 2025 e non sappiamo nemmeno come e quando precisamente. 

Abbiamo iniziato a conoscere Apple Intelligence tramite le presentazioni alla WWDC 2024 e alle Beta che sono state rilasciate per gli utenti americani e abbiamo visto che introdurrà miglioramenti significativi a Siri, rendendolo più capace di comprendere il contesto e di eseguire azioni complesse. Ad esempio, sarà possibile chiedere a Siri di riprodurre una canzone menzionata in una conversazione su Messaggi, o di inviare una foto specifica a un contatto, il tutto senza dover navigare manualmente tra le app. Altre funzionalità promesse includono la capacità di riassumere note ed email, trasformare appunti scritti in fretta in frasi complete, e persino trovare foto basandosi su descrizioni testuali. Queste funzioni, se implementate correttamente, potrebbero rappresentare un salto qualitativo nell'usabilità e nella produttività offerta dall'iPhone. È importante sottolineare che, non avendo potuto testare direttamente queste funzionalità, il nostro giudizio su Apple Intelligence resta sospeso. Aggiorneremo la recensione una volta che avremo avuto modo di provare approfonditamente queste nuove capacità.

iOS 18: cambia poco ma tanta personalizzazione

iOS 18 rappresenta un significativo passo avanti nell'evoluzione del sistema operativo mobile di Apple, introducendo una serie di novità che ridefiniscono l'esperienza utente e ampliano le capacità dell'iPhone. Questa nuova iterazione si concentra sulla personalizzazione avanzata e su miglioramenti sostanziali alle app di sistema. Cosa cambia? 

La prima novità che salta subito all’occhio, quella che probabilmente utilizzeranno i più, è relativa alla personalizzazione della schermata di avvio. Anzitutto, con iOS 18 sarà possibile ordinare icone e widget liberamente sulle varie pagine. Questo vuol dire che si potranno anche lasciare spazi vuoti oppure, ad esempio, mettere le icone tutte in basso o sul perimetro del display. Sebbene la modifica abbia certamente funzioni estetiche, non manca anche la sostanza: spostando in basso le icone più utilizzate, ad esempio, si otterrà l’effetto di poterle raggiungere più facilmente quando si usa l’iPhone con una sola mano.

Ancora, tra le altre novità che riguardano la personalizzazione, la possibilità di cambiare tinta alle icone, ed uniformare così i colori della homepage. Si possono personalizzare le icone con un qualsiasi colore scegliendo tra l’infinita paletta disponibile. Oltre a poter cambiare la tinta alle icone, è possibile anche attivare la modalità scura per quelle che la supporteranno. Questo permetterà di ottenere un effetto dark che si adatterà perfettamente alla modalità scura dell’intero sistema operativo. Quindi, anche se l’OS è impostato su quella chiara, sarà possibile avere icone scure. Naturalmente, le icone possono essere scure o chiare in maniera automatica, a seconda della modalità di visualizzazione del sistema operativo, così da abbinarle perfettamente.

Apple ha sempre dato grande importanza alla schermata di blocco, considerata come un centro nevralgico da cui partire per l’accesso alle azioni di base che svolge l’iPhone senza ricorrere a molteplici tap. Per questo Apple ha aggiunto ulteriore flessibilità alla schermata di blocco, dando la possibilità di personalizzare le icone di accesso rapido in fondo ad essa. Altra modifica importante apportata da iOS 18 è il centro di controllo, ossia il pannello contenente numerose scorciatoie ad app e funzionalità utili, che si raggiunge con uno slide verso il basso.

Il Centro di Controllo adesso introduce adesso riquadri organizzabili, con la possibilità del supporto a più pagine, consentendo così di posizionare le opzioni più utili in cima. Apple ha introdotto anche una galleria Controlli, da cui è possibile aggiungere nuovi comandi personalizzabili, mentre la disposizione è a griglia, permettendo di ridimensionare i riquadri per facilitare l’accesso. Ci sono alcuni pulsanti, che possono occupare da uno a quattro riquadri, mentre altri possono espandersi fino a una pagina intera. Funzioni come Wi-Fi e Bluetooth restano raggruppate, ma possono essere modificate nelle dimensioni. Con iOS 18 le funzioni del Centro di Controllo possono essere assegnate al tasto Azione,  introdotto da Apple a partire dai modelli iPhone 15 Pro. In questo modo, il bottone diventa ancor più versatile, permettendo di accedere a più app e funzionalità rispetto a quelle fino ad oggi disponibili.

Apple introduce con iOS 18 anche alcune nuove applicazioni. Si tratta di una tradizione che la Mela ha da qualche anno. Alcune di esse più che nuove sono in realtà rivisitazioni di applicazioni o funzioni che venivano offerte da terze parti. L’esempio di maggior portata e una di quelle che costituisce una delle principali novità di iOS 18, iPadOS 18 e macOS Sequoia, è l’app Passwords. Stiamo parlando di un’app fondata su Portachiavi e sul concetto di applicazioni come 1Password, questo programma permette di accedere facilmente a password di account, passkey, password delle reti Wi-Fi e codici di verifica, tenendo tutte le credenziali organizzate in un solo punto di riferimento.

L’App Foto è nuova nella sua struttura. La schermata principale offre una singola visualizzazione unificata, con una griglia di foto in alto e la libreria organizzata per temi sotto. La griglia di foto consente quindi di visualizzare l’intera libreria, mentre gli utenti possono utilizzare le visualizzazioni Mesi e Anni in basso, con possibilità anche di usare un pulsante filtro che permette di nascondere screenshot e ordinare le immagini in altri modi. Sulla parte più bassa dell’app c’è spazio anche per le Collezioni, con la possibilità di navigare per tag, come Tempo, Persone, Ricordi, Viaggi e altro ancora.

Sul fronte della privacy e della sicurezza, iOS 18 introduce nuove misure per proteggere i dati degli utenti. Apple ha implementato sistemi di elaborazione on-device per molte operazioni, riducendo la necessità di inviare dati sensibili ai server cloud. Le prestazioni generali del sistema hanno visto un notevole miglioramento, con un'ottimizzazione della gestione delle risorse che si traduce in una maggiore durata della batteria e in tempi di avvio delle app più rapidi. Il multitasking è stato potenziato, permettendo una gestione più fluida delle app in background.

Per quanto riguarda l'accessibilità, iOS 18 introduce nuove funzioni per rendere l'iPhone ancora più inclusivo. Tra queste, un sistema di riconoscimento dei gesti facciali migliorato per controllare il dispositivo e un'opzione di lettura dello schermo più naturale e contestuale. Il supporto per i controller di gioco esterni è stato ampliato, con la possibilità di personalizzare la mappatura dei pulsanti e di utilizzare più controller contemporaneamente per sessioni di gioco multiplayer locali.

iOS 18 segna un punto di svolta per il sistema operativo di Apple, offrendo un livello di personalizzazione e funzionalità mai visto prima. Mentre alcune delle nuove caratteristiche potrebbero richiedere un periodo di adattamento per gli utenti meno esperti, nel complesso rappresentano un significativo passo avanti in termini di usabilità e potenza. iOS 18 permette di migliorare un sistema operativo ottimizzato e sicuro. Rimane un sistema ottimale per chi è abituato a utilizzare Mac, iPad ed Apple Watch perché Apple lo sappiamo ha creato un ecosistema che nessun altro brand ha ancora replicato così bene. Chiaramente non è tutto oro quello che luccica perché abbiamo trovato alla prima release qualche bug di troppo non solo nell’intero sistema ma anche in alcune app di Apple. Ma è più che normale e tutto solitamente sparisce già con il rilascio del primo vero aggiornamento. Apple anno dopo anno è riuscita nel suo intento ossia migliorare un sistema operativo fortemente integrato con i suoi device e capace di rimanere al passo con i tempi anche dopo essere cambiato non troppo dalle sue origini. 

iPhone 16 Plus: Prezzi  

  • iPhone 16 Plus

    • Versione da 128 GB: 1.129 € - Colore Blu oltremare, Verde acqua, Rosa, Bianco e Nero
    • Versione da 256 GB: 1.259 € -  Colore Blu oltremare, Verde acqua, Rosa, Bianco e Nero
    • Versione da 512 GB: 1.509 € -  Colore Blu oltremare, Verde acqua, Rosa, Bianco e Nero

CONCLUSIONI 

L'iPhone 16 Plus si presenta come evoluzione solida del suo predecessore, portando miglioramenti significativi in diverse aree chiave. Il nuovo processore A18, il comparto fotografico, l'introduzione del pulsante Azione e del Controllo Fotocamera, insieme alle promesse di Apple Intelligence, rendono questi dispositivi interessanti sia per chi proviene da modelli più datati sia per chi cerca un'alternativa ai più costosi modelli Pro.

Tuttavia, non possiamo ignorare alcune mancanze che stridono con il posizionamento di prezzo di questi dispositivi. La persistenza di un display a 60Hz in un mercato dove anche smartphone di fascia media offrono refresh rate più elevati è difficile da giustificare. Allo stesso modo, la limitazione della porta USB-C allo standard 2.0 sembra un'occasione mancata per allineare tutta la gamma iPhone alle velocità di trasferimento moderne soprattutto con l’introduzione di un processore veramente potente e di un comparto fotografico capace di video in 4K. 

La decisione di acquistare un iPhone 16 Plus dipenderà in gran parte dal dispositivo che si possiede attualmente. Per chi ha un iPhone 12 o modelli precedenti, l'upgrade potrebbe essere quasi obbligato. Le nuove funzionalità, il miglioramento delle prestazioni e della fotocamera rappresentano un salto generazionale significativo. Per i possessori di iPhone 13 o 14, la situazione è più sfumata. I miglioramenti ci sono, ma potrebbero non essere sufficienti a giustificare l'investimento, soprattutto se si è soddisfatti del proprio dispositivo attuale. In questo caso, potrebbe valere la pena attendere la prossima generazione, sperando in un aggiornamento più sostanziale del display. Chi invece possiede un iPhone 15 Plus difficilmente troverà motivi convincenti per passare al nuovo modello, a meno che non sia particolarmente interessato alle nuove funzionalità come il pulsante Azione o il Controllo Fotocamera.

Un discorso a parte merita Apple Intelligence. Se le promesse di Apple verranno mantenute, queste funzionalità basate sull'IA potrebbero rappresentare un vero punto di svolta nell'utilizzo quotidiano dello smartphone. Tuttavia, dato che non saranno disponibili al lancio, è difficile valutarne l'impatto reale al momento.

In conclusione, l'iPhone 16 Plus si mantiene un dispositivo veramente solido che consolida la posizione di Apple nel mercato degli smartphone di fascia alta. Offre miglioramenti incrementali in quasi tutti gli aspetti, dal design alle prestazioni, passando per la fotografia. Tuttavia, la mancanza di alcune (poche) caratteristiche ormai considerate standard in questa fascia di prezzo (come il display ad alto refresh rate) potrebbe far storcere il naso a chi cerca l'eccellenza assoluta. Apple sembra puntare sempre di più sull'ecosistema e sull'integrazione tra dispositivi, come dimostra l'attenzione alle funzionalità legate ad Apple Vision Pro. Questo approccio potrebbe risultare vincente per chi è già immerso nel mondo Apple.

L'iPhone 16 Plus risulta un eccellente smartphone capace di posizionarsi come una scelta solida per la maggior parte degli utenti. Non è un device rivoluzionario, ma offre un'esperienza raffinata e completa che sicuramente soddisferà le esigenze della maggior parte degli acquirenti. Il vero potenziale di questi dispositivi potrebbe emergere con il rilascio di Apple Intelligence che sarà supportato da iPhone 16 Plus e non dai precedenti, ma per ora, rappresentano un passo avanti nella giusta direzione per Apple, anche se forse non così grande come alcuni avrebbero sperato.

5 Commenti
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popye02 Ottobre 2024, 20:18 #1
eh Bruno...ce l'hai fatta a infilarci un "meglio di sempre" da qualche parte
comunque quel salto di prezzo fra i tagli di memoria non mi piace proprio
agonauta7802 Ottobre 2024, 21:26 #2
Sopra i 1000 euro il taglio da 128 GB non ha motivo di esistere .
The_Hypersonic03 Ottobre 2024, 09:50 #3
Le belle recensioni a cui ci aveva abituato Hardware Upgrade, finalmente.
TorettoMilano03 Ottobre 2024, 09:55 #4
il canto del cigno, verrà abbandonato per l'air. e ciò è un bene, per quanto l'iphone 16/16 plus siano interessanti non hanno senso di esistere in quanto non danno cose in più rispetto ai 15/15 pro dell'anno prima.
un iphone air invece ti da la possibilità di scegliere un iphone sottile.
ad ogni modo dalla recensione si evince come 16 plus sia ottimo... ma meglio prendere il 15 pro max
carloUba03 Ottobre 2024, 16:50 #5
Quello che ho letto è uno scherzo?

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