iPhone 8 Plus, quando la sostanza supera la forma

Il nuovo smartphone da 5,5 pollici di Apple non fa passi avanti mirabolanti dal punto di vista del design, ma sotto la scocca ci sono tante piccole novità che fanno di questo telefono un punto di riferimento
di Andrea Bai , Paolo Corsini , Roberto Colombo pubblicato il 04 Ottobre 2017 nel canale AppleAppleiPhone
"Un iPod, un telefono, un internet mobile communicator...un iPod, un telefono, un internet mobile communicator...un iPod, un telefono, un internet mobile communicator...l'avete capito? Non si tratta di tre dispositivi differenti. E' un solo dispositivo, e si chiama iPhone"
E' con queste parole che il 9 gennaio del 2007 sul palco del MacWorld di San Francisco Steve Jobs presenta al mondo il dispositivo che da lì agli anni a venire avrebbe sovvertito gli ordini del mondo della telefonia cellulare e portato fiumi di moneta sonante nelle casse di Apple. La storia dello smartphone che ha sdoganato l'interfaccia multitouch parte da un esemplare in form factor da 3,5 pollici, con risoluzione di 320x480 pixel, 4GB di storage e una fotocamera posteriore da 2 megapixel, proposto a 499 dollari. E nonostante molte limitazioni (non esisteva ancora App Store, e il modello fu commercializzato solamente in USA al lancio e successivamente in Francia, Germania, Regno Unito e, ancor più tardi, in Irlanda e Austria) raggiunse il primo milione di pezzi venduti nel giro di un mese e mezzo, lasciando intendere come si trattasse di qualcosa di ben più grande di una semplice "meteora" tecnologica.
La diffusione nel mondo arriva nel 2008 con la seconda generazione, iPhone 3G, che sancisce anche il debutto di App Store stabilendo il vero inizio della rivoluzione nel settore degli smartphone. In Italia, con Vodafone e TIM, viene venduto a partire da 499€ nella versione da 8GB. L'anno successivo con iPhone 3GS Apple dà il via ad un ciclo di aggiornamenti annuale che ricalca in qualche modo il ben conosciuto modello "tick-tock": le versioni "S" mantengono chassis e form factor della generazione precedente, offrendo qualche ottimizzazione e aggiornamento sotto la scocca, mentre le versioni a "numero pieno" offrono rivisitazione del form factor e l'introduzione di novità più significative.
Con iPhone 4, nel 2010, arriva il primo display "Retina" mentre è con il successore 4S che iniziamo a conoscere Siri. iPhone 5 cresce in dimensioni passando dai 3,5 a 4 pollici e guadagna la tecnologia LTE e la Nano SIM, mentre con iPhone 5S arriva il sensore biometrico Touch ID. E' il momento anche di iPhone 5C, il modello "quasi-low cost" con cover in plastica e a colori, una strada però velocemente abbandonata da Apple. Bisogna aspettare iPhone 6 e soprattutto 6 Plus perché lo smartphone della Mela cresca in dimensioni (rispettivamente 4,7 e 5,5 pollici) andando a battagliare con l'agguerritissima concorrenza. La successiva variante "S" introduce la tecnologia 3D Touch che offre modalità di interazione differenti con l'interfaccia del telefono a seconda della pressione esercitata sul display. E' anche il momento per lanciare iPhone SE, una versione dal form factor più piccolo (è uguale ad iPhone 5) ma con lo stesso hardware di iPhone 6S. Con iPhone 7/7Plus ci si attendeva un nuovo form factor, che tuttvia risulta invariato rispetto alla generazione precedente. E' con questi modelli, però, che si introduce il Taptic Engine che trasforma il tasto home/Touch ID in un pulsante virtuale.
Arriviamo ai giorni nostri, con iPhone che compie dieci anni. Per celebrare l'anniversario Apple raddoppia, presentando iPhone 8/8 Plus e iPhone X (pronuncia "ten"). Una mossa inconsueta per Apple, che mette sul mercato due dispositivi (tre, in realtà, ma per semplicità consideriamo 8 e 8 Plus due facce di una stessa medaglia) che rischiano di farsi concorrenza da soli, seppur posizionati su due fasce di prezzo ben distinte. iPhone X tuttavia arriverà sul mercato almeno a novembre e probabilmente in quantità estremamente ridotte.
Quali novità riserva, quindi, il nuovo iPhone 8 Plus (è la variante che abbiamo ricevuto in prova, ma la maggior parte delle considerazioni valgono anche per iPhone 8) che comunque non può non restare adombrato dal pur assente "anniversary model"?

Iniziamo dal design: l’impostazione estetica non è particolarmente difforme dal progetto nato con iPhone 6 Plus, tant’è vero che le dimensioni ufficiali sono di frazioni di millimetro più grandi rispetto al predecessore, ma in maniera praticamente ininfluente. Tasti fisici e connettori sono stati disposti esattamente come nelle precedenti versioni: ritroviamo pertanto il pulsante TouchID, i due tasti laterali per il volume e il selettore per silenziare la suoneria e, dall’altro lato, il pulsante per l’accensione e lo spegnimento dello schermo. Rimane il connettore Lightning in corrispondenza del profilo inferiore del telefono, negando ancora una volta l’eventualità di un connettore USB Type-C. Sarà utile sapere che le custodie destinate alla precedente generazione riescono ad essere tranquillamente utilizzabili anche con il nuovo smartphone. Rispetto al predecessore, iPhone 8 Plus è di 14 grammi più pesante.
La differenza più significativa che viene colta dall’occhio e dai polpastrelli è l’utilizzo del vetro anche per la superficie posteriore: non si tratta di un semplice vezzo estetico ma di un cambiamento funzionale che lascia spazio alla possibilità di ricaricare iPhone 8 Plus tramite la tecnologia wireless QiCharging. Bello da vedere e gradevole al tatto, il pannello posteriore pur essendo "most durable ever" è comunque una cosa in più che si può rompere se il telefono ci sfugge di mano. E attenzione, perché chi rompe paga e, da quanto si apprende nel caso specifico, paga anche caro.
iPhone 8 Plus | iPhone 7 Plus | iPhone 6S Plus | |
OS (al lancio) | iOS 11 | iOS 10 | iOS 9 |
Processore | Apple A11 Bionic 64-bit exa-core a 2,35GHz | Apple A10 Fusion 64-bit + M10 Quad-core a 2,3GHz |
Apple A9 64-bit + M9 Dual-core a 1,8GHz |
RAM | 3GB |
3 GB |
2 GB |
Display | LCD IPS 5,5" Retina HD | LCD IPS 5,5" Retina HD | LCD IPS 5,5" Retina HD |
Risoluzione | 19201080 px | 1920x1080 px | 1920x1080 px |
Densità di pixel | 401ppi | 401 PPI | 401 PPI |
Storage (al lancio) | 64 - 256GB | 32 - 128 - 256 GB | 16 - 64 - 128 GB |
Fotocamera Posteriore | Dual 12 MP, f/1.8 - f/2.8 OIS Zoom 2X Video 4K |
Dual 12 MP, f/1.8 - f/2.8 OIS Zoom 2X Video 4K |
12 MP, f/2.2 OIS Video 4K |
Fotocamera Anteriore | 7 MP | 7 MP | 5 MP |
Extra |
4G LTE-Advanced |
4G LTE-Advanced NFC (solo Apple Pay) Nuovo Touch ID Certificazione IP-67 |
4G LTE Advanced NFC (solo Apple Pay) Touch ID di 2nd gen. |
Porte | USB Lightning | USB Lightning | Audio combo da 3,5mm USB Lightning |
Batteria | 2650mAh | 2900 mAh | 2750 mAh |
Dimensioni | 158,4 x 78,1 x 7,5 mm | 158,2 x 77,9 x 7,3 mm | 158,2 x 77,9 x 7,3 mm |
Peso | 202 g | 188 g | 192 g |
Per quanto riguarda le livree disponibili, Apple decide di dare una sforbiciata alle varianti offrendo solamente le colorazioni Gold, Silver e Space Gray (in precedenza erano disponibili anche Rose Gold, Black e Jet Black), anche se la nuova colorazione Gold tende ad avere una sfumatura lievemente rosata. Lo chassis è resistente a polvere e spruzzi, come già era per iPhone 7 Plus, rientrando nella classificazione IP67, cioè totalmente protetto da polvere, sabbia e qualsiasi corpo solido di piccole dimensioni e resistente ad un'immersione temporanea tra 15cm e 1m entro 30 minuti.
Sul retro troviamo l’obiettivo della fotocamera, ancora una volta sporgente rispetto alla superficie del telefono. Dal punto di vista ottico la fotocamera è rimasta invariata, ma Apple ha usato un sensore più ampio (pur scattando a 12 megapixel come nelle versioni precedenti) e un nuovo filtro colore, oltre ad una ottimizzazione lato software per apportare una serie di migliorie che vedremo nel dettaglio più avanti nel corso dell’analisi.
Anche il display, almeno per quanto riguarda i dati di "targa", non è stato rivoluzionato rispetto al diretto predecessore. Abbiamo quindi un pannello da 5,5 pollici da 1920x1080 pixel per una densità di 401ppi. Il display è di tipo IPS ed offre il gamut Wide Color Display (P3).
Gamut iPhone 8 Plus
Gamut iPhone 7 Plus
Come vediamo dall'analisi colorimetrica, il display di iPhone 8 Plus riesce a comportarsi ancor meglio del già ottimo pannello usato per iPhone 7 Plus: vediamo infatti una maggior estensione del suo triangolo di gamut, grazie ad una maggior saturazione dei primari verde e rosso. Molto buona anche la precisione cromatica e il punto di bianco.
True Tone attivato - iPhone 8 Plus a sinistra
True Tone disattivato - iPhone 8 Plus a sinistra
L’aggiunta interessante è la tecnologia True Tone (già usata per gestire il flash della fotocamera posteriore) che permette di regolare in tempo reale il punto di bianco del display così da adeguare la resa cromatica dello schermo alle condizioni di illuminazione dell’ambiente. Se in precedenza di automatizzato c’era solamente il livello di luminosità, ora si fa un passo in avanti con una nuova regolazione automatica che adegua quanto mostrato a video alla temperatura colore della luce che ci circonda. La regolazione, in realtà, è estremamente poco percettibile come si può vedere dal confronto testa-a-testa sopra (la foto non è ritoccata e scattata con le medesime impostazioni), ma quel poco che basta perché la temperatura colore di quanto mostrato a schermo non sia alla vista troppo differente dalla temperatura colore dell'illuminazione ambiente. Nulla di irrinunciabile, benintenso, ma si tratta di quelle piccole migliorie e di quella cura dei dettagli distintivi della mela mordicchiata.


La luminanza massima registrata è di 566 candele su metro quadro, la più alta mai registrata su uno smartphone passato per la nostra redazione ma comparabile con quella di iPhone 7 Plus e, con la profondità di nero a 0,45 nit, abbiamo un rapporto di contrasto veramente ottimo di 1258:1.
Prestazioni al vertice
Passiamo alle novità presenti sotto la socca: il nuovo processore Apple A11 Bionic, un SoC da oltre 4,3 miliardi di transistor, che la Mela afferma aver ottimizzato, rispetto al precedente A10 Fusion, sia sul lato dell’efficienza sia su quello delle prestazioni. Abbiamo a che fare con una CPU six-core, due dei quali dedicati alle prestazioni e quattro core ad alta efficienza per le operazioni ordinarie: l'approccio seguito è quindi quello big.LITTLE tipico delle architetture ARM di ultima generazione, con il quale l'abbinamento tra core potenti e core più efficienti permette al dispositivo di selezionare la migliore risorsa di elaborazione in funzione del carico di lavoro istantaneo richiesto.
Apple dichiara il 25% di potenza in più per i performance core, rispetto a A10 Fusion, e il 70% in più per i core ad alta efficienza. La peculiarità dell'approccio Apple in A11 Bionic è quella che tutti i core possono operare sinergicamente in quelle situazioni in cui è richiesta elevata potenza di calcolo: in un caso limite, detto in altro modo, tutti e 6 i core possono operare in parallelo e questo è reso possibile dallo stretto controllo che Apple esercita sulla componente hardware e sul sistema operativo iOS. Il SoC opera alla fequenza di 2,35GHz, questo almeno secondo gli strumenti software con cui abbiamo eseguito i test, e dispone di 3GB di memoria RAM nella versione abbinata a iPhone 8 Plus: si tratta dello stesso quantitativo abbinato al chip A10 Fusion adottato in iPhone 7 Plus, mentre per il modello iPhone 7 Apple aveva optato per una dotazione di 2 Gbytes. Lo smartphone iPhone X di Apple utilizzerà lo stesso SoC A11 Bionic con 3 Gbytes di memoria di sistema, mentre in iPhone 8 troviamo stesso SoC ma con 2 Gbytes di memoria.
SOC | A 11 Bionic | A10 Fusion | A9 | A8 |
Core | 4+2 | 2+2 | 2 | 2 |
Clock | 2,35GHz | 2,32 GHz | 1,85 GHz | 1,4 GHz |
Cache L1 instructions | 32Kb (?) | 64Kb | 64Kb | 64Kb |
Cache L1 Data | 32Kb (?) | 64Kb | 64Kb | 64Kb |
Cache L2 | 8MB (?) | 3MB | 2MB | 1MB |
Memoria | 3GB (iPhone 8 Plus) 2GB (iPhone 8) |
3GB (iPhone 7 Plus) 2GB (iPhone 7) |
2GB | 1GB |
La GPU presente in A11 Bionic è la prima progettata interamente da Apple, sancendo quindi in maniera definitiva l’abbandono delle tecnologie di Imagination Technologies: Apple dichiara un incremento delle prestazioni del 30% rispetto alla GPU integrata in A10 Fusion. La tecnologia produttiva utilizzata per A11 Bionic è quella a 10 nanometri, con produzione di competenza della taiwanese TSMC. All'interno di A11 è integrato anche M11, il coprocessore dedicato alla gestione delle attività in movimento. Non mancano anche un nuovo coprocessore destinato alle elaborazioni delle immagini, assieme ad una soluzione hardware dedicata di neural network indicata da Apple come Neural Engine: permette di elaborare sino a 600 miliardi di operazioni al secondo e su iPhone X sarà utilizzata per la gestione di Face ID oltre che in generale per compiti di machine learning. Quel che ancora non è chiaro è se Neural Engine è presente anche nell'implementazione di A11 per iPhone 8/8 Plus o sarà presente solamente in iPhone X.
Il passaggio alla tecnologia produttiva a 10 nanometri ha permesso di contenere sensibilmente le dimensioni complessive del chip A11 Bionic: la superficie è pari a poco meno di 88 millimetri quadrati, un dato inferiroe del 41% rispetto a quello del predecessore A10 Fusion.
Nei nostri classici test prestazionali evidenziamo come il SoC A11 Fusion permetta di ottenere il tradizionale balzo in avanti delle prestazioni già visto con le precedenti generazioni di terminali Apple; questo vale tanto per la componente CPU come per quella GPU, che diventa ancor più interessante in quanto sviluppata per la prima volta interamente all'interno di Apple e senza dover ricorrere a tecnologie di Imagination Technologies.
I primi passi nella realtà aumentata
Nel corso dell’evento di presentazione, Apple ha indicato iPhone 8 come “il primo iPhone pensato appositamente per la realtà aumentata”, precisando con ciò che fotocamera e sensori sono stati bilanciati, tarati e ottimizzati appositamente per questo tipo di impiego.
Le funzionalità di realtà aumentata sono possibili grazie alla piattaforma di sviluppo ARKit presente nei devtools di iOS 11 e che si basa, lato software, sul framework Core Motion, e lato hardware sui coprocessori M9, M10 e M11 presenti nelle ultime tre generazioni di SoC A-Series. Ciò significa che le esperienze di realtà aumentata saranno disponibili anche su iPhone 7/7 Plus e 6S/6S Plus (con iOS 11), seppur ottimizzate al meglio per il nuovo iPhone 8/8 Plus.
ARKit offre un odometro visuale inerziale che, utilizzando e combinando opportunamente le informazioni raccolte dal sensore di immagine, dai giroscopi e dagli accelerometri, traccia la fisicità dell'ambiente circostante così da identificare la presenza di piani orizzontali (che possono essere interpretati come superfici di appoggio) e di elementi statici e in movimento che possano fungere in qualche modo da punti di ancoraggio per la rappresentazione di oggetti virtuali. Il sensore di immagine viene inoltre utilizzato per valutare la quantità di luce presente nell'ambiente così da applicare la corretta quantità di illuminazione alle superfici degli oggetti virtuali per armonizzarne la rappresentazione all'interno della scena. ARKit va poi a operare in sinergia anche con i framework Core ML e Vision API così da poter sfruttare le potenzialità del machine learning nelle applicazioni AR e con Metal, SceneKit e i motori grafici di terze parti per le operazioni di rendering.

Abbiamo provato alcune app di realtà aumentata (Warhammer: Freeblade, Ikea, Holo, Night Sky) con iPhone 8 Plus e con iPhone 7 Plus per cercare di capire se vi fosse una percepible differenza di fruibilità durante l'utilizzo ordinario, ad esempio nella velocità di di rendering degli oggetti virtuali o di reattività nell'armonizzare gli stessi all'interno della scena reale ripresa dal telefono. Nel complesso non abbiamo riscontrato differenze veramente sostanziali o così significative da restituire esperienze d'uso difformi sui due dispositivi. In alcuni casi abbiamo apprezzato una precisione leggermente maggiore con iPhone 8 Plus e prestazioni di rendering leggermente superiori, un comportamento che però non è risultato uniforme sulle varie app provate. Del resto l'ambito AR è ancora agli albori, ed è lecito immaginare che anche gli sviluppatori abbiano bisogno di qualche tempo per poter sfruttare al meglio le potenzialità offerte dalla piattaforma.
Possiamo immaginare che con il nuovo iPhone “appositamente per l’AR” e con il robusto supporto offerto, tramite ARKit, agli sviluppatori con l’SDK per iOS 11, Apple catalizzerà la nascita e la crescita di un ricco ecosistema di applicazioni per la realtà aumentata, permettendo al pubblico di comprendere cosa essa sia veramente e quali possibilità applicative sia in grado di offrire al di là dell'ambito videoludico. Se vogliamo azzardare qualche ipotesi futura, tutto ciò potrebbe creare l’effettiva domanda di mercato nei confronti di un dispositivo dedicato esclusivamente all’AR (Apple Glasses, per esempio), che potrebbe venir proposto in un momento in cui la realtà aumentata avrà già fatto il proprio ingresso nelle vite quotidiane di molti utenti. Potremmo trovarci dinnanzi a ciò che fu il lancio di App Store, che ha dettato i nuovi canoni dell'esperienza d'uso dello smartphone.
La fotocamera, fiore all'occhiello
Come abbiamo accennato in precedenza, il comparto fotografico vede una dotazione ottica rimasta immutata, ovvero una fotocamera posteriore da 28mm-equivalente e apertura f/1,8 a cui si aggiunge un obiettivo da 50mm-equivalente f/2,8. La novità principale riguarda il sensore, ora di maggiori dimensioni: stiamo parlando di un modulo capace di realizzare foto alla risoluzione di 12 megapixel che tuttavia scatta in oversampling: la foto viene registrata alla risoluzione nativa del sensore e poi ridimensionata a 12 megapixel. Ciò consente di catturare più informazioni per ciascun pixel, offrendo una maggior prestazione negli scatti con condizioni di luce scarsa e una maggior flessibilità nelle fasi di editing ed ottimizzazione delle foto.
Qualche indagine ci ha permesso di identificare, non con certezza ma con una ragionevole attendibilità, il sensore che Apple ha scelto per questo smartphone: si tratta della soluzione Sony Exmor RS IX400. Secondo i dati di targa si tratta di un sensore da 22 megapixel fisici, dei quali ne vengono usati 19. Abbiamo quindi un oversampling di 1,25, cioè un rapporto di 5:4 tra i pixel a cui viene scattata la foto e quelli a cui viene effettivamente composta. Come vengano usate precisamente le informazioni raccolte in più, però, non è dato sapere. Il processore d’immagine integrato nel SoC A11 Bionic va inoltre ad operare una rapida analisi preventiva della scena che stiamo cercando di immortalare cercando di coglierne i tratti principali (se si tratta di una scena d'insieme, di un panorama, di un primo piano o di uno soggetto in rapido movimento), così da ottimizzare le impostazioni di scatto e poter consentire di scattare sempre la miglior foto possibile.
Le migliorie del sensore e del processore di immagine permettono di introdurre, su iPhone 8 Plus, la nuova modalità fotografica Portrait Lightning. Si tratta di un'evoluzione della modalità Portrait introdotta in iPhone 7 Plus che, sfruttando opportunamente la doppia fotocamera, permette di catturare un primo piano di un soggetto enfatizzando lo sfocato dello sfondo, dando così risalto al soggetto stesso. Laddove la modalità Portrait si prendeva, per così dire, cura dello sfondo, ecco che Portrait Lightning si prende cura direttamente del soggetto offrendo una serie di regolazioni, ispirate a vari stili fotografici, per ottenere immagini d’impatto e di sicuro effetto. Non si tratta di filtri applicati tout-court e in maniera indiscriminata a qualsiasi foto: Portrait Lightning si basa sulle tecnologie di Machine Learning per operare regolazioni non distruttive a livello RAW in relazione alle specifiche condizioni di luce dello scatto. Si tratta di una funzionalità che magari risulterà indigesta ai puristi della fotografia che preferiscono un controllo più capillare e personale delle regolazioni, ma che risulta sicuramente apprezzata a tutti coloro i quali desiderano solamente scattare una bella foto.


La funzionalità Portrait Lightning è ancora in versione beta, e un paio di scatti al nostro bel modello Nino hanno mostrato alcuni difetti di gioventù (di Portrait Lightning, non di Nino): nella prima foto, che nel complesso è comunque molto più che accettabile, vediamo una piccola incertezza nell'elaborare il profilo dell'orecchio sinistro, mentre nella seconda foto si evince una certa difficoltà a riconoscere il profilo delle cuffie che creano uno stacco poco gradevole con la parte dello schienale alle spalle del soggetto. In generale abbiamo notato qualche difficoltà, più o meno marcata a seconda del soggetto, della composizione e della luce, a gestire i contorni del capo e della capigliatura del soggetto.
iPhone 8 Plus sembra primeggiare sul fratello di settima generazione su tutti i fronti in campo fotografico. Non solo il sensore più grande pare garantire una base migliore per le immagini, ma anche l'elaborazione appare essere più corretta. L'esposizione è migliore e lo è soprattutto la resa in condizioni di scarsa illuminazione. Le foto risultano più chiare e luminose, senza tuttavia forare le alte luci: in generale rispetto al modello precedente sono già a prima vista più piacevoli.
Usate Snapseed? Con iPhone 8 Plus lo spazio di manovra nel recuperare le ombre è più ampio
In tutte le situazioni le immagini risultano migliori e soprattutto garantiscono maggiore spazio di manovra in post produzione, ad esempio nell'uso di un programma di elaborazione e fotoritocco come Snapseed. Quando 'tirate' con il recupero delle ombre le foto del nuovo iPhone 8 Plus mostrano molto meno il fianco alla comparsa del rumore cromatico e si allineano alle prestazioni di due dei principali concorrenti come Samsung Galaxy S8 e Note 8, entrambi dotati di una fotocamera da 12 megapixel, come i melafonini. Contando che sempre più spesso le nostre immagini passano da una fase di elaborazione prima di finire su Instagram o Facebook, la maggiore naturalità delle foto elaborate del nuovo iPhone 8 Plus rispetto al fratello più vecchio potrà fare piacere a molti.
In laboratorio prevale Samsung al fotofinish sul bilanciamento del bianco e sui dettagli
Nel confronto con la controparte Samsung la lotta si chiude praticamente in parità, in alcuni frangenti vince iPhone 8 Plus, in altri Samsung Galaxy S8 e Note 8 la spuntano, in generale mostrando un bilanciamento del bianco più corretto (più neutro, gli iPhone tendono a mantenere sotto le luci al tungsteno una parte della dominante calda).
Lo zoom digitale di Samsung S8 non tiene il passo di quello ottico del terzetto Iphone 7 e 8 Plus e Note 8
I due Plus e Note 8 hanno nel loro bagaglio tecnico una doppia fotocamera e ottica secondaria a focale doppia di quella grandangolare (57mm circa): nel confronto con il piccolo Galaxy S8 sono subito evidenti i vantaggi dello zoom ottico su quello digitale, con una capacità di risolvere i dettagli fini impossibile con il semplice ingrandimento digitale. Anche per la seconda fotocamera vale lo stesso discorso di poco sopra per quanto riguarda il confronto con la controparte Samsung: il comportamento delle due fotocamere è nella gran parte dei casi equivalente.
Il sensore di maggiori dimensioni offre inoltre l’opportunità di gestire meglio la stabilizzazione delle riprese video. Con iPhone 8 Plus è ora possibile registrare video fino alla risoluizione 4K a 60fps e la possibilità di girare video slomotion a 240fps viene ora portata anche sulla risoluzione 1080p (con iPhone 7 Plus i 240fps erano disponibili solo a 720p).

Queste due modalità di registrazione sono però disponibili solamente se si va a selezionare, nelle impostazioni della fotocamera, la voce "Formato più efficiente" per l'encoding dei file, che sfrutta il codec HEVC/H.265.
Batteria più piccola, ma maggiore autonomia
iPhone 8 Plus è provvisto di una batteria da 2691mAh, leggermente più piccola di quella da 2900mAh montata sul diretto predecessore e di pochissimo inferiore anche alla batteria da 2759mAh presente su iPhone 6S Plus. I consueti test di autonomia a seguire sono stati eseguiti, come sempre, con la luminosità dello schermo a 200cd/mq.

Il tradizionale test di autonomia operativa eseguito nello scenario di navigazione WiFi fa segnare un risultato di 647 minuti, che pone il telefono sullo stesso livello di Nokia 8, superando di circa un'ora e venti minuti il risultato fatto segnare da iPhone 7 Plus. Si tratta di un risultato di tutto rispetto, seppur non il miglior comportamento rilevato nei nostri test, che porta il telefono ad affrontare tranquillamente una giornata d'utilizzo, riuscendo a conservare anche una sufficiente quantità di batteria.

L'analisi dell'autonomia in uno scenario di riproduzione contenuti video fa segnare 855 minuti di operatività, superando di circa un'ora il predecessore iPhone 7 Plus nonostante la batteria di dimensioni inferiori. Dai due test si evince nel complesso che Apple è riuscita realmente a lavorare in maniera molto convincente sul lato dell'efficienza energetica, poiché in entrambi i casi pur con una batteria di capacità inferiore è possibile ottenere un'operatività significativamente superiore.
Il listino, tante (troppe?) possibilità di scelta
iPhone 8 Plus è proposto a mercato nei due tagli da 64GB e 256GB di capienza ai prezzi, rispettivamente, di 949,00€ e 1119,00€. Lo scorso anno iPhone 7 Plus, al lancio, è stato messo in vendita ai prezzi di 939,00€, 1049,00€ e 1159,00 per le capienze di 32GB, 128GB, 256GB: quest'anno Apple elimina le versioni a 32GB e 128GB, reintroduce la versione a 64GB e pratica un prezzo di 10 euro superiore per la versione di ingresso, abbassando però di 40 euro il prezzo per il modello da 256GB.
Con l'arrivo di iPhone 8, 8 Plus e del futuro iPhone X, la Mela decide di lasciare a listino i modelli 7/7 Plus, 6S/S Plus e SE, ognuno dei quali in due versioni per capienza di storage. Riassumiamo quindi l'intera proposta Apple in tabella:
iPhone X | iPhone 8 Plus | iPhone 8 | iPhone 7 Plus | iPhone 7 | iPhone 6S Plus | iPhone 6S | iPhone SE | |
32GB | - | - | - | 799,00€ | 659,00€ | 659,00€ | 549,00€ | 429,00€ |
64GB | 1189,00€ | 949,00€ | 839,00€ | - | - | - | - | - |
128GB | - | - | - | 909,00€ | 769,00€ | 769,00€ | 659,00€ | 539,00€ |
256GB | 1359,00€ | 1119,00€ | 1009,00€ | - | - | - | - | - |
Come vediamo, forse un po' in controtendenza alla filosofia di minimalismo Apple, il listino di iPhone è estremamente segmentato. Se da un lato questo consente di dare al pubblico un maggior ventaglio di scelta, di contro può generare anche non poca confusione in chi si avvicina ad iPhone, magari per la prima volta, o vuole cambiare il proprio da un modello di generazione più vecchia. Proviamo a ordinare il listino per prezzo crescente:
Modello | Prezzo |
iPhone SE 32GB | 429,00€ |
iPhone SE 128GB | 539,00€ |
iPhone 6S 32GB | 549,00€ |
iPhone 6S 128GB, iPhone 6S Plus 32GB, iPhone 7 32GB | 659,00€ |
iPhone 6S Plus 128GB, iPhone 7 128GB | 769,00€ |
iPhone 7 Plus 32GB | 799,00€ |
iPhone 8 64GB | 839,00€ |
iPhone 7 Plus 128GB | 909,00€ |
iPhone 8 Plus 64GB | 949,00€ |
iPhone 8 256GB | 1009,00€ |
iPhone 8 Plus 256GB | 1119,00€ |
iPhone X 64GB | 1189,00€ |
iPhone X 256GB | 1359,00€ |
Chi, oggi, vuole prendere contatto con il mondo iPhone o vuole aggiornare il proprio iPhone da una generazione precedente non potrà spendere meno di 429,00€ (l'ingresso al "mondo iPhone" è comunque diminuito di 80 euro rispetto allo scorso anno, quando iPhone SE 16GB veniva proposto a 509€), portandosi a casa un iPhone SE da 32GB, la cui piattaforma hardware è la medesima di iPhone 6S/6S Plus e la differenza risiede solamente nel form factor. E' bene ricordare inoltre che iPhone 6S Plus è provvisto ancora di fotocamera posteriore singola in quanto il doppio obiettivo è stato introdotto a partire da iPhone 7 Plus: chi desiderasse un iPhone con questo form factor farebbe quindi bene a considerare l'acquisto del modello 7 Plus o 8 Plus, a seconda del budget a disposizione.
Nel complesso vediamo che la lineup di Apple, considerati i modelli e i tagli dello storage, si compone di 16 telefoni per 13 diversi prezzi: a 659,00 Euro si trovano infatti tre proposte (iPhone 6S 128GB, iPhone 6S Plus 32GB, iPhone 7 32GB) e a 769 euro se ne trovano due (iPhone 6S Plus 128GB, iPhone 7 128GB).
Non una rivoluzione, ma continui passi avanti
Con iPhone 8 Plus Apple ha compiuto un grande lavoro di ottimizzazione e miglioramento del comparto fotocamera, che per uno smartphone resta innegabilmente uno dei selling point di maggior peso. Quante volte un amico, cercando consiglio per cambiare il suo telefono, ci ha chiesto “Non mi serve granché, ma basta che faccia belle foto?”. E iPhone 8 Plus ha dimostrato nelle nostre prove di comportarsi molto bene, offrendo la possibilità di eseguire scatti di alta qualità. La nuova modalità Portrait Lightning -che attualmente è in versione beta- ci ha convinti ma non fino in fondo: in alcune situazioni i due stili "Luce Scenografica" e "Luce Scenorafica Singola" hanno qualche difficoltà nell'elaborazione dei contorni del soggetto, in particolare per quanto riguarda la testa e la capigliatura. In questo caso può essere utile eseguire lo scatto con qualche accorgimento e riuscire a nascondere il problema con qualche regolazione manuale.
Le prestazioni crescono in maniera sensibile rispetto alla precedente generazione e sono al top rispetto a qualsiasi altro smartphone passato nei nostri laboratori. Ciò che conta, comunque, non è tanto l’esibizione di forza bruta in sé, ma il fatto che le maggiori capacità di calcolo sono al servizio delle nuove funzionalità, a partire dalla gestione dell’ISP del comparto fotografico, per arrivare alla possibilità di offrire miglior supporto alle nuove esperienze di realtà aumentata. L'impressione, a tal proposito, è quella di non aver visto ancora nulla: le applicazioni attualmente disponibili probabilmente non sfruttano a fondo le reali potenzialità di iPhone 8 (e infatti, almeno ad ora, la differenza con iPhone 7 da questo punto di vista non è significativa) e sarà necessario attendere qualche tempo perché gli sviluppatori riescano a trovare il modo di estrarre dal nuovo smartphone di Apple tutto ciò di cui è capace - e le prestazioni che abbiamo saggiato dimostrano che è capace veramente di molto.
L’altro significativo valore aggiunto di questa generazione è l’introduzione della ricarica wireless. Non è una primizia, sono arrivati altri produttori prima di Apple (Samsung, Motorola, LG, per citarne alcuni), ma si tratta di una funzionalità che risulterà gradita a molti grazie alla possibilità di semplificare significativamente le operazioni quotidiane. Caricare il telefono diventerà più semplice a casa, in auto e anche negli esercizi commerciali come bar, ristoranti e alberghi, senza per forza doversi portare appresso il caricabatterie. Una funzionalità che già sappiamo verrà adottata via via trasversalmente su tutti i dispositivi mobile della Mela, con già Apple Watch e le AirPod che la supportano: una bella semplificazione per gli utenti dell'ecosistema, che permetterà di eliminare un po’ di alimentatori e cavetti, restituendo la pace a prese di corrente, spine multiple e “ciabatte”.
Fare o non fare l'upgrade? Diciamo subito che rispetto a iPhone 7 Plus le novità, pur di sostanza, non ci paiono tali da spingere a cambiare telefono ad un anno di distanza per l'esborso economico richiesto. Il discorso cambia radicalmente per chi è possessore di un iPhone 6S poiché il passaggio alla nuova generazione offre tante prestazioni in più, la ricarica wireless, maggiore autonomia e la doppia fotocamera: chi lo scorso anno aveva saltato l'aggiornamento ad iPhone 7 Plus troverà con iPhone 8 Plus tanta carne al fuoco in più. Una tiratina d'orecchie ad Apple la facciamo per il design del telefono: vero è che le risorse di sviluppo sono state orientate su iPhone X, ma per un telefono dal costo di partenza di 949,00 € (iPhone 8 Plus da 64GB) pensiamo si possa pretendere qualcosa in più anche dal punto di vista estetico, che sostanzialmente resta invariato sin dal 2014 quando debuttò iPhone 6/6 Plus.
Tuttavia su questo telefono si staglia l'ombra ingombrante di iPhone X: sappiamo già che costerà di più e sappiamo già che la disponibilità iniziale sarà probabilmente molto limitata, ma è elevata la probabilità che molti preferiscano attendere l'uscita dell'edizione dell'anniversario e le prime impressioni d'uso sul campo per decidere dove orientare la propria spesa. Quanto potrà pesare questa eventualità sulla trimestrale di Natale di Apple?
44 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoVedendo i prezzi...
...mi sento un poveraccio!Nulla di nuovo.
Ci sono parecchie cose che non mi tornano...si dice che lo schermo Apple sia il più luminoso...poi si viene a sapere che sono prodotti da Samsung.
Lavorando solamente ad una risoluzione FHD è ovvio che è più veloce di uno smartfone in risoluzione 2K (...)
perché non si fa il confronto con il Galaxy S8 settato in modalità HD o FHD ??
L'Apple A11 è un full ESACORE mentre lo Snapdragon835 octa in realtà vanno o i 4 più veloci o i 4 più lenti... alla fine è come fosse un normale quad...
Ma dai...siamo alle solite... basta con la pubblicità alla APPLE!! Continua a vivere solo di nome. Non c'è nulla di nuovo.
Voglio vedere invece come andrà il Kirin970...
...infatti
...infatti fate caso all'autonomia della batteria della Apple che è minore circa della proporzione 4 contro 6 core... ahhahahahApple...nuovi traguardi di tristezza ahahhahahh
Faccio presente per chi non se ne fosse accorto, che tutti gli smartphone sono rettangolari, piatti e con schermi retroilluminati. Tutto il resto sono piccolissime sfumature. Parlando sempre di design, ovviamente.
però non posso non notare la notevole efficienza ed ottimizzazione del nuovo Bionic A11...con una batteria risibile fa decisamente bei numeri, come anche la qualità dello schermo....
detto questo:
Iphone 8plus 5.5" 64gB 949€
Xiaomi Redmi note 4 5.5" 4/64gB 144€ (e ci fai le stesse cose, stessa capacità. + batteria, "feeling" qualitativo simile)
Decisamente dovremmo imparare a dare valore ai soldi sudati...
FINALMENTE!
Faccio presente per chi non se ne fosse accorto, che tutti gli smartphone sono rettangolari, piatti e con schermi retroilluminati. Tutto il resto sono piccolissime sfumature. Parlando sempre di design, ovviamente.
Parole molto sensate, lo penso anch'io da anni... mai capito come si possa sostenere, spesso con vigore se non addirittura rabbia e livore, che uno smartphone sia più brutto o bello di un altro. Al massimo posso capire che un determinato colore possa non piacere, ma la forma, mah!
Certo, la "forma" di base quella è: schermo, auricolare, alcuni hanno fotocamera/flash e altri no, microfono... Ma ci sono smartphone che io reputo molto belli esteticamente e smartphone che io reputo inguardabili, vuoi per i bordi laterali arrotondati che proprio non mi van giù. Oppure questo, se possibile ancora peggiore: che diamine vuol dire uno schermo fatto in 'sto modo? Cioè lo regalo a qualcuno che voglio punire, probabilmente... Non vedo altri usi per quell'LG qua.
Anche durante l'evoluzione della stessa gamma negli anni ci sono esemplari che secondo me sono veramente belli ed esemplari che io reputo orrendi (no, non riposto l'immagine che tanto ci siamo capiti).
La qualità del display...
#6"La qualità del display..." ma se è prodotto da Samsung! :-)
La fotocamera posteriore che sporge è roba oscena.
Potevano risparmiarselo e tirare fuori solo l'iPhone X per queste dimensioni, questo Plus è roba fuori mercato per quello che offre al prezzo a cui lo offre.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".