Intel, in Ivy Bridge transistor 3D con litografia a 22nm
Intel ha annunciato una svolta nell'evoluzione del transistor con l'entrata in produzione, in grandi volumi e per la fine dell'anno in corso, di transistor dotati di una struttura tridimensionale denominati trigate. Ecco cosa cambia.
di Alessandro Bordin pubblicato il 05 Maggio 2011 nel canale ProcessoriIntel
Introduzione
Nella serata di ieri la stampa tecnica è stata radunata da Intel per assistere, in videoconferenza, a un annuncio direttamente dalla sede centrale californiana. Il breve lasso di tempo intercorso fra invito ed evento, unito alla "solennità" della mail di invito, ha creato non poca impazienza per capire quale fosse la natura dell'annuncio, sebbene fosse chiaro che ci fosse di mezzo qualcosa di una certa importanza.
L'attesa è stata ingannata cercando fra le fonti più disparate, giungendo alla conclusione che ad essere interessato poteva essere il processo produttivo a 22nm. Così si è rivelato, ma in fondo da solo non bastava a giustificare tutta l'enfasi ("Intel farà un importante annuncio che si può considerare il “technology announcement” dell’anno. Nessun dettaglio sarà disponibile prima dell’annuncio"), oltre a una videoconferenza apposita a cui sono stati chiamati a raccolta i giornalisti di ogni parte del mondo.
La risposta è arrivata a pochi minuti dall'inizio della videoconferenza quando Mark Bohr, Senior Fellow Intel, ha spiegato brevemente quali fossero gli elementi su cui si è lavorato per anni a livello di transistor, ovvero i singoli "mattoncini" che vanno a costituire poi chip molto più complessi.
I dettami a cui si sottopone il designer di transistor, da oltre 50 anni, sono fondamentalmente tre: massimizzare il flusso di corrente quando il transistor è in stato ON, ovvero pienamente operativo, minimizzare il flusso stesso quando è in OFF, ridurre i tempi per il passaggio da uno stato all'altro. Il tutto cercando di minimizzare le capacità parassite dei circuiti. Una sfida sempre più estrema, sia per tecnologia produttiva che per ricerca di materiali adatti, poiché si parla di nanometri.
Ecco dunque arrivare la risposta di Intel: il transistor 3D, che chiameremo da ora trigate. Anche epurando i comunicati dai superlativi, di cui si è fatto gran sfoggio, la novità è veramente di portata storica per il mondo della tecnologia. I transistor trigate sono un vero e proprio cambiamento dalle fondamenta di una componente concettualmente uguale da oltre 40 anni, pur con gli enormi passi fatti in termini di miniaturizzazione e materiali. Annunciati per la prima volta da Intel nel 2002, i transistor trigate sono una realtà. Cerchiamo di capire cosa cambia.