ASUS Zenfone 6: top di gamma senza notch, a un gran prezzo. La recensione

ASUS Zenfone 6 è il best-buy del 2019? Si tratta in effetti di uno smartphone estremamente interessante grazie al display veramente full-screen, privo di notch. Costa 449€ per la versione da 6 + 64GB, ha una piattaforma hardware di fascia altissima e finalmente la ZenUI è concreta e funzionale senza disdegnare qualche funzionalità accessoria. Non mancano però i difetti, fra cui un display non luminosissimo.
di Nino Grasso pubblicato il 25 Giugno 2019 nel canale TelefoniaASUSZenfone
Recensione ASUS Zenfone 6
Il 16 Maggio ASUS ha annunciato il nuovo Zenfone 6 all'interno di un evento per la stampa tenuto nella bellissima città di Valencia. Per l'occasione la compagnia ha affittato il Museo delle Scienze, progettato da Calatrava, dopo aver mancato l'appuntamento al Mobile World Congress. Alla fiera spagnola, infatti, la multinazionale taiwanese non aveva annunciato nessun top di gamma, anche se aveva fatto sentire la sua presenza attraverso un annuncio anticipato addirittura anche negli opuscoli della fiera. Da allora si sono susseguite innumerevoli indiscrezioni sul top di gamma, e molte di queste sono state confermate: ASUS Zenfone 6 è arrivato sul mercato portando con sé hardware ricercatissimo, una fotocamera "flip" rotante che può essere utilizzata sia come principale,sia per i selfie e, soprattutto, un prezzo di listino ufficiale che lascia davvero a bocca aperta.
Il nuovo smartphone ASUS si candida, in altre parole, come un best-buy assoluto del 2019 contrapponendosi a OnePlus 7 in maniera nemmeno troppo velata.
Rispetto al predecessore, l'ottimo Zenfone 5z, il nuovo ASUS Zenfone 6 si rinnova parecchio. Il nuovo modello usa un display più ampio, una batteria da ben 5.000 mAh e il sistema innovativo per le fotocamere. In realtà la fotocamera è una sola e, grazie a una sorta di inserto rotante in cui è installata, può essere utilizzata sia come fotocamera principale, sia per selfie e videochiamate. L'inserto utilizza una cerniera dal diametro di soli 2 mm, con l'intero meccanismo che può fare affidamento su 13 ingranaggi per produrre l'attrito minore possibile e garantire un'estrazione sulla carta fulminea (in realtà la procedura non è proprio velocissima, in base alle nostre prove). L'inserto può anche bloccarsi in diverse posizioni, fattore che consente di scattare foto con "prospettive" diverse rispetto alle solite due (frontale e posteriore) disponibili tipicamente su smartphone.
Indice dell'articolo
- Caratteristiche tecniche
- Dotazione, prezzi e disponibilità
- Software ed esperienza d'uso
- Analisi tecnica
- Fotocamera
- Considerazioni finali
Nell'unica fotocamera presente abbiamo due moduli: il principale è da 48 MP, mentre il secondario di MP ne offre 13 e adotta un obiettivo ultra-grandangolare. Non manca inoltre una modalità definita "Super night mode" capace di raccogliere un quantitativo di luce superiore rispetto al normale, una modalità HDR estremamente avanzata, e tutte le modalità possono essere utilizzate anche per i "selfie". ASUS trova così una soluzione al problema della notch o del foro, in un modo che troviamo abbastanza elegante e conveniente. In più si può sfruttare la più elevata qualità della fotocamera principale anche per videochiamate e selfie, che non è poco. Il tutto viene racchiuso in un involucro che migliora di anno in anno per quanto riguarda la qualità costruttiva e quella percepita da parte dell'utente. Aumentano in maniera considerevole, però, anche le dimensioni del terminale.
Il nuovo Zenfone 6 infatti dispone di un display IPS NanoEdge da ben 6,4 pollici a risoluzione Full HD+ (2340x1080 pixel), con un aspect-ratio di 19.5:9 e una densità dei pixel di 390 ppi. Sotto la scocca troviamo un consistente miglioramento rispetto al suo predecessore: la CPU è ovviamente il nuovo Snapdragon 855 octa-core (con un core Kryo 485 da 2.84 GHz, tre Kryo 485 da 2.41 GHz e un Kryo 485 da 1,78 GHz), abbinata a diverse varianti che si differenziano per il taglio di memoria. Si parte da una versione da 6 GB di RAM e 64 GB di storage, 6 GB di RAM con 128 GB di storage, e infine con 8 GB di RAM e 256 GB di storage. Tutte le versioni offrono espandibilità via microSD, supporto al Dual SIM, compatibilità con Wi-Fi ac dual-band, Bluetooth 5.0, NFC, connettore USB TypeC, sensore d'impronte posteriore e una batteria da 5.000 mAh con supporto alla ricarica rapida e reverse (per l'uso come power-bank).
Secondo la compagnia la batteria di Zenfone 6 dovrebbe garantire fino a 21 ore di navigazione web continua. Il peso non è neanche troppo pesante, soprattutto considerando le specifiche di batteria, le dimensioni del display e la presenza di un meccanismo per la fotocamera: 190 grammi, con dimensioni di 159,1 x 75,4 x 9,2 mm. Lo smartphone usa inoltre una nuova versione della ZenUI (6) ottimizzata per eseguire le attività di tutti i giorni in maniera più rapida rispetto a prima, con garanzia di aggiornamento per il prossimo Android Q e anche per la release successiva (R).
ASUS Zenfone 6, specifiche tecniche
ASUS Zenfone 6 |
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OS (al lancio) | Android 9.0 Pie con Zen UI 6 |
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Processore | Qualcomm Snapdragon 855 a 7-nm 1 x Kryo 485 @ 2,84 GHz 3 x Kryo 485 @ 2,41 GHz 4 x Kryo 485 @ 1,78 GHz |
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Memorie | 6 - 8 GB di RAM 64 - 128 - 256 GB Espansione via microSD |
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Display | 6,4" LCD IPS (19.5:9) 2340x1080 px (403 PPI) |
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Fotocamere | Retro e Fronte (Pop-Up): |
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Extra | 4G LTE Cat. 18 (1.200 Mbps) |
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Porte | USB Type-C Audio 3.5 mm (24-bit/192 kHz) |
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Batteria | 5.000 mAh Ricarica rapida 18W Reverse Charging 10W |
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Dimensioni | 159,1 x 75,4 x 9,2 mm |
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Peso | 190 grammi |
ASUS Zenfone 6: dotazioni, prezzi e disponibilità
ASUS Zenfone 6 è già disponibile su ASUS eShop nei colori Midnight Black e Twilight Silver. Qui di seguito riportiamo il prezzo delle diverse versioni:
- ASUS Zenfone 6 - 6 + 64 GB: 499 €
- ASUS Zenfone 6 - 6 + 128 GB: 559 €
- ASUS Zenfone 6 - 8 + 256 GB: 599 €
Per quanto invece riguarda la dotazione nella confezione originale abbiamo, oltre allo smartphone, gli auricolari Hi-Res ASUS ZenEar Pro con microfono integrato, un cavo USB Type C con alimentatore 9V/2A, la documentazione e, ovviamente, lo spillo di espulsione per accedere all'alloggiamento della SIM. In più, sempre nella dotazione originale, è presente una cover trasparente morbida con un piccolo foro nella parte superiore che consente alla fotocamera di funzionare senza impedimenti.
Software ed esperienza d'uso
ASUS è presente sul mercato Android da diversi anni, ormai, e il suo punto debole è sempre stato il software. In passato ha venduto smartphone dall'ottimo hardware e da un rapporto qualità-prezzo impressionante, il tutto però è stato in parte vanificato da un software non all'altezza delle aspettative. La situazione è cambiata con Zenfone 5z, e con il nuovo modello è stato fatto un ulteriore passo in avanti. Sembra incredibile dirlo, ma l'approccio di ASUS è adesso più alla OnePlus, con un'esperienza stock che cambia solo marginalmente per quanto riguarda il solo aspetto grafico.
Il tutto, abbinato alle ottime prestazioni di Snapdragon 855, offre un'esperienza d'uso ai vertici della categoria, che non si discosta poi di molto rispetto a quella del flagship di Pete Lau, né da quella dei Pixel di ultima generazione. E, con la promessa di aggiornamento ad Android R, Zenfone 6 potrebbe offrire un'ottima longevità mista a prestazioni invidiabili per molto tempo. Lo smartphone riprende senza stravolgerle alcune delle funzionalità presenti sulle versioni pure di Android, come la tecnologia di luminosità adattiva o la "Digital Wellbeing", così come la funzione di riduzione delle luci blu è la stessa presente sui Pixel.
In più, grossa parte del bloatware e di funzionalità inutili che niente aggiungono alla piacevolezza d'uso dello smartphone è stata eliminata. ASUS ha comunque introdotto delle ottimizzazioni che dovrebbero consentire di lanciare le app più velocemente, di gestire la memoria in maniera più intelligente (in modo da impedire alle app di chiudersi in background), e altro. C'è da dire che queste ottimizzazioni non sono molto percepibili nell'uso di tutti i giorni: i Pixel rimangono irraggiungibili sul fronte della sensazione di fluidità, tuttavia Zenfone 6 è certamente un dispositivo veloce, reattivo e decisamente affidabile.
E poi c'è la Smart Key (nella foto è il tasto in alto a sinistra), un tasto fisico presente sulla parte destra del dispositivo che consente di lanciare Assistente Google in maniera rapidissima. Solo questo? Ovviamente no: l'utente può personalizzarlo per eseguire altre operazioni, come ad esempio modificare lo stato della suoneria, attivare la torcia (un classico), scattare uno screenshot, e molto altro. Si possono abilitare fino a tre gesture contemporaneamente, con un tocco prolungato o uno o due tocchi rapidi consecutivi per eseguire le tre operazioni. Un po' infelice la posizione del tasto, troppo in alto per essere utilizzato dall'utente, soprattutto con l'uso del device a una mano.
Non ci stiamo dimenticando dell'autonomia, che è impressionante per un top di gamma. Zenfone 6 supera anche P30 Pro, ma approfondiremo la questione più avanti nella recensione.
Analisi tecnica
ASUS Zenfone 6 utilizza, come abbiamo già detto più volte, il processore Qualcomm Snapdragon 855. Si tratta del processore più veloce ad oggi disponibile su smartphone, insieme a Kirin 980 ed Exynos 9820. Utilizza un sistema un po' diverso rispetto agli altri SoC disponibili su piazza per quanto riguarda la CPU: abbiamo un core a frequenza più alta, alti tre core a frequenza leggermente inferiore e infine quattro core a bassa frequenza per ottimizzare il consumo energetico quando non serve grande forza computazionale. Tutti i core sono sviluppati da Qualcomm, con l'architettura che prende il nome di Kryo 485.
Il SoC viene abbinato a 6 o 8 GB di RAM, e a 64, 128 o 256 GB di storage. Tutte le versioni sono estremamente interessanti, soprattutto al prezzo a cui sono state posizionate. ASUS Zenfone 6 di fatto ha pochissima concorrenza, posizionandosi molto vicino al fino ad oggi irraggiungibile Xiaomi Mi 9, più che a OnePlus 7, in termini di rapporto qualità-prezzo. Anche la GPU è sviluppata in proprio da Qualcomm: abbiamo una Adreno 640, che dovrebbe garantire sulla carta il 20% di prestazioni in più con i giochi più pesanti in circolazione. Inutile dire che sul fronte delle performance ci troviamo ai vertici della categoria.
Benchmark
Di seguito riportiamo i benchmark che abbiamo eseguito con il terminale.
Display
Per riuscire ad abbattere il prezzo finale ASUS è dovuta giungere a compromessi, e fra questi troviamo - ad esempio - la presenza di un display che è solo LCD IPS, e non AMOLED come avviene su altri top di gamma. Abbiamo un pannello ampio 6,4" con risoluzione 2340x1080 pixel, quindi l'aspect ratio è di 19.5:9 e la densità di pixel di 403 PPI. E' un brutto pannello? Assolutamente no, visto che su smartphone è ormai praticamente impossibile trovare un display sotto la sufficienza, anche nelle fasce di prezzo più basse. Abbiamo naturalmente provveduto a effettuare tutti i nostri test in laboratorio per verificarne la bontà, misurando nel nuovo Zenfone 6 un display di buona qualità sul fronte cromatico, ma con qualche piccola incertezza per quanto invece concerne luminosità e rapporto di contrasto.
La luminanza massima misurata è stata di solo 331 nits, ben più bassa rispetto ai 600 nits dichiarati da ASUS. E' probabile che l'azienda abbia implementato un sensore di luminosità piuttosto pigro, ma con la nostra strumentazione (che deve ovviamente essere identica per tutti i modelli) non siamo riusciti a forzare un valore più alto di quello sopra menzionato. Si tratta di un risultato al di sotto della sufficienza, con molti altri dispositivi di fascia alta che superano chiaramente i 600/700 nits. Il rapporto di contrato è di 874:1, buono ma non ai livelli dei migliori IPS o degli AMOLED, con la visibilità sotto la luce del sole che quindi non è del tutto compromessa, ma neanche ai livelli di altri terminali della fascia più alta del mercato.
ASUS Zenfone 6 - Ampia Gamma
ASUS Zenfone 6 - Standard
Con l'analisi del gamut misuriamo il livello di saturazione massimo per i diversi colori primari e complementari. Anche sul nuovo top di gamma di ASUS troviamo due profili colore principali: Ampia Gamma riflette le direttive dello standard DCI-P3, e lo fa sul fronte cromatico in maniera decisamente precisa, con deviazioni evidenti solo su ciano e magenta. E' precisa anche la modalità Standard, questa volta però rispetto allo standard sRGB. Come abbiamo scritto poco sopra sul fronte dei colori Zenfone 6 si mostra come un dispositivo abbastanza accurato, al pari di altri top di gamma anche di prezzo più alto.
ASUS Zenfone 6 - Ampia Gamma
ASUS Zenfone 6 - Standard
Andiamo un po' più in profondità con la valutazione del bilanciamento del bianco: lo smartphone si comporta in maniera piuttosto simile in entrambe le modalità, con una evidente carenza della tonalità rossa rispetto a blu e verde, che appaiono calibrati in maniera esatta. A completare un quadro non del tutto ottimale è, inoltre, la curva di gamma (il gamma è di solo 2.0, rispetto al riferimento che vorrebbe invece un gamma di 2.2) e gli angoli di visione, che non sono il massimo soprattutto in presenza di schermate chiare. Insomma, il display è solitamente una delle componenti più costose da produrre su uno smartphone ed è anche dove ASUS ha cercato di risparmiare. Il diretto rivale, OnePlus 7, fa decisamente meglio in questo ambito.
Autonomia
Non c'è storia per quanto riguarda l'autonomia operativa. Abbiamo provato Zenfone 6 sia "sul campo", come nostro smartphone principale per diversi giorni, sia in laboratorio. Se nella prova sul campo ci è risultato praticamente impossibile consumare tutta la batteria in una sola giornata, per quanto riguarda il nostro test d'autonomia ASUS Zenfone 6 si è posizionato in prima posizione assoluta. La batteria da 5.000 mAh si fa sentire, e i 190 grammi di peso sono un compromesso minimo da accettare in cambio della certezza assoluta di completare la giornata in tutte le circostanze. Zenfone 6 è uno smartphone per chi lo smartphone lo usa davvero spesso, anche e soprattutto per attività pesanti. E' l'unico top di gamma che consente di avere libertà assoluta su cosa fare durante tutta la giornata senza aver paura che un uso massiccio possa costringerci alla ricarica pomeridiana.
- Batteria: 5.000 mAh
- Ricarica rapida 18W
- Reverse Charging 10W
Manca invece il supporto alla ricarica wireless, mentre l'adattatore in dotazione offre una carica da 18W. La batteria integrata può essere inoltre utilizzata per caricare un dispositivo esterno (forse in questo modo ci riuscite a scaricarla prima di andare a letto!). Abbiamo condotto anche il nostro test tradizionale per l'analisi dell'autonomia operativa con un test il più oggettivo possibile e su una base sempre identica. Come abbiamo già anticipato, Zenfone 6 ha fatto il record assoluto fra i dispositivi che ha senso consigliare oggi (Lenovo P20 aveva fatto qualcosa in più con la sua batteria da 5.100 mAh e lo Snapdragon 625, tuttavia si tratta di uno smartphone che difficilmente potremmo consigliare al giorno d'oggi). Ricordiamo che per effettuare la misura abbiamo impostato il valore di luminanza del display a 200 cd/m², e abbiamo poi eseguito uno script automatizzato che simula la navigazione umana su diverse pagine web.
Fotocamera
Un altro aspetto in cui ASUS ha innovato parecchio sul suo Zenfone 6 è la fotocamera, che viene inserita all'interno di un pannello che può ruotare: sul piano tecnico troviamo l'ormai celebre Sony IMX586 Exmor RS, sensore che può raggiungere i 48 MP senza però l'ausilio di effetti di post-produzione marcati. Lo smartphone infatti riesce ad applicare effetti e l'IA solo con l'impostazione di base, che scatta a 12 MP. Si tratta di un sensore che si è dimostrato difficile da gestire se escludiamo alcuni casi specifici (come ad esempio Honor View 20), ma che ASUS ha domato alla perfezione a nostro avviso e senza la necessità di accedere a modalità specifiche. Questo viene abbinato a un obiettivo f/1.79 e a un ulteriore modulo ultra-grandangolare da 13 MP con campo di visione di 125°. La qualità di quest'ultimo a nostro avviso è inferiore ad altri top di gamma (P30 e Galaxy S10e ad esempio).
ASUS Zenfone 6, caratteristiche della fotocamera
- Standard
- Sensore da 48 MP
- Obiettivo f/1.79
- Autofocus al laser
- Obiettivo 35mm equivalenti
- Ultra-wide
- Sensore da 13 MP
- Obiettivo 11mm equivalenti
- Video 4K Ultra HD @ 60 fps
- Slow-motion Full HD HD @ 240 fps
Esempi di scatto ASUS Zenfone 6
Sinistra: 12MP - Destra: Ultra-wide
Sinistra: 12MP - Destra: Ultra-wide
Sinistra: 12MP - Destra: Modalità Notte
Sinistra: 12MP - Destra: Ultra-wide
Sinistra: 12MP - Destra: Ultra-wide
Sinistra: 12MP - Destra: Ultra-wide
Sinistra: 12MP - Destra: 12MP HDR
Sinistra: 12MP - Destra: 12MP HDR
Sinistra: 12MP - Destra: 12MP HDR
ASUS Zenfone 6 ha un'ottima fotocamera quando si è in spazi aperti, grazie alla gestione via software del sensore da 48MP. Lo smartphone viene venduto con una modalità HDR avanzata che riesce a raccogliere luce anche nelle zone d'ombra più scure, riuscendo ad offrire una gamma dinamica estremamente elevata in diverse circostanze. Funziona solo nella modalità a 12 MP, e non sempre è equilibrata. Nelle situazioni giuste, tuttavia, riesce ad offrire scatti estremamente suggestivi con una singola pressione: con reflex e mirrrorless lo stesso risultato richiederebbe decisamente più tempo, un occhio molto allenato e un bel po' di dimestichezza con il mezzo (e con la fotografia in senso lato). Non manca la Modalità Notte, a nostro avviso inferiore a quelle di Huawei e Samsung, e una modalità a 48MP. In quest'ultima circostanza lo smartphone riesce a raccogliere un quantitativo di dati mostruoso, sia sotto la luce del sole che in ombra, anche se in quest'ultima circostanza è presente molto rumore. Scattando a 12MP si ottiene un giusto compromesso, con 4 pixel che vengono trasformati in un unico pixel più luminoso, e con la possibilità di applicare la tipica post-produzione marcata dei device delle ultime generazioni. Tutto quello che è disponibile per le foto "posteriori" può essere naturalmente utilizzato anche con i selfie, inclusi HDR, modulo ultra-wide e registrazione Ultra HD 60fps.
Considerazioni finali
ASUS Zenfone 6 è al momento un best buy, inutile girarci intorno. Non è di certo lo smartphone perfetto e ha le sue magagne, ma con un listino di 499€ per la variante da 6 + 64GB non ha praticamente concorrenza se si esclude Xiaomi. ASUS ha inoltre pensato a chi ha bisogno di tanto spazio di archiviazione: ci sono infatti versioni da 128GB (559€) e da 256GB (599€), tutte estremamente concorrenziali. Rispetto a Xiaomi Mi 9 guadagna un'autonomia nettamente superiore, un software meno personalizzato e perde (in positivo) la notch.
Certo è che il display non è all'altezza degli altri top di gamma, e questo rappresenta il vero punto debole di questo terminale. La luminosità massima è abbastanza sacrificata e gli angoli di visione non sono al top. Zenfone 6 perde la notch grazie a un meccanismo meccanico che riesce a far ruotare la fotocamera posteriore che all'occorrenza si può trasformare in frontale e può essere posizionata anche a valori intermedi per fotografare verso punti altrimenti impossibili o difficili da "raggiungere". Il meccanismo a detta di ASUS è estremamente durevole, ma vale la pena nutrire qualche dubbio in merito. Sembra resistente, anche se è un po' lento ad attivarsi.
Sono problemi a nostro avviso sormontabili, soprattutto per uno smartphone che non ha superiori in quanto a prestazioni e che viene venduto a un prezzo che oggi è tipico dei midrange. Il tutto contornato da una batteria da 5.000 mAh, che consente di sfruttare tutte le funzionalità presenti per tutto l'arco della giornata senza farsi troppi problemi.
PRO
- Autonomia elevatissima!
- Niente notch
- Grandi prestazioni
- Selfie ultra-definiti
- Prezzo molto basso già al lancio
CONTRO
- Display poco luminoso
- Meccanismo pop-up non velocissimo
- No ricarica wireless
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoVedo che lo slow-motion è ancora fermo a 240fps mentre la concorrenza fornisce i 960fps interpolati anche su smartphone molto più economici.
Vedo che lo slow-motion è ancora fermo a 240fps mentre la concorrenza fornisce i 960fps interpolati anche su smartphone molto più economici.
La roba "interpolata" preferisco evitarla come la peste.
Anche perchè sono cose che si potrebbero fare anche in fase editing con una qualità nettamente migliore.
bel giocattolo
sarà che sul pc uso lo schermo 21:9 ma sapete che forse non ha tutti i torti sony a proporre i 21:9?Se prendessimo questo asus e ne cambiassimo un po' le forme,ovvero 21:9,stringendolo ai lati e allungandolo un po',secondo me sarebbe usabilissimo con una mano mantenendo una buona risoluzione,sia per i film,lunghi documenti di testo e perchè no,anche per i giochi.
Poi bisognerà rifare il form-factor delle tasche....strette e lunghe.... ma poi....sai che banane?
Certo, ma una camera da 960fps reali costerebbe come un rene, mentre questa feature è "gratis" visto che è integrata nello smartphone.
E' possibile che l'interpolazione fatta in fase di editing sia migliore, ma questa è fatta in real time e non devi sbatterti ad installare un software di video editing su un PC ed a importare i video.
Comunque volevo far notare che questa mancanza per un presunto top di gamma è dir poco imbarazzante visto che era di serie su smartphone di fascia media della passata generazione.
Non mi torna il risultato.
Se lo allungano ancora un po', diventa buono anche per grattarsi la schiena
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