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Old 18-05-2008, 17:46   #42
ElettroRik
Bannato
 
Iscritto dal: May 2008
Messaggi: 9
Dato che mi interesso di FNF da molti anni, anche storiograficamente, ho ritenuto di intervenire per condividere quello che so.
Gli ultimi due post riassumono abbastanza bene la teoria più 'accreditata'.

I deuteroni, presenti nel reticolo metallico del Pd si posizionano al centro delle facce ottaedriche formate dagli atomi del Pd, secondo il meccanismo classico di formazione di idruri interstiziali descritto da lucrezio.

Continuando a caricare D nel Pd, quando 'tutti' gli interstizi si sono riempiti, ed il metallo è saturo, i deuteroni vengono ad avere un comportamento collettivo, e si parla di plasma di deuteroni come se fossero nel mare di fermi (in realtà stanno dentro una struttura atomica fortemente simmetrica).
La presenza degli orbitali elettronici del Pd, con i quali i deuteroni condividono parzialmente l'elettrone, fungono da schermatura nei confronti della barriera di coulomb, abbassando il potenziale 'visto' da un deuterone nei confronti di un suo reciproco, al punto che un piccolo 'stimolo' esterno quale una piccola corrente indotta nel Pd, o un laser accordato, o una brusca variazione termodinamica, innesca il meccanismo di fusione.

La Fisica nucleare ci insegna che nel vuoto i canali possibili con cui può avvenire la reazione D + D sono 3:
D + D => n + 3He
D + D => p + T
D + D => 4He + gamma 23,8Mev

Dei tre, l'ultimo ha una probabilità di 10^-6, ovvero una su un milione, in quanto il nucleo di 4He* eccitato deve liberarsi dell'eccesso di energia dovuto all'eccesso di massa, e raramente lo fa solo emettendo gamma. Più ragionevolmente data l'entità dell'energia da disperdere, il suo nucleo emette una particella, neutrone o protone.
Ecco perchè in pratica si considerano solo gli altri due, ciascuno al 50% c.a.

Però nella materia condensata cambiano le condizioni, e la presenza del campo coerente del plasma elettronico sembra che riesca ad assorbire l'eccesso di energia dal 4He* eccitato prima ancora che emetta il gamma (o in luogo di esso), grazie alla presenza di domini di coerenza dei campi delle specie coinvolte nel processo che creano un effetto simile al Moessbauer.

Fleishmann & Pons nell' '89 realizzarono la FNF per via elettrolitica, con enormi problemi di riproducibilità legati alla difficoltà di raggiungere la tanto sospirata soglia di caricamento nel Pd.

Oggi i giapponesi sembrano avere ottenuto totale riproducibilità in ambiente asciutto, con un procedimento chiamato Gas-Loading.
Si parla di 7W ottenuti con 3g di Palladium black (nanopolveri). Come dire un reattore da 7kW costituito da 3kg di polvere di Pd e zirconia. Con e pochi grammi di combustibile (deuterio) ci si va avanti 3 anni. Con una bombola a pressione una vita intera.
L'energia per avviare l'innesco è trascurabile, basta quella fornita dalla pressione stessa del gas deuterio introdotto.

L'evento pubblico del 22 Maggio all'Uni di Osaka sarà ripreso pure dalla tv giapponese. C'è da sperare che stavolta sia quella buona.

P.S. hibone, quando vuoi discuterne seriamente....sono a disposizione.

P.P.S. Della storia sul 'Rapporto41' il pdf dell'ENEA che ha linkato bjt2, esiste anche un video di Rainews24: http://www.rainews24.rai.it/ran24/in...rapporto41.asp

Ciao, Riccardo.

Ultima modifica di ElettroRik : 18-05-2008 alle 22:34.
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