iPhone 15 fa le cose ''da grande''! La recensione

iPhone 15 fa le cose ''da grande''! La recensione

Dopo aver visto iPhone 15 Pro Max è ora di capire cosa cambia nei modelli meno ''Pro'' ossia iPhone 15 e 15 Plus. A prima vista potrebbe sembrare poco rispetto al suo predecessore ma nella sostanza invece ci sono molti tasselli incrementali tali da rendere più premium questi iPhone e da comprare soprattutto se non avete iPhone 13 o 14. Scopriamo perché

di pubblicato il nel canale Apple
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Abbiamo visto pochi giorni fa cosa significa oggi comprare un iPhone 15 Pro Max ossia cosa permette di fare il nuovo top di gamma della mela morsicata. È senza dubbio lo smartphone premium per eccellenza ed è un iPhone dedicato soprattutto a chi vuole sfruttare lo smartphone davvero fino in fondo come una vera e propria ''macchina da lavoro'' magari per i professionisti creativi. Proprio nella recensione di iPhone 15 Pro Max avevamo detto che per chi non avesse necessità di tutte le peculiarità ''Pro'' di quel modello c’erano a catalogo quest’anno i nuovi iPhone 15 e 15 Plus che si migliorano ancora di più degli altri anni con step incrementali tali da renderli smartphone capaci di fare tutto e molto di più, pur mantenendo un’identità chiara e precisa. 

In questo caso abbiamo avuto modo di provare iPhone 15 ossia la versione più compatta dei due modelli di quest’anno. Ci è sembrato giusto capire se è possibile utilizzare ancora oggi uno smartphone più compatto rispetto ai ''padelloni'' sul mercato, che anche Apple propone, pur mantenendo prestazioni in termini di autonomia.

Come negli altri anni Apple decide, anche con iPhone 15 e 15 Plus, di mantenere differenze esigue tra le due versioni che vanno di pari passo solo ed esclusivamente con la dimensione dello smartphone e del display oltre che della batteria. iPhone 15 possiede in questo caso un pannello da 6,1 pollici di diagonale mentre iPhone 15 Plus da 6,7 pollici. Per il primo la batteria, secondo alcune certificazioni di terze parti, è da 3.349mAh mentre per il secondo è da 4.383mAh. Le differenze tra i due finiscono qui. 

Ma cosa cambia allora su iPhone 15 rispetto agli altri anni? Apple decide quest’anno di modificare alcuni dettagli nel design anche in questa serie non ''Pro''. Se ad un primo sguardo visivo iPhone 15 potrebbe risultare tanto simile ad iPhone 14, è prendendolo in mano che è possibile percepire il lavoro di cambiamento progettuale che l’azienda di Cupertino ha fatto per renderlo fortemente ergonomico, più addirittura di quanto non lo fosse in precedenza. La tonalità di colore è ora praticamente incorporata direttamente nella back cover in vetro resistente garantendo un aspetto sicuramente più premium rispetto a prima. iPhone 15 (come anche iPhone 15 Plus) è oltretutto disponibile in cinque eleganti colori: nero, blu, verde, giallo e rosa. Tutti molto tenui ma cangianti in base al riflesso della luce su di essi. 

I cambiamenti però non sono solo estetici perché lo step importante di iPhone 15 arriva con l’hardware. Intanto guadagna la Dynamic Island e questo permette di uniformarlo agli iPhone 15 Pro eliminando definitivamente la notch e introducendo tutti i vantaggi in termini di software anche su questo device. Oltretutto il display aumenta la sua potenzialità in seno alla luminosità di picco che raggiunge ora i 2000 nits ossia il doppio di quanto poteva fare lo scorso anno iPhone 14. Cambia il processore perché si passa al performante A16 Bionic che lo scorso anno avevamo visto su iPhone 14 Pro e Pro Max e qui dunque permetterà di fare operazioni da top di gamma.

Cambia il comparto fotografico perché iPhone 15 guadagna il sensore principale da 48 Megapixel garantendo uno step evolutivo importante per uno smartphone che sì, non è chiaramente votato alla fotografia professionale ma che con questo sensore principale potrà effettivamente stupire l’utente anche meno esigente in questo campo. E poi c’è tanto per quanto concerne la connettività perché iPhone 15 non solo vede ora la presenza di una porta USB-C, che però non sarà così veloce come sui modelli Pro, ma propone il Wi-Fi 6 così come anche il chip Ultra WideBand di seconda generazione per migliorare la precisione di localizzazione e non solo. 

Tutte novità che lo rendono superiore ad iPhone 14? È proprio quello che vogliamo capire e spiegare in questa recensione soprattutto perché Apple mantiene a catalogo iPhone 13 e iPhone 14 pur eliminando iPhone 14 Pro e Pro Max e creando forse qualche grattacapo in più all’utente che non vuole spingersi verso i modelli ''Pro''. O chissà forse l’idea è quella di ampliare ancora di più il catalogo garantendo a tutti di scegliere l’iPhone più adatto alle proprie esigenze e anche alle proprie tasche soprattutto ora che i prezzi di listino, a differenza di altri concorrenti, sono diminuiti. E sicuramente sarà questo un punto nevralgico nelle conclusioni finali di recensione. 

iPhone 15: Prezzi  

  • iPhone 15 

    • Versione da 128 GB: 979€ - Colore Nero, Blu, Verde, Giallo e Rosa
    • Versione da 256 GB: 1.109€ -  Colore Nero, Blu, Verde, Giallo e Rosa
    • Versione da 512 GB: 1.359€ -  Colore Nero, Blu, Verde, Giallo e Rosa

CONFEZIONE DI VENDITA: c'è il cavo USB-C

Apple presta sempre molta attenzione alla confezione di vendita di un qualsiasi suo prodotto. Qui con il nuovo iPhone 15 abbiamo sostanzialmente una scatola che cambia leggermente nell’estetica e nei contenuti rispetto allo scorso anno. Intanto iPhone 15 lo troviamo al suo posto ossia a dorso rivolto verso l’utente, una volta aperto il coperchio della scatola in cartone riciclato. Doppio adesivo da strappare invece della pellicola trasparente per poter rendere più ''green'' possibile anche la confezione di vendita di uno smartphone. 

Come lo scorso anno non troveremo alcun caricatore dell’iPhone a favore, come detto da Apple, di fare del bene all’ambiente ai fini del progetto Apple 2030 sulla riduzione delle emissioni e di avere all’interno della confezione di vendita il minimo indispensabile affinché l’utente possa usare in tranquillità il proprio iPhone da subito. Di fatto però c’è la novità del nuovo cavo USB Type-C che, come per i modelli Pro, è realizzato con tessuto intrecciato per la massima resistenza e durabilità nel tempo. Infine sempre presenti le prime istruzioni rapide per l’avvio e l’immancabile adesivo con la Mela morsicata.  

DESIGN: un cambiamento ''ergonomico''

Come detto in apertura l’iPhone 15 potrebbe risultare ad un primo veloce sguardo molto simile se non identico ad iPhone 14. È uno smartphone in pieno stile Apple dalle caratteristiche fortemente premium, quest’anno ancora più marcate, pur non essendo lui il vero top di gamma ma fratello minore di iPhone 15 Pro. Esteticamente possiede un corpo realizzato completamente in alluminio opaco in tinta con il colore dell’iPhone scelto e con quelle che sono le periferiche di Apple che conosciamo ormai da qualche anno. C’è infatti su iPhone 15 il selettore per le suonerie che permette di porre in vibrazione o in silenzioso lo smartphone in un attimo e non l’ormai famoso ''Action Button'' che l’azienda ha invece posto sulle versioni Pro degli smartphone. Quindi sono presenti due pulsanti per il volume e un pulsante più grande per l’accensione e lo spegnimento del device. Non cambiano la loro posizione come non cambiano il loro modo di essere utilizzati a favore di una familiarità che potrebbe risultare fondamentale per molti utenti Apple provenienti da modelli precedenti. 

Discorso differente invece per la porta di carica e di trasferimento dati che è finalmente ora una USB-C. Sì, Apple ha definitivamente mandato in pensione la sua proprietaria Lightning e ha quest’anno proposto tutti i suoi iPhone con una porta USB-C che però, attenzione, qui su iPhone 15 viene limitata alla generazione USB 2 e non 3 come invece sui modelli ‘’ Pro’’. C’è sicuramente lo zampino dell’Unione Europa in questa scelta anche se non sappiamo se l’azienda magari avrebbe comunque modificato la porta in USB-C a favore di una migliore usabilità ed uniformità con gli altri device. Rimane comunque il MagSafe a ricarica wireless con il potenziamento di un sistema di AirDrop più potente di quello precedente grazie ad iOS 17. E chissà che il passaggio alla USB-C possa poi portare in futuro ad un iPhone senza alcun tipo di connessione fisica ma completamente wireless. 

Ad uno sguardo più attento iPhone 15 cambia a livello ergonomico. La cornice realizzata in  alluminio aerospaziale è ora non più con bordi taglienti come prima bensì arrotondata e questo garantisce un cambiamento importante nell’ergonomia che risulta decisamente più comoda e con la garanzia di avere in mano un iPhone che ora potrebbe scivolare più difficilmente di prima. Ci piace molto questa scelta di Apple che denota la volontà di aiutare gli utenti ad ottenere un iPhone che possa risultare più comodo e sicuro in mano. iPhone 15 oltretutto è anche resistente all'acqua e alla polvere (in questo caso per 30 minuti ad una profondità di 6 metri) con certificazione IP68

Tecnicamente mi piace sottolineare il fatto che seppur esternamente molto simile a prima il nuovo smartphone di Apple è stato progettato con un'architettura interna aggiornata che garantisce un miglioramento inerente la dissipazione termica per prestazioni sostenute migliori. Apple cerca di ottenere uno smartphone ideale per carichi di lavoro pesanti come i giochi complessi, mantenendo però il device freddo o comunque capace di lavorare più a lungo senza problemi. In questo caso si mantiene una più alta riparabilità che avevamo già visto cambiare e aumentare con iPhone 14. Sì, perché il vetro posteriore non è fissato all'alloggiamento principale e dunque questo consente un più facile accesso ai componenti interni e risparmi sulle riparazioni del vetro posteriore fuori garanzia, il tutto mantenendo lo smartphone comunque robusto, per quanto possibile. Insomma quello che fuori può sembrare simile al passato non sempre è così anche al suo interno, e iPhone 15 ne è assolutamente la prova. 

Continuando a parlare di estetica e design non possiamo spendere due parole per le nuove colorazioni con cui vengono oggi presentati i nuovi iPhone 15 che sostanzialmente cambiano tutti a differenza del passato proponendosi in cinque eleganti colori ossia nero, blu, verde, giallo e rosa. Sono tutti colori molto tenui, forse anche un po’ troppo per alcuni, che hanno però una caratteristica tecnica di produzione unica ossia gli ioni metallici vengono incorporati fin dall'inizio del processo di creazione del vetro, infondendo colore in tutto il pannello con una finitura satinata opaca. Questo rende gli iPhone 15 diversi dagli altri anni donando, a mio parere, freschezza e leggerezza indirizzandosi ad un pubblico sicuramente giovanile ma non disdegnando, a differenza degli altri anni, anche quello meno giovane. 

Come per lo scorso anno, il retro vede la presenza di un comparto fotografico a due fotocamere poco ingombrante sia nelle dimensioni come anche nello spessore. E proprio parlando di dimensioni osserviamo nel dettaglio che iPhone 15 possiede un’altezza di 147,6 millimetri con una larghezza di 71,6 millimetri e ancora uno spessore di 7,8 millimetri dove il peso leggero la fa da padrone con soli 171 grammi ed effettivamente, forse per i lati non più piatti o per le dimensioni non esagerate, l'iPhone 15 è sicuramente l’iPhone più comodo ed ergonomico di tutta la serie e anche degli anni passati. 

DISPLAY: arriva la Dynamic Island ma non i 120Hz

iPhone 15 possiede in questa versione più compatta un display Super Retina XDR di tipo OLED da 6.1” con una risoluzione di 2556 x 1179 pixel e 461 PPI. Cambia appena la risoluzione ma continua ad essere a nostro parere un pannello di qualità assoluta che Apple ancora una volta esalta con le sue tarature al limite della perfezione e che si arricchisce di HDR e ampia gamma cromatica P3 oltre che ad una luminosità che aumenta e di molto rispetto a prima con il suo picco in HDR addirittura ai 1600 nit mentre è a 1000 nit in situazione di luminosità massima automatica spingendosi addirittura ai 2000 nit di massimo. Sono valori esagerati per un device di questo tipo che raddoppiano addirittura quelli dello scorso anno su iPhone 14. Chiaramente c’è il supporto nativo per il Dolby Vision, oltre che l’HDR10 e l’HLG con cui sarà possibile godersi ogni tipo di film che possederà un aspetto decisamente più godibile di altri device della concorrenza. Ricordiamo che l'unico interruttore relativo al colore che Apple propone nelle impostazioni è il True Tone

Sul display ci soffermeremo poco perché non ci sono grossi cambiamenti rispetto ad iPhone 14 se non nella luminosità. Purtroppo qui non troveremo la tecnologia ProMotion, esclusiva dei modelli Pro, e che permette di spingere la frequenza di aggiornamento del pannello fino ai 120Hz garantendo fluidità ai massimi livelli. Forse è una delle mancanze più sentite su iPhone 15 soprattutto perché la tecnologia ormai è assodata anche per Apple. Di fatto però capiamo la strategia dell’azienda che non vuole spingere oltre un certo limite gli iPhone non Pro per non incorrere, appunto, in una riduzione delle specifiche tecniche degli iPhone. Qui l’utente dovrà accontentarsi dei 60Hz che comunque su iPhone sono sempre stati più piacevoli da osservare rispetto ad altri device Android. Sì, perché la scorrevolezza di iOS ha sempre permesso di avere velocità così elevate da non richiedere ad alta voce un upgrade anche perché non tutti gli utenti conoscono concretamente la differenza di refresh rate del display finché non la provano per qualche giorno. All’utente medio a cui sono indirizzati questi modelli di iPhone comunque basterà un pannello a 60Hz ma è normale che, visto anche il prezzo, ci sarebbe piaciuto vedere un aggiornamento. Di fatto comunque sappiate che non rimarrete delusi dalla velocità del display e del sistema e di conseguenza da quello che vedranno i vostri occhi sullo schermo di iPhone 15. Anzi, tutt'altro. 

Bilanciamento RGB

Apple iPhone 15 - Out of the Box

Curva di Gamma SDR

Apple iPhone 15 - Out of the Box
. Luminanza misurata
. Gamma standard 2.2
Rapporto di contrasto: 66,914 : 1

Spazio Colore CIE 1931 - Coordinate cromatiche Yxy

Apple iPhone 15 - Out of the Box
. Gamut misuratoCoperturaRapporto
. REC BT.70999.98%135.98%
. DCI P3 D6599.23%100.24%
. Adobe RGB89.15%100.81%
. BT.202071.92%71.92%

DeltaE - Macbeth Color Checker

Apple iPhone 15 - Out of the Box

Il display di iPhone 15 si comporta piuttosto bene mostrando una adeguata neutralità dei grigi (solo nelle basse luci c'è una leggera dominante calda, che va scomparendo procedendo verso le luci e il bianco) con una luminanza massima di 560 candele su metro quadro. Si apprezza poi la buona estensione del triangolo di gamut, che copre in maniera pressoché totale lo spazio colore P3. La verifica della correttezza cromatica riassume e conferma quanto visto con le misure precedenti, facendo segnare un valor medio di DeltaE inferiore ad 1. Sulla riproduzione HDR si segnala il picco di luminanza a 1620 candele su metro quadro.

Inevitabile non osservare l’assenza del notch classico ossia quello che abbiamo visto da iPhone X in poi e che oggi Apple decide di abbandonare definitivamente anche sulla serie base degli iPhone introducendo la ormai famosa Dynamic Island che avevamo visto per la prima volta lo scorso anno sugli iPhone 14 Pro e Pro Max e che ora troviamo non solo sugli iPhone 15 Pro e Pro Max ma anche su questi iPhone 15. La nuova isola dinamica la conosciamo già molto bene e permette graficamente di nascondere la fotocamera selfie e i sensori per la mappatura del viso e lo sblocco con Face ID. Con la Dynamic Island avremo a colpo d’occhio avvisi, notifiche e attività in un unico luogo interattivo capace di fornire un accesso facilitato alle informazioni e un secondo multitasking. Gli avvisi e le notifiche di sistema infatti non interrompono l'app che si sta utilizzando ed è facile ottenere maggiori informazioni su ciò che sta accadendo in background. L’idea di Apple è quella, finalmente, di uniformare le notifiche e renderle visibili tutte in un unico luogo e non più in diverse posizioni dello schermo. 

E ricordiamo come la Dynamic Island incorpori diverse cose: a partire dall'animazione Face ID, l’animazione di ricarica, informazioni sulla musica (Apple Music, Spotify, Amazon, YouTube, Soundcloud), informazioni sulle chiamate (Telefono, WhatsApp, Skype, Instagram, Google), timer, ecc. Nel momento in cui si attiva una seconda app che deve utilizzare l'Isola Dinamica, ecco che il sistema realizza una delicata animazione che accorcia l'isola e aggiunge una piccola icona circolare sul lato sinistro. Gli avvisi di sistema supportati includono chiamate, connessioni AirPods e Watch, batteria e ricarica, modifiche alla messa a fuoco, AirDrop, Face ID, AirPlay, eventi NFC, avvisi SIM e attivazione/disattivazione del silenziatore. Insomma avere la Dynamic Island non solo uniforma gli iPhone 15 ai Pro ma permette anche di avere vantaggi nell’uso quotidiano. 

Peccato l’assenza, per ovvi motivi di display, della funzionalità Always-On che permette sui modelli Pro di avere sempre a portata di vista le informazioni su orario, data e widget oltre alle notifiche. In questo caso non è possibile per il fatto che il display non può abbassarsi a 1Hz come invece avviene con gli altri e dunque lo schermo dell’iPhone rimarrà buio se non arriveranno notifiche o si illuminerà solo in quel momento. Una mancanza che pregiudica in qualche modo anche una delle migliori funzionalità di iOS 17 ossia StandBy. Questa feature infatti consente di leggere informazioni a colpo d’occhio pensate per essere visibili a distanza quando l’iPhone è orientato orizzontalmente e in carica. Con iPhone 15 e dunque con l’assenza dell’always on tutto questo è possibile ma in modo parziale perché in StandBy lo schermo rimarrà spento per attivarsi solo in caso di tocco con le dita. 

HARDWARE: chip A16 Bionic per prestazioni da ''Pro''

iPhone 15 raccoglie l’eredità dei chip di iPhone 14 Pro e Pro Max. L’idea di Apple è giustamente quella di dare più lunga vita ad un processore usato per un solo anno e come fatto per l’A15 Bionic con iPhone 14 ecco che anche con questa nuova serie di device viene utilizzato lo stesso chipset dello scorso anno. Una mossa a nostro avviso vincente perché l’utente che vuole spendere meno può comunque ottenere a livello hardware un prodotto con un potenziale da top di gamma e soprattutto con un chipset ormai rodato e dunque perfetto per non avere alcun tipo di problema. 

A livello architetturale A16 Bionic di Apple è un chipset basato su di un processo a 4nm per una migliore efficienza e migliori prestazioni. Adotta una configurazione a 6 Core con 2 Core che realizzano il lavoro ad alte prestazioni mentre gli altri 4 Core agiscono invece sull’alta efficienza. A livello di GPU abbiamo 5 Core con banda di memoria capace di gestire bene la grafica di giochi di ultima generazione e ancora fino a 16 Core per quanto riguarda invece il Neural Engine che esegue fino a 17.000 miliardi di operazioni al secondo per stare dietro alle foto scattate dallo smartphone. Chiaramente gli incrementi prestazionali rispetto ad un A15 Bionic presente su iPhone 14 a livello di velocità sono poco distinguibili ad occhio nell’uso quotidiano visto che già in precedenza gli smartphone potevano essere usati a velocità di esecuzione davvero elevate. Di fatto i benchmark ci permettono di capire che c’è qualche differenza tra A15 e A16 e i numeri forse parlano più delle parole in questo caso.

APPLE iPhone 15
OS (al lancio) iOS 17
Processore A16 Bionic Hexa-Core a 3,46GHz
RAM 6 GB
Display Super Retina XDR OLED 6.1" (19.5:9)
Risoluzione 2556x1179 px
Storage (al lancio) 128 / 256 / 512 GB
Fotocamera Posteriore

Dual Camera:
Principale 48MP (26mm - f/1.6) OIS +
Grandangolare 12MP (13mm - f/2.4)
Video 4K UHD @60fps

Fotocamera Anteriore 12MP (23mm - f/1.9)
Extra

5G
NFC
Sensore FaceID
Certificazione IP-68

Porte USB Type-C
Batteria 3.349 mAh + Ricarica rapida + Ricarica Wireless
Dimensioni 147.6 x 71.6 x 7.8 mm
Peso 171 gr

In questo caso il confronto con iPhone 14 vede un miglioramento delle prestazioni. Usando 3D Mark nella prova Wild Life vediamo un punteggio leggermente superiore ma soprattutto un mantenimento dei 60fps più costante. E la stessa cosa accade anche con Geekbench che nella prova Compute, che va a mettere sotto pressione la GPU, otteniamo un punteggio ancora una volta superiore a favore di A16 Bionic. 

3D Mark Wild Life Extreme

Punteggio finale

Antutu 10

Punteggio

Geekbench 5 ML

TensorFlow Lite CPU

Geekbench 5 ML

TensorFlow Lite GPU

Geekbench 6

Single-Core

Geekbench 6

Multi-Core

GFX Bench 5

Aztec Ruins (HT) - Onscreen

GFX Bench 5

Aztec Ruins (HT) - Offscreen (1440p)

GFX Bench 5

Car Chase - Onscreen

GFX Bench 5

Car Chase - Offscreen (1080p)

Google Octane 2.0

Octane Score

Speedometer 2.0

Test via browser

iPhone 15 garantisce flussi di lavoro professionali che il più delle volte sono anche esagerati per uno smartphone di questa fascia di prezzo e di esigenza utente. Può comunque eseguirli senza grossi problemi che siano essi derivanti da applicazioni di intrattenimento o per scattare foto o registrare video. iPhone 15 come vedremo non può spingersi a video in ProRes ma il processore A16 Bionic è un processore che incrementa le sue potenzialità pur mantenendo sotto controllo i consumi come anche la dissipazione termica, sintomo che il lavoro di ottimizzazione è stato realizzato ancora una volta in modo positivo dall’azienda di Cupertino. 

C’è chiaramente il supporto alla veloce rete 5G. Una novità introdotta con iPhone 12 Pro ma che con iPhone 13 Pro era stata incrementata prestazionalmente, anche se mancavano e mancano tuttora ancora i mmWave. In Italia e in Europa al momento manca ancora il supporto isolato alla eSIM: in USA infatti Apple ha messo in commercio i suoi iPhone senza più il carrellino per la SIM Card fisica ma solo con doppia eSIM virtuale. In termini di qualità iPhone 15 lavora bene con bassi consumi e con una ricezione davvero buona. Nei test, anche in giro per l’Italia, non abbiamo rilevato problemi di sorta anzi abbiamo sempre avuto ottime performance. Peccato forse per la presenza del Wi-Fi 6 e non del Wi-Fi 6E, presente invece su iPhone 15 Pro e Pro Max. Sempre pensando ad un utente medio questa mancanza non farà assolutamente la differenza ma è chiaro che visto l’update dei modelli Pro avrebbe fatto piacere ritrovare il Wi-Fi 6E anche qui. 

Lato audio non ci sono grosse differenze: sentiamo bene e stessa cosa accade anche per chi ci ascolta confermandoci una qualità della voce e dunque del microfono ottimale. Stessa cosa per gli altoparlanti che permettono un ascolto importante sia come bassi che come qualità del suono con un volume che sembra un po’ aumentato rispetto a quello di iPhone 14. 

Novità a livello hardware su iPhone 15 è invece la presenza della porta USB-C e anche del chip Ultra Wideband di seconda generazione. Partendo dalla prima ossia dalla porta USB-C sappiamo che Apple per sua scelta o per ordine dell’Unione Europea ha deciso quest’anno di abbandonare la porta Lightning per quella USB-C. Di fatto però a differenza di quella presente sugli iPhone 15 Pro e Pro Max qui otteniamo una semplice porta USB 2 il che significa una velocità di trasferimento massima di 480Mbps ben lontana dai 10Gbps che possiamo invece raggiungere con i modelli Pro. È effettivamente un problema? Per la maggior parte degli utenti a cui è indirizzato iPhone 15 assolutamente no. Se però osserviamo l’aspetto tecnicamente è palese che Apple poteva fare di più anche se siamo consci del fatto che abbia limitato la porta sempre per dare maggiore risalto ai modelli di fascia superiore. 

Con la nuova porta USB-C possiamo comunque avere un’uscita video anche su iPhone 15 con un supporto alla maggior parte degli hub standard USB-C visto il supporto al Display DP. In termini di risoluzione in questo caso iPhone 15 sembra raggiungere i 4K (2160p.) o almeno avvicinarsi molto pur con una proporzione di 19,5:9 anche se poi app come Netflix e anche Foto trasmettono in 16:9 per adattare meglio i contenuti. In questo caso l’USB-C di iPhone 15 supporta anche la modalità tecnicamente detta ''host'' che permette di collegare accessori esterni come mouse o tastiera che funzionano con qualche limitazione ma è senza dubbio questa una prova estrema di utilizzo che non verrà mai effettuata nel quotidiano. Le chiavette USB come anche SSD funzionano benissimo pur con le velocità suddette. 

Come detto Apple introduce qui sui nuovi iPhone il chip Ultra Wideband di seconda generazione che, come visto su Apple Watch serie 9 e sugli iPhone 15 Pro Max, amplia i raggi di localizzazione e permette di ottenere una più precisa posizione dei device per un tracciamento ancora più veloce e preciso.  A livello hardware chiaramente Apple implementa anche su iPhone 15 il suo rilevamento degli incidenti stradali e la connessione satellitare che funziona allo stesso modo di come funzionava su iPhone 14 lo scorso anno. 

iOS 17: un sistema operativo sempre pronto a tutto

iOS 17 è la nuova versione del sistema operativo di Apple rilasciata proprio in concomitanza con l’arrivo della nuova serie di iPhone 15. È una versione di iOS che ancora una volta non stravolge il sistema operativo di Apple ma che di fatto cambia e perfeziona alcune funzionalità sulla personalizzazione e sulla sicurezza. La nuova release di Apple si basa su tre elementi cardine: "Comunicazione, condivisione e input intelligente". 

Fra le novità di iOS 17, che abbiamo già visto nella nostra anteprima, c'è StandBy, feature che consente di leggere informazioni a colpo d’occhio pensate per essere visibili a distanza quando l’iPhone è orientato orizzontalmente e in carica. Feature decisamente utile quando il dispositivo è appoggiato su un supporto notturno, sul piano della cucina o sulla scrivania, e può essere personalizzata scegliendo cosa vedere tra un’ampia gamma di orologi con diverso stile, foto preferite o widget, tra cui Smart Slacks che mostra i widget giusti al momento giusto. Per far apparire le informazioni con StandBy basta toccare lo schermo.

Il nuovo OS implementa inoltre diverse novità per l'app Telefono, che viene ridisegnata nell'aspetto e nelle funzionalità: quella principale è relativa all'introduzione dei Contact Poster personalizzati, immagini a pieno schermo personalizzate che appariranno quando riceveremo una chiamata da un contatto per identificarlo al meglio. L'utente può scegliere un'immagine che interagisce con il testo allo stesso modo che abbiamo già visto sulla lock screen personalizzabile introdotta con iOS 16.

L'app aggiunge anche Live voicemail, una feature che realizza una trascrizione in tempo reale in testo del contenuto ricevuto attraverso la segreteria telefonica. Inoltre, se iPhone identifica una chiamata come spam questa non verrà trascritta automaticamente come Live Voicemail ma verrà rifiutata automaticamente. In ogni caso la feature è utile quando non possiamo (o vogliamo) rispondere perché impegnati in altro, e per la trascrizione viene utilizzato il Neural Engine del dispositivo così che avvenga in locale rimanendo privata.

FaceTime guadagna adesso i messaggi audio e video, in modo che quando si tenta di chiamare un utente non disponibile si possa lasciare un breve video o un breve audio da ascoltare in un secondo momento. Durante le chiamate gli utenti possono condividere attraverso gesture semplici le Reazioni, come cuori, palloncini, fuochi d'artificio, raggi laser, pioggia e altro, disponibili da iPhone 12 e successivi. Il servizio di comunicazione video di Apple sbarca anche su Apple TV, e l'utente potrà utilizzare la fotocamera di iPhone per farsi vedere anche utilizzando un televisore privo di webcam.

Ci sono novità anche nell'app Messaggi, ad esempio con gli adesivi per le emoji e la possibilità di creare Live Sticker a partire dalle proprie foto. Per farlo è sufficiente sollevare i soggetti dallo sfondo con il dito, e l'utente può anche anche aggiungere degli effetti ai Live Sticker per animarli.

Ci sono anche molte altre novità minori su iOS 17, come ad esempio la possibilità di attivare Siri semplicemente dicendo "Siri", e non più "Hey, Siri". I widget diventano poi interattivi, guadagnando la possibilità di impartire comandi alle app collegate: sulle app di riproduzione multimediale possiamo ad esempio mettere in pausa una canzone, oppure gestire la domotica attraverso il widget, senza dover accedere all'app.

Su Safari sono state introdotte ulteriori misure di protezione per le sessioni di navigazione privata, che viene bloccata quando non in uso e richiede l'accesso via autenticazione biometrica. Il browser web supporta i profili (ad esempio uno per il lavoro e l'altro per l'uso personale), e consente adesso di condividere password e passkey via iCloud. iOS 17 guadagna poi le mappe offline su Mappe; le Collaborative Playlists su Apple Music (non disponibili al lancio); e altro.

iOS 17 implementa inoltre nuove funzioni per il benessere mentale sull'app Salute, che può inviare notifiche nel caso in cui l'utente non abbia preso una medicina entro 30 minuti dalla scadenza. Il nuovo OS può anche rilevare la Distanza dallo schermo utilizzata tipicamente dall'utente, inserendo le informazioni. Il nuovo OS implementa inoltre 24 nuove suonerie, fra cui alcune riproducibili in loop. La nuova release implementa molte altre novità che vanno a incidere sull'esperienza d'uso complessiva di iPhone, fra cui diverse funzioni legate all'accessibilità, e altre ancora arriveranno in futuro.

iOS 17 permette di migliorare un sistema operativo ottimizzato e sicuro. Rimane un sistema ottimale per chi è abituato a utilizzare Mac, iPad ed Apple Watch perché Apple lo sappiamo ha creato un ecosistema che nessun altro brand ha ancora replicato così bene. Chiaramente non è tutto oro quello che luccica perché abbiamo trovato alla prima release qualche bug di troppo non solo nell’intero sistema ma anche in alcune app di Apple. Ma è più che normale e tutto solitamente sparisce già con il rilascio del primo vero aggiornamento. Può non piacere a tutti e per quelli che cercano maggiori personalizzazioni o maggiori libertà la scelta potrà andare su Android, ma è palese che Apple anno dopo anno è riuscita nel suo intento ossia migliorare un sistema operativo fortemente integrato con i suoi device e capace di rimanere al passo con i tempi anche dopo essere cambiato non troppo dalle sue origini. 

FOTOCAMERA: i 48 megapixel anche qui! 

iPhone 15 

Principale 

  • Sensore da 48 MP (risoluzione a 24MP e 48MP)
  • Obiettivo grandangolare con apertura f/1.6 
  • Quad Pixel - 1.0 µm 
  • OIS sul sensore di seconda generazione

Ultra - Grandangolare 

  • Sensore da 12 MP (13mm) 
  • Obiettivo 120° di visione con apertura f/2.4
  • PDAF

Dual Flash LED
Video 4K Ultra HD @ 24/30/60 fps
Dolby Vision HDR fino a 60fps - Modalità Cinema (4K a 30fps)

Il comparto fotografico del nuovo iPhone 15 è un comparto dual camera che cambia rispetto a quanto era stato proposto da Apple con iPhone 14 lo scorso anno. Qui l’azienda di Cupertino propone per la prima volta in questa serie un sensore principale da 48 Megapixel uniformandosi a quella che è la proposta sui modelli Pro anche se attenzione non è il medesimo Sony IMX803 bensì un sensore diverso probabilmente personalizzato per l’occorrenza. Possiede comunque pixel da 1.0 µm con una disposizione classica a Quad Bayer e con apertura da f/1,6. Sappiamo poco sull’origine del sensore di affiancamento a quello principale ossia un ultragrandangolare da 12 Megapixel con obiettivo da f/2,4 in cui non è presente l’autofocus e dunque non consentendo di avere delle macro, come accaduto lo scorso anno. La fotocamera selfie invece è da 12 MP con un’apertura da f/1,9 ed è in possesso di PDAF. Non solo, ma può anche sfruttare alcuni dati di profondità dal sensore SL 3D frontale per ritratti migliori.

A livello di app della fotocamera non è cambiato nulla o quasi nelle impostazioni di layout. Intanto sappiate che il mirino è rimasto pressoché intatto da iOS 16. L'interfaccia della fotocamera, come detto, dispone di interruttori 0,5x, 1x e 2x. Con il classico swipe laterale è possibile passare da una modalità all'altra mentre alcune impostazioni appaiono con uno scorrimento verso l'alto e parliamo di flash, modalità notturna, foto dal vivo, aspetto foto, compensazione dell'esposizione e filtri. In modalità video è possibile modificare la risoluzione e la frequenza dei fotogrammi dal mirino.

Presenti gli Stili fotografici che attenzione non dovranno mai essere confusi con filtri perché, seppure la somiglianza ai meno esperti potrebbe trarre in inganno, qui Apple ha voluto andare ben oltre al classico layer da porre su di una foto a posteriori. Qui si lavora sulla foto in maniera diversa permettendo di dare un tocco di personalità che in qualche modo vuole rifarsi allo scatto professionale. Viene usato il machine learning per variare l’immagine solo dove serve e non su tutto lo scatto come avviene a posteriori con il filtro. Ci sono 5 diversi stili fotografici anche se poi ognuno di essi può essere modificato a proprio piacimento andando a cambiare la tonalità e la temperatura. E la descrizione che troviamo direttamente su iPhone descrive al meglio questi 5 stili fotografici: 

  • Stile Standard: l’aspetto di default creato dalla fotocamera di iPhone, bilanciato e fedele alla realtà
  • Stile Intenso: le ombre più profonde, i colori più ricchi e il contrasto più intenso creano un aspetto drammatico
  • Stile Brillante: colori incredibilmente luminosi e intensi creano un aspetto brillante ma naturale
  • Stile Caldo: le tonalità dorate creano un aspetto caldo
  • Stile Freddo: le tonalità blu creano un aspetto freddo

È presente invece la modalità Cinema, portata avanti dalle precedenti generazioni di iPhone. Una modalità che conosciamo bene e che esegue la messa a fuoco automatica del rack anche se lo smartphone registra una mappa di profondità insieme al video ed è quindi possibile modificare manualmente il punto di messa a fuoco anche dopo l'operazione. Presente anche la modalità Azione che, abbiamo già visto, permette di stabilizzare in modo estremo il video nei casi di utilizzo per scene e situazioni dinamiche e piene di azione.

A livello tecnico ricordiamo che c’è il Photonic Engine realizzato da Apple e che utilizza qui su iPhone 15 quest'anno un nuovo fotogramma da 48MP nella pipeline di immagini per combinare il meglio delle stesse in condizioni di scarsa illuminazione (immagini da 12MP con quad pixel di grandi dimensioni) con il massimo dei dettagli: un'immagine da 48 MP con singoli pixel. Questo approccio è una novità e consente una nuova risoluzione predefinita per la fotocamera principale: un'immagine da 24MP con più dettagli, ottime prestazioni in condizioni di scarsa illuminazione e tutte le funzionalità che gli utenti si aspettano da una fotocamera dell'iPhone: Deep Fusion, Smart HDR, Live Foto e niente Shutter lag nell'otturatore.

Chiaramente è possibile scegliere di acquisire immagini a 48 megapixel a piena risoluzione nei formati HEIF o JPEG. Questo garantirà la piena risoluzione del sensore anche se credo che la maggior parte delle persone che acquisteranno questo iPhone non utilizzeranno effettivamente questa funzione se non in casi estremi. Effettivamente il confronto di immagini da 24 megapixel e 48 megapixel fianco a fianco mostra quantità non identiche ma molto simili di dettagli ma lo svantaggio di scattare foto a 48 megapixel è il peso doppio del file rispetto alle immagini da 24 megapixel. 

Come scatta il nuovo iPhone 15? 

  • Foto di giorno: nelle foto di giorno con il sensore grandangolare principale gli scatti sono ottimi e professionali. La luce che entra nella scena è ottimale ed è possibile osservare qualche dettaglio in più rispetto ad iPhone 14. Stessa cosa per la nitidezza e il bilanciamento del bianco che risultano più che sufficienti e danno quel tocco di alta definizione allo scatto. Ammettiamo che rispetto agli scatti classici di un iPhone con questo nuovo iPhone 15 è possibile ottenere uno scatto con colori più vibranti e saturi capaci di dare maggiore profondità alle foto rispetto a quelle dello scorso anno che rimangono comunque ottime. L’uso della Smart HDR 5 garantisce naturalezza e fedeltà della realtà degli scatti con una gamma dinamica elevata e non è da sottovalutare anche la presenza della stabilizzazione ottica dell’immagine sul sensore con scatti belli fermi anche senza un treppiede. Non c’è chiaramente possibilità di scattare in RAW ma si percepisce che il lavoro del nuovo Photonic Engine di Apple in qualche modo sappia regolare a modo i parametri per far uscire uno scatto diverso ed elaborato al giusto. Ci è piaciuto lavorare con gli scatti di questo iPhone 15 anche se chiaramente la differenza con la versione Pro si fa sentire soprattutto per l’assenza del RAW. La differenza di dettagli con iPhone 14 non risulta chiaramente esagerata ma comunque c’è soprattutto nel quadro generale dello scatto.

  • Foto al buio: anche su iPhone 15 la modalità notturna si attiva automaticamente quando la luce ambientale risulta scarsa. E’ senza dubbio una delle modalità notturne più veloci che possiamo trovare oggi su di uno smartphone. Gli scatti effettuati sono ben fatti e l’apertura del sensore principale permette alla luce di passare in quantità tale da migliorare lo scatto finale in queste difficili condizioni garantendo dettagli, contrasto e ancora tutti i parametri necessari per un risultato finale di qualità. Ci piace il fatto che la fotocamera, anche in condizioni più difficili, rimanga coerente da uno scatto all’altro. Photonic Engine sembra lavorare bene anche in questi scatti con una riduzione del rumore e la volontà di ammorbidire l’immagine. Ci sono forse delle ombre un po’ più scure di altri device ma contrariamente alle alte luci iPhone gestisce magistralmente la scena senza esagerare praticamente mai e applicando la giusta nitidezza.

  • Foto con modulo ultra-wide: gli scatti con la fotocamera ultra wide da 12MP risultano ampi nella cattura della scena. Le foto sono buone con iPhone 15 che corregge nella norma la distorsione per un risultato che spesso non è esagerato negli artefatti o altro. A livello qualitativo otteniamo scatti luminosi anche se forse un pochino più morbidi e con situazioni di qualche dettaglio non esagerato. Apprezziamo però il contrasto e la gamma dinamica che non differenziano troppo rispetto al sensore principale sintomo dell’ottimo lavoro di Apple lato software. In notturna o con poca luce il lavoro del Photonic Engine di Apple fa il suo dovere garantendo dei buoni scatti che risultano sostanzialmente al livello di quelli fatti di giorno e dunque con qualche dettaglio in meno ma con un buon equilibrio generale.  Ci piace che Apple riesca a portare gli scatti con questa lente quasi allo stesso livello qualitativo del grandangolare soprattutto per quanto riguarda i colori.

  • Zoom: iPhone 15 non possiede un sensore specifico per lo zoom e dunque quello che può fare è utilizzare il crop del sensore principale. Chiaramente avere quest’anno un sensore da 48 megapixel permette di realizzare gli ormai classici zoom 2x senza preoccupazione anzi con maggiore qualità. Ecco che le immagini ottenute in questo modo offrono molti dettagli con una corposità che migliora sicuramente rispetto a quelli ottenuti con iPhone 14. Ed è molto divertente scattare al 2x perché l’iPhone 15 riesce praticamente sempre a restituire uno scatto di qualità che non sembra effettivamente essere un canonico crop alla foto classica. E di notte il comportamento è il medesimo chiaramente con la possibilità di ottenere risultati con buoni dettagli e poco rumore. Sopra lo zoom 2x è normale che lo scatto sia realizzato con minore definizione visto che il sensore va ad utilizzare uno zoom del tutto digitale fino al 10x.

  • Ritratti e Selfie: ci si può divertire nei ritratti con un iPhone 15? Assolutamente si. Lo smartphone infatti nei ritratti risponde in modo ottimale garantendo risultati dai colori realistici con una sfocatura naturale e mai artefatta. C’è sempre il soggetto a fuoco anche con uno scatto in velocità e appaiono molto nitidi con la texture e i toni della pelle eccellenti. Oltretutto non c’è qui lo scanner LiDAR a differenza dei modelli Pro eppure siamo riusciti a separare molto bene i soggetti e a farlo oltretutto anche in un secondo momento direttamente dalla modifica della foto in iPhone. Chiaramente non otterremo la stessa qualità di immagine con ritratti al 2x dove i soggetti saranno forse un po’ più morbidi anche se tutto sommato portare a casa un buon ritratto non è poi così difficile. Per quanto riguarda i selfie, il sensore con autofocus lavora bene per dettagli, contrasto e colori anche se i selfie di iPhone erano già di ottima qualità.

VIDEO con Modalità Cinema e Modalità Azione

Sui video iPhone 15 è uno smartphone capace di riprese in altissima definizione. Possiamo spingerci fino al 4K a 24, 30 o 60 fps riuscendo a trovare risultati da vero cameraphone capace di spingersi dove altri device della concorrenza non riescono. La qualità delle riprese è ancora a livelli da primato con colori sempre reali e con una stabilizzazione che sappiamo essere il vero fiore all’occhiello di Apple. 

Oltretutto è presente anche qui la Modalità Azione che tecnicamente permette di ottenere video ancora più stabili e fluidi anche se si realizzano in forte movimento. Questa modalità si attiva nella sezione video della fotocamera con l’apposito pulsante e fornisce ancora più stabilizzazione nelle situazioni in cui chi riprende deve correre o muoversi velocemente e tende dunque a far sobbalzare più del dovuto l’iPhone. La registrazione viene catturata ad una risoluzione pari a 2,8K e 60 fps ed è senza dubbio un ottimo strumento creativo per l’utente videomaker. Usandolo il risultato è quello di avere un video ancora più stabile e fluido anche con registrazioni movimentate senza l’uso di accessori quali gimbal o altro. Unica pecca la necessità di usarlo con tanta luce, come viene anche menzionato a schermo dell'iPhone stesso, perché con poca luminosità il tutto non raggiunge i risultati sperati.

La modalità Cinema invece la conosciamo già visto che Apple l’aveva introdotta due anni fa ormai. Sostanzialmente si basa su uno studio della cinematografia e su come viene utilizzata la messa a fuoco a rack per guidare l'attenzione degli spettatori. La tecnica viene usata nei film e cambia la messa a fuoco dell’obiettivo durante una ripresa per seguire meglio il soggetto della scena. Apple era stata la prima in assoluto a portare tutto questo su di un iPhone con un effetto di profondità di campo e modifiche automatiche della messa a fuoco al video semplici ed intuitive. Il risultato che portiamo a casa oggi con iPhone 15 è senza dubbio ottimo con possibilità di registrare con poca profondità di campo, quindi maggiore effetto bokeh. Chiaramente non otteniamo ancora sempre il risultato giusto e tutto cambia in base alla scena, al contorno, a chi sono i soggetti e al momento della giornata. In questo caso però la modalità Cinema permette con iPhone 15i di girare video alla risoluzione massima di 4K a 24 o 30fps. 

AUTONOMIA: USB-C ma non a velocità elevate di ricarica

L’autonomia di iPhone 15 è senza dubbio una delle note positive più importanti. Sì, perché con il nuovo device della Mela morsicata è possibile ottenere un’autonomia che ci porta a sera con una carica residua che si avvicina sempre al 30/35% circa con un utilizzo comunque non blando. Questo significa che possiamo sfruttare iPhone 15 anche per qualche ora durante il giorno successivo ed è un risultato più che rassicurante per uno smartphone comunque potente. 

Nelle nostre prove abbiamo raggiunto addirittura le 6 ore di display attivo ed è questo un risultato davvero incredibile per un iPhone. Quello che ci piace pensare è che con un iPhone 15 Plus che possiede una batteria decisamente maggiore si possa ottenere uno smartphone per chi ha esigenze di autonomie estreme per più giorni di utilizzo. 

Sulla velocità di ricarica e sulla potenza non ci sono differenze anche con l’introduzione della USB-C. L’iPhone 15 riesce ad ottenere il 50% di carica residua in 30 minuti mentre il resto della carica avviene più o meno in 60 minuti per un totale di circa un’ora e mezza per uno step 0-100%. Tutto questo chiaramente tramite cavo e con alimentatore da 20W mentre tramite il MagSafe impieghiamo qualche decina di minuti in più essendo meno potente ma molto più comodo soprattutto durante la notte. 

CONCLUSIONI

Gli smartphone sono diventati ormai un acquisto importante in termini di prezzo per molte persone. Molto spesso chi lo acquista lo fa per esigenze lavorative mentre la maggior parte degli utenti compra uno smartphone come mezzo per raggiungere un fine ossia qualcosa che viene usato per rimanere in contatto con gli amici, la famiglia o per intrattenimento. Se prima, grazie alle numerose novità tecnologiche, era sempre presente una certa ''eccitazione'' nell’acquistare il modello nuovo ora, a causa anche delle risicate novità, tutto questo passa in secondo piano e gli utenti cercano di tenere il proprio smartphone per sempre più tempo sfruttando la sua durabilità negli anni. Apple ha capito da tempo questo tipo di atteggiamento e lo ha messo in pratica sempre di più con gli iPhone cercando di garantire una vita sempre più longeva agli smartphone. 

iPhone 15, è vero, somiglia molto ad iPhone 14 che somigliava ad iPhone 13. Ogni anno però gli step evolutivi hanno permesso ad Apple di aggiungere un qualcosa in più capace di rendere più completo lo smartphone per l’utente finale in previsione anche di un acquisto duraturo nel tempo. Chi acquista oggi un iPhone 15 lo acquista pensando di utilizzarlo per almeno 4 o 5 anni grazie al lavoro certosino dei progettisti, ai componenti sempre più evoluti e anche ad un supporto software capace di garantire zero problemi. Chi possiede iPhone 14 o iPhone 13 di certo non penserà a passare ad iPhone 15. A differenza invece di chi proviene da un Android o chi invece ha ancora in mano un iPhone più datato: per loro di certo l’acquisto di un iPhone 15 potrebbe essere la mossa vincente. 

Sì, perché iPhone 15 è uno smartphone con un rinnovato design che prende qualcosa dai modelli Pro, vedi le cornici arrotondate e meno taglienti o anche la back cover in vetro satinato e opaco, garantendo un aspetto più premium degli altri anni pur mantenendo quella freschezza tipica di questa serie. Il display guadagna non solo una luminosità doppia rispetto a quella dello scorso anno ma aggiunge anche la Dynamic Island che garantisce ora un nuovo tipo di interazione tra utente e smartphone con la possibilità anche di una migliore immersività per i contenuti. 

Il processore è l’A16 Bionic ossia lo stesso presente lo scorso anno sui modelli di iPhone 14 Pro e questo significa potenza e ottimizzazione non solo nel quotidiano ma anche nelle situazioni più esigenti come il gaming o anche la fotografia e i video. Sì, perché iPhone 15 guadagna con il comparto fotografico un nuovo sensore da 48 Megapixel che garantisce ora una maggiore definizione e qualità degli scatti sia di giorno che di notte grazie anche ad una fotografia computazionale che risulta migliorata rispetto allo scorso anno grazie all’implementazione del nuovo Photonic Engine e allo Smart HDR5. E parlando di potenzialità c’è anche l’arrivo della porta USB-C che uniforma gli iPhone rendendoli un po’ meno chiusi e a sé stanti. E poi la batteria che aumenta numericamente di poco ma che invece migliora nell’autonomia con la possibilità di superare la giornata e mezza di lavoro senza alcun tipo di problematica. 

Abbiamo detto nella recensione di iPhone 15 Pro Max che quell’iPhone è ad oggi una macchina da lavoro per i veri professionisti creativi e che dunque è lo smartphone per chi effettivamente ci lavora creando contenuti di spessore. Per chi invece non necessita di tutte quelle feature professionali che la versione Pro garantisce può optare proprio per iPhone 15 risparmiando soldi e sacrificando il giusto pur ottenendo sempre un device di altissimo livello. 

iPhone 15 è uno smartphone estremamente fluido e reattivo, con un design giovanile e al passo con i tempi. Palese chiedersi però se le novità rispetto ad iPhone 14 siano effettivamente tali da dover o voler effettuare un upgrade. La risposta, che abbiamo già delineato sopra, è in parte anche soggettiva perché è palese che il prezzo di iPhone 15 pur diminuendo rispetto allo scorso anno sia comunque importante: partiamo infatti da una base di 979€ per la versione da 128GB arrivando fino ai 1.359€ per quella da 512GB. C’è da tenere in conto però che iPhone 14 è ancora in vendita sul sito ufficiale Apple ad un prezzo di 879€ ossia 100€ in meno nella versione base da 128GB. E sul web è addirittura facile trovarlo ad un prezzo inferiore di 200/300€ ed è palese che in quel caso la scelta sul risparmio potrebbe essere molto indicata. Per coloro che invece vogliono sempre l’ultimo modello o vogliono avere uno smartphone più duraturo in futuro di certo la scelta migliore è quella di puntare sull’iPhone 15. 

Apple ancora una volta è riuscita a trovare il delicato equilibrio tra familiarità e innovazione abbastanza da giustificare un aggiornamento di iPhone 15 da un più datato modello di iPhone. iPhone 15 è capace, pratico, affidabile e accessibile a molte persone che lo troveranno adatto alle loro esigenze e potranno utilizzarlo per i prossimi 4 o 5 anni.  

25 Commenti
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TorettoMilano23 Ottobre 2023, 14:56 #1
sicuramente un ottimo dispositivo ma prima di compare la versione base e plus del 15 andrebbe valutato se meglio prendere pro o pro max del 14, più pesanti e grossi (e forse perdono per durata batteria) ma tecnicamente molto meglio
sslazio23 Ottobre 2023, 16:01 #2
1000 euro, cpu dello scorso anno, 128gb e schermo ancora a 60hz con un buco in mezzo orribile, due sole camere con assenza dell'utilissima zoom, che essere strani questi pomofanatici che lo comprano
TorettoMilano23 Ottobre 2023, 16:12 #3
Originariamente inviato da: sslazio
1000 euro, cpu dello scorso anno, 128gb e schermo ancora a 60hz con un buco in mezzo orribile, due sole camere con assenza dell'utilissima zoom, che essere strani questi pomofanatici che lo comprano


chi prende iphone vuole l'iphone altrimenti con 200 euro puoi sfoggiare il tuo android megapowa. ti sarai forse accorto di come all'aumentare degli aggiornamenti android siano aumentati i prezzi, notare i pixel 8 per esempio
sslazio23 Ottobre 2023, 16:59 #4
come diceva qualcuno, dove c'è gusto non c'è perdenza.
per me possono dormire sogni tranquilli, a quei prezzi prendo un top di gamma samsung che è un altra storia
Ginopilot23 Ottobre 2023, 17:33 #5
Originariamente inviato da: sslazio
come diceva qualcuno, dove c'è gusto non c'è perdenza.
per me possono dormire sogni tranquilli, a quei prezzi prendo un top di gamma samsung che è un altra storia


Decisamente un’altra storia. In peggio.
TorettoMilano23 Ottobre 2023, 17:57 #6
Originariamente inviato da: sslazio
come diceva qualcuno, dove c'è gusto non c'è perdenza.
per me possono dormire sogni tranquilli, a quei prezzi prendo un top di gamma samsung che è un altra storia


e io ti dico che manco regalato mi interessa nessuno iphone della serie 15 e nessun samsung della serie s23, do priorità alla tascabilità quindi mi tengo felicemente il mio 13 mini.
voglio solo farti notare come basta una esigenza o un gusto particolare per fare preferire un modello ad un altro, per esempio su android non so se ad oggi abbiamo risolto il problema della perdità di qualità di foto caricate sui social

edit: aimè pare ci siano ancora problemi in merito
https://www.reddit.com/r/GalaxyS23/...lity/?rdt=33601
Evangelion0124 Ottobre 2023, 03:05 #7
" Qui l’utente dovrà accontentarsi dei 60Hz che comunque su iPhone sono sempre stati più piacevoli da osservare rispetto ad altri device Android" . questa me la dovete spiegare... no perchè se si parla di fluidità di os ok, ma 60 hz sono sempre 60 hz, che sia iphone, android o iphondroid.
AarnMunro24 Ottobre 2023, 07:00 #8
Cercavo la recensione... probabilmente si sono dimenticati di aggiungerla dopo la pubblicità...
TorettoMilano24 Ottobre 2023, 09:02 #9
Originariamente inviato da: Evangelion01
" Qui l’utente dovrà accontentarsi dei 60Hz che comunque su iPhone sono sempre stati più piacevoli da osservare rispetto ad altri device Android" . questa me la dovete spiegare... no perchè se si parla di fluidità di os ok, ma 60 hz sono sempre 60 hz, che sia iphone, android o iphondroid.


non c'è molto da spiegare, ha riscontrato meno microlag sugli iphone. c'è anche da dire che quando si tratta di app terze la colpa è anche degli sviluppatori ma tant'è
unnilennium24 Ottobre 2023, 09:43 #10
Dipende dai terminali che si confrontano, io ho jn terminale che ha j 120hz ma uso sempre 60hz e non mi lamento, va bene così. La serie 15 non è neanche così male, solo non è molto diversa dalle precedenti, e quindi il prezzo non è giustificato, però se cala magari diventa interessante. Certo se kl 15 costa come il 14 pro, conviene il 14 pro ammesso di voler spendere quei soldi.

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