Aperture 3: la fotografia secondo Apple - Prima parte

Aperture 3: la fotografia secondo Apple - Prima parte

Diamo uno sguardo all'ultima versione dell'applicativo della Mela destinato alla catalogazione e al ritocco fotografico. In questa puntata ci concentreremo sull'organizzazione dell'interfaccia utente e sulle nuove funzionalità Faces e Places

di pubblicato il nel canale Apple
Apple
 

Introduzione

La produzione professionale di contenuti multimediali è il fiore all'occhiello della proposta software di Apple. Accanto al sistema operativo Mac OS X e alle suite iLife ed iWork, rispettivamente per produzione personale e attività SoHo, e destinate al pubblico più vasto, la Mela propone una serie di applicativi espressamente indirizzati al professionista che si occupa di produzione audio, produzione video e produzione fotografica.

Final Cut Studio è il pacchetto di programmi che Apple mette a disposizione per la produzione video, contente una serie di strumenti che consentono di supportare progetti anche particolarmente complessi. All'interno del pacchetto si trovano gli applicativi Final Cut Pro 7 (post-produzione video e del montaggio digitale), Soundtrack Pro 3 (produzione audio legata alla produzione video), Motion 4 (animazioni ed intermezzi grafici), Color 1.5 (eleborazione cromatica), DVD Studio Pro 4 (authoring DVD) e infine Compressor 3.5 (codifica e compressione del progetto in formati a scopo distributivo).

Logic Studio è invece la soluzione che la Mela offre ai professionisti della produzione musicale: la suite contiene tutte le applicazioni che consentono di scrivere, registrare, montare e mixare una produzione audio, e anche alcuni strumenti espressamente dedicati per concerti e spettacoli dal vivo. L'offerta di Logic nel parco software di Apple è stata resa possibile grazie all'acquisto del software dal produttore Emagic, originariamente autore di questa soluzione.

Con la diffusione delle macchine fotografiche DSLR in ambito professionale, verso la fine del 2005 Apple ha proposto Aperture, un programma di gestione delle fotografie e ritocco fotografico destinato ai professionsti dell'immagine. L'obiettivo era proprio quello di fornire uno strumento che venisse incontro alle esigenze di quella schiera di fotografi che hanno fatto il grande salto dalla pellicola al digitale, proponendo una soluzione in grado di rispondere alle nuove necessità di questo mondo.

La fotografia digitale, tuttavia, ha avuto il pregio di avvicinare molto più pubblico all'arte dello scatto e di cosa c'è dopo di esso, andando a semplificare (almeno dal punto di vista logistico) quel tipo di post-produzione fotografica in camera oscura che al giorno d'oggi è tranquillamente affrontabile dinnanzi ad un PC. Con il mutamento dello scenario, Apple ha deciso di rendere Aperture, nella sua nuova versione 3 che andremo a recensire oggi, più accessibile anche al cosiddetto utente "prosumer", ovvero il fotografo appassionato ed esigente ma che non fa di questa attività un lavoro.

Data l'estensione dell'argomento divideremo l'analisi di Aperture 3 in due parti: in questa prima puntata daremo una panoramica dell'interfaccia utente e di due delle più interessanti funzionalità di catalogazione delle foto, ovvero Faces e Places. Nel secondo appuntamento, che sarà pubblicato nel corso dei prossimi giorni, andremo invece ad analizzare le funzionalità di ritocco delle fotografie, la gestione delle slideshow.

 
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