CAGLIARI CALCIO OFFICIAL THREAD STAGIONE 2009/2010

[coldheart]

la retrocessione si avvicina

[juninho85]

c'è chi retrocede e chi non arriva nemmeno in uefa e in cl esce al primo turno,è la vita

[nico155bb]

Originariamente inviato da Sallino

Non ho potuto vedere la partita, ma ho visto highlights e statistiche, e a giudicare dai nostri 2 tiri contati (di cui 1 in porta) deduco che abbiamo giocato praticamente come col Siena...
Non capisco perchè Allegri insista su Larrivey... Gli ha dato le sue chance, basta adesso... Nenè vuole fatto giocare, facendolo entrare sempre alla fine del 2° tempo non esploderà mai......

ho visto la partita e penso che il cagliari abbia giocato meglio che contro il siena. bisogna tener conto che son avversari di livello diverso e il campo di firenze era molto + tosto. Secondo me è mancata come al solito precisione, si è visto qualche bel fraseggio ma non basta.
Comunque Larrivey ...po' caridadi! Mi hanno detto che il mister lo fa giocare perché in allenamento gioca molto bene... non ho mai visto un allenam del cagliari ma in campo è meno che inutile!

[juninho85]

baggianate
in allenamento è come lo vedi la domenica se non peggio,gli stessi suoi compagni son incazzati neri perchè si continui a darli fiducia ad oltranza,questo trapela da voci dello spogliatoio
se ci fai caso viene mandato spesso a cagare senza tanti problemi anche dai suoi stessi compagni

[nico155bb]

Originariamente inviato da juninho85

baggianate
in allenamento è come lo vedi la domenica se non peggio,gli stessi suoi compagni son incazzati neri perchè si continui a darli fiducia ad oltranza,questo trapela da voci dello spogliatoio
se ci fai caso viene mandato spesso a cagare senza tanti problemi anche dai suoi stessi compagni

allora son solo voci di corridoi...direi che non ha proprio scuse!
spero non si debba arrivare a metà campionato per metterlo in panchina..

[juninho85]

le buschiamo con l'inter e alla trasferta successiva,allora cellino alzerà bandiera bianca anche quest'anno

[juninho85]

...con Alessandro Matri

A TU PER TU

Nonostante il periodo buio del suo Cagliari, Alessandro Matri è determinato a far bene e a tentare di togliere lo zero in classifica già dalla gara di domenica contro l'Inter.

Che problemi ha questo Cagliari?
"Non arrivano gol, non arrivano risultati e non arriva niente. Dobbiamo riprovarci alla prossima, anche se con l'Inter sappiamo che non sarà una partita facile. Da martedì inizieremo a lavorare consci del valore della squadra".

Ti aspettavi di giocare dal primo minuto?
"E' normale che chiunque voglia giocare dall'inizio, ma non sono il tipo che fa polemica. Siamo quattro giocatori, tutti pronti, e toccherà a tutti prima o poi. Quello che importante è incominciare a fare punti e gol".

Come spieghi questa assenza di gol?
"Spiegarlo non è facile, se avessimo una soluzione ci saremmo già sbloccati da due partite. Le occasioni ci sono, ma ora lavoriamo sperando che i risultati arrivino".

Tu sei entrato e ti sei messo subito in luce però
"Non è stata una delle mie migliori prestazioni, ma quando si entra si cerca di dare il massimo. A volte si riesce a volte no".

Quest'estate sei stato di nuovo sulla bocca di tutti durante il mercato
"Il mercato è finito, io sono rimasto a Cagliari perché lo volevo e perché ho la possibilità di giocare. Ora penso solo qui".

Credi che oggi, vista anche la prestazione della Fiorentina, ci sia stata sfortuna?
"E' stata una partita alla pari, loro sono stati bravi a sfruttare un'occasione con Gilardino e le partite si decidono anche con gli episodi".

Secondo te il Cagliari si è rafforzato quest'anno?
"Sono arrivati giocatori importanti e se ne sono andati altri importanti. Ci mancano tre titolari dalla scorsa stagione e ne sono entrati tre nuovi che devono entrare al meglio nei meccanismi".

Lo scorso anno siete stati la sorpresa, quest'anno qual è l'obiettivo?
"Il nostro obiettivo è la salvezza, l'importante è raggiungerlo il prima possibile".

Cosa ti senti di dire al tuo allenatore che è stato premiato con il premio Nereo Rocco ed ha ringraziato per questo la squadra?
"Il premio l'ha meritato ed è anche merito suo, non solo nostro. L'allenatore deve dare una propria forma e un proprio gioco alla squadra, lui ci è riuscito alla grande portando risultati che non si vedevano da tempo".

Pensi sia pronto il prossimo anno per una grande panchina?
"Non sono io a deciderlo".

Ti aspettavi che Marchetti potesse prendere il posto di Amelia in Nazionale?
"Sì, lo vedo tutti i giorni in allenamento e la domenica. Penso meriti un posto in Nazionale".

Lotito ha detto che il suo grande acquisto è stato Ballardini, cosa ne pensi visto che ti ha allenato in passato?
"La Lazio ha anche un'ottima squadra, Ballardini saprà imporre il proprio gioco come ha fatto ieri contro la Juve, dove la squadra ha disputato un'ottima partita".

[juninho85]

High Lights Fiorentina-Cagliari

[juninho85]

Cagliari, Allegri: "Dobbiamo migliorare"
Firenze si conferma ancora una volta un campo ostico per i sardi. 15^ sconfitta consecutiva a Firenze. Ma quello che preoccupa non è questa singola sconfitta, quanto il fatto della sterilità dell'attacco rossoblù. Ieri non ha fatto nemmeno un tiro in porta, Jeda non è in condizione e comunque è troppo solo e non è una prima punta, Larrivey inguardabile. Matri e Nenè per ora stanno in panchina, ma dalla prossima è necessario cambiare qualcosa. Allegri spega cosi la partita: "Loro hanno fatto gol, noi no. Tra l'altro un bellissimo gol di Gilardino, su un gran cross di Vargas. Abbiamo concesso poco, ma è altrettanto vero che abbiamo fatto troppo poco per segnare". La classifica parla chiaro: tre partite, un punto in classifica, 1 gol fatto (su rigore), 4 gol subiti. E domenica arriva l'Inter.

Unione Sarda - Allegri rilancia la sfida
Così scuro in volto non lo era mai stato, nemmeno un anno fa di questi tempi a Lecce dopo aver perso la quinta partita consecutiva. «Non sono arrabbiato, semmai deluso per i ragazzi. Anzi, sono arrabbiato perché non siamo riusciti a sfruttare meglio certe situazioni».
Ogni replay raccontato (o solo pensato) nella sala stampa del Franchi è un coltello che gira e continua a far male. Firenze amara per Max Allegri e il suo Cagliari, terzultimo con un punto in tre gare. E non è una questione di testa, assicura il tecnico livornese, evidentemente insoddisfatto. «Partita sbagliata tecnicamente, abbiamo commesso troppi errori», taglia corto, e qui la chiuderebbe volentieri. «Certo, abbiamo concesso poco alla Fiorentina, ma altrettanto poco abbiamo fatto per segnare». Magra consolazione che diventa l'ennesimo rimpianto, proprio a una settimana dalla gara con l'Inter.
Secondo ko di fila e quanta fatica per calciare in porta. «Non dobbiamo perdere di vista l'obiettivo, la salvezza si raggiunge anche attraverso momenti difficili, come questo. Bisogna pertanto tenere alta l'autostima e continuare a lavorare con lo stesso impegno». Già l'aveva dopo al termine della gara con il Siena, ora, però, il tono è più perentorio e sofferto allo stesso tempo. «Conosco bene la mia squadra e so che presto supererà anche questa fase negativa». Vietato abbassare la guardia, insomma.
Il mercato e l'ultimo flop al Sant'Elia non stravolgono la formazione, almeno quella iniziale. «L'ho messa in campo con una logica», afferma Allegri, «anche perché gli ultimi arrivati non avevano i novanta minuti sulle gambe». Chiaro il riferimento a Dessena (al quale l'allenatore ha preferito Barone). La scelta Larrivey in attacco? «Non si può crocefiggere un giocatore perché non segna», quasi mette le mani avanti l'allenatore. «Ha fatto la sua parte così come l'hanno fatta gli altri». Quindi spiega il perché ha deciso di puntare ancora una volta sull'argentino: «Nené è qui da un mese e mezzo e ancora non capisce il calcio italiano, Matri era fermo qualche giorno e non si è allenato come gli altri». A prescindere: «Non è un problema di punte, ma di velocità del gioco, di scelte negli ultimi passaggi e di imprecisione nell'azione». Poi succede che l'avversario confezioni un gran gol e il patatrac è segnato. «Vargas ha messo al centro una palla splendida, Gilardino è stato impeccabile. In questi casi puoi fare davvero poco».
Cagliari in affanno e le assenze non agevolano certo il lavoro dell'allenatore (dopo Pisano, dovrà fare a meno anche di Lopez). L'esordio di Marzorati nel ruolo di terzino destro soddisfa comunque Allegri: «Ha fatto una buona partita, ma non avevo dubbi». La prima volta di Dessena? «Ha giocato venticinque minuti, troppo poco per essere giudicato, in ogni caso si è battuto e per quanto possibile ha mostrato il suo valore».
Toscana ingrata, dopo il Siena anche la Fiorentina strapazza le speranze del tecnico livornese, che non può certo consolarsi con il calendario. Domenica al Sant'Elia c'è, infatti, l'Inter di Mourinho, il mercoledì successivo appuntamento a Bari, quattro giorni dopo Cagliari ancora in trasferta a Parma e ancora contro una diretta concorrente per la salvezza (tra l'altro entrambe stanno andando alla grande). «Non bisogna perdere la fiducia in noi stessi», ribadisce Allegri, affinché il messaggio non si perda nel vuoto. «Lotteremo sino all'ultima giornata, questa squadra ha già dimostrato in passato di avere forza e carattere per superare i momenti di difficoltà. Io sono fiducioso, anzi convinto che i risultati ricominceranno a darci ragione». Firenze è già alle spalle.

Il Sardegna - Cossu :"Problema di condizione"
Firenze cattiva per Lopez, uscito dal campo per una brutta distorsione alla caviglia, a pochi minuti dalla fine, dopo un contatto con Santana. Da valutare la sua presenza domenica. Lapidario Andrea Cossu. «Anche l'anno scorso abbiamo iniziato stentando un po. Poi perchè ci siamo ripresi. Ci sta capitando la stessa cosa. Potrebbe essere un problema di condizione». Permane il problema del gol. «Dobbiamo migliorare, sono convinto che riusciremo a risolvere il problema. Acquafresca" È bravo, ma fa parte del passato. Ora abbiamo altri attaccanti altrettanto validi che contribuiranno a farci raggiungere la salvezza». Nulla da fare sul gol di Gilardino. Federico Marchetti ci ha provato. « ha colpito il pallone
davvero molto bene - ha detto il portiere - Anche se il merito è tutto di Vargas, che ha crossato in maniera impeccabile». Esordio per Marzoratti e Dessena. L'ex empolese ha messo in mostra discreta autorità in fascia destra. «Credo di aver giocato in maniera sufficiente. I viola premevano, ma noi ci siamo difesi con ordine. Il gol è stata una prodezza». Dessena preferisce puntualizzare il proprio esordio.«on ho avuto difficoltà ad integrarmi. Risolveremo tutto col lavoro». Infine Matri. « non è un problema dei singoli. Non riusciamo a costruire. Vanno ottimizzati i meccanismi»

[juninho85]

Dessena: "Vargas mi ha mandato a quel paese"
Il centrocampista del Cagliari Daniele Dessena è entrato nella ripresa nella gara persa dai rossoblu contro la Fiorentina, assolvendo la prova dei sardi che si sono impegnati fino alla fine e tessendo le lodi dell'azione decisiva dei viola che è valsa i tre punti. Dessena ha risposto alle domande di Fiorentinanews.com

Secondo lei la Fiorentina si è un po' risparmiata con voi per pensare all'imminente incontro col Lione in Champions?
"Non mi sembra proprio, anche perché sennò gli avremmo dato tre gol".

Però non avete praticamente mai tirato in porta...
"Abbiamo concesso davvero poco ai viola, il gol della Fiorentina è venuto solo su un'azione da manuale, ma gli abbiamo concesso molto poco. Il fatto però è che loro hanno segnato e noi no, è il calcio. Nel secondo tempo abbiamo rischiato qualcosa in più per pareggiare la gara, abbiamo dato tutto e nessuno si è risparmiato".

Che è successo con Vargas nel finale?
"Gli ho chiesto scusa per alcuni falli ma lui mi ha mandato a qual paese".

Cagliari, si blocca Lopez
Scatta l'emergenza in difesa per il Cagliari in vista della partita di domenica prossima con l'Inter e della doppia trasferta di Bari e Parma (23 e 27 settembre). Dopo Pisano, infortunatosi al ginocchio e fuori un mese, ieri a Firenze si è infortunato anche Lopez. Il difensore uruguaiano questa mattina si è sottoposto a degli esami clinici che hanno evidenziato una forte distorsione alla caviglia destra. Il capitano rossoblu - fanno sapere dallo staff medico - sarà dunque costretto ad uno stop forzato di almeno due settimane, al termine delle quali le sue condizioni verranno rivalutate. A rischio, dunque, anche la gara interna con il Catania del 4 ottobre

[Sallino]

Non ci voleva l'infortunio di Lopez......

[juninho85]

..o meglio:non ci voleva canini nuovamente titolare!
speriamo punti su marzoratti...siamo messi bene!

[Jestat]

anche se sardo-viola, mi auguro che il Cagliari si salvi ovviamente, e da qua alla fine del campionato tiferò anche il Cagliari eccezzion fatta per la sfida di ritorno a Casteddu eheheh comunque sono certo, certissimo che nel giro di due/tre partite il Cagliari farà almeno 4 punti....

[00Luca]

Realmente, com'è messa la situazione in difesa? Dovrete giocare con dei brocchi?

La vittoria Inter ora paga 1.70 potrei metterci 100.000 Euro, fatemi sapere

[juninho85]

Giovedì amichevole contro il Gemini Pirri
I rossoblu affronteranno giovedì prossimo il Gemini Pirri, squadra che milita nel campionato di Promozione. La partita contro la formazione allenata da Casano e Sanna si disputerà ad Asseminello con fischio d'inizio fissato alle 15.

MARZORATTI, Se non avessi fatto crossare Vargas...
Un unico neo nella prestazione di Lino Marzoratti, il non aver contrastato a dovere Vargas in occasione del cross che ha portato al gol di Gilardino; l'ex empolese ha così commentato: "Il pallone è passato nell'unico varco libero, sul mio contrasto. Peccato perchè avevamo giocato una partita attenta. Una volta in svantaggio, abbiamo stentato a farci pericolosi, loro si sono chiusi bene. Quell'episodio è stato decisivo".

se fossi capace a non far crossare vargas non staresti giocando nel cagliari,matusa

[Sallino]

Originariamente inviato da juninho85

se fossi capace a non far crossare vargas non staresti giocando nel cagliari,matusa

Ehehehe quoto, e comunque questi campioni è sempre difficile contrastarli, non lo incolpo anche se forse poteva marcarlo più vicino nella circostanza...

[juninho85]

Unione Sarda - Allarme generale
Senza gioco né gol, il Cagliari deve fare i conti con una situazione imprevista e con dietro l'angolo l'Inter che lo attende minacciosamente. Inoltre, dopo il temibile confronto con i nerazzurri, la squadra di Allegri sarà attesa da una doppia trasferta. Mercoledì 23 settembre (per il primo dei quattro turni infrasettimanale previsti dal calendario compresso dal Mondiale in Sudafrica) visita al Bari dell'illustre ex Giampiero Ventura, la domenica successiva sfida con il Parma. Due dirette concorrenti per la salvezza che stanno aspettando il Cagliari per imprimere un colpo d'ala al loro campionato.
Il Cagliari è tornato dalla trasferta di Firenze (quindicesima sconfitta consecutiva sul campo viola) con le ossa rotte. In tutti i sensi. E con un grande senso di insicurezza. Allegri ha a disposizione una settimana di lavoro per far recuperare energie nervose alla squadra e qualche giorno in più per presentarla in condizioni adeguate al primo scontro salvezza con il Bari. La partita con l'Inter, invece, va presa così come viene, inutile farsi illusioni né fasciarsi la testa in anticipo. Il Cagliari dovrà vendere cara la pelle senza badare al risultato che - detto per inciso - non è detto che debba essere a tutti i costi negativo. Ma, insomma, cosa è che non funziona nel Cagliari? La sterilità offensiva può essere spiegata solo con la partenza di Acquafresca? Vediamo.
L'ANALISI A Firenze la fase difensiva è stata quasi perfetta. Ha avuto un unico cedimento che è costato il gol di Gilardino, peraltro realizzato grazie alla poderosa volata di Vargas, al suo perfetto cross e alle capacità realizzative del miglior centravanti italiano, scaricato dal Milan per far posto a Borriello, Ronaldinho e Huntelaar. Mah! I problemi sono nati quando la squadra ha cercato di sorprendere la Fiorentina nelle fasi iniziali del match e quando ha dovuto inseguire il risultato. Allora sì che sono emerse le lacune del gioco. Ed è questo il fattore più preoccupante.
IL CONFRONTO L'anno scorso, molti lo ricorderanno, il Cagliari ebbe un inizio di campionato traumatico: cinque sconfitte iniziali poi il pareggio casalingo con il Milan, quindi, la risalita. Ma, allora, il Cagliari, pur perdendo con Lazio, Siena, Juventus, Atalanta e Lecce, era stato nettamente superiore all'avversario sul piano del gioco ed era stato capace di costruire numerose palle-gol, tutte sprecate, ora da Larrivey, ora da Fini, ora da Acquafresca, oppure azzerate da errate decisioni arbitrali (gol di Larrivey annullati ingiustamente a Siena e Lecce). Adesso la musica è diversa: il Cagliari ha difficoltà di gioco e non si presenta quasi mai davanti al portiere avversario. L'attacco rossoblù è andato in bianco con Triestina (Coppa Italia), Livorno e Fiorentina, e prima ancora, in precampionato, con Alghero, Catania e la stessa Fiorentina. Un solo gol segnato sinora, al Siena, e per giunta su rigore.
LE RESPONSABILITÀ Colpa degli attaccanti si dirà, del fischiatissimo Larrivey, della partenza di Acquafresca. Sbagliato. Se bastasse l'assenza di Acquafresca a spiegare la sterilità offensiva, come mai l'Atalanta, che ha ingaggiato l'ex rossoblù, è inchiodata a zero punti e a zero gol segnati? Il problema è più ampio. Certo, il Cagliari non dispone di attaccanti capaci di costruirsi azioni-gol da soli, grazie alla loro forza fisica o alla loro furbizia. Ha punte che necessitano di supporto, che vanno messe in condizioni di segnare. Il Cagliari, al momento, non è capace di farlo. Da qui la pochezza della fase offensiva e l'incapacità di costruire azioni da rete.
IL PROBLEMA Il centrocampo è lento, prevedibile e poco preciso. A Firenze il problema si è mostrato in tutta la sua evidenza. Nei primi quindici minuti, la Fiorentina ha avuto difficoltà a contrapporsi al Cagliari nella zona centrale del campo, ma i rossoblù non sono mai riusciti ad affondare l'azione, perdendosi in un palleggio a volte lezioso, a volte poco preciso. E dire che di occasioni per presentarsi davanti a Frey il Cagliari ne ha avute. Invece, troppi passaggi sbagliati, poca capacità di premiare l'inserimento di un compagno, scarsa propensione a leggere la situazione e comportarsi di conseguenza. Quindi, non è solo colpa di Larrivey, che rischia di diventare il capro espiatorio di un problema ben più grande.
LA SOLUZIONE Sta nella squadra non in un singolo. Devono crescere tutti, da Barone a Dessena, da Biondini a, soprattutto, Jeda, la squadra ha bisogno della sua tecnica e della sua agilità. Insieme a Cossu, il brasiliano può dare quel contributo di qualità al gioco rossoblù che ha perduto il fosforo di Fini. Allegri pretende dai suoi centrocampisti tecnica e precisione nei passaggi. Tutti possono e debbono migliorare, spetterà poi all'allenatore impiegare i giocatori giusti nei posti giusti.

Il Sardegna - Cagliari, allarme difesa
Mal di gol, capocciate, mal di testa. Prima Calaiò e Reginaldo, poi l'ultimo cimelio, la testa di Gilardino. Il Cagliari barcolla
ancora, ma il vero colpo è arrivato ieri sera. La distorsione alla caviglia di Diego Lopez, come è stato comunicato sul sito ufficiale rossoblù, non è di poco conto. Il capitano, infortunatosi alla fine della gara contro la Fiorentina, dovrà osservare
uno stop assoluto di due settimane. Dopodichè il suo recupero sarà da valutare. Insomma, forse per un mese, forse qualcosa in meno, la fascia con la grande “c” passerà a Daniele Conti. E adesso Salta fuori inevitabilmente qualche problema legato al mercato estivo. Torna su la rabbia per il mancato arrivo di Ariaudo ad esempio, che questa domenica contro l'Inter avrebbe portato almeno un cambio in panchina. E di tutti quegli altri, nominati con cognizione di causa o meno ma pur sempre difensori. Ora non restano che quattro gatti contati. Letteralmente quattro. Guarda caso, la retroguardia rossoblù ha l'acqua alla gola e chi arriva Il mostro di Milito e di Eto'o a spargere il terrore al Sant'Elia. Non è certo un momento facile per Allegri, che alla terza giornata tra tante difficoltà, si è visto privato prima del terzino Francesco Pisano l'infortunio alla rotula e ora del centrale al suo undicesimo anno a Cagliari. Così contro l'Inter tornerà Canini. Che sarebbe voluto andare via insieme all'estate, ma che ora ha il delicatissimo compito di farsi trovare pronto davanti all'attacco più forte del campionato. La coppia Canini-Astori ricorda qualcosa ai buongustai. Se proprio ci possiamo aggrappare a qualche speranza. Allegri li trovò insieme sotto l'albero. nella ripresa dopo le vacanze natalizie della scorsa stagione, per forza di cose, era toccato a loro indossare, per la prima volta insieme, la maglia da titolari. Indovinate contro chi Proprio contro l'Inter di Mourinho, a San Siro per di più. fu una delle partite più belle del vecchio Cagliari, e la difesa rossoblù fu impeccabile. Canini rubò il posto a Bianco destinato a lasciare Cagliari a giugno e Astori fu soprannominato
da Allegri “il tedesco”. Uno a uno e tanta soddisfazione, quel giorno. Un pareggio che contribuì a chiudere l'anno mai sconfitti dai Campioni d'Italia. Nove mesi dopo stessa situazione. Allegri allora disse: «Mi fido di loro». Oggi non può che pregarli in turco e in cinese per tirare fuori il meglio di loro stessi. Sennò sono guai. Sulle fasce Agostini dovrà fare da chioccia ai giovani colleghi. Dall'altra parte Marzoratti, reduce dalla notte da incubo con Vargas che crossa, ma pronto ad aguzzare la sua esperienza racchiusa in 59 presenze di serie A. E in panchina Non gli resta che attingere dalla Primavera
e portare il giovane Di Laura e chissà chi altro. Insomma, è chiaro. Per sopravvivere a questa sciagura bisogna stringersi
forte. Chissà che non sia un'occasione per far riemergere il coraggio del Cagliari. Una scintilla per scaldare gli animi dei rossoblù che finora hanno ottenuto un punto e per il resto, un gioco mediocre. L'assenza di Lopez è un'altra sberla in tre settimane di campionato. Fa male. L'ideale sarebbe reagire con un pugno al primo che passa.

[juninho85]

Inter club: a Cagliari c'è "Wivi l'Inter"
C'è grande attesa in Sardegna tra il popolo nerazzurro dei club. Infatti, sabato 19 settembre p.v., vigilia della partita di campionato Cagliari-Inter, i tifosi interisti dell'intera zona si ritroveranno per una splendida serata di festa e solidarietà. Tutto questo sarà "Wivi l'Inter", evento organizzato dal Centro Coordinamento Inter Club, con il supporto organizzativo del responsabile della Sardegna Gavino Giordo, presso l'Hotel Mediterraneo, Viale Cristoforo Colombo 46 a Cagliari a partire dalle ore 16.00.
Roberto Scarpini al microfono e poi, via via, tanti ospiti, compresi due giocatori della rosa a disposizione di José Mourinho, per vivere tutti insieme un momento di grande passione nerazzurra.
Il tutto senza dimenticare la solidarietà: sarà infatti organizzata una raccolta di fondi attraverso una lotteria benefica, il cui ricavato sarà devoluto in favore della "Fondazione Giacinto Facchetti per lo studio e la cura dei tumori O.N.L.U.S.', di cui è presidente onorario Massimo Moratti.

prepariamo una spedizione punitiva?

[juninho85]

Allegri: "Firmerei per salvarmi all'ultima giornata"
Nel consueto appuntamento del martedì con la stampa, il mister rossoblù Massimiliano Allegri mostra una serenità invidiabile e sorprendente, sebbene la squadra non attraversi certo un buon periodo; con una battuta risponde a chi gli chiedeva "la ricetta" per uscire fuori da questa situazione: "Bisognerebbe chiedere allo chef! E' un momento difficile, abbiamo solo il punto preso a Livorno, mancano i 3 che avremmo dovuto ottenere col Siena. Tuttavia, non sono preoccupato. La squadra non ha mai mostrato di essere disunita o di essere in palese difficoltà. Questo è un campionato impegnativo, più di quello dell'anno scorso".

Battute a parte, il tecnico livornese indica la strada per ritrovarsi: "Dobbiamo essere più incoscienti e precisi, come l'anno scorso. Voglio una squadra così, che non abbia paura di attaccare, offendere. Che rispecchi anche il mio carattere".

Allegri vuole infondere calma ai suoi ragazzi. "Ho detto loro che non eravamo fenomeni prima, nè brocchi adesso. Dobbiamo rimanere tranquilli: l'ansia non ci porterà da nessuna parte".

Sul piano fisico il tecnico ha visto una squadra in salute. "L'abbiamo dimostrato perchè abbiamo corso e attaccato sino alla fine". Allegri non vuole sentir parlare di crisi degli attaccanti. "Se non si segna, la colpa non è delle punte così come non è colpa della difesa quando incassiamo gol. Ci vuole tempo. Tre giocatori nuovi non sono pochi, rappresntano il 30% di una squadra. Devono conoscersi. Aggiungiamo che sono arrivati quasi in chiusura di mercato".

Classifica così così, e domenica c'è l'Inter. Non è una bella prospettiva. "Per questo tipo di partita si trovano gli stimoli molto facilmente. Giocheremo contro una delle squadre più forti in Europa".

Senza Pisano e Lopez, quindi con soli quattro difensori a disposizione. Il tecnico non si preoccupa. "Tanto più di quattro non possono giocare". Il calendario non sarà amico, ma non presenta particolari differenze rispetto all'anno passato. "Direi che è uguale. Ci aiuta solo se facciamo punti. Poche storie: io firmerei per salvarmi all'ultima giornata".

[juninho85]

Canini: "Sono pronto"
"Con l'Inter dovremo difendere di squadra"
Michele Canini risponde presente alla chiamata. Stante le indisponibilità di Pisano e Lopez, domenica toccherà a lui piazzarsi al centro della difesa in coppia con Astori. Un replay della gara dello scorso gennaio, a San Siro, quando furono proprio i due giovani difensori a reggere l'urto contro Ibrahimovic e compagni. "Sono assolutamente tranquillo - dice Michele - Stiamo lavorando bene. Domenica sarà una gara difficilissima: bisogna dare tutto e sfruttare le occasioni che ci capiteranno".

Secondo Canini, sarebbe errato addossare le responsabilità ad un solo reparto. "Dovremo difendere e giocare di squadra".

Quest'estate Canini è stato l'oggetto del desiderio di molte squadre, la Lazio in primis. "Il Presidente Cellino mi fece sapere che erano interessati a me, ma poi non trovarono l'accordo. Sono felice di essere rimasto, ho forti motivazioni. Mi sento molto carico: ci sta che un giocatore possa avere degli infortuni, ma voglio sfruttare le possibilità che mi si presenteranno. Spero di ripagare la fiducia che ha avuto in me il Presidente in questi anni". Un appunto glielo muove spesso il mister Allegri. "Mi dice che devo essere più cattivo, sia in partita che in allenamento. Un difensore non deve mai abbassare il livello di concentrazione".

La situazione di classifica non allarma il difensore bresciano. "Abbiamo solo un punto, ma le prestazioni sono state buone. Sono partiti giocatori importanti, ne sono arrivati altri bravi. Ci vuole tempo".