Recensione Apple iPhone 7 Plus: fotocamera, prestazioni e autonomia

Abbiamo analizzato caratteristiche tecniche, costruzione, prestazioni velocistiche, autonomia con batteria e qualità fotografica del nuovo smartphone di Apple. Non cambia il design rispetto ai due precedenti modelli della famiglia Plus ma sotto la scocca sono diverse le novità, che vanno dal nuovo SoC A10 alla impermeabilizzazione fino alla doppia fotocamera posteriore.
di Redazione pubblicato il 16 Settembre 2016 nel canale AppleAppleiPhone
Il nuovo chip A10: prestazioni, autonomia e prime considerazioni
iPhone 7 Plus e iPhone 7 sono basati sul nuovo SoC sviluppato internamente da Apple, indicato con la sigla di A10 e conosciuto anche con il nome di Fusion. Si tratta di un prodotto che è basato sulla evoluzione tecnologica interna di Apple nel settore dei SoC per dispositivi mobile, per la prima volta dotato al proprio interno di 4 core CPU: la tecnologia produttiva adottata dovrebbe essere quella a 16 nanometri con produzione affidata alla taiwanese TSMC, ma si può ipotizzare una seconda fornitura da parte di Samsung con processo a 14 nanometri esattamente come avvenuto con il chip A9 di precedente generazione.
Il design interno vede due coppie di core: la prima è quella a più elevate prestazioni, con una frequenza di clock rilevata dai tool software pari a 2,33 GHz e utilizzata per tutte quelle applicazioni che richiedono velocità nell'elaborazione dei dati. La seconda è invece specifica per limitare il consumo complessivo del dispositivo, pur garantendo un livello di reattività ai comandi che si mantiene elevato. Apple dichiara, tra le pochissime informazioni fornite a riguardo, due dati interessanti: il primo è un incremento massimo delle prestazioni del 40% rispetto a quanto ottenuto con il chip A9 utilizzato nella precedente generazione di prodotti iPhone. Il secondo è invece quello di un funzionamento dei due core a basso consumo a un livello di potenza che è pari a 1/5 di quella dei core ad elevate prestazioni.
Un design di questo tipo ricorda l'approccio big-LITTLE sviluppato da ARM, azienda la cui architettura è alla base dei SoC Apple. Il design di A10 Fusion è però d tipo completamente custom, in quanto l'accordo di licenza ARM stretto da Apple permette a quest'ultima di sviluppare la propria implementazione custom del set di istruzioni ARM. E' per questo motivo, quindi, che possiamo parlare di un design che richiama concettualmente quello big.LITTLE di ARM ma che è invece frutto di uno sviluppo interno specifico di Apple.
Apple, come segnalato, fornisce un numero estremamente ridotto di informazioni sui propri SoC utilizzati in iPhone e iPad. Il confronto con A9 è riportato poco sopra, mentre rispetto al chip A8 utilizzato in iPhone 6 e iPhone 6 Plus il margine di vantaggio arriva ad essere del 100% (quindi un raddoppio della potenza di calcolo). Le informazioni sulla componente GPU sono ancora più scarse: in questo caso Apple parla di un aumento sino al 50% rispetto a quanto ottenibile con il chip A9 dei modelli iPhone 6S e iPhone 6S Plus, e sino a 3 volte superiori prendendo quale riferimento il chip A8 di iPhone 6 - iPhone 6 Plus. La GPU di A10 è inoltre capace di operare con un livello di consumo minimo che è pari a 2/3 quello di A9 e alla metà di quello di A8, a parità di condizioni: questa indicazione fa riferimento al consumo minimo, non a quello massimo che tendiamo a ipotizzare sarà quantomeno invariato.
SOC | A10 | A9 | A8 |
Core | 2+2 | 2 | 2 |
Clock | 2,32 GHz | 1,85 GHz | 1,4 GHz |
Cache L1 instructions | 64Kb | 64Kb | 64Kb |
Cache L1 Data | 64Kb | 64Kb | 64Kb |
Cache L2 | 3MB | 2MB | 1MB |
Memoria | 3GB (iPhone 7 Plus) 2GB (iPhone 7) |
2GB | 1GB |
La presenza di 4 core in A10 non deve essere letta come quella di avere a disposizione un SoC quad core, perché così non è: le due coppie di core operano una in alternativa all'altra pertanto il sistema operativo e le applicazioni potranno utilizzare in un dato istante una delle due coppie, alternandosi a seconda del bilanciamento tra prestazioni velocistiche e contenimento dei consumi. La differenza in termini di frequenza di clock è importante: da A9 a A8 Apple ha incrementato la frequenza massima di oltre il 27% e questo dato da solo concorre in buona misura a quel +40% indicato quale massimo dalle stesse note fornite da Apple. Una novità interna al SoC riguarda la dimensione della cache L2, che passa da 2 Mbytes a 3 Mbytes, mentre la memoria ROM è pari a 3 Gbytes nel modello iPhone 7 Plus contro i 2 Gbytes che Apple inserisce in iPhone 6S e iPhone 6S Plus. Una differenza sostanziale tra iPhone 7 e iPhone 7 Plus riguarda proprio il quantitativo di memoria ROM che è sempre di 2 Gbytes nel primo e incrementata del 50% a 3 Gbytes nel secondo.
Analizzare le prestazioni velocistiche di A10 con riferimento alla componente CPU implica il più delle volte valutare a che livello di ottimizzazione sia giunta Apple con il proprio browser Safari in ambiente iOS: i risultati dei benchmark seguenti, infatti, sono estremamente legati alle prestazioni del browser più che del singolo SoC quando si confrontano piattaforme differenti.
Le applicazioni via browser mostrano un incremento medio interessante delle prestazioni nel passaggio a iPhone 7 Plus, più marcato nel confronto con iPhone 6 Plus e meno evidente prendendo come riferimento iPhone 6S Plus. Si conferma una dinamica che abbiamo già avuto modo di riscontrare in generale analizzando le prestazioni degli smartphone top di gamma di ultima generazione che così possiamo sintetizzare: il passaggio da una generazione alla successiva permette di ottenere un boost delle prestazioni interessante ma non rivoluzionario, mentre il vantaggio diventa molto più marcato prendendo a paragone il modello di due generazioni prima.
I risultati di WebXPRT edizione 2015 confermano quanto evidenziato poco sopra: iPhone 7 Plus vede un incremento nelle prestazioni rispetto a iPhone 6S Plus ma in misura ben più ridotta rispetto a quanto ottenibile prendendo i risultati di iPhone 6 Plus basato su SoC Apple A8.
GeekBench 4 permette di valutare le prestazioni pure di calcolo del SoC A10 in termini di applicazioni single e multi threaded: dai dati ottenuti troviamo conferma come tutti e 3 i modelli a confronto siano dotati di architettura dual core, visto l'incremento ottenuto passando dal punteggio single-core a quello multi-core. Con questo tipo di analisi troviamo il SoC A10 capace di un dato che superiore di circa il 36% rispetto a quello di A9, valore che è spiegato dalla superiore frequenza di clock di quest'ultimo e dalla cache L3 incrementata da 2 a 3 Mbytes.
Altro componente nel quale Apple è intervenuta è la memoria di sistema, che non solo in iPhone 7 Plus passa a 3 Gbytes (ma non per il modello iPhone 7 che mantiene un quantitativo di 2 Gbytes) ma beneficia di un incremento della bandwidth che Geekbench misura in modo molto evidente tanto in termini di bandwidth in lettura che di copia dei dati. Il vantaggio è del 24% circa in termini di copia e del 40% quanto a bandwidth di lettura.
La memoria di iPhone 7 Plus è di tipo LPDDR4, esattamente come implementato in abbinamento al chip A9: se per iPhone 6S Plus questa memoria era di tipo DDR4-1600 tendiamo a ipotizzare che con iPhone 7S l'azienda abbia optato per un approccio con lo stesso tipo di memoria come velocità ma un bus che è incrementato del 50%. Nello specifico, quindi, la teoria che formuliamo (non avendo alcun tipo di informazioni ufficiali da Apple a riguardo) è che in iPhone 7 Plus i 3 Gbytes di memoria di sistema siano abbinati ad un controller triple channel, che diventa invece dual channel nella versione iPhone 7 vista la presenza di 2 Gbytes di memoria nel complesso. Potremo confermare questo dato quando avremo a disposizione un sample di iPhone 7 non Plus, che con 2 Gbytes di memoria di sistema dovrebbe replicare quanto implementato da Apple con iPhone 6S quindi un controller dual channel sempre con moduli LPDDR4.
Molto poco sappiamo della componente GPU integrata da Apple in A10: l'azienda indica un aumento sino al 50% rispetto a quanto ottenibile con il chip A9 dei modelli iPhone 6S e iPhone 6S Plus, e sino a 3 volte superiori prendendo quale riferimento il chip A8 di iPhone 6 - iPhone 6 Plus. La GPU di A10 è inoltre capace di operare con un livello di consumo minimo che è pari a 2/3 quello die A9 e alla metà di quello di A8, a parità di condizioni: questa indicazione fa riferimento al consumo minimo, non a quello massimo che tendiamo a ipotizzare sarà quantomeno invariato.
3DMark, nel test Ice Storm Unlimited, mostra le potenzialità del chip A10 con un valore prestazionale che aumenta di oltre il 28% rispetto a quello della soluzione A9 integrata in iPhone 6S Plus; nel confronto con il SoC A8 di iPhone 6 Plus si ha un raddoppio delle prestazioni, dato che è particolarmente interessante vista la risoluzione di 1920x1080 pixel che accumuna questi 3 terminali.
I risultati dei test singoli confermano il guadagno prestazionale del grafico precedente, variabile a seconda del test ma in ogni caso con margini netti. Anche in questo caso valgono le considerazioni espresse in precedenza con riferimento alla componente CPU: il margine di vantaggio di A10 è netto e sempre ben evidente prendendo quale riferimento il SoC A8 di iPhone 6 Plus, mentre lo è di meno se il paragone è spostato verso iPhone 6S Plus con SoC A9.
I test di questi due grafici riportano dati ottenuti nel rendering offscreen, indipendente quindi dalla risoluzione dello schermo e non limitati dalla frequenza di refresh del pannello pari a 60 Hz. In questo modo la superiore potenza di calcolo di un SoC con applicazioni grafiche 3D viene meglio evidenziata, permettendo di ottenere fps medi più elevati. Il margine di vantaggio di iPhone 7 Plus, anche in questo caso, è netto nel confronto con iPhone 6 Plus ma più ridotto prendendo quale riferimento iPhone 6S Plus, con il quale nella migliore delle ipotesi si giunge ad un margine di vantaggio di poco superiore al 28% nel test T-Rex con il software GFXBench Metal 3.1.6.
Non avendo infomazioni specifiche da Apple tendiamo a formulare questa ipotesi sulla componente GPU di A10: la GPU, in termini architetturali, è una evoluzione del quello integrata nel SoC A9 ma con marginali modifiche. Le prestazioni incrementate sono frutto sia della superiore bandwidth della memoria di sistema, della quale abbiamo parlato poco sopra, sia dei benefici in termini di frequenza di clock che si ripercuotono presumibilmente anche sulla parte GPU oltre che su quella CPU.
Autonomia
Abbiamo eseguito i nostri tradizionali test di autonomia con iPhone 7 Plus, iniziando dal test con navigazione sotto copertura WiFi; il nuovo arrivato si comporta in modo pressoché speculare a quanto registrato da iPhone 6S Plus e da iPhone 6 Plus con una durata di 565 minuti che corrispondono a 9 ore e 25 minuti. Tolti i terminali con batteria oversize il risultato è complessivamente valido e porta ad ipotizzare un'autonomia d'uso ordinario che garantisce di arrivare a fine giornata sempre con una sufficiente riserva energetica anche con un utilizzo massiccio del nostro smartphone per navigazione e servizi che richiedano un costante accesso ai dati.
L'efficienza complessiva di iPhone 7 Plus, calcolata riparametrando l'autonomia in navigazione WiFi alla capacità della batteria, è complessivamente più che valida posizionandosi a livello di quella dei due precedenti terminali Apple della gamma Plus. In questo caso primeggiano i terminali con schermo di più piccole dimensioni, chiamati ad un consumo più contenuto proprio dalla componente display.
Passando al test di riproduzione video con flusso Full HD e codec H.264 Apple iPhone 7 Plus continua a far registrare dati interessanti, con un'autonomia complessiva che raggiunge 13 ore e 10 minuti: si tratta di un dato allineato a quello dei concorrenti dalle simili dimensioni per quanto riguarda la diagonale del display.
In termini di efficienza energetica iPhone 7 Plus è il terminale che ha permesso di ottenere il dato più elevato in questo test tra i modelli analizzati sino ad oggi, andando di fatto a pareggiare quanto registrato con iPhone SE che vanta uno schermo ben più piccolo ma allo stesso tempo ha una batteria dalla capacità più contenuta.
Il risultato di sintesi che possiamo trarre da questi dati è che un possessore di smartphone iPhone 6 Plus o iPhone 6S Plus che scelga di passare al nuovo iPhone 7 Plus otterrà un'autonomia di funzionamento nel proprio utilizzo tipico che sarà di fatto speculare a quella registrata con il proprio precedente terminale. Difficile quindi arrivare alla fine di una giornata con riserva energetica prossima allo zero, a meno di non utilizzare il nostro smartphone costantemente collegato ad interagire con la rete e impostando la luminosità dello schermo su un valore molto elevato anche quando l'illuminazione dell'ambiente non lo richiede.
Considerazioni finali, per il momento
Nel 2016 sono pochi i brand che possono permettersi di vendere uno smartphone ad un prezzo base di 939€, e la considerazione vale a maggior ragione per un modello che mantiene invariato il suo design da tre generazioni consecutive. Certo, i nuovi colori Jet Black e Nero opaco faranno gola a tantissimi seguaci fedeli alla Mela e possiamo dire con parecchia fiducia che se ne venderanno a vagonate, tuttavia può un cambiamento così marginale giustificare una spesa che equivale ad una buona parte dello stipendio medio di un italiano? Si tratta di una domanda che ci poniamo ogni anno con le diverse versioni di iPhone e, anno dopo anno, fornire una risposta che sia assoluta diventa sempre più difficile.
iPhone 7 Plus è il più innovativo dei nuovi modelli grazie ad una fotocamera con zoom ottico che consente di ingrandire alcuni dettagli della fotografia senza consistenti perdite di qualità. Apple ha sfruttato una soluzione raffinata per offrire un buon risultato in termini qualitativi soprattutto in condizioni di luce ottimali con un guadagno più che percepibile in termini di dettagli. Cambia leggermente in peggio il risultato al buio per via della mancanza dello stabilizzatore sulla seconda fotocamera e, forse, per il sensore più piccolo abbinato alla seconda lente. Differentemente dai precedenti modelli i nuovi iPhone sono resistenti ai liquidi e non hanno alcun connettore audio.
Mancanza pesante? La risposta a questo dubbio è personale: il limite più grande per una soluzione di questo tipo è l'impossibilità di caricare la batteria durante l'ascolto in cuffia. Ad esempio durante una sessione di gioco, quando la batteria si riduce più rapidamente, si può scegliere solo una delle due cose a meno che non venga usato un ingombrante adattatore esterno. Di contro riteniamo che la scelta di rimuovere il jack audio non sia invalidante nell'uso in mobilità, anche perché per i puristi dei cavi Apple fornisce in dotazione un adattatore specifico per collegare le tradizionali cuffie da 3,5mm. Nel nome della resistenza ai liquidi Apple ha introdotto anche un nuovo tasto Home.
Non si tratta più del classico pulsante meccanico, ma di una superficie sensibile alla pressione che risponde all'interazione dell'utente con un feedback aptico. Avevamo paura che l'uso della tecnologia non fosse intuitivo come un pulsante vero e proprio e dobbiamo ammettere che siamo stati smentiti: le differenze con il vecchio tasto Home si sentono, ma già dalle primissime volte si capisce bene quando viene impartito il comando. Gli svantaggi della soluzione sono pochi, i vantaggi enormi: richieste d'assistenza ai minimi termini, resistenza ai liquidi superiore, possibilità di personalizzazione. Positivo il risultato legato all'autonomia di funzionamento con batteria: l'esperienza d'uso, dati alla mano, non cambia per i possessori di iPhone 6 Plus e iPhone 6 che se con i propri terminali arrivano senza problemi al termine di una giornata di lavoro (ma molto dipende dalla intensità d'utilizzo dello smartphone) non dovranno cambiare abitudini passando ad iPhone 7 Plus.
Ad altissimi livelli il display, adesso compatibile con il profilo colore DCI-P3 e di fatto più valido sul fronte della saturazione dei colori, e le prestazioni, con un'architettura hardware che rappresenta attualmente il punto di riferimento della categoria.
Storage | iPhone 7 Plus | iPhone 7 | iPhone 6S Plus | iPhone 6S | iPhone SE | |
16 GB | - | - | - | - | 509 € | |
32 GB | 939 € | 799 € | 799 € | 689 € | - | |
64 GB | - | - | - | - | 569 € | |
128 GB | 1049 € | 909 € | 909 € | 799 € | - | |
256 GB | 1159 € | 1019 € | - | - | - |
Ma torniamo ai prezzi. Ha senso acquistare oggi uno smartphone da minimo 939€? Una domanda a cui solo il portafogli di ognuno di noi può dare risposta. Questa è la proposta di Apple per questa generazione e fino al prossimo mese di settembre non ci sarà niente di meglio nella line-up. Una proposta certamente validissima in senso assoluto grazie ad un ecosistema coeso fra le diverse piattaforme Apple e uno store specifico con app estremamente ottimizzate. Ma bisogna comunque ricordarlo: oggi in campo smartphone si può risparmiare parecchio e i compromessi delle soluzioni più a buon mercato diventano sempre meno. Tutto questo richiede però un passaggio ad altro ecosistema che non sia quello iOS di Apple, e ben sappiamo quanto pur a fronte di caratteristiche tecniche innovative da una parte e dall'altra gli utenti prendano proprio la piattaforma software quale primo elemento di scelta nel valutare uno smartphone.
Nel corso dei prossimi giorni continueremo ad utilizzare iPhone 7 Plus come smartphone di tutti i giorni, così da meglio evidenziarne quelle peculiarità che emergono solo con l'uso costante all'interno della propria routine ordinaria. Prevediamo quindi di pubblicare un secondo articolo a riguardo, incentrato più su questo tipo di esperienza d'utilizzo del terminale.
72 Commenti
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http://www.cnet.com/special-reports.../#7-vs-galaxyS7
ma come si fa dai , se già adesso sei indietro rispetto alla concorrenza cosa succede quando tra qualche mese esce il nuovo galaxy ?
per forza , la dobbia fotocamera è stata una mossa studiata bene
Memoria ROM? Forse RAM.
Che poi nemmeno la memoria ROM è da definirsi tale (non è memoria di sola lettura, quella dello storage)...
http://www.cnet.com/special-reports.../#7-vs-galaxyS7
ma come si fa dai , se già adesso sei indietro rispetto alla concorrenza cosa succede quando tra qualche mese esce il nuovo galaxy ?
Nelle foto del Samsung vedo:
- una distorsione TERRIFICANTE
- una riduzione del rumore che fa apparire le foto al buio più pulite ma pialla anche il dettaglio (vedi foglie delle palme verso le ultime)
- un comportamento inferiore in presenza di forti fonti luminose (guarda il flare del lampione sulla sinitra, stessa foto delle palme).
In alcune foto risulta un filo più nitido del iPhone 7... Globalmente li vedo allineati ma la distorsione del samsung è terribile. Anche se mi rendo conto che l'utente medio che fa le foto col telefono non la vede neanche...così come il flare. Ma sono parametri importanti che chi mastica un po' di fotografia è abituato a valutare.
Detto questo, per i miei gusti sono entrambe padelle inutilizzabili, il Samsung ha anche l'aggravante di essere Samsung...
Non ne vorrei nessuno dei due, nemmeno gratis.
solo io ho sentito effetto bukkake?!?!?
cos'è l'effetto bucchè?
- una riduzione del rumore che fa apparire le foto al buio più pulite ma pialla anche il dettaglio (vedi foglie delle palme verso le ultime)
- un comportamento inferiore in presenza di forti fonti luminose (guarda il flare del lampione sulla sinitra, stessa foto delle palme).
A me sembra che o il software ha sgarrato alla grande nella scelta di tempo di esposizione o è stata impostata una modalità manuale:
Per me il tempo di apertura è esagerato e questo aumenta il flare dei lampioni e ti da del mosso (dovuti alla brezza) sulle foglie delle palme, se si perdeva dettaglio lo avresti perso anche in parti diverse della foto.
Per me il tempo di apertura è esagerato e questo aumenta il flare dei lampioni e ti da del mosso (dovuti alla brezza) sulle foglie delle palme, se si perdeva dettaglio lo avresti perso anche in parti diverse della foto.
Il flare non c'entra nulla col tempo di scatto, è chiaro che se sottoesponi lo elimini ma la foto viene scura. Ma se (parliamo di macchina fotografica) hai un obiettivo che fa flare lo fa alla stessa maniera con ISO1600 5 secondi e ISO400 20 secondi.
Per il dettaglio, sulle foglie si nota di più ma si vede in tutta la foto: sul muro, sul terreno... rimango convinto sia riduzione del rumore, non mosso.
E rimane la mostruosa distorsione, io farei il reso dopo 30 secondi se il mio telefono facesse le foto così.
solo io ho sentito effetto bukkake?!?!?
cos'è l'effetto bucchè?
Che io ricordi il bukkake era tutt'altra cosa..
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