Torna indietro   Hardware Upgrade Forum > Off Topic > Discussioni Off Topic > Storia, politica e attualità (forum chiuso)

Recensione ASUS ROG Cetra TWS SpeedNova: le migliori nella loro fascia, ma lo stelo va accorciato
Recensione ASUS ROG Cetra TWS SpeedNova: le migliori nella loro fascia, ma lo stelo va accorciato
Nelle ultime settimane abbiamo avuto l'opportunità di mettere sotto torchio le ASUS ROG Cetra TWS SpeedNova. Seppur classificati come "da gaming", gli auricolari vanno ben oltre quelle che sono le esigenze dei videogiocatori proponendosi come una soluzione polifunzionale capace di fornire un suono eccezionale in ogni circostanza, dalla musica ai contenuti multimediali, passando ovviamente per i videogiochi con i quali è possibile ottenere una latenza praticamente assente.
Google Pixel 8a: può diventare un vero best buy? La recensione
Google Pixel 8a: può diventare un vero best buy? La recensione
Google ha capito che la serie "a" dei suoi Pixel piace agli utenti per vari motivi e per questo ha deciso di proporre sul mercato questo nuovo Pixel 8a che ha il sapore di uno smartphone migliorato rispetto alla passata generazione, con processore top di gamma ma ad un prezzo forse un po’ esagerato al momento.  
MSI Vector 16 HX A13V è un notebook gaming che fa sentire la sua potenza (e non solo)
MSI Vector 16 HX A13V è un notebook gaming che fa sentire la sua potenza (e non solo)
Abbiamo provato il notebook Vector 16 HX A13V di MSI, un sistema che coniuga hardware di fascia desktop con un buon insieme di porte. Il display Full HD+ permette alla RTX 4080 Laptop di garantire prestazioni top per diversi anni, ma proprio il display e la rumorosità massima rappresentano due nei per un portatile altrimenti convincente.
Tutti gli articoli Tutte le news

Vai al Forum
Rispondi
 
Strumenti
Old 26-10-2005, 20:04   #1
Ewigen
Senior Member
 
L'Avatar di Ewigen
 
Iscritto dal: Aug 2002
Città: Evangelical Ecumenical Empire
Messaggi: 144
Persecuzioni anticristiane attuali

Beati voi, quando v'oltraggeranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro a voi ogni sorta di male per cagion mia.
Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande ne' cieli; poiché così hanno perseguitato i profeti che sono stati prima di voi.
(Mt 5,11-12]

[ICN-News 20/10/05, 19:35] Foto: Un gruppo di giovani nordcoreani che si sono rifugiati in Cina si raccoglie in preghiera

Si stima che ci siano nel mondo 200 milioni di cristiani che subiscono interrogatori, arresti e perfino la morte per la loro fede in Cristo. Dai 200 ai 400 milioni di credenti sono vittime di discriminazione.

Nella sola Corea del Nord, secondo alcuni osservatori, decine di migliaia (addirittura 100.000) sono rinchiusi in carcere e/o nei campi di lavoro forzato. Secondo un rapporto preparato da un gruppo dell’università Dongguk, guidato dal prof. Koh Yu-hwan, esecuzioni pubbliche, aborti forzati, morte per fame sono alcune fra le più comuni violazioni ai diritti umani che si praticano nella Corea del Nord. Lo ha stabilito la Commissione nazionale per i diritti umani in Corea del Sud dopo aver intervistato e raccolto materiale da circa 150 esuli nordcoreani fuggiti al sud.

Di fronte al terrificante fenomeno della persecuzione si può assumere uno dei seguenti atteggiamenti: “Vedere, sentire, ignorare”, oppure “Vedere, sentire, pregare”. Si può fare altro: Laddove sono disponibili gli indirizzi, si può scrivere ai carcerati, inviare loro un’e-mail o una cartolina. Un piccolo gesto di solidarietà che può significare molto per chi soffre.


Ecco la “lista nera” dei paesi a rischio-persecuzione per i cristiani: Afghanistan, Algeria, Azerbaijan, Arabia Saudita, Bangladesh, Bhutan , Brunei , Chechnya, Chiapas, Cina, Cipro, Colombia, Comoro Islands, Corea del Nord, Cuba, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, Guinea Equatoriale, India, Indonesia, Iran, Irak, Kuwait, Laos, Libia, Malaysia, Maldive, Marocco, Mauritania, Myanmar (Birmania), Nepal, Nigeria, Oman, Pakistan, Qatar, Siria, Somalia, Sri Lanka, Sudan, Tajikistan, Tibet, Tunisia. Turchia, Turkmenistan, Uzbekistan, Vietnam, Yemen.

Indonesia:Ratna, Eti e Rebekka (medico). Al 20 ottobre del 2005, sono in carcere da 158 giorni. Devono scontare una pena di tre anni per avere accettato che dei bambini musulmani partecipassero ad un'edizione speciale della Scuola Domenicale.


Cristiani indonesiani attaccati mentre pregano in strada

[ICN-News 22/10/05, 12:57]

La Costituzione garantisce libertà religiosa, ma pregare in casa è proibito e le chiese vengono chiuse dagli estremisti. Per incontrarsi i cristiani scelgono le strade, ma anche qui non sono graditi.

Java – Un gruppo di cristiani è stato attaccato domenica 16 ottobre mentre pregava per le strade di Jatimulya, ad est di Belasi, nel West Java. La preghiera “stradale” è rimasta l’unica opzione per questi fedeli da quando la loro chiesa è stata chiusa con la forza.
Un’e-mail inviata da uno di questi cristiani dice: “Il gruppo era composto da membri di 3 chiese diverse a cui è stata ordinata la chiusura 5 settimane fa dal sindaco di Jatimulya. L’ordinanza è stata voluta da un gruppo radicale musulmano chiamato Alleanza contro l’Apostasia”. “La Costituzione del Paese – continua – garantisce la libertà religiosa, ma pregare in casa è proibito e le chiese vengono chiuse. L’unica soluzione per pregare insieme è incontrarsi per strada”.
Durante l’incontro di domenica i fedeli incontrano sulla strada circa 300 musulmani che pregano. Si spostano verso un’altra zona ed iniziano a pregare. Un gruppo di estremisti li insegue ed inizia ad insultarli ed a prenderli in giro: alcuni insistono perché la preghiera termini immediatamente. Una donna che guida una delle chiese viene spintonata e cade a terra: per non peggiorare la situazione il gruppo si disperde per riprendere la preghiera il giorno dopo.

E’ l’ennesimo caso di intimidazione e violenza contro i cristiani indonesiani: l’11 ottobre un gruppo di estremisti interrompe con la forza la recita del rosario in una casa privata nella parte occidentale di Jakarta e, negli ultimi tempi, circa 30 chiese domestiche protestanti sono state chiuse da parte di estremisti.


"Non c'è posto per i Cristiani in questo paese"

[ICN-News/CD 26/10/05, 09:15]

A Janbashkala, un villaggio sperduto dell'Uzbekistan, i 100 membri della piccola chiesa protestante sono ferocemente perseguitati, umiliati pubblicamente, espulsi da casa e lavoro per essersi convertiti al cristianesimo.
Kaldibek Primbetov, responsabile del malcapitato gruppo di cristiani, conosce nome e cognome del regista della persecuzione: un uomo molto facoltoso e influente che da due anni va ripetendo "Non c'è posto per i Cristiani in questo paese".
__________________
The World Is My Parish John Wesley|NO Nazist Noglobal Communist Laicist Satanic Legalizations against life and alliances with their defenders..EVIL WILL NEVER BE GOOD!

Ultima modifica di Ewigen : 10-08-2006 alle 15:58.
Ewigen è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 26-10-2005, 20:43   #2
marcorag
Junior Member
 
Iscritto dal: Oct 2005
Messaggi: 15
sinceramente nn sono ne + ne - di tutte i gruppi di persone perseguitate a qst mondo


certo che la chiesa nn insegna...
marcorag è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 26-10-2005, 21:01   #3
Ewigen
Senior Member
 
L'Avatar di Ewigen
 
Iscritto dal: Aug 2002
Città: Evangelical Ecumenical Empire
Messaggi: 144
Quote:
Originariamente inviato da marcorag
sinceramente nn sono ne + ne - di tutte i gruppi di persone perseguitate a qst mondo


certo che la chiesa nn insegna...
Se vi va di polemizzare nei nostri confronti con i soliti discorsetti laicisti uaar-style almeno fatelo su uno dei tanti vostri thread aperti,grazie.
__________________
The World Is My Parish John Wesley|NO Nazist Noglobal Communist Laicist Satanic Legalizations against life and alliances with their defenders..EVIL WILL NEVER BE GOOD!

Ultima modifica di Ewigen : 19-03-2006 alle 01:25.
Ewigen è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 26-10-2005, 21:07   #4
Sobek
Member
 
Iscritto dal: Jul 2002
Messaggi: 78
Boh, io sono stato in Marocco 2 volte e non mi è sembrato di notare alcune persecuzione; non pubblica almeno.
A parte questo ho letto di gruppi di evangelisti/gesuiti attivi in Marocco.

Cmq non so quanto possa essere attendibile questa ricerca, in quanto è stata condotta dalla Corea del Sud.
Tantopiù che a pensarci bene nell'articolo non viene nemmeno specificata l'organizzazione che ha condotto l'indagine riguardante i paesi in cui i cristiani sono perseguitati.
E per per persecuzione cosa si intende?
Sobek è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 26-10-2005, 21:10   #5
marcorag
Junior Member
 
Iscritto dal: Oct 2005
Messaggi: 15
mi dispiace x loro.
ma non xche sono cristiani perseguitati, ma xche sono perseguitati



ciao!
marcorag è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 26-10-2005, 21:17   #6
Ewigen
Senior Member
 
L'Avatar di Ewigen
 
Iscritto dal: Aug 2002
Città: Evangelical Ecumenical Empire
Messaggi: 144
Quote:
Originariamente inviato da Sobek
Boh, io sono stato in Marocco 2 volte e non mi è sembrato di notare alcune persecuzione; non pubblica almeno.
A parte questo ho letto di gruppi di evangelisti/gesuiti attivi in Marocco.
...........
...........
E per per persecuzione cosa si intende?


La libertà religiosa nei Paesi a maggioranza Islamica
Rapporto 1998
Marocco

POPOLAZIONE: 27.225.000
RELIGIONE: islam 98.7%; cristianesimo 1.1%
Cattolici: 23.266
Diocesi: Rabat - 21.000; Tanger - 2.266

[Alleanza Cattolica]L’islam è religione di Stato, ma secondo l’art. 6 della Costituzione vi è libertà di culto per cristiani ed ebrei, ai quali è tuttavia impedita penalmente ogni attività di proselitismo ed è proibita severamente la conversione dall’islam. Il re è Amir al Mouminin (“Comandante dei credenti”) e ha il compito di vegliare sul rispetto dell’islam, secondo l’art. 19 della Costituzione. L’attuale sovrano, si dichiara discendente diretto di Maometto. I cristiani in realtà subiscono persecuzioni, la perdita del posto di lavoro e in alcuni casi la prigione.

“Kathpresse” del 21 gennaio 1994 rendeva nota la vicenda di un marocchino di 29 anni, condannato a tre anni di carcere per essersi convertito al cristianesimo. Mustafa Zemanda era stato arrestato con 18 altre persone perché aveva ricevuto per posta letteratura cristiana. Mentre gli altri coimputati firmarono una dichiarazione che impediva loro di accettare qualsiasi forma di posta simile in futuro, ottenendo così la libertà, Zemanda, protestante, avendo rifiutato di firmare, fu condannato in base all’art. 220-221 del codice penale marocchino, anche se il paragrafo 6 della Costituzione afferma che l’islam è la religione di Stato, ma la libertà degli altri culti è garantita.

La stessa fonte, esattamente un anno dopo, informava che a Teutan un musicista di El Salvador è stato condannato per aver spinto un musulmano a convertirsi al cristianesimo. I tre cristiani, che erano stati arrestati in Marocco per aver compiuto tentativi di conversione al cristianesimo, sono di nuovo liberi. Come riferisce l’organizzazione per i diritti dell’uomo Christian Solidarity International, il rilascio del musicista iberoamericano, Gilberto Orellana, è avvenuto a causa della mobilitazione internazionale. Orellana, appartenente a una denominazione battista e originariamente direttore della orchestra sinfonica statale dell’America Centrale, insegnava dal 1992 al conservatorio di Teutan. Il 5 gennaio 1995 è stato condannato a una pena detentiva per aver dato a un musulmano motivi per convertirsi al cristianesimo. Orellana ha contestato le accuse, la sua casa è stata perquisita e la polizia ha rinvenuto Bibbie e pubblicazioni cristiane. Il suo stato di salute era grave, perché le condizioni nelle carceri marocchine sono molto dure. Con lui erano stati arrestati 5 marocchini, accusati di aver subito la sua influenza. Tre di loro sono stati rilasciati dopo aver abiurato la fede cristiana, gli altri due sono stati condannati a otto mesi, ma poi liberati. La situazione rimane comunque rischiosa perché si teme la pressione sociale da parte dei vicini musulmani.

Il Marocco è quasi totalmente musulmano, i cristiani sono circa 300mila su 27 milioni di abitanti.

“Offene Grenzen”, nell’aprile 1995 riportava che la Costituzione marocchina garantisce la libertà di culto, ma in pratica i credenti locali si imbattono in considerevoli difficoltà. Sei cristiani sono stati arrestati perché si sono riuniti in un appartamento. Nel corso dell’interrogatorio tre di loro hanno rinnegato il credo, gli altri hanno ricevuto dagli otto ai dodici mesi di prigione. Grazie alla pressione internazionale sono stati rilasciati. Un gruppo francese ha cercato i pochi cristiani dispersi in Marocco per portare una parola di conforto. Questo il resoconto, con nomi fittizi. Ahmed abita in un villaggio nell’Atlas e come tanti altri marocchini cercava il senso della vita quando ha cominciato un corso sulla Bibbia. Poi ha perso la vista e lo ha interrotto. Si è recato in Europa a imparare il Braille e il mestiere di telefonista. In questi due anni nessuno gli ha parlato del Vangelo. Tornato in Marocco è finito in prigione per una lite da osteria. Uno dei suoi compagni di cella era cristiano, condannato a sei mesi per la fede. Ahmed si è convertito ed è uscito di prigione come un uomo nuovo: ascoltava audiocassette, leggeva i suoi libri per non vedenti ed era felice. La polizia, scoperto che era cristiano e non voleva abbandonare il suo credo, ha confiscato i libri nella sua abitazione e lo ha condotto in una città distante 350 km. Ahmed è stato interrogato per due giorni ed è stata esercitata su di lui ogni tipo di pressione psicologica, la polizia ha cercato ovunque qualcuno che potesse leggere quei testi in Braille. Ora Ahmed è tornato libero, ma senza i suoi libri. Aisha è una marocchina di 30 anni. Il padre era un’autorità, assai stimato, diretto discendente di Maometto. Lei quindi una pro-pro nipote del fondatore dell’islam. Ha praticato l’islam con fede e coscienza fino a che non le è venuto un dubbio “perché Dio vuole che io sia santa se io non sono per nulla capace di esserlo?”. Qualcuno le diede una Bibbia e subito si è sentita insieme allontanata e attratta dalle due diverse fedi. Alla fine si è convertita al cristianesimo, ma i problemi sono cominciati a scuola dove insegnava arabo e il Corano. Quattro delle sue alunne erano cristiane e le altre avevano seri dubbi sul Corano. Una volta scoperte le sue convinzioni, il preside ha trascorso nella sua classe quattordici giorni, controllandola attentamente: al primo piccolo errore è stata mandata via. Ora la situazione si è normalizzata e i colleghi hanno accettato la sua diversa maniera di vedere le cose.

Nel giugno 1997, a Rabat, si è tenuto il terzo meeting del Comitato congiunto islamico-cattolico, che ha affrontato temi quali i diritti delle minoranze e la questione di come i cristiani e i musulmani parlano gli uni degli altri. I partecipanti hanno confermato il loro sincero desiderio di contribuire al superamento delle difficoltà e a generare una più attiva collaborazione.

Il governo sta prendendo misure nei confronti degli studenti islamisti che occupano le università impedendone il funzionamento. Uno dei provvedimenti sarà la limitazione d’accesso alle facoltà, eseguendo un controllo più approfondito. Trentasette studenti sono stati arrestati, alcuni già condannati a pene di un anno o due. Le università sono state bloccate per un lungo periodo nel 1998 dai fondamentalisti che chiedono migliori trasporti e sistemazioni per gli studenti fuori sede.

“Fides” informa che un gruppo di 29 sacerdoti spagnoli ha risposto all’invito dell’arcivescovo di Tangeri, il francescano mons. José Antonio Peteiro Freire, e ha partecipato dal 2 al 9 settembre a un incontro sul Magreb e l’islam. L’incontro è stato organizzato in collaborazione con il segretario della pastorale dei migranti e dei nomadi di Barcellona, p. Ignasi Marqués Rodrìgues, per aiutare i sacerdoti a comprendere meglio ed assistere i molti immigrati marocchini poveri che vivono in Spagna e si rivolgono ai centri di accoglienza. Accompagnati dall’arcivescovo di Tangeri e dal parroco di Althoceima, Enric Enguix, i sacerdoti spagnoli hanno visitato Tetuàn, Asilah, Larache, Ksar el Kebir, Meknes e Fez. Nel corso della visita i sacerdoti hanno incontrato professori del luogo e hanno potuto vedere il lavoro sociale che fa capo a religiose, preti e laici: scuole di alfabetizzazione, dispensari, asili, residenze per anziani e handicappati.

Fedeli agli insegnamenti di San Francesco, ha spiegato l’arcivescovo di Tangeri, “conviviamo con i musulmani senza forzarli a cambiare religione”. “Essere una presenza della Chiesa in un Paese ufficialmente musulmano dove è proibito l’annuncio di altri credo”: questa la sfida della Chiesa in Marocco, “per vivere il Vangelo tra i musulmani”. L’orizzonte della missione nel Magreb, sempre secondo mons. Peteiro Freire, non è tanto la plantatio ecclesiae, quanto il servizio al Regno di Dio “che si realizza progressivamente man mano che gli uomini imparano ad amarsi, a perdonarsi e a servirsi reciprocamente”.
__________________
The World Is My Parish John Wesley|NO Nazist Noglobal Communist Laicist Satanic Legalizations against life and alliances with their defenders..EVIL WILL NEVER BE GOOD!

Ultima modifica di Ewigen : 26-10-2005 alle 21:22.
Ewigen è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 26-10-2005, 21:43   #7
Sobek
Member
 
Iscritto dal: Jul 2002
Messaggi: 78
Quote:
Originariamente inviato da Ewigen
La libertà religiosa nei Paesi a maggioranza Islamica
Rapporto 1998
Marocco

POPOLAZIONE: 27.225.000
RELIGIONE: islam 98.7%; cristianesimo 1.1%
Cattolici: 23.266
Diocesi: Rabat - 21.000; Tanger - 2.266

[Alleanza Cattolica]L’islam è religione di Stato, ma secondo l’art. 6 della Costituzione vi è libertà di culto per cristiani ed ebrei, ai quali è tuttavia impedita penalmente ogni attività di proselitismo ed è proibita severamente la conversione dall’islam. Il re è Amir al Mouminin (“Comandante dei credenti”) e ha il compito di vegliare sul rispetto dell’islam, secondo l’art. 19 della Costituzione. L’attuale sovrano, si dichiara discendente diretto di Maometto. I cristiani in realtà subiscono persecuzioni, la perdita del posto di lavoro e in alcuni casi la prigione.

“Kathpresse” del 21 gennaio 1994 rendeva nota la vicenda di un marocchino di 29 anni, condannato a tre anni di carcere per essersi convertito al cristianesimo. Mustafa Zemanda era stato arrestato con 18 altre persone perché aveva ricevuto per posta letteratura cristiana. Mentre gli altri coimputati firmarono una dichiarazione che impediva loro di accettare qualsiasi forma di posta simile in futuro, ottenendo così la libertà, Zemanda, protestante, avendo rifiutato di firmare, fu condannato in base all’art. 220-221 del codice penale marocchino, anche se il paragrafo 6 della Costituzione afferma che l’islam è la religione di Stato, ma la libertà degli altri culti è garantita.

La stessa fonte, esattamente un anno dopo, informava che a Teutan un musicista di El Salvador è stato condannato per aver spinto un musulmano a convertirsi al cristianesimo. I tre cristiani, che erano stati arrestati in Marocco per aver compiuto tentativi di conversione al cristianesimo, sono di nuovo liberi. Come riferisce l’organizzazione per i diritti dell’uomo Christian Solidarity International, il rilascio del musicista iberoamericano, Gilberto Orellana, è avvenuto a causa della mobilitazione internazionale. Orellana, appartenente a una denominazione battista e originariamente direttore della orchestra sinfonica statale dell’America Centrale, insegnava dal 1992 al conservatorio di Teutan. Il 5 gennaio 1995 è stato condannato a una pena detentiva per aver dato a un musulmano motivi per convertirsi al cristianesimo. Orellana ha contestato le accuse, la sua casa è stata perquisita e la polizia ha rinvenuto Bibbie e pubblicazioni cristiane. Il suo stato di salute era grave, perché le condizioni nelle carceri marocchine sono molto dure. Con lui erano stati arrestati 5 marocchini, accusati di aver subito la sua influenza. Tre di loro sono stati rilasciati dopo aver abiurato la fede cristiana, gli altri due sono stati condannati a otto mesi, ma poi liberati. La situazione rimane comunque rischiosa perché si teme la pressione sociale da parte dei vicini musulmani.

Il Marocco è quasi totalmente musulmano, i cristiani sono circa 300mila su 27 milioni di abitanti.

“Offene Grenzen”, nell’aprile 1995 riportava che la Costituzione marocchina garantisce la libertà di culto, ma in pratica i credenti locali si imbattono in considerevoli difficoltà. Sei cristiani sono stati arrestati perché si sono riuniti in un appartamento. Nel corso dell’interrogatorio tre di loro hanno rinnegato il credo, gli altri hanno ricevuto dagli otto ai dodici mesi di prigione. Grazie alla pressione internazionale sono stati rilasciati. Un gruppo francese ha cercato i pochi cristiani dispersi in Marocco per portare una parola di conforto. Questo il resoconto, con nomi fittizi. Ahmed abita in un villaggio nell’Atlas e come tanti altri marocchini cercava il senso della vita quando ha cominciato un corso sulla Bibbia. Poi ha perso la vista e lo ha interrotto. Si è recato in Europa a imparare il Braille e il mestiere di telefonista. In questi due anni nessuno gli ha parlato del Vangelo. Tornato in Marocco è finito in prigione per una lite da osteria. Uno dei suoi compagni di cella era cristiano, condannato a sei mesi per la fede. Ahmed si è convertito ed è uscito di prigione come un uomo nuovo: ascoltava audiocassette, leggeva i suoi libri per non vedenti ed era felice. La polizia, scoperto che era cristiano e non voleva abbandonare il suo credo, ha confiscato i libri nella sua abitazione e lo ha condotto in una città distante 350 km. Ahmed è stato interrogato per due giorni ed è stata esercitata su di lui ogni tipo di pressione psicologica, la polizia ha cercato ovunque qualcuno che potesse leggere quei testi in Braille. Ora Ahmed è tornato libero, ma senza i suoi libri. Aisha è una marocchina di 30 anni. Il padre era un’autorità, assai stimato, diretto discendente di Maometto. Lei quindi una pro-pro nipote del fondatore dell’islam. Ha praticato l’islam con fede e coscienza fino a che non le è venuto un dubbio “perché Dio vuole che io sia santa se io non sono per nulla capace di esserlo?”. Qualcuno le diede una Bibbia e subito si è sentita insieme allontanata e attratta dalle due diverse fedi. Alla fine si è convertita al cristianesimo, ma i problemi sono cominciati a scuola dove insegnava arabo e il Corano. Quattro delle sue alunne erano cristiane e le altre avevano seri dubbi sul Corano. Una volta scoperte le sue convinzioni, il preside ha trascorso nella sua classe quattordici giorni, controllandola attentamente: al primo piccolo errore è stata mandata via. Ora la situazione si è normalizzata e i colleghi hanno accettato la sua diversa maniera di vedere le cose.

Nel giugno 1997, a Rabat, si è tenuto il terzo meeting del Comitato congiunto islamico-cattolico, che ha affrontato temi quali i diritti delle minoranze e la questione di come i cristiani e i musulmani parlano gli uni degli altri. I partecipanti hanno confermato il loro sincero desiderio di contribuire al superamento delle difficoltà e a generare una più attiva collaborazione.

Il governo sta prendendo misure nei confronti degli studenti islamisti che occupano le università impedendone il funzionamento. Uno dei provvedimenti sarà la limitazione d’accesso alle facoltà, eseguendo un controllo più approfondito. Trentasette studenti sono stati arrestati, alcuni già condannati a pene di un anno o due. Le università sono state bloccate per un lungo periodo nel 1998 dai fondamentalisti che chiedono migliori trasporti e sistemazioni per gli studenti fuori sede.

“Fides” informa che un gruppo di 29 sacerdoti spagnoli ha risposto all’invito dell’arcivescovo di Tangeri, il francescano mons. José Antonio Peteiro Freire, e ha partecipato dal 2 al 9 settembre a un incontro sul Magreb e l’islam. L’incontro è stato organizzato in collaborazione con il segretario della pastorale dei migranti e dei nomadi di Barcellona, p. Ignasi Marqués Rodrìgues, per aiutare i sacerdoti a comprendere meglio ed assistere i molti immigrati marocchini poveri che vivono in Spagna e si rivolgono ai centri di accoglienza. Accompagnati dall’arcivescovo di Tangeri e dal parroco di Althoceima, Enric Enguix, i sacerdoti spagnoli hanno visitato Tetuàn, Asilah, Larache, Ksar el Kebir, Meknes e Fez. Nel corso della visita i sacerdoti hanno incontrato professori del luogo e hanno potuto vedere il lavoro sociale che fa capo a religiose, preti e laici: scuole di alfabetizzazione, dispensari, asili, residenze per anziani e handicappati.

Fedeli agli insegnamenti di San Francesco, ha spiegato l’arcivescovo di Tangeri, “conviviamo con i musulmani senza forzarli a cambiare religione”. “Essere una presenza della Chiesa in un Paese ufficialmente musulmano dove è proibito l’annuncio di altri credo”: questa la sfida della Chiesa in Marocco, “per vivere il Vangelo tra i musulmani”. L’orizzonte della missione nel Magreb, sempre secondo mons. Peteiro Freire, non è tanto la plantatio ecclesiae, quanto il servizio al Regno di Dio “che si realizza progressivamente man mano che gli uomini imparano ad amarsi, a perdonarsi e a servirsi reciprocamente”.
OT: Non so quanto Alleanza Cristiana sia attendibile

Mhh... è strano però, nella gran parte dei paesi da te citati c'è una componente cristiana più o meno numerosa e di sicuro in molti di quei paesi Giovanni Paolo II ha compiuto pellegrinaggi.
Oltretutto nel 1985 Giovannio Paolo II visitò proprio il Marocco dove potè parlare alla folla.

A parte questo non ho trovato nulla di interessante su Mustafa Zemanda(tranne articoli uguali a quello postato da te) quindi non posso dire molto, proverò ad informarmi.
A parte questo mi sembra abbastanza curioso da parte delle autorità marocchine fare tutto questo casino per un tizio che ha ricevuto per posta letteratura cristiana.
Anche perchè se il il governo marocchino teme "infiltrazioni cristiane" non si spiega perchè si lasci andare al turismo di massa (chi ha visitato Marrakech durante il mese d'agosto sa di cosa parlo, allucinante).

Stesso discorso si può fare per il musicista di El Salvador.
Obbiettivamente fare tutto questo casino per un pirletta qualunque che ha convertito 5 persone non ha senso.

Perdonami quindi se continuo ad essere dubbioso.

Guarda, ho una naturale repellenza verso tutto ciò che incomincia con "XX, useremo un nome fittizzio per non metterlo in pericolo, che vive nel villaggio del Salkazzistan a 40 metri dal bar di lello...".
Questo lo evito perchè non ha la minima riscontrabilità.

Insomma, ricapitolando.
Non si capisce bene secondo quale logica il Marocco dovrebbe perseguitare una minoranza qualsiesi.
Ci sono stato nell'agosto corrente anno e ho potuto visitare il centro e qualcosa del sud, e mi è sembrato sul serio un paese molto vicino agli stili di vita occidentali.
Forse per via della forte influenza francese.
Sobek è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 27-10-2005, 01:24   #8
akfhalfhadsòkadjasdasd
 
Messaggi: n/a
Quote:
Originariamente inviato da Ewigen
Se vi va di polemizzare con i soliti discorsetti uaar-style almeno fatelo su uno dei tanti vostri ad aperti,grazie.
ahi ahi si inizia a ringhiare! sembra che anche sul forum si viene perseguitati ...

i dati che ci hai mostrato sono di certo preoccupanti ma non vedo il bisogno di rinfacciare continuamente "martiri" cristiani a destra e a manca. anche se fosse qualcosa vissuto sulla propria pelle! c'è già abbastanza disperazione e rancore nel mondo. dico solo questo

Ultima modifica di akfhalfhadsòkadjasdasd : 27-10-2005 alle 01:36.
  Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 27-10-2005, 07:57   #9
Blue Spirit
Senior Member
 
L'Avatar di Blue Spirit
 
Iscritto dal: Feb 2002
Città: Termini Im. (I)/Port Talbot (UK)/Ludwigshafen (D)
Messaggi: 914
Quote:
Originariamente inviato da trias
ahi ahi si inizia a ringhiare! sembra che anche sul forum si viene perseguitati ...

i dati che ci hai mostrato sono di certo preoccupanti ma non vedo il bisogno di rinfacciare continuamente "martiri" cristiani a destra e a manca. anche se fosse qualcosa vissuto sulla propria pelle! c'è già abbastanza disperazione e rancore nel mondo. dico solo questo

se fossero martiri di altre confessioni probabilmente gridereste allo scandalo...non parliamo poi se fossero martiri per mano di cristiani...
__________________
«Sono cristiano con Copernico, Descartes, Newton, Leibniz, Pascal, Eulero, Gerdil, con tutti i grandi astronomi e fisici del passato. E se mi si chiedessero le mie ragioni sarei felice di esporle» (Cauchy) /// I shall fear no evil, for Thou art with me /// CLIO COMMUNITY /// AF inside /// Sehnsucht
Blue Spirit è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 27-10-2005, 15:42   #10
zerothehero
Senior Member
 
L'Avatar di zerothehero
 
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
Messaggi: 13970
Quote:
Originariamente inviato da marcorag
mi dispiace x loro.
ma non xche sono cristiani perseguitati, ma xche sono perseguitati



ciao!


MA che discorsi....la natura della loro persecuzione è la negazione del pluralismo in materia religiosa..quindi la persecuzione ha matrice squisitamente "religiosa".
Sono cristiani perseguitati in spregio della libertà religiosa.

E non è un caso isolato..parliamo di Timor Est (che ora ha l'indipendenza grazie al principio di diritto internazionale dell'autodeterminazione), parliamo della nigeria, del sudan e di Cina oltre a numerose altri paesi.
__________________
We are the flame and darkness fears us !
zerothehero è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 27-10-2005, 19:09   #11
nestle
Senior Member
 
Iscritto dal: Oct 2000
Città: Roma
Messaggi: 1587
Quote:
Originariamente inviato da Ewigen
Se vi va di polemizzare con i soliti discorsetti uaar-style almeno fatelo su uno dei tanti vostri ad aperti,grazie.

i "discorsetti" uaar style hanno molto più senso di quanto non si riesca, con una mentalità offuscata dall'imposizione cattolica, a vedere.


cmq è una cosa grave indipendemente da chi siano i perseguitati, chiunque deve essere libero di professare qualsiasi credo in qualsiasi forma, sempre senza però ledere le libertà altrui.

purtroppo quei paesi calpestano i diritti civili in mille modi, credo che ce ne vorrà del tempo prima che la vera umanità arrivi da loro...
__________________
il mio blog:

http://gabrireef.blogspot.com/
nestle è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 27-10-2005, 19:54   #12
Ewigen
Senior Member
 
L'Avatar di Ewigen
 
Iscritto dal: Aug 2002
Città: Evangelical Ecumenical Empire
Messaggi: 144
Senso?
__________________
The World Is My Parish John Wesley|NO Nazist Noglobal Communist Laicist Satanic Legalizations against life and alliances with their defenders..EVIL WILL NEVER BE GOOD!
Ewigen è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 27-10-2005, 20:04   #13
Ewigen
Senior Member
 
L'Avatar di Ewigen
 
Iscritto dal: Aug 2002
Città: Evangelical Ecumenical Empire
Messaggi: 144
ritornando IT:

Eritrea, altri duecento cristiani arrestati in un blitz
19/10/2005 13:35

ASMARA (Eritrea) - L'Eritrea ha arrestato più di duecento cristiani in un'operazione tra le più ampie mai effettuate contro la libertà di religione. Le forze di sicurezza eritree hanno catturato gli evangelici e i membri di chiese minori prendendoli dalle strade, dai loro posti di lavoro e dalle loro case il 3 ottobre; la località di detenzione dei cristiani è sconosciuta.

Le autorità hanno anche fermato un progetto in via di sviluppo e trattenuto tutto il suo personale; il progetto include un grosso programma di soccorsi e di approvvigionamenti di emergenza. Tra i detenuti vi sono il segretario generale del progetto, identificato soltanto come Ukbay, e il suo amministratore, Ghebre Michael.

Release Eritrea informa che ci sono preoccupazioni alla sicurezza dei detenuti e per la salute fisica e mentale delle famiglie che sono rimaste: «In molte case ci sono bambini e donne che soffrono e che sono anche loro diventate vittime di persecuzione. In queste case non entrerà più un salario e le vite delle persone sono in pericolo».

L'Eritrea ha guadagnato l'indipendenza dall'Etiopia nel 1993 dopo una guerra durata 30 anni, ed è stata designata dagli Stati uniti come «paese che desta particolare preoccupazione» a causa delle severe e continue violazioni sulla libertà religiosa.

Come risultato dell'azione di questi giorni, il Dipartimento di Stato ha notificato al Congresso, tre settimane fa, che il segretario di stato ha sospeso le esportazioni commerciali di armamenti verso l'Eritrea.

Nel 2002 il PFDJ, il partito di maggioranza in Eritrea, ha ordinato la chiusura di tutte le chiese che non appartenessero alle denominazioni ortodossa, cattolica o evangelica luterana. Almeno 36 chiese sono state chiuse, e molti membri e i responsabili dei gruppi sono stati imprigionati, maltrattati e torturati, sostiene Release Eritrea.

Il governo ha in più occasioni negato la persecuzione dei cristiani, insistendo che «nessun gruppo viene perseguitato in Eritrea per la sua fede o religione», e che la gente è «libera di adorare secondo il proprio desiderio».(WorldNetDaily.com)



Cuba, chiusa una tipografia cristiana
25/10/2005 11:51

L'AVANA (Cuba) - La polizia cubana ha recentemente effettuato un raid in una casa di Colon confiscando materiale che ufficialmente è stato definito come "sovversivo e pericoloso". Non si tratterebbe di contrabbando di droga, pornografia o istruzioni per la costruzione di bombe, ma copie del Vangelo di Giovanni e opuscoli cristiani.

È accaduto domenica 9 ottobre al mattino, quando cinque poliziotti in borghese si sono introdotti nell'edificio. Dopo aver chiamato rinforzi è arrivato un camion con altri dodici agenti in borghese che hanno confiscato i vangeli e la macchina tipografica.

La polizia ha poi preso il pastore Eliseo Rodriguez Matos, responsabile di una chiesa delle Assemblee di Dio della zona, portandolo alla stazione di polizia per un interrogatorio. Il ministro per la religione dell'Avana – che, stando a Worldnetdaily, supporta il governo comunista nel limitare l'evangelizzazione cristiana - ha definito la tipografia "molto pericolosa".

«Siamo daccordo con la valutazione del governo - ha risposto Tom White, direttore esecutivo di The Voice of the Martyrs -: la Parola di Dio è pericolosa. Può portare libertà eterna nel mezzo della tirannia del male». White è stato prigioniero a Cuba 25 anni fa dopo che un aereo dal quale stava distribuendo volantini cristiani è precipitato sull'isola. Fondata nel 1967, Voice of the Martyrs sostiene i cristiani perseguitati di tutto il mondo.

In altre zone di Cuba, le minacce di demolizione delle chiese familiari (chiese organizzate nelle case per sfuggire ai divieti di riunirsi con scopi spirituali) non sono mai state tanto serie; recentemente però il governo ha messo questi gruppi fuori legge e ha organizzato piani per dare loro la caccia e chiuderli. Molte chiese familiari si sono viste confiscare dalla polizia panche fatte in casa, strumenti musicali, letteratura cristiana e qualunque altra cosa trovata nei luoghi di culto.(WorldNetDaily.com)
__________________
The World Is My Parish John Wesley|NO Nazist Noglobal Communist Laicist Satanic Legalizations against life and alliances with their defenders..EVIL WILL NEVER BE GOOD!

Ultima modifica di Ewigen : 27-10-2005 alle 20:13.
Ewigen è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 29-10-2005, 12:08   #14
Ewigen
Senior Member
 
L'Avatar di Ewigen
 
Iscritto dal: Aug 2002
Città: Evangelical Ecumenical Empire
Messaggi: 144
29 ottobre 2005 9.53
GIACARTA INDONESIA, DECAPITATE TRE STUDENTESSE CRISTIANE

Orrore a Poso, nella tormentata provincia indonesiana di Sulawesi Centrale, interessata dalla violenza settaria che vede protagonisti musulmani e cristiani. Il portavoce della polizia provinciale, Rais Adam, ha dato notizia della decapitazione di tre studentesse cristiane che si pensa siano state assassinate mentre si recavano a scuola.

Le teste di due vittime sono state abbandonate vicino a una stazione di polizia. La testa della terza studentessa è stata trovata vicino a una chiesa cristiana. "Stiamo aspettando i risultati di una inchiesta sul terreno: siamo in attesa di stabilire se ci sia o meno un movente religioso", ha detto il funzionario di polizia.

In parti della provincia Sulawesi Centrale, dal 2000 gli scontri fra musulmani e cristiani hanno causato più di 1.000 morti. Nel 2001 il governo mediò una tregua, ma la violenza è continuata a intermittenza.(Avvenire)



Indonesia: 3 studentesse cristiane decapitate

[ICN-News 29/10/05, 24:00]

I banditi hanno decapitato le ragazze mentre andavano a scuola, e hanno abbandonato una delle teste davanti a una chiesa. Il presidente Susilo condanna l’attentato. Il capo della polizia: “vittime indifese”.

Poso (AsiaNews/Agenzie) – Questa mattina 3 studentesse cristiane sono state decapiate. Le vittime sono Yusriani Sampoe di 15 anni, Theresia Morangke di 16 anni e Alvita Polio di 19 anni. Un’altra ragazza, Noviana Malewa, ha riportato gravi lesioni al volto ed è ora ricoverata in ospedale sotto stretta osservazione. La ragazza sarà un importante testimone per chiarire le modalità dell’aggressione, che è stata condotta con armi da taglio mentre le ragazze si recavano in un liceo privato cristiano a Poso, Sulawesi centrali. I corpi sono stati trovati alle 7:30 ora locale (8:30 a Jakarta) nei pressi del villaggio di Bambu. La testa di una ragazza è stata invece abbandonata davanti una chiesa cristiana nel villaggio di Kasiguncu, e le altre 2 nei pressi di una stazione di polizia distante 10 km dal luogo del delitto. L’agenzia di stampa statale Antara ha riportato che le ragazze sono state attaccate da persone non identificate mentre, vestite con le loro divise scolastiche, percorrevano i 9 km che separano la scuola dalle loro case. Il commissario Oenggoeseno, capo della polizia delle Sulawesi, ha dichiarato che il movente dell’attentato non ha nessuna importanza dato che queste vittime erano ragazze del tutto indifese.

Appena avuta la notizia dell’aggressione il presidente Susilo Bambang Yudhoyono ha cancellato tutti i suoi appuntamenti e ha convocato una riunione d’urgenza con i funzionari per la sicurezza, compresi il vice presidente Jusuf Kalla, ed i capi dell’esercito, della polizia e dell’intelligence. Il presidente ha espresso tutta la sua costernazione per la tragedia: “condanno con forza questi attacchi contro la civiltà - ha dichiarato – e chiedo alla popolazione del posto di collaborare con il governo per garantire il buon esito delle indagini e mantenere la sicurezza”. Ha poi detto che verranno inviate forze di polizia per mantenere la sicurezza ed evitare che la situazione precipiti. Questo attacco ha infatti fatto salire la tensione fra musulmani e cristiani. Poso è un terreno fertile per innescare contrasti fra le 2 comunità, e la situazione è ancora più grave se si considera che gli omicidi precedono di pochi giorni la celebrazione musulmana dell’Idul Fitri (festa islamica che segna la fine del mese di digiuno del Ramadan), conosciuta qui popolarmente come “Lebaran”. Il lunghissimo conflitto di Ambon, che ha causato migliaia di vittime, è stato scatenato proprio da violenze perpetrate pochi giorni prima dell’Idul Fitri.
__________________
The World Is My Parish John Wesley|NO Nazist Noglobal Communist Laicist Satanic Legalizations against life and alliances with their defenders..EVIL WILL NEVER BE GOOD!

Ultima modifica di Ewigen : 30-10-2005 alle 13:13.
Ewigen è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 30-10-2005, 13:25   #15
Ewigen
Senior Member
 
L'Avatar di Ewigen
 
Iscritto dal: Aug 2002
Città: Evangelical Ecumenical Empire
Messaggi: 144
Eritrea, continua la persecuzione
28/10/2005 22:51

ASMARA (Eritrea) - I cristiani evangelici continuano a essere oggetto di persecuzione in Eritrea. Soltanto pochi giorni fa duecento cristiani sono stati arrestati e le loro chiese e programmi di aiuti umanitari sono stati chiusi in una operazione considerata la peggiore degli ultimi anni. Eppure è soltanto un'altra vena di una lunga serie di violazioni alla libertà religosa che gli osservatori internazionali di diritti umani stanno osservando in questo paese.

Strategic World Impact sostiene da lungo tempo i cristiani perseguitati in questo paese. Il presidente dell'agenzia, Kevin Turner, dice che uno dei suoi operatori ha subito delle pressioni: «Uno dei nostri operatori locali è stato incarcerato per 21 giorni. La situazione è critica. Abbiamo veramente bisogno che il corpo di Cristo preghi per questa situazione».

Secondo Turner, il governo non sta rispondendo alla pressione internazionale e che sta invece peggiorando la situazione dei cristiani: «Il presidente dell'Eritrea ha in pratica fatto della chiesa evangelica il nemico numero uno dello stato e ha intenzione di portare avanti una campagna crudele per cercare di sradicarla e toglierla di mezzo».

L'Eritrea potrebbe unirsi ad altri paesi che l'hanno preceduta, dice Turner: «L'Eritrea sta alienando se stessa dal resto della comunità internazionale, unendosi su questo versante alla Corea del Nord, e all'Arabia Saudita".

Turner sa perché la chiesa viene perseguitata: «Ha detto che non smetterà di evangelizzare. I cristiani continuano nonostante le severe minacce per gli incredibili maltrattamenti fisici che sono costretti a sopportare. Sono convinti che che valga la pena di soffrire per Gesù».

L'Eritrea ha guadagnato l'indipendenza dall'Etiopia nel 1993 dopo trent'anni di guerra, ed è stata ora inserita dagli USA tra i paesi che destano "particolare preoccupazione" a causa delle gravi e continue violazioni alla libertà religiosa. Questo ha mosso l'Eritrea a porre fine all'USAID, progetto di aiuti internazionali di cui aveva disperatamente bisogno. «Due-terzi della popolazione in Eritrea dipende dall'assistenza internazionale per la sopravvivenza. Tutti gli osservatori sono concordi nel dire che sono all'orizzonte una massiccia carestia e quindi altre sofferenze per una popolazione già provata».

(fonte: MNN)
__________________
The World Is My Parish John Wesley|NO Nazist Noglobal Communist Laicist Satanic Legalizations against life and alliances with their defenders..EVIL WILL NEVER BE GOOD!
Ewigen è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 30-10-2005, 20:19   #16
Ewigen
Senior Member
 
L'Avatar di Ewigen
 
Iscritto dal: Aug 2002
Città: Evangelical Ecumenical Empire
Messaggi: 144
30 Ottobre 2005
VATICANO - INDONESIA
Il Papa vicino alle famiglie delle ragazze indonesiane decapitate

Benedetto XVI ha incaricato il vescovo della diocesi di Manado di esprimere alle famiglie ed alla comunità diocesana le sue condoglianze ed ha assicurato “fervide preghiere per la pace fra quelle popolazioni”.

Città del Vaticano (AsiaNews) – “Sentite condoglianze” per le famiglie e per la comunità diocesana delle 3 ragazze cristiane “barbaramente uccise” in Indonesia il 29 ottobre sono state espresse oggi da Benedetto XVI. Il papa “appena appresa la dolorosa notizia” ha incaricato mons. Suwatan, vescovo di Manado, di porgerle di persona ed ha assicurato di “elevare al Signore fervide preghiere per il ritorno della pace fra quelle popolazioni”.

L’attacco contro Yusriani Sampoe di 15 anni, Theresia Morangke di 16 anni e Alvita Polio di 19 anni, decapitate mentre si recavano a scuola, si è svolto infatti a Poso, terreno fertile per innescare contrasti fra le comunità cristiane e musulmane. La situazione è ancora più grave se si considera che gli omicidi precedono di pochi giorni la celebrazione musulmana dell’Idul Fitri (festa islamica che segna la fine del mese di digiuno del Ramadan), conosciuta qui popolarmente come “Lebaran”.

Il lunghissimo conflitto di Ambon, che ha causato migliaia di vittime, è stato scatenato proprio da violenze perpetrate pochi giorni prima dell’Idul Fitri.

Il presidente indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono non ha escluso che la decapitazione sia stata effettuata nell’ottica di aumentare le tensioni interreligiose nella zona. “Potrebbe essere così – ha detto – alcune persone hanno molto da guadagnare in caso di conflitto”.

Il capo di Stato ha poi invitato la popolazione alla calma: “Una reazione sbagliata da parte di coloro che vivono a Poso renderebbe la situazione peggiore. Fate fare al governo il suo lavoro”.
__________________
The World Is My Parish John Wesley|NO Nazist Noglobal Communist Laicist Satanic Legalizations against life and alliances with their defenders..EVIL WILL NEVER BE GOOD!
Ewigen è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 30-10-2005, 20:45   #17
Banus
Senior Member
 
L'Avatar di Banus
 
Iscritto dal: Nov 2002
Città: Singularity
Messaggi: 891
Quote:
Originariamente inviato da Ewigen
Eritrea, continua la persecuzione
28/10/2005 22:51
Ma l'Eritrea non è in parte cristiana? Leggo che le percentuali sono 50-50, metà cristiani e metà sunniti. Inoltre il presidente ha fatto parte di un partito di ispirazione marxista... credo che più che il fatto di essere cristiani sia perseguitato il fatto di appartenere a una confessione non ufficiale. Qualcosa di simile alla Cina insomma, l'importante è il controllo. Le confessioni "registrate" (ortodossi, cattolici e luterani, oltre che sunniti) sono tollerate invece.

Comunque è innegabile che la persecuzione per motivi religiosi sia un problema ancora da risolvere, nel mondo.
__________________
echo 'main(k){float r,i,j,x,y=-15;while(puts(""),y++<16)for(x=-39;x++<40;putchar(" .:-;!/>"[k&7])) for(k=0,r=x/20,i=y/8;j=r*r-i*i+.1, i=2*r*i+.6,j*j+i*i<11&&k++<111;r=j);}'&>jul.c;gcc -o jul jul.c;./jul |Only Connect| "To understand is to perceive patterns" Isaiah Berlin "People often speak of their faith, but act according to their instincts." Nietzsche - Bayesian Empirimancer - wizardry
Banus è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 30-10-2005, 21:09   #18
Ewigen
Senior Member
 
L'Avatar di Ewigen
 
Iscritto dal: Aug 2002
Città: Evangelical Ecumenical Empire
Messaggi: 144
Quote:
Originariamente inviato da Banus
Ma l'Eritrea non è in parte cristiana? Leggo che le percentuali sono 50-50, metà cristiani e metà sunniti. Inoltre il presidente ha fatto parte di un partito di ispirazione marxista... credo che più che il fatto di essere cristiani sia perseguitato il fatto di appartenere a una confessione non ufficiale. Qualcosa di simile alla Cina insomma, l'importante è il controllo. Le confessioni "registrate" (ortodossi, cattolici e luterani, oltre che sunniti) sono tollerate invece.
Eritrea

(Alleanza Cattolica)Il diritto alla libertà religiosa sancito dalla Costituzione è rispettato quanto ai cristiani e ai musulmani, ma non per i testimoni di Geova.

Tra la comunità ortodossa maggioritaria, quella islamica e quella cattolica, secondo mons. Luca Milesi, vescovo di Barentù, intervistato da «L’Apostolo di Maria» del gennaio 2000, i rapporti sono di collaborazione e cordialità.

Da parte delle istituzioni, non è stato dato seguito all’annuncio dato nel 1998 secondo il quale tutte le scuole cattoliche sarebbero state poste sotto il controllo statale. Tuttavia, dal gennaio 1998, alle organizzazioni religiose non è permesso condurre asili d’infanzia.

Nel clima di guerra con la vicina Etiopia,viene esercitato uno stretto controllo delle autorità politiche sulle religioni: musulmani e testimoni di Geova che si sono rifiutati di prestare il servizio militare — secondo il rapporto del dipartimento di Stato Usa sulla libertà religiosa nel 1999 — sono stati processati, condannati e incarcerati.


come si vede "tollerate" si fa per dire.
__________________
The World Is My Parish John Wesley|NO Nazist Noglobal Communist Laicist Satanic Legalizations against life and alliances with their defenders..EVIL WILL NEVER BE GOOD!
Ewigen è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 31-10-2005, 00:44   #19
D4rkAng3l
Bannato
 
Iscritto dal: Mar 2004
Città: Roma
Messaggi: 2676
Quote:
Originariamente inviato da Ewigen
[ICN-News 20/10/05, 19:35] Foto: Un gruppo di giovani nordcoreani che si sono rifugiati in Cina si raccoglie in preghiera

Si stima che ci siano nel mondo 200 milioni di cristiani che subiscono interrogatori, arresti e perfino la morte per la loro fede in Cristo. Dai 200 ai 400 milioni di credenti sono vittime di discriminazione.

Nella sola Corea del Nord, secondo alcuni osservatori, decine di migliaia (addirittura 100.000) sono rinchiusi in carcere e/o nei campi di lavoro forzato. Secondo un rapporto preparato da un gruppo dell’università Dongguk, guidato dal prof. Koh Yu-hwan, esecuzioni pubbliche, aborti forzati, morte per fame sono alcune fra le più comuni violazioni ai diritti umani che si praticano nella Corea del Nord. Lo ha stabilito la Commissione nazionale per i diritti umani in Corea del Sud dopo aver intervistato e raccolto materiale da circa 150 esuli nordcoreani fuggiti al sud.

Di fronte al terrificante fenomeno della persecuzione si può assumere uno dei seguenti atteggiamenti: “Vedere, sentire, ignorare”, oppure “Vedere, sentire, pregare”. Si può fare altro: Laddove sono disponibili gli indirizzi, si può scrivere ai carcerati, inviare loro un’e-mail o una cartolina. Un piccolo gesto di solidarietà che può significare molto per chi soffre.


Ecco la “lista nera” dei paesi a rischio-persecuzione per i cristiani: Afghanistan, Algeria, Azerbaijan, Arabia Saudita, Bangladesh, Bhutan , Brunei , Chechnya, Chiapas, Cina, Cipro, Colombia, Comoro Islands, Corea del Nord, Cuba, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, Guinea Equatoriale, India, Indonesia, Iran, Irak, Kuwait, Laos, Libia, Malaysia, Maldive, Marocco, Mauritania, Myanmar (Birmania), Nepal, Nigeria, Oman, Pakistan, Qatar, Siria, Somalia, Sri Lanka, Sudan, Tajikistan, Tibet, Tunisia. Turchia, Turkmenistan, Uzbekistan, Vietnam, Yemen.

Indonesia:Ratna, Eti e Rebekka (medico). Al 20 ottobre del 2005, sono in carcere da 158 giorni. Devono scontare una pena di tre anni per avere accettato che dei bambini musulmani partecipassero ad un'edizione speciale della Scuola Domenicale.


Cristiani indonesiani attaccati mentre pregano in strada

[ICN-News 22/10/05, 12:57]

La Costituzione garantisce libertà religiosa, ma pregare in casa è proibito e le chiese vengono chiuse dagli estremisti. Per incontrarsi i cristiani scelgono le strade, ma anche qui non sono graditi.

Java – Un gruppo di cristiani è stato attaccato domenica 16 ottobre mentre pregava per le strade di Jatimulya, ad est di Belasi, nel West Java. La preghiera “stradale” è rimasta l’unica opzione per questi fedeli da quando la loro chiesa è stata chiusa con la forza.
Un’e-mail inviata da uno di questi cristiani dice: “Il gruppo era composto da membri di 3 chiese diverse a cui è stata ordinata la chiusura 5 settimane fa dal sindaco di Jatimulya. L’ordinanza è stata voluta da un gruppo radicale musulmano chiamato Alleanza contro l’Apostasia”. “La Costituzione del Paese – continua – garantisce la libertà religiosa, ma pregare in casa è proibito e le chiese vengono chiuse. L’unica soluzione per pregare insieme è incontrarsi per strada”.
Durante l’incontro di domenica i fedeli incontrano sulla strada circa 300 musulmani che pregano. Si spostano verso un’altra zona ed iniziano a pregare. Un gruppo di estremisti li insegue ed inizia ad insultarli ed a prenderli in giro: alcuni insistono perché la preghiera termini immediatamente. Una donna che guida una delle chiese viene spintonata e cade a terra: per non peggiorare la situazione il gruppo si disperde per riprendere la preghiera il giorno dopo.

E’ l’ennesimo caso di intimidazione e violenza contro i cristiani indonesiani: l’11 ottobre un gruppo di estremisti interrompe con la forza la recita del rosario in una casa privata nella parte occidentale di Jakarta e, negli ultimi tempi, circa 30 chiese domestiche protestanti sono state chiuse da parte di estremisti.


"Non c'è posto per i Cristiani in questo paese"

[ICN-News/CD 26/10/05, 09:15]

A Janbashkala, un villaggio sperduto dell'Uzbekistan, i 100 membri della piccola chiesa protestante sono ferocemente perseguitati, umiliati pubblicamente, espulsi da casa e lavoro per essersi convertiti al cristianesimo.
Kaldibek Primbetov, responsabile del malcapitato gruppo di cristiani, conosce nome e cognome del regista della persecuzione: un uomo molto facoltoso e influente che da due anni va ripetendo "Non c'è posto per i Cristiani in questo paese".

a Ewigen ma te ce stai proprio a rota con le persecuzioni cristiane...vabbè poracci sti tipi ma la cosa grave è che mi sembra che quelli come te si sentano sempre perseguitati
D4rkAng3l è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 31-10-2005, 04:28   #20
SaMu
Senior Member
 
L'Avatar di SaMu
 
Iscritto dal: May 2001
Messaggi: 963
Quote:
Originariamente inviato da D4rkAng3l
a Ewigen ma te ce stai proprio a rota con le persecuzioni cristiane...vabbè poracci sti tipi ma la cosa grave è che mi sembra che quelli come te si sentano sempre perseguitati
Ogni tanto è bene ricordarlo, no? Oppure va bene sempre e solo menare il torrone con il racconto dei cristiani occidentali cattivi che vanno a molestare tutti gli abitanti pacifici del mondo?


Pare che queste notizie diano quasi fastidio.. ed è comprensibile il perchè: mettono in discussione, se non proprio smontano, il principale assioma su cui si basa molta della genealogia sinistra dei rapporti politici e religiosi tra uomini e paesi.
SaMu è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
 Rispondi


Recensione ASUS ROG Cetra TWS SpeedNova: le migliori nella loro fascia, ma lo stelo va accorciato Recensione ASUS ROG Cetra TWS SpeedNova: le migl...
Google Pixel 8a: può diventare un vero best buy? La recensione Google Pixel 8a: può diventare un vero be...
MSI Vector 16 HX A13V è un notebook gaming che fa sentire la sua potenza (e non solo) MSI Vector 16 HX A13V è un notebook gamin...
In Photoshop arriva l'IA di nuova generazione In Photoshop arriva l'IA di nuova generazione
Recensione realme 12+: sfida la fascia media con un design unico e un display luminosissimo Recensione realme 12+: sfida la fascia media con...
MSI, alimentatori con certificazione PPL...
AI PC Lunar Lake, Intel è sicura:...
Questa chiavetta USB può memorizz...
Kyndryl e NVIDIA: una partnership per ac...
Thermal Grizzly: il raffreddamento direc...
Fujifilm X-T50: tutte le differenze con ...
La serie Razr 50 di Motorola non ha pi&u...
Il Passaporto si può richiedere a...
Microchip cerebrale contro il Parkinson ...
Fujifilm GFX100S II: tutte le differenze...
Missioni suborbitali: Blue Origin torna ...
iPhone 16 Pro Max, il top di gamma integ...
Come ottenere un Samsung Galaxy Watch6 i...
Slack, algoritmi IA allenati con i dati ...
Problemi su iPad Pro OLED: segnalati dis...
Chromium
GPU-Z
OCCT
LibreOffice Portable
Opera One Portable
Opera One 106
CCleaner Portable
CCleaner Standard
Cpu-Z
Driver NVIDIA GeForce 546.65 WHQL
SmartFTP
Trillian
Google Chrome Portable
Google Chrome 120
VirtualBox
Tutti gli articoli Tutte le news Tutti i download

Strumenti

Regole
Non Puoi aprire nuove discussioni
Non Puoi rispondere ai messaggi
Non Puoi allegare file
Non Puoi modificare i tuoi messaggi

Il codice vB è On
Le Faccine sono On
Il codice [IMG] è On
Il codice HTML è Off
Vai al Forum


Tutti gli orari sono GMT +1. Ora sono le: 03:12.


Powered by vBulletin® Version 3.6.4
Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Served by www3v