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Old 05-03-2010, 22:38   #1
sev7en
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[Official Thread] ASUS G73Jh/Jw/Sw Strike in Silence - Gaming Series

ASUS G73 Strike in Silence - Gaming Series




ASUS ha confezionato per i gamers piu' esigenti un notebook, una serie, la G73. in grado di rivaleggiare a testa alta contro i "mostri sacri" del settore prodotti da compagnie storiche come AlienWare e Clevo/Sager. Il notebook è distribuito in gran parte del mondo, con declinazioni differenti a seconda della Nazione, che tuttavia non snaturano la sua essenza: prestazioni pure, senza compromessi, una linea invidiabile ed originale, un peso "record" considerando le proposte della concorrenza.




La Serie G73 consta attualmente di tre linee:
  • G73Jh - Introdotto a partire dall'8 Marzo 2010 (Italia).
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    G73Jw - Introdotto a partire dal 13 Gennaio 2011 (Italia).
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  • G73SW - Introdotto a partire dal 15 Gennaio 2011 (Stati Uniti/Canada).

Per ogni modello, inoltre, ASUS ha proposto almeno 2 varianti ufficiali per differenziare le versioni provviste di unità ottica Blu-Ray dalle edizioni con masterizzatore DVD-DL anche se soprattutto all'estero (Francia e Germania in particolare) sono disponibili modelli con display a risoluzione ridotta (1600x900px) oppure, guardando oltreoceano, totalmente personalizzabili (XoticPC, LuComputers, ...).

Nella Tabella a seguire una comparativa tra le tre linee...




Come evidenziato dalla tabella, le differenze principali fra le tre generazioni sono:
  • CPU e Chipset: Se tra i modelli G73Jh e G73Jw ASUS si è limitata semplicemente ad un refresh delle CPU, aggiornamento che offre un sensibile guadagno prestazionale comunque limitato per il medesimo chipset (Intel HM55 Express), con il G73Sw è stato riprogettato tutto ex-novo, plasmando la nuova serie sulla premiata architettura Intel Sandy Bridge: Sandy Bridge e nuove CPU garantiscono uno stacco netto con il passato sia in termini di prestazioni sia sul fronte energetico, permettendo realmente al G73Sw di essere "una giustificazione plausibile" all'aggiornamento da altri modelli della famiglia.

    Direttamente da Wikipedia...
    Quote:
    Sandy Bridge prevede processori realizzati mediante processo produttivo a 32 nm e disponibili in varie versioni fino a 8 core e funzionanti a frequenze che dovrebbero raggiungere la storica barriera dei 4 GHz. È previsto che la dotazione di cache per ogni core sia di 80 KB per la L1 (con un tempo di lettura di 3 cicli di clock), 256 KB per la L2 (8 cicli).
    Inizialmente si era parlato anche di una cache L2 di 512 KB e una L3 di 2-3 MB per ogni core (da 33 cicli), per un totale quindi di ben 24 MB di cache L3 per un processore a 8 core. Successivamente si è saputo però che l'approccio della cache rimarrà molto simile a quello dell'architettura Nehalem, e quindi le L1 e L2 saranno ad accesso esclusivo per ciascun core, mentre quella L3 sarà una sola condivisa e allocata dinamicamente tra tutti i core, in maniera quindi differente da come avveniva per la L2 nell'architettura "Core" dei Core 2 Duo dove essa era unica per ogni coppia di core, ma analogamente a quanto avviene nell'architettura che sta precedendo Sandy Bridge, la già citata Nehalem. In effetti così come Nehalem si ispirava alla precedente "Core" migliorandone diversi aspetti, così anche Sandy Bridge riprenderà diverse scelte architetturali introdotte con Nehalem affinate grazie ai progressi tecnologici, ma necessita di un nuovo tipo di socket (LGA 1155)[1].
    Per la variante a 4 core la cache L3 è di 6 o 8 MB condivisi tra tutti i core, ma la sua velocità dovrebbe aumentare fino a raggiungere un tempo di lettura di soli 25 cicli di clock contro i 33 originariamente annunciati.
    E' ovviamente ancora presente il controller della memoria RAM DDR3 in grado di fornire una banda passante da 64 GB/s, mentre quella del bus Common System Interface (rinominato in Intel QuickPath Interconnect al momento del lancio dell'architettura Nehalem) sarà di 17 GB/s. I processori basati su Sandy Bridge sono in possesso di una potenza elaborativa di ben 28 GigaFLOPS per ogni core ottenendo quindi fino a 112-224 GigaFLOPS per ogni processore completo (a seconda che sia a 4 o 8 core), grazie anche alla presenza della tecnologia Simultaneous Multi-Threading, già introdotta in Nehalem.
    Ancora una volta (come del resto già avvenuto per le precedenti architetture "Core" e Nehalem), l'obiettivo principale è il contenimento dei consumi o meglio l'efficienza generale dell'intera architettura: le prestazioni sono incrementate senza per questo ricorrere a core di dimensioni maggiori rispetto a quelli dei processori precedenti, e inoltre una modalità denominata "Dynamic Turbo" consente alla CPU di eccedere il valore massimo previsto di fabbrica nel momento in cui il resto del sistema si trovi in uno stato particolarmente "fresco"; in tale modalità il clock viene aumentato con picchi pari al 37% per circa un minuto e mediamente con valori del 20% per tempi anche più lunghi. Tale funzionalità ricorda per molti versi la tecnologia Intel Turbo Mode introdotta nei processori basati Nehalem.
    Al momento è previsto che tra i vari modelli il clock di base possa variare da 1,8 GHz fino a 3,4 GHz e grazie alla tecnologia Dynamic Turbo questo possa essere portato a valori che partiranno da 3,5 GHz a ben 4,8 GHz (sebbene per tempi brevi).
    È da sottolineare come alcune caratteristiche tecniche previste per Sandy Bridge siano simili a quelle pensate per il progetto Keifer, un processore annunciato nel corso del 2006 da Intel e che sarebbe dovuto diventare una CPU da ben 32 core nel 2010. Probabilmente il progetto in questione è stato sospeso ma alcune idee progettuali sono poi confluite nella nuova architettura, tra queste si possono ricordare un nuovo tipo di "Ring BUS" da 256 bit che dovrebbe interconnettere tra loro i core.
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  • Adozione della GPU nVidia in-vece della GPU prodotta da ATi in modo tale da portare anche sui G73 le funzionalità 3D offerte dalla tecnologia nVidia 3D Vision, nonchè il supporto per le librerie di programmazione CUDA e Physis. A livello di prestazioni pure, invece, la 5870 del G73Jw continua a dominare benchè il gap si sia ridotto notevolmente rispetto alla serire 3xx (nel nostro caso, per entrambi, nVidia GeForce GTX 460M).
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  • HDD Ibrido unico: con il G73Jw e successivamente il G73Sw, ASUS ha introdotto nei suoi notebook l'unità disco rigido Seagate Momentus XT, disco rigido ibrido, e per taluni versi "rivoluzionario" in quanto cerca di sposare la velocità di accesso/scrittura delle unità allo stato solido alle capacità di storaggio caratterizzanti i dischi rigidi meccanici (tradizionali). Viene tuttavia abbandonato uno dei due Seagate che contribuiva nel G73Jh a raggiugere 1Tb di storaggio ma su entrambi i modelli c'è il secondo bay per installarne un ulteriore disco.

    A seguire un breve approfondimento sulla tecnologia ibrida ideata da Seagate:
    Quote:
    L'unità Momentus® XT di Seagate® è un'unità ibrida con memoria a stato solido e tecnologia Adaptive Memory™, che consente all'unità di offrire prestazioni tipiche delle unità SSD insieme a una capacità elevata. L'unità Momentus XT è destinata a tutti i PC portatili standard e supporta tutti i sistemi operativi, i driver e i software, rendendone facile l'uso e l'integrazione. La tecnologia Adaptive Memory consente di personalizzare le prestazioni dell'unità in base al tipo di utente. Sia che si stia giocando, elaborando contenuto multimediale digitale o eseguendo calcoli, le prestazioni vengono ottimizzate in modo da anticipare le operazioni successive.

    Progettata con componenti principali ad alte prestazioni su una piattaforma innovativa, l'unità ibrida con memoria a stato solido Momentus XT include un'unità disco a 7.200 giri/min con una cache di 32 MB, memoria Flash NAND SLC di 4 GB e tecnologia Adaptive Memory.

    La tecnologia Adaptive Memory monitora in modo intelligente le applicazioni e i file dei dati utilizzati con frequenza, quindi li sposta nella parte di memoria a stato solido dell'unità in modo che possano essere acceduti rapidamente.
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  • Connettività: Se i modelli condividono tutti l'assenza dello slot eXpress Card nonchè di una porta Firewire, la base delle possibilità di connessione è comune fatta eccezione per l'inserimento di una porta compatibile con il nuovo protocollo USB 3.0 nei modelli G73Jw e G73Sw (in totale sono 4, tutte USB 2.0 sul modello G73Jh).
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  • Alimentazione: G73Jh e G73Jw utilizzano il medesimo alimentatore con 4.7A e 16V mentre per il modello G73Sw le richieste energetiche salgono, a fronte di un maggiore amperaggio (6.3A) e voltaggio (19V) in erogazione. I Watt massimi erogati dall'alimentatore (di picco richiesti) comunque restano ancorati a 150 (tutti i modelli e l'edizione QuadCore del G73Sw) fatta eccezione per la versione Dual-Core del G73Sw (120W).
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  • Comparto Audio: Se il G73Jh ci aveva piacevolmente sorpresi grazie ai suoi 2 satelliti con subwoofer nonchè al supporto per EAX 4.0, i modelli G73Jw e G73Sw rincarano la dose con EAX 5.0 e THX-TrueStudio.

    Per le differenze tra EAX 4.0 e EAX 5.0:


Ultima modifica di sev7en : 26-06-2011 alle 18:45. Motivo: Ristrutturazione Generale Thread.
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